Let's stop using words || Mik...

By mikandyaf

9.7K 564 47

"Ho sbagliato tutto. Il fatto è che io ti amo e tutti questi dubbi sono dovuti a quello. Ti prego Mika, non d... More

Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Grazie!
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Ehm
Capitolo 16
Capitolo 17
È stato bello..
Sono tornata!

Capitolo 8

410 30 0
By mikandyaf

Avevo esplorato tutti i piani e finalmente avevo trovato il campanello con scritto "Dermanis". Era all'ultimo piano. Decisi di suonare, ormai ero lì e non aveva senso avere ripensamenti. Suonai anche lì molte volte ma niente, di Andreas non c'era traccia. Dopo quasi mezz'ora che continuavo a suonare decisi di tornare a casa sconfitto. Scesi i 4 piani di scale che mi separavano dal portone e uscii avvilito.
Feci i primi passi guarando per terra e perso nei miei pensieri ma appena alzai lo sguardo lo spettacolo che mi ritrovai davanti mi lasciò a bocca aperta: c'era Andy seduto sul muretto al lato destro della via che piangeva con di fianco una probabilmente prostituta che lo fissava. Ma che diavolo aveva fatto?! Aveva capito di non essere gay e aveva deciso di andare a puttane? Già, probabilmente era così. Ma allora quelle lacrime come potevo spiegarmele?
Ero combattuto tra la voglia di andare lì a chiederglielo e la paura di peggiorare ancora di più le cose tra noi, ma alla fine la paura prevalse e continuai dritto per la mia strada. Beh, forse più che la paura era stato l'amore a fermarmi. Lo amavo, ormai ne ero sicuro, e non volevo farlo soffrire più di quanto avessi già fatto per nessuna ragione al mondo. E in fondo non volevo nemmeno scoprire una verità che probabilmente avrebbe fatto soffrire all'inverosimile anche me.
Ero molto confuso e non sapevo se avrei dovuto essere deluso, arrabbiato, triste o chissà che altra cosa. Ma comunque lui non apparteneva a me e quello che ne faceva della sua vita non era affar mio. Già, era proprio questo che mi faceva stare male, la consapevolezza di non aver nessun ruolo fondamentale nella sua vita.
Percorsi il resto della strada piangendo come un bambino e quando mi ritrovai sul divano di casa mi resi conto di come stava la situazione, tutti i miei buoni propositi di quella giornata di parlare a Andy e riappacificarmi erano andati in fumo, e come se non bastasse l'avevo trovato a piangere su un muretto con accanto una troia e non avevo avuto il coraggio di fare niente. E adesso? Che sarebbe successo? Avrei forse dovuto passare il resto della mia vita a deprimermi nella mia stanza e a schivare le domande di mamma? Appena sarebbe arrivata a casa se mi avesse visto in quello stato mi avrebbe di certo tempestato di domande. E non aveva di certo tutti i torti, lei cercava solo di aiutarmi quando faceva così. Ma forse in certi casi non era la cosa giusta da fare.

Andy's pov
Cosa cazzo ne avevo fatto della mia vita? Avevo passato i giorni successivi al bacio a bere e mi ero addirittura ridotto ad andare a cercare una puttana per farmi stare meglio, solo che mentre la stavo portando a casa sono scoppiato a piangere. La verità era che non volevo ammettere a me stesso che avevo perso la testa per quel ragazzo riccioluto e che la sua presenza costante nella mia vita era l'unica cosa che volevo veramente.
Ero scoppiato a piangere nel mezzo della strada e probabilmente dovevo avere un aspetto veramente pietoso visto che la prostituta che mi stavo portando a casa si era fermata con me a cercare di consolarmi in qualche modo, ma con scarsi risultati.
"Ehy dai tu, qualunque sia il tuo nome, smettila di frignare, non serve a niente"
"...il mio nome è Andreas ma... ma puoi chiamarmi Andy. Comunque non ce la faccio più, sono un fottuto errore."
"Che è successo? Pensavo di dover solo scopare, non di doverti fare da psicologa. Comunque io mi chiamo Lexy"
"Scusa Lexy. Il fatto è che credo di essere completamente perso per un mio amico ma ho fatto una grande cazzata... anzi.. forse non solo una"
"Vabbe, ormai sono qua... racconta, su"
Iniziai a raccontare per filo e per segno tutto l'accaduto con Mika, dal contratto di lavoro al bacio e ai giorni passati a bere.
Ero molto grato a Lexy per non avermi mandato a fanculo e per avermi ascoltato. Certo, ero consapevole del fatto che non gliene fregava niente dei miei problemi, ma forse in quel momento mi bastava essere ascoltato.
"Oh Andy, non so che dirti. Corri da lui e parlagli."
Avrei tanto voluto farlo ma avevo paura. Paura che scappasse un'altra volta da me e che mi dicesse che sarebbe stato un addio definitivo.
Non gli avevo scritto nemmeno un messaggio e pensavo di fare la cosa giusta, in fondo se era scappato da me per quale motivo avrebbe dovuto volermi sentire di nuovo? Se avesse voluto mi avrebbe cercato lui. Ma non l'aveva fatto. Quindi evidentemente non mi voleva davvero più nella sua vita.
Ma io ci stavo troppo di merda, dovevo assolutamente fare qualcosa.
Mi scusai con Lexy per avere sprecato il suo tempo, le diedi qualche soldo perchè non mi sembrava giusto lasciarla andare a mani vuote e lei mi diede il suo numero dicendomi che per ogni eventualità avrei potuto chiamarla.

Hey bella gente!
Nel caso non ve ne foste accorti la frequenza di aggiornamento è puramente casuale e in base all'ispirazione. Beh, ho in mente il prossimi capitolo quindi lo abbozzo prima che mi sfugga di mente e lo pubblico appena è pronto.
Alla prossima!

Continue Reading

You'll Also Like

276K 8.2K 68
Mi sentivo imprigionata in un castello di sabbia, non ero mai riuscita a costruire nulla di saldo nella mia vita; ma poi arrivò 𝘭𝘶𝘪, come un'onda...
51.1K 1.1K 44
Veronica Collins, una giovane anima segnata dall'ombra del padre, incontrerà Mattheo Riddle, figlio di Lord Voldemort, un essere che disprezza il sen...
101K 4.8K 42
"I sogni a volte si trasformano in incubi, e tu sei stato decisamente il mio incubo migliore" A Torino, Sofia crede di star finalmente realizzando i...
148K 8.1K 75
Quell'attimo di gelosia, la decisione improvvisa di prendere la sua mano e trascinarla via da quella festa e da quell'uomo invadente, ha dato un cor...