Sitting on the roof || h.s.

By fogonthehill

38K 2K 701

Se gli avessero chiesto "Vi sentite invincibili a stare su un tetto di un palazzo abbandonato?" Loro avrebber... More

Prologo.
1. Un divano vittoriano
2. Una poltrona Chesterfield e uno sdraio da piscina
3. Una poltrona da barbiere vintage e un pouf
4. Lezioni di violino e fiori d'asporto
5. Pensieri mimetici e grigliata sul tetto
6. Drink&Rock e baci inaspettati
7. Risvegli difficili e nuove realtà
8. Nuovo contatto e nuovi incontri
9. Amori più impossibili di altri.
A voi: Grazie.
10. Cercasi speranze e nuove sensazioni.
11. Operazione di salvataggio e nuove reclute.
12. Studio grigio e nonna premurosa.
13. Vivace camomilla e tradimenti inaccettabili.
14. Tutti contro Harry e sorelle mancate
15. Arrivi inaspettati e cose nuove
+Breaking News+
16. Ricca vecchia bisbetica e genitori arrabbiati
17. Chiacchiere russe e discorsi al supermercato.
18. "Io ci sono" e chiamate accettate
19. Vestito per il primo appuntamento e cuore a cuore al telefono
sweN gnikaerB
20. Segreti svelati
21. Tempeste argentee
23. Guess who is back?
24. Pace per Eleanor e tutto in malora.
25. Spiegazioni da Lizzy
26. Dipingiamoci su.
27. R(oof)-Team
28. Sogno o son desto?
29. Karry e il gatto Niall
30. Nostalgia e piccoli intoppi.
31. Sentenza di morte.
32. Mossa e contromossa
33. Nulla è per sempre
34. Cambiamenti
35. Liam e Zayn
36. Niall e Lizzy
37. Louis
38. Harry e Kate
39. Epilogo
Thank you ♥
Bullets, flowers and blood. || h.s.

22. Do svidaniya e momenti materni

710 44 6
By fogonthehill


Il gate, quel giovedì mattina, fremeva di persone. Kate si chiese come mai tutta questa gente stava prendendo un volo a metà settimana per Liverpool. C'era chi controllava freneticamente di non aver dimenticato nessun documento, chi leggeva una rivista o chi controllava l'orologio sperando che una di quelle volte le lancette segnassero l'ora d'imbarco

Irina aveva aiutato la nipote ad imbarcare i bagagli, e ora sedeva accanto a Kate attendendo con lei, cosa che ovviamente non le era concessa, in quanto sprovvista di biglietto ma Kate semplicemente fece finta di non vedere Irina dare delle banconote alla guardia.

<<Sei sicura di voler tornare? Mi piaceva la tua compagnia.>> Disse Irina, mentre accarezzava i capelli di Kate. La sera prima le ragazze, avevano organizzato un pigiama party con tanto di maschere di bellezza, manicure e cura dei capelli. Kate aveva chiesto alla zia di dare ai suoi un effetto mosso e il risultato era meraviglioso.

<<No, ma devo sistemare tutto quello che non va,>> rispose sincera la nipote <<è l'unico modo per andare avanti.>> Ammise poi, sospirando e pensando a quante cose avrebbe dovuto fare una volta tornata.

Aveva fatto una lunga lista che si ripeteva ogni volta che ne aveva l'occasione: aiutare Louis e la sua famiglia, adorava il Tomlinson quindi perché no? Consigliare Lizzy se fosse servito riguardo la nascente relazione con Niall, sostenere Liam e Zayn, decidere cosa farne del suo futuro e quindi della sua vita. Infine rimaneva quel fastidioso punto della lista, scritto a caratteri cubitali: RISOLVERE CON HARRY.

<<Risolvere.>> Se la si ascoltava velocemente in un discorso qualunque non pareva male come parola, ma se ci si ferma un minuto a comprenderne il significato la parola non sempre aveva un'aura di positività attorno a sé. Avrebbe risolto con Harry certo, ma forse risolvere significava dividersi, allontanarsi, non per forza stare insieme.

<<Magari una volta risolto tutto, tornerò qui definitivamente ...>> ipotizzò Kate, guardando ora negli occhi celesti della zia.

<<Sai non credo che San Pietroburgo sia il tuo posto nel mondo ... ovviamente in caso mi sbagliassi la mia porta per te è sempre spalancata.>> Disse Irina, sorridendo alla nipote.

<<Come hai capito che San Pietroburgo era casa tua?>> Domandò Kate, intendendo come <<casa<< il proprio posto sicuro, il luogo dove sei te stesso e puoi realizzarti.

<<Quando mi sono iscritta a legge. Voglio diventare un'avvocatessa e fare di questo posto un paese migliore, perché amo la Russia.>> Rivelò Irina, la cui voce ferma mal celava amore oltre ad orgoglio e patriottismo.

<<Spero ce la farai, renderai la nonna contenta!>> La incoraggiò Kate, pensando che nonostante Irina fosse la persona che faceva più ammattire la povera Alexandra, era anche la persona che amava la Russia tanto quanto sua madre.

<<Sarebbe bello, dopo una vita dove ho sempre combinato guai.>> La voce di Irina si spezzò, e una lacrima scese lungo la sua guancia.

<<Lo sappiamo entrambe perché lo hai fatto.>> Sentenziò Kate, sorridendo dolcemente alla zia e asciugandole le lacrime.

<<Ah sì?>> Sorrise di rimando la zia alla nipote.

<<Ma certo, lo facevi perché odiavi rimanere in disparte, con me e mia madre sempre al centro delle cure dei nonni, tu sei stata obbligata a affrontare tante cose da sola ma sei una donna ammirevole per essere dove sei con le tue sole forze Irina.>> Disse Kate abbracciando la zia.

<<Quando cavolo ti imbarchi? Se andiamo avanti così allagheremo l'aeroporto.>> Scherzò Irina stringendo ancora più forte Kate.

Proprio in quel momento, l'auto parlante avvisò i passeggeri che l'imbarco era appena cominciato.

Le due ragazze si alzarono in piedi una di fronte all'altra, abbracciandosi un'ultima volta.

<<Prenditi cura di te, ricordati che c'è tanto in te, puoi fare qualunque cosa con o senza qualcuno accanto okay?>> Si impose Irina, gli occhi ancora arrossati avevano ripreso a lacrimare.

<<Te lo prometto e tu vienici a trovare qualche volta!>> Rispose Kate, ricevendo un cenno positivo da parte della zia che interpretò come una promessa.

<<Do svidaniya Anastasia.>> Disse Irina.

<<Do svidaniya Irina.>> Rispose Kate in perfetto russo.

***

<<Ci sono da cambiare un sacco di pezzi.>> Sentenziò Liam.

Quella mattina, nessuna macchina era entrata nell'officina, così Liam insieme naturalmente a Zayn, decisero di dedicarsi al loro progetto che a causa degli eventi delle settimane precedenti, era stato quasi dimenticato. I due ragazzi stavano osservando il cofano aperto, che conteneva forse uno dei motori più rovinati che avessero mai visto. Avevano restaurato auto uscite da incidenti frontali, messe decisamente molto meglio.

<<Più la guardo, più penso che se la mandassimo dallo sfasciacarrozze ci faremmo più soldi.>> Ammise Zayn, che nonostante gli anni di lavoro forse per la prima volta non sapeva dove mettere le mani.

Questo fatto angosciava il ragazzo. se non riusciva a mettere apposto un semplice motore, come pretendeva di poter fare lo stesso con la propria vita? Era quello che gli piaceva del restaurare un'auto, nonostante molte persone la giudicassero un'impresa per pochi lui non ne vedeva la difficoltà, ogni pezzo andava al suo posto, i pezzi andavano inseriti nello stesso ordine in cui erano stati tolti e se qualcosa non andava il tutto non funzionava ma era facile capire da dove arrivasse il problema. La sua vita era molto più complicata di un semplice motore.

Scosse la testa per mandar via quei pensieri che sapeva sarebbe stato meglio lasciare fuori dall'officina e chiese a Liam di provare ad accendere l'automobile.

Liam aprì la portiera del guidatore, si sedette sul sedile inserendo la chiave e girandola. L'auto in un primo momento si accese, poi quando il motore avrebbe dovuto iniziare a girare i due ragazzi sentirono un rumore anomalo e così Liam spense e uscì dall'abitacolo.

<<Cos'era?>> Chiese al ragazzo che stava davanti al cofano.

<<Motore grippato.>> Sputò Zayn. Un motore grippato era il danno che ai due ragazzi non serviva, avveniva per la mancata lubrificazione del motore, il che portava a un'altra lunga serie di possibili problemi e molti più pezzi da cambiare, in altre parole: soldi.

Liam, sentita l'orrenda notizia, l'incubo di un qualsiasi restauratore o meccanico, lasciò andare indietro la testa fingendo un pianto, come per lamentarsi.

<<I cilindri sono da cambiare.>> Cominciò Zayn, contando sulla punta delle dita i pezzi che avrebbero dovuto cambiare.

<<Dì "un motore nuovo" e poi strozzami con i cavi dell'impianto elettrico ti prego.>> Piagnucolò Liam, poggiando i gomiti sul tetto dell'abitacolo.

<<Stare con Louis ti ha fatto diventare melodrammatico.>> Disse Zayn, addolcendo lo sguardo.

<<No, semplicemente avrei preferito che fosse arrivata una macchina tutta ammaccata, mi sarei divertito di più.>> Rispose Liam, che per quanto amasse i motori, preferiva occuparsi dell'impianto elettrico, dell'estetica o dell'impianto luminoso. Ma in quella macchina non sarebbe servito.

<<Andiamo Lì, smettila sei ridicolo.>> Lo riprese Zayn, divertito dal piccolo teatrino di Liam.

<<Non sono ridicolo, il vecchio proprietario di quest'auto lo è!>> Urlò Liam, sempre mantenendo una faccia triste e ferita << non l'hanno ancora arrestato lo stronzo che ha permesso che questo motore venisse rov->> Liam non riuscì a completare la frase che Zayn, dopo aver annullato la distanza, lo baciò.

Zayn sentì i nervi delle spalle di Liam rilassarsi sotto le sue mani e il suo ragazzo sorridere nel semplice e dolce bacio a stampo.

Un colpo di tosse spezzò il romanticismo di quel momento. Trisha Malik, in tutto il suo splendore che poche donne della sua età sapevano ancora valorizzare e portare, era in piedi sull'uscio dell'officina. I due ragazzi, per lo shock si erano divisi e mentre Zayn era rimasto con lo sguardo piantato in direzione della madre, Liam alternava lo sguardo tra i due.

<<Immagino che questo sia il momento in cui io vado nell'ufficio per ordinare pezzi di ricambio costosissimi, lasciandovi così la possibilità di ... confrontarvi.>> Disse Liam, cercando di smorzare la tensione e lasciando a Zayn una pacca sulla spalla di incoraggiamento. Si chiuse nell'ufficio, ma Zayn sapeva che se fosse entrato l'avrebbe trovato con un bicchiere attaccato all'orecchio vicino, appoggiato alla porta.

<<Wow finché non lo vedi con i tuoi occhi non realizzi veramente.>> Ammise Trisha sorridendo, evidentemente divertita dalla situazione in cui era capitata.

<<Si erm ... noi, scusa.>> Disse Zayn incerto sul come rivolgersi a sua madre, il che era ironico dato che era la seconda persona con cui si era sempre confidato di più.

<<E di che cosa? Mi sono intromessa, non dovrei essere qui ma ... mi mancava il mio bambino.>> Confessò dolcemente Trisha, le prime rughe che comparivano quando sorrideva ma che le decoravano lo sguardo conferendole saggezza e vecchiaia.

<<Anche tu mi mancavi,>> pronunciò Zayn, staccandosi dal cofano dell'auto su cui si era appoggiato per andare ad abbracciare la madre, ma poi si fermò <<ti abbraccerei ora, ma sono messo peggio di un oleodotto.>> Sorrise Zayn, aprendo le braccia e lasciando a vista la maglietta, pieni di macchie.

<<Ho lavato via così tante macchie che, due o tre in più non rovineranno la lavatrice.>> Affermò la donna, raggiungendo il figlio e, sudato e oliato, abbracciandolo forte. Zayn negli ultimi anni era cresciuto e cambiato così tanto, ma Trisha ricordava il bimbo che all'asilo giocava da solo con le macchinine o che disegnava fiori per sua madre obbligandola ad appenderli sul frigorifero. Zayn era un uomo ora, ma si sa per una madre per quanto uomo tu possa essere, hai ancora al massimo sei anni.


<<Mi mancate tutti.>> disse Zayn stringendo forte la madre, che ora gli stava passando la mano le dita, tra i capelli corvini, dettaglio che li accomunava.

<<Anche a casa manchi,>> lo mise al corrente la donna <<a tutti.>> Aggiungendo poi, e a quelle parole Zayn la strinse ancora più forte.

<<Saperti via da casa mi angoscia, ma per ora la situazione è questa,>> iniziò la madre sciogliendo l'abbraccio e guardando negli occhi il figlio <<ma sono comunque felice che tu stia con qualcuno che ti vuole bene almeno quanto noi se non di più.>> Finì la donna baciando la guancia del figlio.

Zayn semplicemente sorrise, in modo forse un po' triste ma in quella situazione niente gli veniva più naturale.

Quando si lasciarono andare, sorridendo, dall'ufficio arrivò il rumore di un qualcosa, probabilmente in vetro, che si frantumava sul pavimento e un <<Merda!>> di Liam attutito dal legno della porta che separava i due locali.

Madre e figlio, si guardarono e poi scoppiarono a ridere.

Buongiorno a tutti!

Eccomi con il 22esimo capitolo: Kate a malincuore lascia la Russia per tornare a Liverpool e risolvere ciò che ha lasciato in sospeso, mentre Zayn riceve una bellissima sorpresa.

Spero vi sia piaciuto questo capitolo, votate e commentate!

Al prossimo venerdi,

Norah. xx

Continue Reading

You'll Also Like

1.8M 39.8K 53
Alyssa è una ragazza che ha lasciato vincere le proprie paure e non si è più ritrovata. Alyssa è giovane ma ha un peso sulle spalle insostenibile. Al...
197K 13.4K 54
Una squadra di giovani esploratori sbarca sul pianeta azzurro dopo che quest'ultimo era stato abbandonato per più di mille anni. L'arca sta finendo l...
113K 7.7K 44
#2 in Fantascienza 12/01/2017 e 9/05/2016 #3 in Fantascienza 20/12/2016 #4 in Fantascienza 26/04/2017 #5 in Fantascienza 13/07/2016 Recen...
73.1K 2.3K 60
Andrea è un medico. Vive a Torino, la sua è una vita solo apparentemente normale. Ha una sola passione: l'arte. Ed è proprio questa che lo porta ad i...