LA FINTA AMERICANA

By EllyeFede

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AMERICA, Stati Uniti, la meta preferita degli exchange students. HIGH SCHOOL, la scuola prediletta. MARTA, u... More

PROLOGO
CAPITOLO 1
CAPITOLO 2
CAPITOLO 3
CAPITOLO 4
CAPITOLO 6
CAPITOLO 7
CAPITOLO 8
CAPITOLO 9
CAPITOLO 10
CAPITOLO 11
CAPITOLO 12
CAPITOLO 13
CAPITOLO 14
CAPITOLO 15
CAPITOLO 16
CAPITOLO 17
CAPITOLO 18
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CAPITOLO 27
CAPITOLO 28
CAPITOLO 29
CAPITOLO 30
CAPITOLO 31
CAPITOLO 32
CAPITOLO 33
CAPITOLO 34
CAPITOLO 35
NEWS
CAPITOLO 36
CAPITOLO 37
CAPITOLO 38
CAPITOLO 39
CAPITOLO 40
EPILOGO
RINGRAZIAMENTI

CAPITOLO 5

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By EllyeFede

Io e la nuova famiglia andiamo a passare una mattina in spiaggia.

Solitamente Brandon di domenica viene in spiaggia a fare degli esercizi per judo.

Decido di provare così almeno se mi dovrò difendere qualcosa saprò fare.

È uno sport divertente ed istruttivo.

Per pranzo andiamo a mangiare in un ristorante molto carino.

Mangiamo di gusto e poi torniamo a casa.

Al posto di riposarmi chiamo la mia famiglia italiana.

Racconto di questi primi giorni in California e i miei sono entusiasti.

Poi vedo Anna avvicinarsi alla videocamera.

"Ciao Marta"

Oddio... mi sta parlando seriamente?

"Ciao Ali, tutto bene?"

E lei: "Sisi. Mi dispiace che tu non possa esserci per il mio esame... Mi fa piacere che tu ti stia divertendo. Mamma e papà, possiamo parlare da sole?" Chiede.

Loro annuiscono e se ne vanno.

"Perchè non mi hai parlato per più di un anno?"

Lei: "Te lo spiego. L'inizio della quarta è stato duro. Ho iniziato a prendere delle pastiglie per calmarmi, ma poi non ha funzionato e quindi mi facevo di droga. Poi una sera sono andata in discoteca quando tu eri a casa di Sofia e lì le cose sono precipitate: non so se fosse stato per l'alcol o per la droga, sono andata in coma etilico. Ho scongiurato di non dire la causa del coma alla mamma e al papà e quindi il dottore ha spiegato che era stato causato da un'intolleranza alimentare. Quindi dal giorno dopo ho fatto di tutto per evitarti, perchè non volevo che si sapesse in giro e soprattutto ti avrei fatto preoccupare. Durante i sabati e le domeniche vi ho sempre detto che ero da qualche parte a divertirmi quando in realtà ero in un gruppp di recupero. La mia cura è terminata a inizio anno, ma se te lo avessi detto prima della tuo partenza non te ne saresti andata, capisci?"

Sono immobile.

"Mi dispiace Ali. Pensavo di aver fatto io qualcosa che ti avesse ferita. Sono contenta che tu ti sia ripresa al meglio. Chi altro lo sa?" Chiedo indispettita.

"Solo tu e Anna. Solo di voi due mi fido. Se lo dicessi ai genitori li devasterei"

Continuiamo a parlare per un altro pò e poi ci salutiamo.

Si sente la musica a busso.

Mi affaccio alla finestra della cucina e vedo che la casa di Ant è stra colma di ragazzi.

Bussano alla porta, è Cho!

"Ciao. Me ne sono andata dalla festa, perchè c'è troppa confusione. Anthony mi ha detto che eri a casa e allora sono passata"

"Cho hai fatto solo bene. Vuoi andare in spiaggia?" Le chiedo.

"Volentieri. Ho il costume sotto.... andiamo a fare il bagno?"

E io: "Ti presto il telo. Vieni in camera che mi cambio"

Ci mettiamo il telo adosso e andiamo in spiaggia.

L'acqua non è caldissima.

Cho e io prendiamo la rincorsa e ci buttiamo.

Iniziamo a schizzarci e ci stiamo divertendo come due matte.

"Ah fate il bagno furbacchione" dice John e io: "Cosa fai qui? E la festa?"

"Mi stavo annoiando. Mic e Ant sono ubriachi marci e io sono scappato via"

Detto ciò mi prende in braccio e mi butta in acqua.

Io riemergo tossendo e John sta ridendo e poi prende Cho e fa la stessa cosa.

Peccato che Jonathan non abbia l'asciugamano.

Decido di prestargli il mio e io e Cho usiamo l'altro.

"Grazie Marta. Ci vediamo domani ragazze" ci saluta John.

"Ciao italiana, a domani" dice Cho.

"Ciao ragazzi, a domani"

Sto per entrare in casa quando vedo due ragazzi uscire e iniziano a picchiarsi violentemente.

Mi scappa un urlo di paura e i due mi sentono.

Si girano.

Non entro in casa, perchè non voglio che capiscano dove abito.

Inizio a correre via e loro mi inseguono.

Raggiungo una strada senza via di fuga.

Che faccio?

Mi raggiungono e si avvicinano: uno ha un coltello e l'altro una pistola.

Come fa Anthony a non essersi accorto di questi due infiltrati?

Quando penso di essere morta, un ragazzo li picchia e se ne vanno, è John.

"Per fortuna che ho sentito l'urlo e poi ti ho vista correre. Tutto bene Marta?"

Tremo, ma poi dico: "Sisi grazie mille"

"Sali che ti riporto a casa"

Entro in casa e mi butto sul letto.

Dopo poco vado giù per farmi una bella doccia.

Se lui non fosse arrivato sarei morta.

Dormo, ma poi faccio un incubo e allora mi sveglio.

Sto sudando freddo e tremo.

Sembro uno zombie oggi.

"Tutto bene sweety?" Mi chiede il papà e io dico: "Non ho dormito bene. Mi passerà"

"Certo, vuoi una camomilla per tirarti su?" Mi chiede ed io accetto.

Sto un pò meglio, non del tutto però.

Esco di casa e Ant è già pronto con la sua macchina.

"Cos'è, hai visto un fantasma e sei rimasta terorizzata?"Mi chiede.

"Non è giornata e non mi va di scherzare, ok?"

Apro la portiera, salgo, mi lego i capelli e metto gli occhiali da sole e non parlo.

Arriviamo davanti a scuola e sguscio via.

Ant mi guarda malissimo e a me sinceramente non importa più di tanto.

Entro nella classe di spagnolo e mi siedo al mio solito posto.

Mangiamo tutti insieme e io non fiato.

Vado in bagno e vomito.

Sono rimasta traumatizzata e nessuno può saperlo tranne John.

Esco dal bagno e me lo ritrovo davanti.

"Hey karateca, tutto bene?"

"Per niente. Grazie per tutto" dico.

"Se vuoi puoi venire a fare judo oggi. È un bel modo per sfogarsi sai"

"Vengo dai. Tanto è mio padre l'insegnante ahahah. Mando un messaggio ad Anthony per dirgli che non ci sono al ritorno. A dopo"

E lui: "Certo. Alle 3 e 1 ti aspetto davanti all'uscita. Ciao"

Scrivo ad Ant: "Non ci sono al ritorno, a domani"

Risponde subito: "Ok"

Chiedere come sto no?

John e io andiamo in palestra.

Mio papà ci mette in coppia così John può aiutarmi.

Torniamo a casa.

Mi metto il costume e i pantaloncini e prendo il telo.

Sono sdraiata da un pò quando vedo Ant che sta abbracciando una ragazza bellisima.

Lei lo saluta e va via.

Nel frattempo cerco di nascondermi,ma lui mi ha vista.

Si siede accanto a me.

"Anche se non mi bagni sto bene" dico alquanto seccata.

"Cos'hai oggi? Vuoi stare calma per favore?" Chiede.

"Calma un corno! Mentre eri alla festa, due ragazzi mi hanno quasi uccisa. Non ti sei chiesto perchè sono così oggi?" Dico seccata.

"Scusa"

"Tolgo il disturbo allora Ant"

Prendo il telo e me ne vado.

"Aspetta. John mi ha detto cosa ti è successo. Se vuoi parlare io..."

"Non ho bisogno del tuo aiuto. Non sei stato tu a salvarmi. Eri ubriaco. Me la cavo benissimo anche da sola"

Che strafotente!

A cena racconto di quello che mi è successo ieri sera alla famiglia.

Ora tutte le domeniche mattina farò judo.

Mi arriva un messaggio da Jake e io faccio un audio dove racconto la mia brutta giornata.

"Quindi Anthony lo sapeva e non ti ha detto niente stamattina? Che stupido" scrive.

Io scrivo: "Già. Lascia perdere. Ci sentiamo presto xx"

La mattina arriva presto.

"Muoviti a salire" urla Ant.

"Calmati" dico io.

Mette in moto e sta guidando troppo forte.

"Rallenta Ant!"

E lui: "No. Sei sulla mia macchina e stai alle mie ragole. Puoi andare a piedi se ti scoccia tanto"

Decido di non rispodergli.

Appena arriviamo, scendo e vado da John.

Poi ci giriamo entrambi e Anthony accelera.

"Non lo sopporto, andiamo" Dico.

"Spero che vada a mangiare da un'altra parte oggi. Anche ieri alla festa era girato male" mi dice John.

Fortunatamente mangia a pranzo con la ragazza di ieri lontano da noi.

Jesy poi dice: "Ant deve starsene calmo cavolo!"

Mentre parliamo, lui si alza dal tavolo dov'era seduto e dice davanti a tutti: "State lontani dalla nuova arrivata, è pericolosa. Fa tanto la buona,ma è un' ingrata e aprofittatrice"

Cho cerca di trattenermi, ma non ci riesce.

Mi paro davanti all'imbecille e gli rovescio il latte sulla faccia e poi dico urlando: "Questo è il mio regalo"

Jesy mi raggiunge e ce ne andiamo.

Mi aiuta a calmarmi.

"Mi dispiace. Lascialo perdere. Fa così per essere figo e apparire forte"

"Ma chi si crede di essere? Io sono sempre stata sincera fin da subito con lui. Non capisco Jes"

E lei: "Non ne ho idea.È fuori di sè. Secondo me si sente in colpa. Ho saputo di quello che ti è successo. Mi dispiace amica mia. Credo che lui senta di non aver fatto niente per aiutarti"

Io poi dico: "Non è solo per quello credo. Mi hai aggredita stamattina. Parliamo di altro per favore" dico arrabbiata.

Durante il pomeriggio faccio un pò di compiti.

Bussano alla porta.

Apro ed è Anthony.

"Cosa vuoi?" Chiedo seccatissima.

"Ci metto poco. Ti chiedo scusa per oggi" e se ne va come è arrivato.

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