Sirene...oggi parleremo di loro.
Sono esseri mostruosi o belle fanciulle in cerca di un'anima?
Le leggende sulle sirene risalgono agli Assiri e ai Babilonesi (intorno al 1000 a. C.), e alle loro divinità. Gli Assiri credevano che il sole e la luna si tuffassero nel mare alla fine dei loro viaggi attraverso il cielo e, dunque, era più che normale che avessero un corpo che permettesse loro di vivere sia fuori sia dentro l'acqua.
Nella antica tradizione greca, invece, prima di essere note come creature marine le sirene erano immaginate come metà donne e metà uccelli; attiravano i marinai con il loro canto per farli naufragare sugli scogli, pronte a rapirli e a divorarli.
Nei mari del nord, le leggende sulle sirene si confondevano spesso con gli avvistamenti di foche. Alcuni pensavano che questi animali fossero angeli cacciati dal paradiso, o anime di persone annegate, o donne vittime di incantesimi. Foche e sirene erano accomunate anche da alcune caratteristiche: si diceva che a entrambe piacesse ballare e cantare e che le une e le altre possedessero il dono della profezia. Secondo alcune narrazioni, inoltre, sia le foche sia le sirene potevano assumere un aspetto umano, vivere sulla terra e sposarsi con gli uomini.
Naturalmente, per la maggior parte, erano i marinai a raccontare di aver visto le sirene. Lo stesso Cristoforo Colombo, che non credeva alla loro esistenza, raccontò agli uomini del suo equipaggio di aver visto 3 sirene al largo della costa della Guyana. Nel 1752, il marinaio John Robinson raccontò di essere stato messo in salvo da una tempesta nel mare d'Irlanda da una sirena, «una bellissima ragazza vestita di verde», che diresse la sua barca fin verso la riva e poi si rituffò in mare. Da un punto di vista psicologico, queste belle dee del mare erano probabilmente la risposta fantastica all'istinto sessuale dei marinai, frustrato dalla solitudine della navigazione. Desideri repressi o meno, le leggende sulle sirene sopravvissero a lungo.
Ecco un video su un presunto avvistamento di sirena:
Infine, voglio lasciarvi con un mio racconto proprio sulle sirene, buona lettura;
Non posso fare a meno di osservarla...
Quei suoi occhi azzurri come il cielo, quei lunghi capelli rosso fuoco e le sue labbra carnose, mi incantano giorno dopo giorno.
Da quando lei, Gloria, è venuta a vivere in questo piccolo paesino di mare, è diventata la ragazza più desiderata e popolare della zona.
E a volte, sono consapevole del fatto che se io non fossi chi sono, di già mi ritroverei sdraiato ai suoi piedi.
Ma per fortuna questo suo potere seduttivo su di me non ha lo stesso effetto che con gli altri. Eppure non nego che a volte mi piacerebbe perdermi nei suoi occhi ed assaporare il dolce profumo della sua bianca pelle.
Basta...Ritorno in me!
Non posso permettermi distrazioni, devo compiere il mio dovere!
Mi avvicino a lei, e le chiedo un appuntamento per stasera.
Non avevo dubbi che avrebbe accettato, in fondo, in giro non sono rimasti più tanti da ragazzi.
Mi preparo, chissà chi l'avrà vinta fra noi due.
Prima di uscire dalla mia casa, infilo nella tasca interna della giaccia il mio pugnale d'argento! Non posso commettere errori.
Eccola là, puntuale, seduta sulla sabbia in riva al mare.
La timide luce della luna la rende ancora più bella, una bellezza talmente superba che quasi mi sconvolge.
Maledizione, devo essere vigile, non posso farmi ipnotizzare!
Mi avvicino e mi siedo accanto a lei...
Lentamente si gira verso di me... e vedo le sue labbra carnose e sinuose muoversi.
Come temevo, la vedo tramutare :
i suoi occhi da azzurro cielo, diventano giallo oro...
dalla sua bocca prendono vita lunghi denti affilati...
la sua pelle bianca e candida si ricopre di squame luccicanti...
e le sue bellissime gambe adesso sono una lunga coda di pesce!
Agile come una pantera schivo il suo attacco e al centro della fronte le pianto il mio pugnale d'argento.
Priva ormai di vita, la prendo tra le braccia la adagio tra le onde che cullandola dolcemente la portano via.
Oh mia bellissima e crudele sirena, ritorna da dove sei venuta!
Firma:
-Ciccio