Erano ancora in quell'immenso giardino, abbracciati stretti come se non ci fosse un domani, ad un certo punto però, Belle sciolse quel contatto fisico. Si guardarono negli occhi e Belle disse:
"Amici?"
"Amici" rispose Harry sfoderando un piccolo sorriso falso.
Ognuno di loro ritornò al suo lavoro, Belle osservava le finiture del portone del castello, erano molto particolari e raffinate con tocchi d'oro e d'argento per dare un po' di luce a quel castello ormai perso nell'oscurità.
Belle si sentiva tremendamente in colpa nei confronti di Harry, anche se le aveva sorriso, dentro stava male. Al solo pensiero, si sentì arrogante, perché non faceva parte di lei far soffrire una persona, ma allo stesso tempo sentì di aver fatto la cosa più giusta.
Una volta finito il suo compito, le toccò riordinare i libri. Arrivata davanti alla porta della libreria, anch'essa con finiture d'oro e d'argento, pensò che i reali avevano la fissazione per questi due colori, erano presenti nell'intero castello, la aprì e, con grande sorpresa vi trovò il principe.
Belle's pov
Vidi sorprendentemente Niall, in due mesi trascorsi qui, non l'avevo mai visto entrare nella libreria, nonostante la sua passione per i libri. Al cigolio della porta, lui si voltò verso di me e mi guardò intensamente, non lasciò trasparire nessun sentimento dal suo viso, infatti, non riuscii a capire se voleva parlarmi o evitarmi.
"Scusami, non pensavo di trovarti qui" dissi.
Lui non rispose, si limitò ad avvicinarsi e quando fummo vicini, lui passò alla mia sinistra sfiorandomi la spalla con il suo braccio, ma non disse niente. Il principe era strano, pensai, prima mi bacia, poi un secondo dopo mi picchia, e un altro secondo dopo mi evita. Maleducato, pensai a voce alta. Per le due ore successive sistemai i libri negli appositi scaffali.
Il prossimo compito era quello di sistemare la camera di Niall, così corsi nell'ala est, dove era situata la sua stanza, sperai che lui fosse lì per chiarire la nostra situazione una volta per tutte.
Niall's pov
Era da tanto che non entravo in quella libreria, i miei ricordi erano vaghi. In particolare ricordo, che mia madre mi teneva in braccio sulla poltrona verde vicino alla finestra, mi leggeva tante storie e io ascoltavo meravigliato dalle sue parole, ma poi pensando a quello che aveva fatto, mi pentii subito di volerle bene. Nonostante fosse una giornata di sole, decisi di chiudermi in soffitta per rivedere tutti gli oggetti legati alla mia infanzia, ebbi un momento di nostalgia nel vedere tutti i miei peluches preferiti, come l'orso marrone, oppure la collezione di macchinine, e mi ricordai che una volta caddi dalle scale per stare dietro ad una di esse. Mi sdrai a terra e mi rilassai, pensando alla mia infanzia, chiudendo gli occhi.