Promettimi che sarà per sempr...

By Cercatrice_di_parole

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Chi di voi, cari lettori, leggendo la saga di "Harry Potter" ha mai scoperto un lato più tenero e romantico d... More

Capitolo 1- Scherzi in treno
Capitolo 2- La scommessa
Capitolo 3- La partita fatale
Capitolo 4- Baci che non saziano
Capitolo 5- Luce e Oscurità
Capitolo 6- Novità ad Hogwarts
Capitolo 7- Profumo di muschio bianco
Capitolo 8- Le cose non vanno come previsto
Capitolo 9- C'è solo un fiume, non l'oceano
Capitolo 10- Soffrirò, se servirà a proteggerti
Capitolo 11- L'altruismo non fa per me
Capitolo 12- Saprà sopravvivere l'amore?
Capitolo 14- Sbagli perfetti parte 1
Capitolo 15- Sbagli perfetti parte 2
Capitolo 16- Parole in codice
Capitolo 17- Sorprese
Capitolo 18- Decisioni
AVVISO
Capitolo 19-Ritorno
Capitolo 20- Decisioni
Capitolo 21- Potete davvero essere felici.
Capitolo 22- Il momento
Capitolo 23- Andava tutto bene
Epilogo- Promettimi che sarà per sempre
AVVISO

Capitolo 13- Seconde possibilità e piani (si spera) infallibili.

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By Cercatrice_di_parole


Capitolo 13 – Seconde possibilità e piani (si spera) infallibili.

Hermione stava tranquillamente leggendo un libro quando qualcuno bussò alla sua porta.

Subito il cuore perse un battito e i suoi pensieri tornarono a quando, appena una settimana prima, Draco Malfoy aveva bussato alla sua porta con l'intento di scusarsi.

*Calmati Hermione, non può essere lui* si diceva fra se e se, mentre posava il libro ed andava alla porta.

Era infatti passata una sera esatta da quando si erano confessati a vicenda i propri sentimenti e lei aveva scoperto che era un Mangiamorte; da allora non era più riuscita a parlargli.

Sapeva benissimo che prima o poi avrebbero dovuto chiarire, ma ora non si sentiva pronta.

Il cuore le batteva forte e ad ogni respiro sembrava perdere un battito.

No, non era ancora pronta....

Raccogliendo tutto il coraggio che aveva aprì la porta; a bussare era stata Ginny.

La Granger tirò un sospiro di sollievo.

" Ciao Ginny, cosa ti porta qui? " le chiese la Grifondoro, di nuovo allegra.

" Volevo dirti che c'è qualcuno per te fuori dal quadro della Signora Grassa " rispose risoluta l'amica.

No, non poteva essere lui...

" Chi è? " chiese Hermione, quasi in un sussurro.

" Se te lo dico non andrai, e fidati Hermione, devi assolutamente parlargli " continuò Ginny, prendendola per il braccio e portandola fuori di peso.

Ecco, ora era abbastanza sicura di chi fosse!

Purtroppo per lei l'amica riccia era preparata ad un possibile attacco e per questo fu difficile farla uscire.

Hermione rimaneva salda alla porta.

" Se proprio insisti.. " aggiunse la rossa, un secondo prima di sfoderare la sua bacchetta e lanciare prima un incantesimo delle Pastoie e poi un incantesimo di Levitazione.

Ginny iniziò a spostarsi, tenendo la Granger in aria ferma, mentre cercava di non ascoltare troppo le sue proteste.

" Ginevra Molly Weasley, fammi subito scendere! E liberami! " urlò il riccio Prefetto irritato, attirando l'attenzione di tutti in Sala Grande, ma non quella della sua migliore amica.

Tutti le indicavano, ridevano e sussurravano, ma a Hermione non poteva fregarsene di meno degli sguardi.

Quando furono fuori dalla Torre di Grifondoro Ginevra fece scendere l'amica, ma non sciolse l'incantesimo delle Pastoie.

Stava per cadere rovinosamente a terra quando, un momento prima di toccare il suolo, la voce di un gelido Serpeverde pronunciò l'incantesimo corretto per fermarla.

" Arresto Momentum! " urlò Draco Malfoy da dietro una colonna.

Aveva ragione allora! Ma come aveva fatto a convincere Ginny?!

Probabilmente ilo biondo voleva uscire fuori al momento giusto, ma questo incidente l'aveva costretto alla fuga dal suo nascondiglio. Grazie alla fattura Hermione cadde meno rumorosamente, ma prese comunque una bella botta in testa.

"Ginevra Weasley, Dove sei finita?!" urlò adirata Hermione, ancora per terra.

Ginny, intanto, era scappata via.

Draco si avvicinò a lei e l'aiutò a rialzarsi.

" Grazie " gli disse gelida la ragazza, una volta sciolta anche dall'altro incantesimo e in piedi.

"La Weasley si è dimenticata di sciogliere l'incantesimo prima di andarsene" le disse Draco Malfoy, sorridendo.

Probabilmente stava cercando di far sorridere la Grifondoro, ma questa non sembrava molto entusiasta.

In un secondo si sistemò la gonna e fece per tornare indietro.

" Hermione, ti prego, fammi almeno spiegare " le disse lui, capendo che se voleva parlarle non aveva tempo nemmeno per dirle ciao.

La Granger si stava già voltando quando sentì la frase e fu talmente colpita dal tono pietoso che istintivamente si voltò.

Doveva farlo spiegare? Cosa c'era da spiegare? Lui era un Mangiamorte e quelli come lui odiavano e uccidevano quelli come lei, i Nati Babbani.

Però, poteva esserci ancora molto da dire....

Cosa fare? Ancora una volta si trovava di fronte ad una scelta importante e decisiva nel loro rapporto, che poteva diventare qualcosa di più di un semplice odio o di una banale indifferenza, sempre che lei lo avesse fatto parlare.

Un'altra decisione....

Però Malfoy aveva ragione, doveva almeno sentire la sua spiegazione; dopo avrebbe potuto piangerlo in pace, senza più essere disturbata.

" Ti do 10 minuti al massimo " gli disse fredda, cercando di non far trasparire la sua felicità per poter parlare ancora con lui, nonostante tutto.

Teneva ancora a lui, nonostante tutto.

Ne era ancora innamorata, nonostante tutto.

Hermione vide il suo viso illuminarsi in un'enorme sorriso.

Di fronte a tanta felicità quando lei aveva fatto freddamente una banale concessione, non poté che sorridere, seppur timidamente.

Senza darle nemmeno il tempo di replicare Malfoy l'afferrò per il braccio ed iniziò a correre, portandosi la ragazza dietro.

"Ma oggi avete tutti questa fretta? Prima Ginny, poi te...bah, tutti a tirarmi per il braccio e a correre! " disse lei.

Malfoy non diede segno di volersi fermare, anzi, scoppiò in una fragorosa risata che Hermione, la quale stava ormai inutilmente cercando di mantenere un tono offeso e serio, non poté che condividere.

E arrivarono così in un piccolo giardinetto esterno di Hogwarts, pronti a parlare di un argomento della massima serietà, ma ridendo come due bambini che avevano appena fatto una marachella.

***

Draco si sentiva felice, felice come poche volte era stato nella sua vita, e per un motivo assurdo.

Hermione Granger aveva appena acconsentito ad ascoltare la sua versione dei fatti dopo che, il giorno precedente, aveva scoperto del Marchio Nero; sarebbe andato da lei anche la sera stessa della scoperta, ma la McGrannit, dopo che lo aveva beccato a tirare un pugno a il Caposcuola Grifondoro perchè non lo voleva far entrare nella torre, lo aveva bloccato nel suo ufficio per delle ore e alla fine, quando ne era uscito, tutta Hogwarts dormiva già.

Aveva dovuto aspettare il giorno seguente per parlarle ma adesso, adesso che era lì con lei a ridere, sapeva che sarebbe andato tutto bene.

Dopo un paio di minuti passati a ridere e a sorridersi, Draco si fece finalmente serio.

"Granger, senti volevo parlarti." Iniziò, anche se un po' titubante.

"Senti Malfoy, se devi parlarmi del...del...Marchio Nero, non credo sia questo il momento..." rispose Hermione, però non troppo sicura, con una paura enorme nel solo sentire il nome della causa di tanti problemi.

"Almeno ascoltami; non mi sono preso una punizione e una ramanzina dalla McGrannit per niente!" gli disse, alzando quasi la voce.

Hermione fece una faccia abbastanza confusa e Draco si affrettò ad aggiungere una spiegazione.

"Ieri sera, dopo che sei scappata, sono andato alla Torre di Grifondoro per cercarti, ma non avevo la parola d'ordine corrente; poi è arrivata una coppia e ho chiesto al tizio, che ho scoperto dopo essere un Caposcuola, di farmi entrare. Lui ha rifiutato e io gli ho tirato un pugno." spiegò il bel Serpeverde, con una calma che a Hermione parve sconvolgente.

"Cosa hai fatto a Dylan?!" urlò sconvolta la Grifondoro.

Dylan? E da quando sapeva il suo nome?

Draco sentì una strana sensazione di vuoto allo stomaco e improvvisamente fu immensamente felice di aver fatto male a quel maiale.

"Ah...allora lo conosci. Quanto? Ci sei uscita? Ci sei stata insieme?" chiese sospettoso.

Voleva seriamente spaccare la faccia a quel tizio.

Entrambi sembravano molto seri, Hermione addirittura arrabbiata da quella domanda, ma dopo qualche secondo lei scoppiò a ridere.

"Malfoy, non sarai mica geloso, eh?! Comunque no, in quanto Prefetto di Grifondoro ci ho parlato un paio di volte e una volta ci sono uscita; ma non è successo niente. Siamo solo amici" gli disse, facendo una faccia beffarda, come invitandolo a rispondere.

Maledetta gelosia!

Draco si sentì avvampare per quella sua piccola figuraccia, che per lui tanto piccola non era, ma si sentì al contempo sollevato per il fatto che nessuno, adesso eliminato McLaggen, le girasse attorno.

Decise comunque di rispondere sarcastico, come era da lui.

"Beh, anche io sono Prefetto di Serpeverde, ma non per questo mi sono fatto il nostro Caposcuola, Gemma Farley" rispose con un'aria un po' compiaciuta ed un sorrisino divertito, che però sparì non appena vide la faccia della ragazza davanti a lui.

Hermione era diventata improvvisamente triste in viso e quel clima di felicità che si stava creando sparì in un secondo.

"Ti ricordo che ti sei fatto buona parte delle ragazze della scuola, Malfoy, non solo la Farley"disse quasi in un sussurro la Grifondoro, facendo una mezza risata amara.

*Cazzo Draco! Argomento sbagliato!* si maledì mentalmente il biondo.

Avrebbe dovuto capire che fare accenni alle sue tante conquiste non avrebbe giovato alla riccia, che era comunque innamorata di lui, come lui era di lei, anche se adesso aveva dei dubbi sui sentimenti della Granger dopo aver visto il Marchio Nero.

Stettero entrambi qualche secondo in silenzio, senza sapere cosa dire; l'imbarazzo, o forse la tristezza, era troppo.

Dopo un po' Hermione alzò di nuovo lo sguardo e fece per andarsene; ma Draco, appena sentito il fruscio del mantello che si spostava nell'aria, capì che non doveva lasciarla andare.

Se Hermione fosse tornata al castello le sue possibilità con lei sarebbero state meno di zero.

"Granger, aspetta. Mi dispiace" disse Malfoy, prendendo la Grifondoro per il braccio e facendola voltare.

"Ti dispiace... e per cosa?" chiese Herm, quasi in un sussurro, andando a sedersi su una panchina, subito seguita da Draco.

Per cosa gli dispiaceva? Praticamente per tutto.

"Mi dispiace per tutto; mi dispiace per questa stupidissima battuta, mi dispiace per tutti gli anni in cui ti ho preso in giro e per tutte le sofferenze di cui sono la causa. Mi dispiace averti reso la vita un inferno e per averti spinto ad innamorarti di me; mi dispiace per quello che sono, per la mia famiglia e per questo stupidissimo Marchio Nero. Mi dispiace di essere me" disse velocemente Malfoy, quasi sconvolto dalle sue stesse parole.

Perché, perché la sua vita doveva andare a rotoli così?!

"No Draco, non devi dire così. Tu vai bene così; non devi dire cose così brutte" gli rispose la ragazza, in tono molto dolce.

Come poteva Hermione essere così buona e gentile dopo tutto quello che lui le aveva fatto e dopo quello che le aveva mostrato?

Il biondo Malfoy sapeva di dover prendere la palla al balzo; questa era la sua ultima occasione.

Aveva un piano in mente.

"Facciamo una cosa; io voglio dimostrarti che sono meglio di come tutti mi descrivono e voglio farti capire che ci tengo davvero a te" le disse.

Questo si che era una buona idea!

"Draco...io non so se..." iniziò la riccia, subito interrotta dal ragazzo.

"Non voglio affrettare le cose tra di noi; non voglio mettermi con te." A Malfoy parve di sentire la Granger tirare un sospiro di sollievo "ti propongo un patto" le disse soltanto.

"Che patto?" chiese Hermione, un po' sospettosa.

Si sapeva bene che con le serpi si doveva stare attenti, perché in quanto molto furbi sapevano sempre trovare una scappatoia per portare la situazione a loro vantaggio.

" Cinque uscite; ricominciamo da capo, dimenticandoci tutto quello che ci siamo detti. Se dopo il quinto appuntamento ancora non vorrai stare con me, beh allora mi leverò di torno per sempre. Ci stai?" li chiese speranzoso.

In questo modo sperava di poter sistemare tutto.

Hermione ci stette un po' a pensare, quasi cercando di trovare l'inganno, ma evidentemente decise che il patto era corretto e leale, perché rispose.

"Va bene. In questo modo potremo vedere di sistemare tutto" gli rispose sorridente.

Draco quasi non respirava dalla felicità!

Fece una cosa impulsiva, molto impulsiva, ma tremendamente felice e gioiosa: la abbracciò.

Hermione ricambiò subito quel abbraccio e si accoccolò nel suo petto, inondandosi del suo profumo di muschio bianco.

Non avevano bisogno di una notte insieme, di un bacio, di stare ore insieme; a loro bastava solo quel abbraccio che era mancato ad entrambi.

Non si dissero niente, non serviva dirsi niente.

E, durante quel piccolo attimo di paradiso, Hermione Jean Granger sapeva che il momento di decidere era arrivato. La vita le aveva offerto una seconda possibilità, una seconda decisione migliore della prima.

Mentre respirava a pieni polmoni il suo profumo Draco Lucius Malfoy era deciso a dare un taglio a tutte le cose malvagie nella sua vita; l'avrebbe fatto per lei, per conquistarla.

Il primo appuntamento stava per avere inizio...


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