Mi alzo alle 7:10 circa svegliata da Ruth che passa già l'aspirapolvere in corridoio.
Lancio un 'MERDA' e vado a vestirmi ancora assonnata per le ore di sonno perse a pensare.
Metto i miei soliti stivaletti neri con un po' di tacco, jeans strappati al ginocchio e una delle felpe nuove.
Mentre mi lavo, sento Liam attraverso il muro cantare Cry Me A River.
Ha una voce bellissima, mi imbambolo a sentirlo per un po' ma appena vedo l'orologio segnare le 7:30 scatto fuori dal bagno, prendo lo zaino e corro fuori dopo aver fatto velocemente il letto.
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«Ale, sei ancora qui?» dice mia mamma mentre mette le tazze nella lavastoviglie.
«Si, mi sono svegliata un po' in ritardo. Ma Liam è ancora in camera.» le dico rassicurandola.
«Ma Liam oggi entra un'ora dopo. Tu inizi tra un quarto d'ora! Sbrigati» parla questa donna meravigliosa per poi passarmi un'abbondante tazza di caffè. Le mostro un grande sorriso poiché mi ha risparmiato molto tempo.
Mentre bevo senza staccare lo sguardo dall'orologio mi viene ancora vicino. «Oggi appena torni a casa ho una cosa da darti.» riconosco il suo sorrisetto malizioso, lo faccio sempre anche io, deve essere di famiglia.
Dopo aver salutato tutti mi lancio in una corsa sfrenata verso la scuola dove, a parte complicazioni, passerò le ultime lezioni prima delle vacanze estive. L'anno prossimo frequenterò qualche college probabilmente ma in questo momento penso solo ad arrivare in tempo alla lezione di storia dell'arte.
«Signorina, sempre puntuale eh.» entro in classe col fiatone mentre l'insegnante mi fa la solita ramanzina. Mi siedo al primo posto libero e, dopo essermi ripresa psicologicamente dalla corsa appena fatta, inizio a seguire.
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«Buongiorno sorellina» Liam arriva al mio armadietto mentre sto sistemando le mie cose dopo un'ora di lezione.
Lo guardo sfinita. «Ciao Liam.» sforzo un sorriso per lui. È così dolce e non mi va di fare la stronza solo perché sono stanca.
«Ci vediamo a fine lezioni, a dopo.»
Io annuisco e gli bacio la guancia morbida prima di raggiungere la classe di Fisica.
Mentre percorro il corridoio un gruppetto di ragazze mi chiama.
«Alessia!» saranno una decina scarsa. Le riconosco benissimo, come non riconoscerle? Sono le solite oche che vanno dietro a Niall.
Si avvicinano a me masticando cicche come un branco di mucche.
«Che fine ha fatto tuo fratello?» parla una mora con una maschera di trucco in faccia.
Quasi le brontolo in faccia. «Prima cosa: Niall non è mio fratello.»
Si leva un sospiro sorpreso da tutto il gruppo e insieme iniziano a parlare tra loro.
«Come è possibile?» parla la ragazza che sembra il portavoce di tutto il gruppo.
«Sono stata adottata.» dico ormai scocciata. «E, secondo, nessuno sa dove si trova, ma vi giuro sull'amore che ho per lui che lo troverò.»
Detto ciò me ne vado dritta in classe senza aspettare una loro replica, soddisfatta del mio piccolo ma importante discorso.
Mi siedo al mio solito banco. Sono stufa di questa situazione. Mi prometto che, appena troverò Niall, gli darò un forte sberlone.
Cerco di seguire le lezioni ma capisco poco o niente; fortunatamente sono già pronta per gli esami.
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Mentre esco dall'aula di storia una mano mi blocca.
«Ale, stai bene? Io e Zayn siamo preoccupati per il tuo mal umore.» Il viso triste di Nicole e la sua domanda sono un colpo al cuore.
«Niki, non vi preoccupate, sto bene, davvero.» le dico abbracciandola.
«Se hai bisogno noi ci siamo eh.» quanto la adoro, lei c'è sempre per me.
«Lo so bene, a domani.»
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«Mamma, sono a casa!» dico appena la grande porta d'ingresso si chiude alle mie spalle.
Sento un rumore di tacchi dalla cucina avvicinarsi a me.
«Ciao, come è andata?» chiede lei per poi baciarmi la fronte.
«Normale...» le sorrido in risposta alla sua dolcezza.
«Va bene. Guarda un po' cosa ho per te.» mette una mano in tasca cercando qualcosa.
Io curiosamente fisso la tasca finché ne esce un piccolo documento.
«La tua carta d'identità nuova, aggiornata.» e segue un ennesimo sorriso.
La gioia dentro di me prevale su tutti i problemi e circondo il collo della mia meravigliosa mamma.
Finalmente ho un documento che rispecchia chi sono in realtà.
«Oh mamma! Grazie di tutto! Voglio che sappiate che non mi importa avere un telefono di ultima generazione o altro, voglio solo essere felice con le persone che amo.» qui mi blocco un attimo a pensare a tutte le persone che amo. Papà, Mamma, Liam e... Niall.
«Tesoro. Non permetterò mai più che qualcuno o qualcosa ci impedisca di vivere insieme e felici. Lo giuro.»
Mi emoziono molto ma ormai mi sono concentrata a pensare a cosa fare questo pomeriggio.
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Sono in camera mia a preparare la borsa quando bussano alla porta. Sbuffando per la fretta, apro rapidamente.
«Dove devi andare?» mio fratello entra nella mia stanza come se nulla fosse.
«Da nessuna parte...» mento spudoratamente.
«E allora perché ti stai preparando?» ghigna Liam.
Io arrossisco. Mi ha scoperto un'altra volta.
«Liam, tu non preoccuparti. So cavarmela benissimo, lo sai. Devo fare una cosa importante che non posso dirti. Sta' certo che sarò a casa per cena.» detto questo mi carico la borsa sulla spalla ed esco senza attendere la risposta di mio fratello.
So che Liam si fida di me. Ma devo concludere questa cosa; e poi io sono sempre stata una ragazza solitaria, quindi va bene così.
Prendo un pullman che porta nel quartiere vicino a Pearse Street e mi siedo in un posto in fondo.
Una coppia si siede proprio davanti a me ed inizia ad amoreggiare. Ma tanto posto proprio qui?
Metto subito le cuffiette per non stare a sentirli. La musica parte in automatico, precisamente la canzone preferita mia e di Niall, quando eravamo piccoli la ascoltavamo in cameretta, cantando e saltando sul letto.
Sento cadere delle lacrime sulla manica del mio cappotto ma, prima di realizzare di essere diventata tutta rossa per il pianto, il pullman si ferma alla mia fermata, così frettolosamente scendo.
Faccio un profondo respiro quando mi ritrovo di fronte alla via, così buia e che mi porta alla mente cose orribili.
Mi faccio avanti in Pearse Street. È cambiata, c'è qualche lampione acceso qua e là, anche se con una luce fioca, e c'è persino un bar aperto ma con scarsa clientela.
L'edificio in cui Niall combatteva è più malconcio dell'ultima volta, probabilmente è anche inutilizzato.
Il solito rumore inquietante della porta d'ingresso che si apre non mi fa certo tranquillizzare. C'è una tremenda aria di chiuso ma per fortuna nessun rumore. È già un buon segno.
È tutto come tre anni prima. I due spogliatoi uno di fronte all'altro, ma sta volta vuoti.
Ad un certo punto la stanza dove Niall aveva preso i soldi da quel signore strano si accende. Mi viene un colpo ma per fortuna non esce nessuno.
Mi intrufolo nello spogliatoio dove Niall si cambiava e rimango nel buio.
«Un armadietto, devo cercare un armadietto.» sussurro tra me.
Socchiudo la porta in modo da poter accendere la torcia. Illumino tutta la stanza finché vedo un po' di armadietti nel lato destro della stanza.
Li raggiungo mentre l'ansia mi sale sempre di più.
Apro il primo armadietto ma c'è solo una maglietta sudicia.
Nel secondo trovo una rosa rossa un po' moscia - è qui da tanto tempo probabilmente - e due biglietti. Il primo è attaccato al fiore, un po' più piccolo, lo apro e perdo un battito.
PER IL MIO AMORE.
Niall x
Inizio a piangere per poi stringermi al petto il fiore ed il biglietto.
Mi manca la sua dolcezza, le sue mani che toccano la mia pelle, la sua voce, i suoi occhi...
Raccolgo anche il secondo biglietto dopo essermi ripresa. È ripiegato più volte su sé stesso, così lo apro velocemente ma non appena inizio a leggerne il contenuto, un rumore di passi mi distrae.
Lo infilo subito nella borsa insieme a tutto il resto e mi affretto a raggiungere la porta. Mi affaccio al corridoio e sento i passi provenire dalla stanza con la luce accesa. Senza pensare corro verso l'uscita e me la do a gambe da questo posto orribile.
Aspetto il pullman alla fermata in modo da riprendere anche fiato.
Come ho promesso a Liam, torno a casa prima di cena. Non faccio notare niente a nessuno ma mentre siamo a tavola sento benissimo lo sguardo di mio fratello su di me, come se si stia chiedendo cos'ho combinato questo pomeriggio.
Sono soddisfatta di essere riuscita a trovare quell'indizio, ma ho paura per i prossimi.
SPAZIO AUTRICE
Ecco un nuovo capitolo! Scrivetemi cosa ne pensate fino ad ora :)
Mi dispiace se non pubblico abbastanza frequentemente ma la scuola mi piega in due, giuro faccio quello che posso, mi perdonate?
Continuate a votare la mia storia❤️
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Al prossimo capitolo!
Tutto l'amore. A