Usciti dal tempio, Edison correva furiosamente, mentre si trascinava dietro Leer.
-Puff... Dove stiamo andando?- chiese il ragazzo, tentando di mantenere il passo.
-Ohi! Hai compreso tutta la spiegazione bizzarra e insensata su come in realtà ora siamo del futuro?-
-Non esattamente.-
-Bello mio, cosa mai ti passa in quel cranio!- esclamò Thomas. -Ci stiamo dirigendo verso il laboratorio segreto di Nikola Tesla, luogo delle sue creazioni malvage e folli!-
-E dove mai si trova questo laboratorio, o falso prete?- domandò Leer.
-In un posto condannato: in una città perduta. Si trova... a Shiganshina!-
-A Shiganshina? Ma aspetta un attimo. Non puoi tipo teletrasportarti o roba del genere?-
Thomas Edison guardò il ragazzo con aria greve.
-Cosa credi, che sia uno sciocco che è stupido come una mucca a cui hanno praticato un operazione andata male e con conseguenze nefaste? No, è più complicato di così. Quello che mi serve per la mia tecnologia è... L'amicizia?-
Leer era confuso. -L'amicizia? Ma come è possibile?-
Edison spiegò. -Ah, l'amicizia! Quando la parte del cervello umano che si occupa delle relazioni interpersonali si attiva... Un'enorme quantità di elettricità si libera, si! E grazie a una delle macchine che ho... Ahem... Preso in prestito da Nikola, possiamo incanalare questa elettricità, e usarla per alimentare i miei congegni!-
Era piuttosto incredibile come Nikola fosse riuscito a dire tutte queste cose mentre correva. Forse era grazie a uno dei suoi congegni elettronici: forse era grazie a...
Si sentì un boato per la valle.
-GRAZIE AL VAPOREEH!-
-Ma chi... ? Chi mai è questa demoniaca voce?- chiese Leer spaventato.
-Mh... Ah!- esclamò Edison. -Quando Nikola stava ancora introducendo la tecnologia in questo mondo... Lei! Lei era colei che lo ha assistito più di tutti! Ma allora, cosa diavolo è questa cacofonia?-
Come per rispondere a questa domanda, il terreno tremò una, due tre volte, poi un miliardo.
E dietro gli alberi c'era lei...
HANJI ZOE GIGANTE!
-Oh, no!- esclamò Thomas. -Nikola ci ha trovati! E deve avere scoperto il segreto del siero titanico... Ma come faremo ora? Senza i miei poteri... Siamo spacciati!-
Leer azzardò un'ipotesi: -Ma Edison, se prima tu potevi utilizzare i tuoi congegni grazie all'amicizia... Ciò vuol dire che eri legato a qualcuno... Qualcuno che ora hai ripudiato... Nikola Tesla! Nonostante la rivalità, eravate amici!-
-Cosa mai insinui?- abbaiò Thomas furibondo. -Io! Alleato con quel cane di un prete! Giammai! E comunque, anche se fosse, ora è troppo tardi: non esiste più amicizia tra noi due! I suoi sentimenti di conquista sono troppo forti per qualsiasi affinità.
-A me non sembra proprio.- disse Leer. Ma siccome egli aveva l'animo estremamente generoso, derivato da un malfunzionamento del dispensatore di glucosio durante la sua creazione in laboratorio, disse. -Potrei essere io vostro amico.-
E, improvvisamente, una luce bianca fuoriuscì dagli occhi di Edison.
-Amico mio! Con le mie parole, mi hai donato di nuovo la mia forza! Ora, potremo finalmente sconfiggere la tirannia di Nick!-
Mentre diceva questo, il gigante di Hanji Zoe era giunto vicinissimo. Sulla sua spalla c'era il pastore Nick, che tentava di dire qualcosa a Edison.
Giunto ancora più vicino, la sua voce si fece sentire cristallina.
-Edison! Non è necessario che tu vada al mio laboratorio! Possiamo risolvere tutto ciò pacificamente. Possiamo... Tornare a essere amici!-
-OH NO! L'ELETTRICITA' DELL'AMICIZIA SI STA SOVRACCARICANDO!- gridò Edison con una voce innaturale, quasi demoniaca.
Il pastore Nick guardò Leer orrificato.
-Leer! Non avrai mica... Offerto a Edison la tua compagnia platonica? Se il mio congegno riceve troppa elettricità, si attiveranno effetti collaterali!-
Ma Leer non poté rispondere, perché Thomas Edison era entrato in trance e stava rivelando verità mistiche.
-Ah!!!! Lo vedo! Prima di arrivare in questo tempo, siamo capitati da un'altra parte!-
-Ma cosa dici mai, Edison!- gridò il prete. -Lo sai benissimo che tutto ciò non è possibile!-
-No! No! Non dire cose stupide come un idiota che è stupido! Sto vedendo, si, chi eravamo! Eravamo... Una squadra! Eravamo...
I Power Rangers!-
-Cosa mai vai cianciando?- protestò Nikola.
-Ah! C'eravamo tutti! Tu eri quello rosso... Mark... Quello verde... Poi Ford... E io... Ah! Il blu(*)!
-Tu sei pazzo, Edison!-
-No! Osserva!-
Il corpo di Thomas si illuminò, e fu completamente ricoperto da una strana tuta blu.
-Osserva! Power Rangers, Blu!-
Il titano Hanji Zoe ruggì, mentre i ricordi riaffioravano nella mente di Nikola.
-Ora rimembro! Ti chiedo perdono, Edison, per tutte le cose orribili che ti ho detto. Non avrei dovuto insultarti in quel modo! Ma ora possiamo tornare a combattere insieme!-
-No! È troppo tardi. Grazie, Leer, per avermi ridato il potere dell'amicizia! Dovrà bastare per un bel po'! Gwah ah ah!- disse Edison, teletrasportandosi.
-Ma quindi... Non avrei dovuto aiutarlo...- disse Leer con una voce piena di rimorsi.
-Leer, ragazzo mio!- lo confortò Nick saltando giù da Hanji, così come Mark Twain, Samuel L. Jackson ed Henry Ford, che gli erano vicini. Non è stata colpa tua. Anzi: ora so che sono stato io il principale istigatore della faccenda.-
-Ma come faremo ora, o mio prete?-
-Edison deve essere penetrato nella mia fortezza segreta, nella cantina che ho scelto come mia base. Lì sono custodite invenzioni mortali e proibite: contavo di usarle per nobili fini, ma ahimè, è finita così.-
-Quindi siamo perduti?-
-Non è detto. Con il tuo potere... E con il nostro...-
Nick si voltò verso i suoi compagni.
-Dopo le parole di Edison, qualcosa si è risvegliato in voi?-
-Si, capitano!-
-E allora, uomini! Fate quello che sapete fare meglio!-
-Power Rangers, trasformazione!-
(*)Nota dell'autore: L'attore che interpretava il ruolo del Power Ranger Blu ha abbandonato il suo ruolo a causa delle prese in giro subite dagli altri membri. E da Nikola Tesla, a quanto pare.