Nancy
Le feste: luogo in cui le persone si strusciano l'una contro l'altra, alcool gratis, puttane che scopano, puttanieri che scopano, ragazze dai cuori spezzati, ragazzi del primo anno che piangono ed io.
Una volta che Taylor, nonché una delle grandi cotte della mia migliore amica, scoprì che i suoi genitori gli avrebbero lasciato casa libera per il fine settimana, annunciò che Venerdì, poco dopo la loro partenza, ci sarebbe stata una festa.
Insolitamente, Amélie era stata invitata e all'invito di Taylor era stato aggiunto un "porta un'amica", dal ragazzo stesso. Come Amélie mi convinse Amélie? Semplicemente, fece leva sul mio carattere e sul fatto che non uscissi da troppo tempo, cosa che portò i miei genitori dalla sua parte.
Mi pentii amaramente, però, di aver accettato, nel momento in cui mi ritrovai ad aspettare la mia amica fuori dal bagno di camera sua. Sembrava non volerne uscire e la scusa, ogni volta che mi ritrovavo a chiamarla, era sempre la solita: «La bellezza necessita di tempo!»
Così ci ritrovammo in macchina mezz'ora più tardi del previsto e sfrecciammo il più veloce possibile, fra le strade di Miami, dirette verso l'enorme casa di Taylor.
Il viaggio in macchina fu piuttosto noioso, dato che la mia amica non smise un attimo di parlare dei bellissimi occhi di Taylor, dei suoi bicipiti e della sua bandana.
«Sarà un disastro...» mormorai, mentre scendevo dalla 500 bianca della mia amica, che lei aveva appena parcheggiato a pochi passi dal vialetto di casa Caniff.
Mi sistemai il vestito che mia madre mi aveva obbligato ad indossare, uno bianco, con fantasia floreale, mentre mi guardavo attorno. Giocai con il mio labbro inferiore, tinto di un rossetto nude per la volontà della mia migliore amica, mordicchiandolo. Portai anche le mani ad i miei capelli biondi cenere, arricciando le punte prima che una voce più che familiare mi destasse dai miei pensieri.
«Non essere pessimista, Taylor è un ragazzo davvero simpatico e nel caso non ti piacesse passare la serata con noi, potrai sempre chiuderti in una camera con qualcun altro. Quello nuovo, ad esempio... Cameron.» disse la mia amica, lanciandomi uno sguardo malizioso e facendomi l'occhiolino, prima di iniziare a camminare con passo deciso verso il giardino della casa.
La seguii alzando gli occhi al cielo. Non riuscii a trattenermi e mentre ci avvicinavamo alla porta d'ingresso, le risposi. «Non sono qui per fare sesso, sono qui solo perché tu mi ci hai trascinata. E poi Cameron? Davvero?»
Lei mi liquidò rapidamente con un «certo», mentre un sorriso dolce si faceva spazio sul suo volto.
Notai solo in quel momento che appoggiato allo stipite della porta, vi era niente di meno di Taylor Caniff, con una misera canottiera nera a coprirgli il busto ed i bicipiti ben in vista. Fra i capelli aveva una bandana rossa, che teneva il suo ciuffo castano alla larga dai suoi occhi e a fasciargli perfettamente le gambe vi erano un paio di jeans neri.
Tutto ciò mi spinse a pensare che il ragazzo fosse nato con la bandana, che in tutti gli anni scolastici sembrava non essersi mai tolto.
Mi squadrò dalla testa ai piedi, mentre gli passavo accanto, ignorandolo bellamente. Con la coda dell'occhio lo vidi salutare la mia amica e lasciarle un bacio rapido sulle labbra.
Continuai a camminare a testa alta, facendomi spazio fra il gran numero di persone presenti nella casa. Camminai nel salotto, dove la puzza di alcool e la musica ad alto volume sembravano dominare, non appena avvistai il divano, ed un piccolo posto libero su di esso, mi ci sedetti.
Presi in mano il mio telefono ed iniziai a giocare a Candy Crush per passare il tempo.
La mia amica sembrava essersi smaterializzata e attribuii questo alla presenza di Taylor.
Bloccai il telefono e lasciai che un sospiro uscisse dalle mie labbra. Mi alzai dal comodo divano, decisa a dirigermi verso il bancone degli alcolici, sistemato proprio in cucina quando una notifica da parte di Facebook fece sì che il display del mio telefono si illuminasse.
Cameron Dallas: Toglimi questa curiosità, te ne stai da sola con fare triste ad ogni festa a cui vai?
Non appena lessi il messaggio alzai lo sguardo ed istintivamente mi guardai attorno. Era ovvio che Cameron fosse presente, dopotutto sembrava essersi unito perfettamente al gruppo di Nash e dei più popolari della scuola.
Ma allora perché non era preso dal baciare una qualsiasi ragazza come chiunque dei suoi amici stava sicuramente facendo?
Mi ci vollero circa dieci minuti per riuscire a trovare Cameron fra la folla. Era poggiato allo stipite della porta che collegava il salotto alla cucina, e mi guardava con un sorriso divertito in volto. Indossava una maglietta bianca, che sotto le luci colorate poste ai lati della stanza, sembrava essere rossa e poi un paio di jeans chiari e strappati.
Presi il telefono fra le mani ed aprii la chat, pronta a rispondergli.
Nancy Collins: Toglimi questa curiosità, te ne stai appoggiato al muro a fissare una ragazza mandandole messaggi ad ogni festa a cui vai?
Osservai la sua reazione, non appena sbloccò lo schermo del telefono e riuscii a malapena a trattenere una risata quando lo vidi alzare un sopracciglio con un'espressione meravigliata.
Abbassai lo sguardo e camminai verso la cucina con fare tranquillo, trovandomi ad alzare gli occhi al cielo varie volte nel mio tragitto alla vista di persone ubriache intente a limonare. Non appena varcai la soglia, vidi con la coda dell'occhio Cameron. Si era spostato da accanto alla porta e mi stava seguendo dentro la cucina che in quel momento sembrava essere l'unica stanza vuota della casa.
Lo ignorai mentre mi avvicinavo al bancone dove erano poste tutte le bottiglie di alcool. Aprii qualche cassetto finché non trovai i bicchieri, ne presi uno di plastica nuovo e poi mi avvicinai alla bottiglia di vodka alla pesca, pronta a versarne un po' nel mio bicchiere.
Vidi Cameron spostare qualche bottiglia sul tavolo e poi sedersi sul bancone ad appena un metro di distanza da me. Dondolò i piedi per qualche istante prima di portare il suo sguardo su di me, mantenendo un sorriso furbo sulle labbra. «Solitamente, alle feste, faccio altro con le ragazze. Sai?»
«Non mi interessa sapere delle tue avventure.» dissi freddamente, mentre toglievo il tappo alla bottiglia di vodka, versandone poi un po' del contenuto nel mio bicchiere.
La sua risata cristallina mi rimbombò le orecchie, sovrastando persino il volume della musica. «Potresti farne parte.» disse allora lui con fare sicuro di sé.
Scese dal bancone e a passo lento mi raggiunse. Si posizionò dietro di me e portò le sue mani grandi sui miei fianchi, accarezzandoli delicatamente come mai nessuno prima di allora aveva mai fatto.
Chiusi istintivamente gli occhi quando sentii il suo respiro caldo sul mio collo. Lasciò un bacio umido su di esso prima di avvicinarsi all'orecchio e sussurrare sensualmente: «Magari stasera.»
Scossi la testa rapidamente a quelle parole, tornando in me. Mi spostai e lo guardai con aria sorpresa, pensava davvero che fossi quel genere di ragazza?
Pensava di conquistarmi così?
«Né ora, né mai. Il mondo non gira attorno a te ed io non ti darò l'opportunità di andare a vantarti con Nash di aver fatto sesso con me, di guardarmi come un trofeo.» gli urlai contro, presa dalla rabbia. Riuscivo a sentire il mio cuore battere rapidamente ed il sangue bollire nelle mie vene.
La situazione non fece che peggiorare quando lui rispose con fare deciso. «Pensi davvero che saresti un trofeo per me? Pensi di essere abbastanza?»
Non riuscii a trattenermi e versai il liquido contenuto dal mio bicchiere addosso a lui, sporcandogli il viso e la maglia. Lo vidi chiudere gli occhi e serrare la bocca prima di portare le mani al viso per pulirsi dalla vodka con fare sorpreso. «Non so quale razza di complessi hai, se tua madre da piccolo non ti faceva i complimenti per i tuoi disegni, se i tuoi fratelli ti trattavano male o se tuo padre non giocava a football con te, ma fidati, comportarti così, non ti porterà da nessuna parte.»
Quanto vi ho fatte aspettare? Troppo, vero? Scusatemi tanto ma spero che questo capitolo, abbastanza lungo, possa compensare la mia assenza.
Succedono un sacco di cose fra Nancy e Cameron... e direi anche fra Amélie ma questa si è smaterializzata appena arrivata alla festa...
Cosa ne pensate del capitolo? Vi piace?
Cosa pensate che succederà nel prossimo capitolo?
Cosa pensate della storia fino ad ora?
Fatemi sapere tutto nei commenti!
F🌸