Harry's Pov
il respiro pesante di Draco sfiorava la mia pelle, insinuandosi nelle orecchie. non riuscii a proferir parola, completamente spiazzato dal suo atteggiamento. Draco avvicinò ancora di più il suo corpo al mio, stringendomi i fianchi ed iniziando a coprire di baci il mio collo. mi scappò un gemito e cercai di nasconderlo, ma il mio tentativo si rivelò effimero.
«ehm...D-D-Draco...» sussurrai con il cuore che giocava a rimbalzare nella mia cassa toracica.
«adoro quando balbetti.» mormorò zittendomi.
mi schiarii la voce «Draco.» dissi voltandomi verso il biondo, con il viso di fronte quelle iridi color ghiaccio che tanto mi perseguitavano.
i suoi occhi fissavano le mie labbra come se desiderasse
divorarle e rinchiuderle nella sua bocca. non osò però reggere il mio sguardo.
«Draco.» ripetei attirando la sua attenzione.
«cosa c'è, Potter?» domandò mantenendo il tono calmo e maledettamente seducente. mi spinse con gesti lenti verso la libreria, potevo persino percepire la sua erezione premere sui miei pantaloni.
«che stai facendo...» farfugliai.
Draco in tutta risposta mi baciò.
posò le mani sui miei glutei prima delicatamente, poi impiegò più forza mentre il bacio si faceva famelico, ricco di passione e foga.
le nostre lingue si incrociarono in una danza furiosa, intrigante e rapida.
quando realizzai cosa stessi facendo e con chi, mi irrigidii e mi allontanai bruscamente dal biondo.
«non puoi sistemare tutto con un bacio.» ammisi con tono realmente dispiaciuto.
il ragazzo mi scagliò di lato con prepotenza e mi superò, raggiunse la scrivania e raccolse il suo materiale scolastico.
«abbiamo finito.» annunciò mettendo la fascia della borsa sulla spalla.
«ma dobbiamo ancora scrivere le caratteristiche del-»
«non mi riferivo al compito.» e scappò lasciandomi impietrito, in piedi e solo.
fu come se un masso fosse atterrato sullo stomaco, come se all'improvviso fossi stato incatenato alle caviglie e non riuscissi più a muovere un passo.
le sue mani calde e rassicuranti, il quale tocco disperdeva in me un senso di tranquillità ma allo stesso tempo scalpore.
poi il bacio...un'ondata di entusiasmo; mi ero lasciato andare per qualche secondo, trasportato da un amore più forte di me.
crollai sulla sedia e nascosi il viso tra le mani, tirandomi i capelli e scuotendo la testa, come a voler rinnegare l'accaduto.
era palese che Draco avesse tentato di riparare la situazione tra di noi, che teneva immensamente a me, probabilmente credeva bastasse baciarmi per rimarginare una ferita profonda e colma di escoriazioni e bruciature.
avevo visto Draco abbandonarmi.
cacciarmi da casa subito dopo aver incontrato Joe.
mentirmi (o forse no?) incolpando la sua nuova presunta ragazza.
inventare una storia assurda per aggiustare le cose. per non rimanere solo. quasi sicuramente si sarà reso conto della persona che aveva accanto a lui.
non mi sarei fatto prendere in giro.
Harry Potter, colui che ha sconfitto Voldemort, ingannato da un ex Mangiamorte. mai.
eppure quella parola bruciava in me, non sopportavo che venisse associata a Draco.
il mio Draco.
ma l'ho appena fatto, quindi riformulo:
Harry Potter, colui che ha sconfitto Voldemort, ingannato da uno studente comune. mai.
però Draco non è uno studente come tutti gli altri...lui è speciale, unico, particolare in ogni suo dettaglio...
oh miseriaccia.
mi accasciai sul piano della scrivania e sfumai in un sonno oscuro, freddo.
Draco's Pov
cosa diavolo mi è preso?!
perché mi sono avvicinato ad Harry?
è assurdo che non sia riuscito a controllare il desiderio delle mie labbra sulle sue, delle sue mani poggiate sul mio petto, di lui. come ho potuto non notare cosa stessi facendo? ho agito d'istinto, la mia ragione era in letargo, come zittita da un amore più forte di me.
la sensazione di padronanza di quel corpo talmente vicino al mio, per un secondo ho pensato che stessi comportandomi al modo giusto, che avrei dovuto buttarmi e provarci.
pessima idea.
cosa ho fatto?
stavamo quasi mantenendo una conversazione costante e serena, forse se non fossi stato così impulsivo avremmo processo per gradi...magari saremmo potuti tornare ad essere noi...
gettai la borsa sul pavimento con molta frustrazione e molti libri rovinarono per terra. la parte infuriata di me diceva di lasciarli sparsi, la parte estremamente ordinata mi consigliava di raccoglierli e sistemarli cautamente nello zaino, prima che si formassero le orecchie alle pagine.
seguii il secondo suggerimento e mi piegai a radunare i quaderni.
maledetta fissa per l'ordine.
preparai i libri per il giorno seguente e con enorme dispiacere notai di aver dimenticato gli appunti di Erbologia in biblioteca.
mi rimboccai le maniche tirandole fino l'avambraccio, controllai l'orario, 6.19, e attesi ancora una buona mezz'oretta prima di recarmi nel luogo in cui molto probabilmente Harry era ancora a scrivere la conclusione della ricerca.
pregando di non dover imbattermi nei suoi occhi smeraldo, corsi in biblioteca e raggiunsi la scrivania in cui avevamo lavorato precedentemente.
il viso di un ragazzo moro era poggiato su un libro, con la bocca dischiusa e gli occhiali un po' storti sul naso.
aveva lo scheletro di una lacrima, che ormai si stava asciugando, su un lato del naso. stava dormendo beatamente.
senza far rumore mi avvicinai e mi sedetti accanto quella figura; lo osservai con il gomito sul tavolo ed un palmo sulla tempia.
sembrava così in pace con l'intero universo.
provai tenerezza alla visione angelica di un viso così ammaliante.
«cosa fai, Malfoy?» alzai lo sguardo ed apparve un'immagine alquanto seccata di Hermione Granger.
«zitta, così lo svegli.» tornai a guardare Harry.
«da quando a te importa di lui? non l'hai lasciato per quell'asina giuliva di Greengrass?» indagò facendo un passo avanti e rivelando un'espressione di disprezzo.
«aspetta, tu sai tutto?»
«tutto, so anche della storia assurda che hai inventato per giustificarti.»
«allora dovresti sapere che quella storia è la verità.» sostenni il suo sguardo duro.
«Draco, lascia perdere Harry. non voglio che soffra a causa tua.»
«non capisci! è tutto uno stramaledetto casino! la nostra relazione è un casino! la faccenda con Joe è un casino! io stesso sono un casino! Merlino, se solo avessi le prove...» ora stavo urlando attirando l'attenzione dei ragazzi presenti in biblioteca.
non mi ero accorto di aver svegliato Harry, che si stava stropicciando le palpebre come un bimbo.
mugugnò versi incomprensibili e sistemò gli occhiali sul naso con gli occhi ancora serrati.
velocemente mi alzai, presi i miei appunti e fuggii prima che Harry potesse notarmi.
entrai nel bagno del mio dormitorio, serrai la porta e appoggiai i palmi delle mani sul lavandino, scoppiando in un pianto disperato ed esausto.
«fratello, tutto bene?» sentii dal lato opposto della porta.
«lasciami in pace!» gridai tra le lacrime.
«okay, okay... volevo solo dirti che è appena arrivata una lettera dalla Greengrass, dice che domani viene a trovarti.»
ciao a tutti! oggi un nuovo capitolo, scusate se non è molto concentrato di episodi, ma prometto che il prossimo sarà più lungo e succederanno più cose.
ieri è stata una giornata bellissima, ho incontrato i miei idoli ed oggi sono ancora un po' scombussolata...ho il cuore a mille...
voi come state? fatemi sapere cosa pensate della storia!
tanti bacini.💜⚡️💋💗🚀