Leggete l'angolo autrice in basso c:
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Con un po' di coraggio portai nuovamente la mano tra i suoi capelli cominciando a massaggiarli, Zayn si rilassò completamente mugugnando qualcosa di incomprensibile.
"Sono davvero morbidi", sussurrai ridendo per la sua espressione buffa.
"Mh no sono le tue dita", pronunciò assonnato poggiando una mano sul mio polso invitandomi a continuare.
Sorrisi, poi feci come richiesto spostando la mia mano su e giù la sua testa, sentivo i suoi gemiti ed i suoi apprezzamenti che mi fecero quasi ridere.
In un attimo, si alzò dal letto facendomi rimanere perplessa.
"Devo...andare un attimo in bagno", momorò aggiustandosi i capelli.
Annuii guardandolo uscire dalla mia camera, subito dopo mi voltai sul fianco chiudendo gli occhi.
Ci metteva così tanto.
Alla fine cedetti, il sonno si impossessò di me, da una parte mi dispiacque, forse Zayn voleva che continuassi con quel rilassante massaggio.
*
"Si sposa? Davvero?" chiese Harry sbalordito.
"Ci siamo incontrare due giorni fa, e mi ha detto che a breve ci porterà gli inviti."
"Ma Zayn.."
"Gliel'ho già detto, ha detto che non vuole rivederli, quindi non verrà. Non riesco ancora a credere che per colpa mia, Zayn abbia litigato con tutti", sospirai sedendomi sul divano.
"Beh non è quella la parte peggiore."
"E cioè?"
Fummo interrotti dalla porta che si aprì e Zayn ne fece capolino salutandoci con un cenno di mano.
Aveva le mani più nere del solito.
"Com'è andata?"
"Bene, stavo scrivendo una ricevuta e mi è scoppiata la penna in mano, porca puttana mi ha sporcato tutti i jeans!" sbottò posando il marsupio sull'attaccapanni. "Secondo te si leverà?" mi chiese.
"Penso sia meglio che li butti, l'inchiostro difficilmente va via", alzai le spalle.
"Ma sono i miei jeans preferiti!"
"Ne hai migliaia uguali", risposi ed in risposta sbuffò salendo le scale.
"E tu cosa ne sai?" chiese il riccio alzando un sopracciglio.
"I-Immagino", sussurrai, più a me stessa che ad alta voce.
"Zayn, volevo avvisarti che l'idraulico è venuto stamattina ed ha aggiustato l'altro bagno!"
"Oh oh, e cosa gli hai dato in cambio?" chiese sporgendosi dalle scale.
"Ne ho chiamato un altro idiota!"
"Comunque sia, quel bagno è diventato mio, l'altro lo usi tu."
"Harry, non è che tu...potresti cercare di convincerlo per venire al matrimonio?"
"Abbie, Zayn ormai li ha dimenticati, ogni tanto sente solo la mancanza di Wali e Safaa."
"E' la sua famiglia!" mi alzai irritata. "Doniya era distrutta quando me l'ha raccontato, nei suoi occhi si vedeva quanto le mancasse Zayn!"
"Per tutto questo tempo ci ho provato, ho fatto di tutto per provare a farli riappacificare, ma lui non mi ha mai voluto dare ascolto, non è colpa mia Abbie."
"Insisti, no?"
"Perché lo chiedi a me? E' te che da ascolto."
"Una volta", pronunciai malinconica.
"Beh se non ascolta neanche te credo che non ci siano più soluzioni."
"Non è giusto! Abbiamo litigato noi due, non c'entra nulla la sua famiglia!"
"Prenditela con lui", mormorò accendendo la televisione.
Sbuffai per poi salire di sopra nella mia camera, mi gettai sul letto giocando un po' col cellulare, dopo un po' mi arrivò un messaggio da Cleo.
-Sai già cosa mettere al matrimonio?-
-No, dobbiamo andare a fare shopping.-
-Viene anche Harry con noi, neanche lui sa cosa mettere.-
-Abbiamo altri tre giorni.-
In quel momento Zayn entrò in camera facendomi voltare lo sguardo nella sua direzione, era vestito fortunatamente.
"Se è Doniya puoi anche smetterla", pronunciò acido.
"Non è Doniya e se fossi in te mi sbrigherei a cercare un vestito per sabato."
"Per quale motivo? Tanto non ci sarò."
"Certo che sei davvero un idiota", scrissi un veloce messaggio e salutai Cleo.
"Non intrometterti, Abbie."
"Mi intrometto perché è a causa mia se ora non parli più con loro."
"Ho preso una decisione! Ho preso le distanze una volta per tutte, non mi andava di rimanere lì dentro, con gente che mi diceva ogni fottuto giorno cosa fare e come sentirmi, non sai cosa significa!"
"Sono i tuoi genitori! E in quella casa da cui hai preso le distanze ci sono anche le tue sorelle, che ogni fottuto giorno sentono la tua fottuta mancanza."
"Smettila di parlarmi di loro per farmi cambiare idea, ti ripeto che ci sentiamo per telefono, e ti assicuro che non sentono poi così tanto la mia mancanza."
"Sei davvero incredibile!" mi alzai dal letto e lui mi bloccò per un polso. "Lasciami stare!"
Mi voltò verso di lui portando le mani sulle mie braccia tenendomi ferma.
"Per te le cose sono tornate come prima, ora tu sei qui e io dovrei far pace con la mia famiglia, ma non hai capito un cazzo", soffiò sulle mie labbra. "Tu sei di nuovo qui, ma non sei la mia ragazza."
"E..."
"Le cose non sono più come prima."
"Lasciami", pronunciai a denti stretti.
"Non ti sto facendo nulla, porca troia!"
Deglutii, palesemente impaurita a quegli improvvisi sbalzi d'umore.
"Non alzare la voce, con me", dissi lui rise.
"Continui a dirmi cosa fare, io odio dover obbedire", enunciò avvicinandosi pericolosamente alle mie labbra.
"Cazzo no!" alzai la voce schivandolo.
Zayn mi lasciò le braccia, e dopo un ultimo acido sguardo velocemente andò via.
Forse gli stavo concedendo troppo spazio.
*
Ancora non riuscivo a capire il perché fosse venuto insieme a noi.
Io, Cleo ed Harry saremmo dovuti andare ad un matrimonio e per quel motivo eravamo a Manchester per fare shopping, lui aveva deciso di rinunciare ad esso, ma era lo stesso insieme a noi per i negozi.
"Beato chi lo capisce" Pensai.
"Abbiamo cercato ovunque Harry, qui non c'è un bel nulla", si lamentò Cleo sedendosi su una panchina, "E se non ci sbrighiamo verrà anche a piovere."
"Possiamo provare al negozio di Ash", proposi.
"Al negozio di chi?" chiese Zayn alzando un sopracciglio.
"Ashton", risposi io non curante.
"E' l'ultima speranza, su andiamo."
Una volta messo piede in quel negozio, una montagna di vestiti eleganti si presentò davanti ai nostri occhi, quello era uno dei pochissimi negozi che amavo davvero.
E non perché c'era il biondo.
"Guarda quanti vestiti!" Si meravigliò Harry. "Potevi dirlo prima, stiamo camminando da stamattina."
"Veramente sto cercando di dirtelo da tempo, ma tu non volevi darmi ascolto", mio fratello sorrise e mi diede un bacio sulla guancia.
Cominciammo a muoverci all'interno del negozio, Cleo era già in camerino a provare qualche abito mentre Harry e Zayn erano in giro.
Io mi guardavo intorno, di Ashton non c'era traccia, volevo assicurarmi che stesse bene, era da tanto che non lo sentivo.
"Serve una mano?" mi chiese qualcuno e voltandomi mi trovai faccia a faccia con quest'ultimo. "Abbie!" sgranò gli occhi.
Senza pensarci lo abbracciai stretto e lui ricambiò, sin da subito un forte profumo maschile mi invase le narici facendomi chiudere gli occhi leggermente.
"Mi sei mancato! Ma perché non rispondi mai ai miei messaggi?" chiesi staccandomi da quell'abbraccio.
"In questi giorni sono stato occupato, sono tornato a Holmes Chapel a prendere le ultime cose per il trasloco."
"Hai trovato.."
"Un appartamento sì, è vicino all'hotel dov'ero prima, mi piace stare qui."
"E Andy.."
"Non ha detto nulla, se ne sta sempre in casa con gli altri due a cercare un modo per trovarti, più volte mi ha chiesto dove fossi ma non ho mai detto nulla."
"Eppure..g-giorni fa me lo sono trovato a Bradford", sussurrai.
"Che cosa?!"
"Non so come ha fatto a trovarmi, ma non credo che sappia che abito lì."
"Devi stare attenta Abbie, mi raccomando."
Annuii per poi voltare lo sguardo verso i ragazzi ma non c'erano più.
"Allora, cosa ci fai qui?" chiese appoggiandosi ad uno stand.
"Ho un matrimonio tra due giorni."
"Oh, capisco vieni con me, ti mostro alcuni nuovi arrivi", ammiccò.
"Sapevo che potevo contare su di te", sorrisi.
"Cosa ne dici di questo?" mi porse subito un bellissimo vestito bianco.
"Mhh..."
"E' bianco, secondo il bon-ton solo la sposa può vestirsi di bianco", interruppe Zayn acido.
"Zayn che ci fai qui?"
"Harry è in buone mani", rispose continuando a guardare Ashton.
"Zayn lascia perdere", sussurrai.
"Voglio vedere che vestito sceglierai."
"Okay di qua, ce ne sono di tutti i colori", fece strada il biondo.
Zayn camminava proprio accanto a me, poggiando una mano sui miei fianchi di tanto in tanto per spingermi a camminare, ma non ci facevo tanto caso.
"Questo?" quella volta mi porse un vestito azzurro, era bellissimo.
"E'.."
"Troppo scollato", interruppe nuovamente, facendomi irritare.
Ashton mi guardò come per chiedermi il consenso.
"Lo proverò, mettilo da parte."
Proprio accanto a me, sentii il moro sbuffare.
"Okay, proseguiamo."
*
Erano dieci minuti che eravamo in quel negozio ed erano dieci minuti che Zayn trovava un difetto inutile o inesistente in ogni vestito che mi mostrava Ashton.
Sapeva farsi odiare in certi casi.
"Troppo lungo."
"Zayn piantala, è una sua decisione!" sbottò il biondo guardandolo negli occhi.
Zayn si avvicinò pericolosamente a lui ma fortunatamente riuscii a mettermi tra di loro, allontanandolo.
"Tu sta zitto!" gli puntò contro un dito.
"Se tu stai qui a trovare ogni scusa su un qualsiasi vestito non lo troveremo mai."
"Beh forse sei tu che non sai fare il tuo lavoro, se ci lasci guardare da soli di sicuro.."
"Zayn basta!" alzai la voce. "Stai diventando ridicolo!"
"Io sono ridicolo", rise. "Non uno che ci sta provando spudoratamente con te pur sapendo che tu sei mia!" sgranai la bocca alla sua affermazione ma lui non mostrò nessun segno di sorpresa.
Eppure non riuscii a controbattere, nessuna parola uscì dalla mia bocca.
Zayn continuava a guardarmi, per poi spostare lo sguardo sul ragazzo dietro di me, non sapevo che espressione avesse, poi prese ed andò via.
Ashton mi portò una mano sulla spalla, la mia testa era abbassata sul pavimento poi la rialzai scuotendo la testa.
"Andiamo avanti", dissi.
"Sicura?"
"Sì, ho un matrimonio e devo trovare un vestito."
"Okay allora, mh questo ti piace?"
*
"E quindi di che colore l'hai preso?" mi chiese Cleo.
"Azzurro."
"Come il mio, fammelo vedere!"
"No, è una sorpresa", sorrisi, "e tu Harry?"
"Beh se non mi fate vedere i vostri non vi lascio vedere il mio."
"Si può immaginare, voi ragazzi vi vestite tutti uguali", risi rivolgendomi verso Cleo.
Il riccio mi venne incontro cominciando a farmi il solletico, mi buttai sul divano continuando a ridere ma lui non accennava a smettere.
"Dici che io sono diverso dagli altri!"
"Basta! Ti prego!", continuavo a ridere. "Okay, okay, tu sei diverso dagli altri e ti vesti in modo spettacolare!"
"Uau! Anche meglio", si sedette accanto a me avvolgendomi in un caloroso abbraccio.
"Tranne per i capelli, quand'è che li tagli?"
Stava per riprendere con il solletico ma lo fermai. "No, okay sto zitta!" alzai le mani.
"Sarà meglio."
Zayn non lo avevo visto da quando eravamo tornati, forse era uscito oppure era chiuso in camera sua come al solito.
"A che ora verranno i ragazzi?" chiesi sentendo la mancanza di quegli assurdi rompipalle.
"Tra poco credo, volete mangiare qualcosa?"
"Sai Harry", mi alzai cautamente. "Dovresti tagliarli i capelli, tra poco saranno più lunghi dei miei!" dissi d'un fiato scoppiando a ridere e correndo in cucina.
Una volta lì, il mio sorriso svanì in un secondo.
Zayn era seduto con i gomiti sulle ginocchia, appena mi vide si tirò su con la schiena mostrandomi i suoi occhi lucidi, in mano, aveva un qualcosa che aveva tutta l'aria di essere una lettera.
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Angolo autrice c:
Sono ancora viva! Sorry!
Prima o poi aggiorno questo è sicuro ;)
Come state?
Mhhh cosa sarà? Una lettera?
Siamo già arrivate al capitolo 30 uau! Spero vi sia piaciuto! Votate!
E comunque............sto pensando di....................
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Fare un terzo sequel.
Non è ancora sicuro, però ci sto pensando davvero.
Ora, spazio pubblicità.
-"Troubles up" di @Giliaserena
A presto ragazze xx
One_di