"Danza con me. Fai crollare i miei demoni in ginocchio". - Nicole Lyons
La freccia aveva colpito Maximilian alle spalle. Il vampiro si accasciò contro Katerina, grugnendo per il dolore e reggendosi al corpo di lei per restare in piedi.
<<Max!>>. Kat gridò, facendosi prendere dal panico mentre tentava di analizzare la ferita attraverso il sangue che sgorgava dal foro sul petto.
<<Sto bene...>> biascicò lui, digrignando i denti. <<Solo... toglimela. Fa male>>.
Katerina esitò, ancora sotto shock. Per fortuna sembrava che la freccia non avesse colpito alcun punto vitale, ma per un attimo aveva temuto di vedere Maximilian morire sotto ai suoi occhi... Non avrebbe mai potuto accettare che lui sacrificasse la sua stessa vita per proteggerla, i sensi di colpa l'avrebbero divorata viva, ed ora si sentiva stordita, come frastornata, al pensiero che potesse accadergli qualcosa di male.
In quel momento realizzò che lei e il suo gruppo erano in netta minoranza, e per quanto Max fosse feroce, rapido e letale, i vampiri uniti ai soldati del castello erano forti, erano addestrati e, soprattutto, erano decisamente troppi. Penelope ed Elisabeth stavano ancora combattendo al loro fianco, fendendo colpi a destra e a manca per lasciare a Maximilian il tempo di riprendersi, ma nonostante i loro sforzi i nemici continuavano ad avanzareverso di loro, guadagnando terreno minuto dopo minuto...
<<Toglimi quella dannata cosa, Kat!>> gridò Max impaziente, riscuotendola.
Rapidamente, lei gli girò attorno e afferrò la parte della freccia che sporgeva fuori dalla schiena: il corpo del vampiro era teso come una corda di violino, i muscoli irrigiditi sotto la pelle, e lui gridò di dolore quando Katerina strappò l'arma fuori dalla carne con tutta la forza che aveva.
<<Adesso lo ammazzo, quello stronzo>> ringhiò rabbiosamente Maximilian riferendosi alla guardia che aveva scagliato la freccia, e nel frattempo si stiracchiò la schiena come una pantera prima della caccia.
Con gesto fulmineo strappò l'arma insanguinata di mano a Kat e la rispedì al mittente, scagliandola nella direzione da cui era arrivata. La freccia colpì in pieno il bersaglio, trapassandolo da parte a parte, e la guardia si accasciò su se stessa, ormai priva di vita. Max sfoderò un leggero sorriso. <<Così impara>> sussurrò in tono quasi impercettibile.
Nel frattempo, però, la ferita continuava a sanguinare, e quando tornò alla sua postazione per continuare a combattere Kat non poté fare a meno di chiedersi perché non si stesse rimarginando. <<Il tuo sangue di vampiro unito ai poteri del Rubino non dovrebbero farti guarire più velocemente?>> gli chiese, sovrastando i rumori della battaglia.
<<Più velocemente, sì... ma non all'istante>> le gridò lui di rimando, scrollandosi di dosso un vampiro che aveva la stazza di un bisonte. <<Ci vorranno almeno un paio d'ore prima che si rimargini completamente>>.
<<Ma se io ti dessi un po' di sangue...>>.
Max si voltò lentamente verso di lei, come se all'improvviso si fosse reso conto del panico nella sua voce. <<Sta' tranquilla, Kat. Me la caverò benissimo>> disse, facendole l'occhiolino per rassicurarla. Ma nulla al mondo avrebbe potuto toglierle dalla testa l'immagine di lui, ferito a morte e accasciato sul pavimento della chiesa...
Devo fare qualcosa, decisie Katerina n quell'istante. Qualcosa di più che sbattere vampiri e soldati di qua e di là come bambole di pezza. Se vogliamo vincere questa battaglia, non sarà sufficiente che io attinga al potere dello zaffiro. Devo usare la testa, ideare una strategia... e soprattutto devo scagliare incantesimi di alto livello...
... Mi serve il Libro delle Ombre, concluse voltandosi di scatto verso Elise. Dopotutto, il fatto che l'avesse recuperato sotto la spinta ingannevole di Ser Cavendish avrebbe potuto tornare utile. Finché combattiamo contro questi burattini, non arriveremo mai a colpire i nostri veri nemici. Quei codardi si nascondono dietro il loro esercito, e non hanno alcuna intenzione di affrontarci sul campo di battaglia. Ma senza la loro guida, anche i soldati cesserebbero di combattere...
Inoltre, se riuscissi a raggiungerli, potrei portare in salvo anche il povero Smirnoff, pensò, osservandolo mentre giaceva raggomitolato a terra sul pavimento di quella che una volta era stata una gabbia, le schegge delle sbarre ormai esplose sparpagliate per tutta la chiesa.
Frederick, Ser Cavendish, Julia, la Duchessa e Monsieur Chambery erano completamente concentrati sulla battaglia che imperversava davanti a loro, e continuavano a parlottare nervosamente in maniera concitata, forse confrontandosi sulle strategie da adottare. Se Kat fosse riuscita ad avvicinarsi a loro senza essere vista, avrebbe potuto facilmente portare Smirnoff al sicuro e, successivamente, attaccarli dove e quando meno se l'aspettavano.
Per fare tutto questo, però, avrebbe avuto bisogno d'aiuto. <<Elise!>> chiamò, senza essere sicura che la ragazza potesse sentirla al di sopra dei rumori della battaglia.
Elisabeth calò il suo pugnale, conficcandolo nel collo di un soldato, dopodiché fece un balzo all'indietro e si voltò verso di lei, ansimante. <<Sì, Duchessina?>> disse con le sue perfette buone maniere, che però cozzavano ridicolamente con i rivoli di sudore che le scorrevano sulla fronte e soprattutto con gli schizzi di sangue purpureo di cui era ricoperto il suo elegante abito.
<<Penny, coprici le spalle>> gridò Katerina rivolgendosi alla sorella di Elise, che fece un cenno d'assenso con il capo mentre si abbassava sotto ai potenti colpi di un vampiro grande e grosso, avendo poi la presenza di spirito di tranciargli di netto le gambe con la sua ascia, proprio all'altezza dei polpacci.
<<Che succede?>> insistette Elise, visibilmente preoccupata, dopo che Kat l'ebbe trascinata dietro una delle colonne della chiesa, dove sarebbero state al sicuro.
<<Hai con te il grimorio, non è vero?>> le chiese, speranzosa.
<<Certo>> annuì lei.
<<Allora credo proprio che sia giunto il momento di usarlo>> affermò Katerina in tono fermo.
<<Ottima idea>> assentì Elisabeth, tirando fuori l'ingombrante libro dalla sacca che aveva tenuto appesa alla vita durante tutto il combattimento. <<Mi chiedevo quando avreste deciso di far vedere a questi idioti come si scaglia un vero incantesimo>>.
Un leggero sorriso fece capolino sul suo volto mentre porgeva a Kat il grimorio e la scatola con il materiale per i sortilegi, ma lei li respinse, lasciandoli nelle mani della bionda. <<Non sarò io a scagliare l'incantesimo>> disse Katerina, fissando Elise dritta negli occhi. <<In effetti, vorrei che fossi tu a farlo>>.
A quelle parole la vampira sbiancò, diventando ancora più pallida del solito. <<Io?>> domandò incredula, strabuzzando gli occhi. <<Ma io non ho mai...>>.
<<Ti mostrerò come fare>> la rassicurò Kat. <<Ho bisogno che tu attivi un incantesimo di protezione su Maximilian, mentre io cercherò di liberare il Dottor Smirnoff senza farmi notare... E di attaccare i nostri veri nemici, non questa banda di marionette>> affermò risoluta, in un tono che non ammetteva repliche.
Elise infatti non osò protestare, nonostante l'evidente espressione di panico dipinta sul suo viso. Si limitò invece ad annuire, come per convincere se stessa che quella era la cosa giusta da fare, e che sarebbe stata in grado di portare a termine quel compito.
<<Che devo fare?>> chiese, con una lieve sfumatura di ansia nella voce.
<<Innanzitutto indossa questo>>. Con un rapido gesto Katerina si sfilò dal collo la collana a cui era appeso l'anello di zaffiro. Elisabeth afferrò il gioiello con mani tremanti e se lo infilò al dito, osservandolo ad occhi sgranati, come se si aspettasse di vederlo esplodere da un momento all'altro.
<<Tranquilla, non morde>> scherzò Kat, tentando di sdrammatizzare. <<Ma chiunque indossi questo anello acquisisce automaticamente i poteri della stregoneria. Di solito ci vuole un po' di allenamento per iniziare a padroneggiarli, ma noi non abbiamo il tempo di...>>.
<<Allenamento?>> scandì lei, ancor più spaventata di prima.
<<Sì, ma... sono sicura che te la caverai benissimo ugualmente>>. Katerina si sforzò di sorridere mentre sfogliava il grimorio alla ricerca dell'l'incantesimo di protezione, e successivamente estraeva dalla scatolina di legno un gessetto di colore nero, iniziando a tracciare intorno a Elisabeth un cerchio contrassegnato da alcune rune.
Dopo aver frugato nuovamente nella scatola le porse un piccolo frammento di quarzo nero, intimandole di stringerlo forte fra le mani. Infine estrasse una candela, sempre di colore nero, e la accese con uno dei fiammiferi contenuti nel kit. Com'era strano dover utilizzare un metodo tanto... umano, come un semplice fiammifero, mentre negli ultimi mesi aveva fatto quasi sempre affidamento sulla magia per svolgere anche i più piccoli gesti quotidiani.
<<Adesso inginocchiati>> le ordinò in tono spiccio, ponendo il libro di fronte a lei. Non c'era più tempo da perdere. <<Devi pronunciare questa formula, e continuare a ripeterla finché la battaglia non sarà terminata... Hai capito?>>.
Elise annuì in maniera un po' dubbiosa, gettando un occhio alle parole latine scarabocchiate sul grimorio. <<Circulus, vestra praesidius voco>> mormorò a bassa voce, come per esercitarsi nella pronuncia.
<<La candela non deve spegnersi, mai>> continuò Kat, ferrea. <<Altrimenti l'incantesimo si interromperà, e Maximilian resterà senza protezione>>.
La ragazza assentì nuovamente, e questa volta fu lei a rassicurarla. <<Non temere, Katerina. Ho commesso un terribile errore in passato, e ho messo in pericolo tutti voi... Capisco che ora ti riesca difficile fidarti di me, ma sono fermamente decisa a rimediare. Non permetterò che accada nulla di male a Maximilian, lo giuro sulla mia vita>>.
Il suo sguardo apprensivo, unito a quel tono di voce rincuorante, fece capire a Kat che la sua espressione doveva tradire tutta la preoccupazione e la paura per ciò che sarebbe potuto accadere a Max, esattamente ciò che aveva tentato di nascondere dietro alla maschera della ragazza decisa, forte e coraggiosa.
<<Mi fido di te>> disse ad Elise, fissandola intensamente e cercando di trasmetterle quanto fosse importante per lei averla al suo fianco. Nonostante si conoscessero da pochissimo tempo, era certa che avrebbe mantenuto la sua promessa, e che avrebbe dato la vita pur di salvare lei e Maximilian.
<<Ora va'>> la liquidò Elisabeth con un cenno del capo. <<Gli altri hanno bisogno di te>>.
Spazio autrice
Buonasera gente! Come ve la passate?
Allora, so che molti di voi erano preoccupati per la possibile morte del nostro Max... ma come avete visto il signor vampiro è davvero duro a morire 😉 in più con l'incantesimo di protezione dovrebbe essere davvero in una botte di ferro... oppure no? 😆😆🙈🙈😈😈 che ne dite, ha fatto bene Kat a lasciare l'anello nelle mani di Elise? O forse avrebbe fatto meglio a non fidarsi di lei?
Lo scopriremo nella prossima avventura 😂😂😂
A parte gli scherzi ragazzi, spero davvero che il capitolo vi sia piaciuto! Aspetto come sempre le vostre opinioni x me importantissime ❤️️❤️️❤️️❤️️
Bacioni a tutti
La vostra 🔮MisteryGirlT90🔮