Get out!

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By FloryBooBear

Pov’s Ed

“Lupacchiotta, che succede?” la vedo spalancare gli occhi e si stacca da Will, urla e lo spinge vie e si volta verso di me. La vedo che chiude lentamente gli occhi. Sta per svenire: lo so perché sono svenuto un paio di volte. Faccio uno scatto verso di lei, sotto gli occhi preoccupati di Will, e la prendo prima che possa rompersi la testa.

“Come l’hai chiamata?!” ma che cosa vuole sto qui, io la chiamo come mi pare e piace.

“Io la chiamo come mi pare e piace e a te non te ne deve fregare niente!”
La prendo in braccio e la porto in soggiorno, la sdraio sul divano e ritorno in cucina a prenderle un’po’ d’acqua.

“Tu non capisci!” will si avventa contro di me e mi alza per il collo “dimmi che non l’hai chiamata lupacchiotta!” vedo una lacrima che gli scende. Mi sto confondendo, cosa centra questo?!

“Si! Problemi?” mi lascia e mi dà un pugno sullo zigomo sinistro.

“Tu non puoi chiamarla così, hai capito? Le farai solo del male… ora capisco perché!” sono ancora più confuso…

“Will!” un grido stridulo, molto alto, sembra spaventata e scioccata. Ci fiondiamo entrambi in salotto e la vedo in un angolino, si sta tenendo le gambe e si tiene la testa fra le mani. Will va da lei e la prende in braccio e la porta fuori. Non so se seguirli. Farò il giro e starò ad ascoltare, non mi va che restino da soli.

Pov’s Angel

Siamo sui gradini di casa mia e Will mi tiene tra le sue braccia, non ha detto una parola. Forse perché sa che mi ci vuole tempo per raccontargli quello che è successo. Le mie lacrime si sono fermate, vorrei restare così per sempre. Mi sento come a casa tra le sue braccia, protetta e al sicuro.

“Allora, che ne dici di raccontarmi cosa ti è successo?” faccio un respiro profondo e mi faccio coraggio.

“Ho visto mia madre” dico questa frase come se niente fosse.

“In che senso hai visto tua madre?” non so nemmeno io perché l’abbia vista, forse per il ricordo della tovaglia e il nomignolo di Ed… era Ed quello sulla porta?! Non può essere.

“I-io… mi ero ricordata della tovaglia felice, del nomignolo di mia madre… e Ed mi ha chiamato “Lupacchiotta” ma in quel momento ho sentito la voce di mia madre non la sua, mi sono staccata da te e al poso dei tuoi occhi ho visto quelli di mia madre e mi sono spaventata e quando mi sono girata verso quello che doveva essere Ed l’ho vista: mi guardava con un sorriso rassicurante, i suoi lunghi capelli miele le cadevano sulle spalle e i suoi occhi erano felici.” Non riesco ad andare avanti, nascondo il viso nel petto di Will e lo stringo ancora di più a me, ho quasi paura che scompaia.

“Ora calmati; è pur sempre il compleanno di tua sorella, e lei ha bisogno di te, forte!” Will ha ragione, devo farlo per lei. Mi alzo e mi asciugo le lacrime ed entro in casa. Appena entrata Peter si fionda verso di me e mi abbraccia.

“Ho già capito tutto piccola. Lo sai che io ci sono.” Peter ha perso entrambi i genitori all’età di sette anni e ha vissuto con i nonni, adesso vive in un piccolo appartamento essendo maggiorenne.  Gli do un bacio sulla guancia e mi dirigo in cucina. Vedo che il tavolo non c’è, significa che Peter l’ha portato di là, prendo la tovaglia felice e ritorno in soggiorno, sistemo la tovaglia mentre i ragazzi fissano i palloncini e gli addobbi. Finisco di mettere i tovaglioli, bicchieri e stuzzichini.

“Finito!” grido io “Finito” questo è Will “Finito!” Peter “Finito!” e Ed. mi butto sfinita sul divano e i ragazzi seguono il mio esempio.

“Allora, io vado a fare la doccia per prima!”

“Io secondo!”

“Terzo!”

“Ehi ehi, calmatevi tutti! Cosa è questa cosa della prenotazione del bagno?”

“Ed, siccome tu non sei abituato alla nostra “piccola famiglia” ti sembreranno difficili e strane le prime volte, ma ti ci abituerai.” Commenta Peter.

“Nessuno ha detto che lui farà parte della nostra famiglia! È stato solo per oggi che non ti ho spaccato quella faccia che ti ritrovi, ritieniti fortunato.” Will si alza e guarda dall’alto in basso Ed.

“Mi sono stufato di questa cosa! È tutta la giornata che sto con te e la tua “Famiglia” se così vuoi chiamarla, e non ho fatto niente di male! Mi puoi spiegare che cosa hai contro di me?!”

“Dovrei pure spiegartelo? Prova a chiamare Angi con quel nomignolo e ti sfiguro! Prova solo a restare con lei un solo minuto di più e ti sfiguro, non provare mai più a guardarla, a sorriderle o a starle semplicemente vicino o te la vedrai con me!”

“Ragazzi, basta per favore.” Cerco di dividerli ma sembra che io non esisti.

“Non puoi dirmi cosa devo o non devo fare, è la mia vita!”

“Dai ragazzi, finitela.” Niente, sembra che non sia nemmeno presente in casa!

Vedo Will scagliarsi contro Ed, per la seconda volta, Peter si alza e cerca di dividerli, ma viene buttato via.

“Peter, stai bene?” mi precipito da lui.

“Tranquilla, solo… lasciami fare. non ti preoccupare per me.” Mi giro e vedo Ed che spinge via Will e lo fa finire contro il tavolo. Si rovescia tutto ma il tavolo e la tovaglia sono ancora intatti. Vedo Ed che prende un coltello e cerca di trafiggere Will, ma lo manca e colpisce il tavolo, strappando la tovaglia.

“No! Basta!” i due ragazzi mi guardano e Ed si guarda la mano quasi scioccato.

“I-io… non volevo.”

“Non me ne frega niente se volevi o no! Fuori di qui! Mi hai appena distrutta.” L’unico ricordo di mia mamma, Hope e me insieme, felici è appena stato distrutto…

“I-io nopn volevo Angi, mi dispia-“

“Non me ne faccio niente delle tue scuse. Vattene! Io ti odio! Vattene!” vedo che se ne va.

“Io… credo che tu gli debba una spiegazione, infondo non sapeva la storia di quella tovaglia.”

“Peter, rimani sempre lo stesso ragazzo troppo buono. Stava cercano di uccidere Will! Ti rendi conto?!”

“Vado lui, che tu lo voglia o no. Dovresti farti delle domande su perché hai visto tua madre sorriderti proprio quando è arrivato lui, o perché sia l’unico che ti chiama lupacchiotta. Credo che tu debba andare da tua madre in questi giorni e chiarirti un po’ di cose.”

“Senti Peter, quel ragazzo è solo uno che porta guai con se. Non dovrà più avvicinarsi a Angi o la farà solo soffrire.” Non mi importa di più niente adesso, vado a mettere tutto a posto.

Dopo un ora, o poco più, mi ributto sul divano sfinita. Ho risistemato tutto e tra poco dovrebbero arrivare Hope, Rose, Luke e compagnia bella. Corro su per le scale e mi fiondo in doccia. Will è andato a cercare Peter.

Credo che dopo la festa di Hope andrò a trovare la mamma. Meglio non portare anche lei.

Flashback

“Mamma! Ti prego ritorna. Mamma!”

“Hope, ti prego andiamo via su.”

“Mamma!” non ce la faccio più. È da mezz’ora che sta piangendo e non vuole venire via. Mi si sta spezzando il cuore. La prendo in braccio e la cullo al mio petto finche non si addormenta.

In quella mezz’ora ha cominciato a scavare con le mani dicendo che voleva rivederla, che voleva raggiungerla. Non riuscivo più a vederla così. Non credo il mio cuore reggerà un'altra volta, e nemmeno il suo…

Fine Flashback

Esco dalla doccia, mi vesto e mi asciugo i capelli. Scendo le scale e sento il campanello. Apro la porta e vedo Hope saltarmi addosso.

“Buon compleanno angelo mio!”

“Grazie! I miei amici sono arrivati?”

“Non ancora, ma vedrai che tra poco arriveranno. Ora vai in cameretta e scegli un vestitino da metterti ok?”

“Si!” grida di felicità e la vedo correre su per le scale.

Dopo mezz’oretta suonano alla porta. Io ho aiutato Hope a farsi bella. Ha un piccolo abitino rosa chiaro, quasi bianco, con un piccolo golfino e delle ballerine. Lei adora le ballerine e io le odio. Mi danno un fastidio tremendo!

Apro la porta e vedo mamme con i loro bambini salutarmi calorosamente ed entrare in casa,. Le faccio accomodare tutte e Will arriva appena in tempo con Peter per “l’intrattenimento”.

Mentre Will e Peter fanno i pagliacci io sono costretta a stare con le mamme sul divano e a sorbirmi i loro pettegolezzi noiosi. Almeno io non sono argomento di pettegolezzi essendo vista come la più brava e casta ragazza del quartiere. Se solo sapessero cosa abbiamo fatto io e Will certi giorni prenderebbero i figli e si trasferirebbero in un altro stato.

Arrivate le sei saluto tutte le mamme che portano via i marmocchi e chiudo la porta.

“Questa me la paghi Angi!” Will si butta a peso morto sul letto di camera mia. Peter è andato a casa di Ed. Ha detto che hanno “legato” e che è un bravo ragazzo e che è dispiaciuto per quello che è successo. Per me resta il fatto che ha cercato di uccidere Will e che ha rovinato un ricordo prezziose per me e Hope. Sono riuscita a ricucire la tovaglia, non si nota molto ma non è più la stessa cosa. Will ha cercato di rassicurarmi dicendomi che così era più vissuta ma… lasciamo stare.

“Mi dispiace ma non sapevo come far divertite i bambini!”

“Va bene, ti perdono. Ora vai da tua madre prima che faccia buio. Sta sera dormi con me!” scoppio a ridere e mi dirigo verso la porta.

“Ho messo Hope e Luke a dormire. Ci vediamo domani” Rose mi saluta e se ne và. Ne approfitto per uscire anche io.

Sono davanti al cimitero, mi faccio coraggio ed entro. Mia mamma è sepolta su una collinetta; oltrepasso un albero e mi inginocchio.

“Hey mamma. Ho un sacco di cose da raccontarti.” Sento qualcuno piangere, ma credo sia normale, no?

“Non volevo io… mi sono comportato come un perfetto idiota!” non ci posso credere, vado a nascondermi dietro l’albero per vedere la persona a qui appartiene la voce. Spalanco gli occhi, non ci posso credere…

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Hey!

Finalmente non mi devo scusare! Come promesso ho aggiornato nel weekend! sarà più o meno sempre così perchè durante la settimana non riesco e ieri sono uscita anche io, già che durante settimana non esco ma sono in casa a studiare...

Comunque, non sapete che gioia! Sono a mille (o poco più) lettori! io vi ADORO ragazze!!! Non sapete che sfollo che ho avuto quando ho visto! è una cosa molto bella perchè non me lo aspettavo!

Tornando a noi, il capitolo è... è il capitolo. Vi ho lasciate sulle spine, secondo voi chi è il misterioso essere umano che piange? Potrebbe anche essere un nuovo personaggio... eh eh eh. comunque, I'm a fucking genius!

Passiamo ai saluti/ringraziamenti. Grazie a tutti quelli che commentano e che mi votano! vi adoro ragazze, ma adoro anche voi lettrici silenziose! <3 E grazie a chi stà ancora leggendo questo stato... sono curiosa di vedere chi è arrivato fino qui. Se state ancora leggendo commentate con un vostro parere e con la frase "We love unicorni che vomitano arcobaleni!"

Seguitemi, votatemi e ditemi che ne pensate del capitolo, se vi piace o meno insomma... Fatevi sentire!

A settimana prossima Lupacchiotte del mio cuore! <3

Flo <3

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