"Cameron" dico sull' orlo di piangere.
"Mio dio Michelle sei diventata una donna bellissima" dice guardandomi senza pudore dall' alto verso il basso.
Immagini del mio passato si fanno volentieri avanti nella mia testa a rallentatore.
Con una voce fredda gli chiedo.
"Come hai fatto a riconoscermi, sai una cosa non lo voglio sapere, io non ti voglio né vedere né sentire più, già è troppo che non ti abbia mandato in carcere". Dico furibonda. Con gli anni quello che ho passato si è trasformato in rabbia profonda. Quasi odio per ciò che mi ha fatto.
"Ti devo tante spiegazioni per favore".
"Ho detto che non ti voglio vedere mai piu, non so nemmeno perché tu dovresti darmi Delle spiegazioni? Hai fatto quello che hai fatto, è passato, e a me non importa più". Dico acida.
È diventato molto più alto è bello di quanto potessi ricordare.
Cosa ci fa al ballo? È amico di Harry? Che c'entra il padre in tutto questo?.
"Ti prego se mi fai spiegare riuscirai a capire".
"Senti bene, tu non puoi venire qui e pretendere che io ti ascolti dopo quello che mi hai fatto, ti rendi conto di quanto è assurda questa cosa, arrivederci Cameron, non farti vedere mai piú, anzi, ritorna da Meredith e dai un bacio da parte mia alla piccolina che sta per nascere , addio". Dico girandomi.
Cammino sperando che non mi segua.
"Ti prego aspetta, fammi dire questa cosa e basta ti prego, dopo sei libera di andartene e fare quello che vuoi tu" mi dice guardandomi negli occhi.
"Cazzo NON LO VOGLIO SAPERE, SEI UN FOTTUTO BASTARDO SENZA SENTIMENTI NON VOGLIO PIÚ SAPERNE NIENTE DI TE CAPITO?" Dico urlando a squarciagola.
"Va bene, ma sappi che..."
"MICHELLE!" Dice qualcuno interrompendo la nostra conversazione.
È Harry cazzo se mi vede qui con lo stronzo penserá chissá che cosa.
Cameron sta per parlare quando gli faccio il segno di stare muto.
Lui ritira il fiato e si ammutolisce.
Prendo e me ne vado da lì, dando un ultimo sguardo alla figura possente di Cameron, e vado verso la voce di Harry che continua a chiamare il mio nome.
Lo vedo in lontananza con il suo smoking che gli slancia solamente di più il suo fisico.
"Harry sono qui!" Dico.
"Dove eri finita mi sono preoccupato ".
Dice guardandomi, senza nessuna traccia di rabbia in viso.
"Volevo prendere una boccata d'aria e mi sono inoltrata nel labirinto, è dato che sono una disagiata non trovavo più l'uscita".
"Va bene ma avvertimi ok?" Dice guardandomi sorridendo dopodiché mi da un bacio a stampo che io ricambio volentieri.
Sento un fruscio vicino alle foglie che è durato per circa 2 secondi.
La mia mente vola subito a lui.
Mi stacco dal bacio e Harry mi guida fino all' entrata della sala.
La gente continua a ballare indisturbata, camerieri eleganti che passano, cenni rivolti ai loro superiori che controllano la situazione.
Tutto intorno a me si muove, solo io sono rimasta ferma a quel momento.
La serata continua e io non ci ho pensato più di tanto.
Arrivati ad un certo punto della festa, come avevo previsto, dovevamo toglierci le maschere.
Mi sedei composta e tolsi la maschera, ero seduta accanto ad Harry, e avevo gli occhi di tutti puntati addosso con uno sguardo interrogativo, chiedendosi chi fosse la ragazza goffa che siede accanto al futuro capo.
Aragoste, Scampi Royal, Merluzzo, addirittura caviale servito in tante porzioni in piatti argentati. Ok questo è troppo.
Inesperta sul quale coltello o forchetta usare mi appoggiai sullo schienale della sedia esausta senza aver fatto niente.
Un piede continua delicatamente a spingere il mio, alzo lo sguardo cercando di capire chi fosse.
Una ragazza seduta composta con un vestito argentato in paillettes, il corpetto a cuore, lo spacco sulla gonna ben evidente ma coperto da uno piccolo foulard di seta grigia ricopre la pelle lasciata scoperta dallo spacco.
La sua acconciatura ben composta, e gli occhi verdi che mi guardano curiosi.
Mi fa cenno verso il coltello più grande alla mia sinistra e l'ultima forchetta alla mia destra, per tagliare l'aragosta.
Capisco che lo ha fatto vedendomi impanicata.
La guardo come se fosse il mio angelo, e prendo le posate con un cenno, e sorrido come ringraziamento.
Mi ha letteralmente salvato da una terribile figura.
Taglio piano l'aragosta e dopo ben 10 minuti, quando sto per mangiare il primo pezzettino il padre di Harry si alza dalla sedia prendendo il bicchiere in cristallo e con un coltello richiama l'attenzione di tutta la sala.
"Grazie di essere oggi qui" dice iniziando il suo discorso.
La vedo lunga ed ho una certa fame.
Sono una disagiata lo so....
"Sono completamente orgoglioso del lavoro che mio figlio, Harry Morrison, ha svolto, e che sta svolgendo. Questa azienda io l'ho ereditata da mio padre, Angus Morrison, con duro lavoro io sono riuscito a far aumentare gli incassi e la fama di queste aziende.
Spero, e sono sicuro che mio figlio darà il meglio di sé ed è per questo che io Daniel Morrison lascio tutte le mie aziende a mio figlio Harry Morrison, grazie".
Il padre di Harry da la mano a Harry, e si siede, rimane Harry in piedi accanto a me .
"Vorrei ringraziare tutti, ho lavorato sodo per arrivare a questo punto della mia vita, senza di voi, i miei dipendenti, gli insegnamenti di mio padre non sarei nulla quindi grazie mille a tutti voi". In tutto questo io gli tengo la mano di nascosto anche perché è molto agitato.
Si siede e si sentono gli applausi Delle persone di tutta la sala.
Mi guarda con una luce negli occhi.
È felice. Gli sorrido incoraggiante.
"Hai visto è andato tutto bene" .
Annuisce sorridendo. Il presentimento di essere osservata non sparisce. Infatti girandomi trovo Cameron che guarda le nostre mani unite.
Noto che anche lui ha la mano intrecciata con una ragazza.
Quando all' improvviso Harry mi gira il viso piano e guardandomi negli occhi con tanta felicità mi bacia davanti a tutti.
Le persone che si chiedevano chi sia io per sedermi a questo tavolo, hanno avuto una risposta, e non solo quelli, anche Cameron, che guardandolo con la punta dell' occhio lo noto a guardarmi con la furia negli occhi.
È finita, anzi sai cosa? Non è mai iniziata. Perché insistere così tanto per darmi Delle spiegazioni.
Tu mi odi, io ti odio. È sempre stato così.
Eravamo piccoli. Non sapevamo quello che stavamo facendo.
Io ho tolto tutto quello che abbiamo passato da bambini. Ora conta il mio futuro e il mio presente.
E sai una cosa. Farò di tutto per non farti essere una parte del mio presente, e nemmeno un ombra del mio futuro.
Lo guardo un ultima volta prima di girarmi e interagire con le varie persone che ora mi guardano con una nota di rispetto, che non mi devono.
NEL PROSSIMO CAPITOLO.
"NON PUÒ ESSERE" DICO A BASSA VOCE.
"INVECE PUÒ ESSERE, SONO QUA, DAVANTI A TE, E SI DA IL CASO CHE HO RICHIESTO CHE TU SIA LA MIA......"......
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Scusate il ritardo,e la suspence, io finirò stecchita per tutte queste parti lasciate senza fine da una certa booooch, e siamo a 204 visualizzazioni ❤❤❤ sono felicissima, grazie mille per il sostegno di tutte/i voi, ma specialmente alla mia MENAGER booooch.