Avviso: questa recensione contiene un (altro) crossover epico di quarto livello di Attack on Titan. Per chi non conoscesse l'anime (e tantomeno il manga), eccovi un pratico video riassuntivo della prima stagione (con tantissimi spoiler, occhio!):
(Quelli del canale Gigguk sono dei geni! E pure quelli di Orion - Web Dubbing, con i loro fantastici doppiaggi!)
Inoltre, per capire la scena iniziale della storia, potrebbe servire dare prima un'occhiata ai ventordici commenti lasciati a uno dei paragrafi iniziali della recensione di "Un Amore e una Vendetta" in questa raccolta.
Un folla di ragazze urlanti si erano radunate davanti a una bancarella, alla quale si vendevano dei pucciosissimi pupazzetti.
"A me, a me!" urlavano tutte.
fanwriter91, raggiante, annunciò: "Venite signorine, venite! A una modica cifra potrete comprare il mio pupazzetto, oggi anche con la cordicella!"
A mo' di dimostrazione, tirò la levetta e il pupazzetto disse:"Ti voglio bene!"
"Mioooo!" gridò Mikasa passandogli sopra grazie al movimento tridimensionale e sfrecciando via.
"Largo, cretine!" ringhiò Ymir mentre portava Christa in spalle e si faceva largo a calci.
"Preso!" trillò la biondina afferrando un pupazzetto in cosplay da membro del corpo di ricerca.
"La versione titano! Voglio la versione titano!" urlò Hange con l'entusiasmo di una fangirl al concerto degli One Direction.
Sasha guardò nel borsellino. "Ho due alternative: o compro il pupazzetto oppure la patata... Scelgo il pupazzetto!"
"E adesso ecco a voi, in un solo modello, il pupazzetto in costume da orsacchiotto!" fece il venditore.
Con una velocità poco inferiore a quella della luce, Annie gli saltò addosso, glielo strappò di mano e balzò via, ma Mikasa la intercettò e cominciarono a darsele di santa ragione.
Vedendo che le acque erano sufficientemente agitate, fanwriter91 espose il suo miglior sorriso e disse: "E gratis, oggi potete anche avere il solo, unico e originale!"
Le ragazze cessarono di botto di fare rumore.
Una palla di sterpi rotolò in mezzo a loro.
Si sentirono i grilli.
Levi tossicchiò.
"Beh?" chiese il recensore.
Mikasa ed Annie si guardarono prima di dargli le spalle.
"Ma chi ti vuole!"
"Ma valà!" fece Hange andandosene via.
Sasha sbuffò seccata. "Io volevo il pupazzetto!"
Ymir prese per mano Christa, che voleva almeno dargli un abbraccio di consolazione, e se ne andò, così come fecero tutte le altre, lasciando fanwriter91 solo con una bancarella vuota.
"Sigh..." sospirò lui avvilito.
A fargli compagnia arrivò il capitano Levi, che però non sembrava tanto allegro.
"Ma tu ce l'hai la licenza?" domandò guardandolo storto.
Avvilito, il recensore pagò la multa con tutti i soldi che aveva guadagnato e se ne andò sconsolato.
Mentre vagava per le strade con in sottofondo Sad Violin
udì un grido in lontananza.
Giratosi, vide una figura che sfrecciava da un edificio all'altro, piantando un po' ovunque le funi e dando il gas al massimo.
"NOTICEEEEEEE MEEEEE SENPAAAAAAAAAIIIIII!!!!!!!!!!!"
Con un impatto poco meno devastante di quello dell'asteroide che sterminò i dinosauri, Vento_di_Fata gli piovve addosso, spaccando il suolo e facendo volare per aria i detriti, in particolare un enorme macigno, che si schiantò dritto sul Passante che era appena andato a farsi un'assicurazione contro gli infortuni dovuti alla caduta di oggetti dall'alto. Purtroppo per lui, il macigno distrusse il foglio e per giunta, siccome era partito dal basso, non rientrava nella categoria.
"Ohi ohi..." si lamentò fanwriter91.
Vento di Fata lo strinse con una pressione di circa 10^10 Pascal, mozzandogli il fiato.
"Oh, senpai fanwriter91, ora potremo cominciare una bella recensione, non sei entusiasta?!"
"Help... me... please..." supplicò lui.
Mentre camminavano, o meglio lei camminava trionfante trascinando un fanwriter91 mezzo morto, videro Evgenij con la divisa del corpo di ricerca che correva tutto entusiasta.
"Help... please..." fece il povero recensore.
L'amico lo guardò e gli sorrise.
"Non ora, fanwriter91! Hannes è stato promosso comandante del Corpo di Gendarmeria e mi ha appena convocato per festeggiare!" spiegò.
"Cosa? Come diavolo ha fatto?!"
In quel momento Hannes, da sopra le mura, urlò: "Soldati! La gara a chi beve più sidro sta per cominciare!" e mostrò raggiante una bottiglia con incollata l'immagine di Applejack che faceva l'occhiolino.
"Sidro, sto arrivando!" disse Evgenij correndo. "Ma un po' di vodka me la porto comunque, sia mai che serva per allungare..."
"Almeno mandami mattheus93!" supplicò fanwriter91 mentre piantava le dita nel suolo e lasciava dei solchi.
"Non so dove sia, ha detto che stava cercando una torre nera!" spiegò il recensore più alto. "E poi non ti serve alcun aiuto, vedo che la cadetta Vento di Fata si sta già occupando di te! Tenete alto il nome del Corpo di Recensione!" aggiunse prima di sfrecciare via volando in equilibrio precario.
Poco dopo, erano tutti appostati sopra alle mura: fanwriter91 legato a una sedia, Vento di Fata tutta raggiante ed Evgenij e Hannes seduti a un tavolo pieno di bottiglie. Il sole splendeva radioso (praise the sun!), il vento soffiava dolcemente e i giganti di sotto allungavano le mani nel tentativo di sbranarli.
Dunque, cominciamo con la recensione di quella che è una palese trollata. Questa fic dovrebbe essere un blog fittizio della protagonista che ci narra della sua infelice vita da autolesionista, peccato che sia pieno di affermazioni ridicole e battutacce, senza alcuna seria introspezione psicologica. Tra l'altro, l'autrice non è nemmeno andata oltre il primo capitolo: probabilmente l'avrà scritta in un momento di noia.
"Allora, siccome questo è un prologo, secondo me, ci sta più un bel discorso da parte mia (Muahahahaha poveri voi..) ovviamente potete saltare tutta questa parte e andare a leggere direttamente il testo, ma sareste dei monelli :c quindi, NON FATELO!"
Ottima introduzione per una parodia.
Insomma, non sentite anche voi come traspare la tristezza?
La narrazione/introduzione/quello che è prosegue con commenti idioti che non fanno ridere (dice che questa storia non sarà triste come ci si aspetterebbe perché sarà piena di battutacce...), e ci credo quando la protagonista afferma di essere quindicenne, anche se io le avrei dato solo dodici anni. Vorrei anche far notare che gli autolesionisti non parlano quasi mai dei loro problemi, correggetemi se sbaglio, quindi trovo ridicolo assai che sbandieri tutto ai quattro venti.
Vento di Fata: - Io ho quindici anni e posso assicurarvi che scrivevo così quando andavo alle elementari, ma non ne sono nemmeno tanto sicura. -
"Ehi ragaa! No.. Come butta? Neanche .-. Salve, troppo serio.. va bene Ciao? Ma si dai.
Allora per chi pensa che sono malata.. non è così! Forse ho un po' di raffreddore..."
L'autolesionismo è una malattia! Non è una moda o altro! Magari qualche cretina, di cui ho perfino letto, potrà anche tagliarsi per fare la figa, mi ricordo che su un blog ho letto di una che aveva il gruppetto di amichette, e tutte andavano in giro con una lametta attorno al collo e si facevano dei taglietti per fare le fighe, il tutto mentre una vera autolesionista soffriva davvero!
Questo problema va curato con terapie! Come può saltare in mente di paragonarlo a un comune raffreddore?!
Vento di Fata: - Se queste sono le premesse, siamo rovinati. -
Dopo averci detto che la sua vita fa schifo, l'autrice ci parla del suo background:
"Voi vi chiederete: Ma se ha alle spalle una brutta storia, come fa a fare 'ste battutacce? Eh invece è così. Si, ho una storia che mi porterò per sempre dentro, ma non è stata colpa mia, ma delle persone che ho intorno. Sono tutte false. Tutte. Forse si salva solo la mia mamma, ma forse. Tutto il resto è da buttare, anche io. Io, che mento sempre, sto mentendo anche ora, che cerco di essere una ragazza allegra, mentre dentro di me, ho una tempesta."
Le perzone falze! E anche lei lo è... Ci sta quindi dicendo che in realtà la storia è formata da un mucchio di stupidaggini senza senso?
"Comunque, partirò dal principio, dalla mia nascita. Sono nata di venerdì diciassette! WOW! Dico io no.. cosa c'è di meglio che nascere il giorno della sfiga? Niente! E' una cosa bellissima! No, per dir la verità, è una merda e non lo auguro a nessuno."
"Mia mamma, dato che orfana, e lasciata dal fidanzato appena scoperta della sua gravidanza, che aspettava me.. non aveva nessuno ad assisterla quando nel supermercato, mi ha concepito."
Quindi in tutto il supermercato nessuno fa nulla, manco chiamare l'ambulanza o confortare questa donna? Era davvero necessario per lei uscire di casa col pancione all'ottavo mese?
Viene infatti specificato che la protagonista è nata con un mese di anticipo.
Ma dico io, sorvolando sul fatto che nell'intero supermercato fossero tutti così menefreghisti da non provare nemmeno a offrire assistenza a una donna che stava partorendo, ma i commessi o qualcun altro dovrebbero almeno chiamare soccorsi, anche per non avere dei problemi legali! Se ti muore una dentro perché stava partorendo, cosa fai? Getti via il cadavere e via, che tanto sai benissimo che non ha parenti e che nessuno andrà a fare denuncia, e cancelli pure le registrazioni?
Ah, no, DOPO il parto è stata portata in ospedale. Ma da quel che si legge sembra che questa povera donna abbia partorito lì da sola nell'indifferenza più totale.
Vento di Fata: - Vorrei far notare anche che c'è scritto "concepita", e che perciò leggendo la frase nella sua interezza sembra quasi che sua madre sia stata stuprata al supermercato, che nessuno abbia fatto niente per impedire la violenza, e che da questo stupro sia nata lei. Inoltre non vedo perché debba fare schifo essere nati di venerdì 17... -
"Diciamo che facevo parte di una "baby gang" di quelle che rompevano le cassette della posta, suonavano i campanelli e scappavano, insomma, l'incubo di ogni quartiere, ed inoltre l'unica femmina del gruppo."
Vento di Fata: - Suonavano i campanelli e scappavano? Maturity level: asilo nido. Una gang temibilissima. -
Perché è entrata a far parte di tal gruppo? Per fare la figa? Zona malfamata? Cosa ne pensa sua madre? La cosa è buttata lì per fare figo.
Ci spiega anche che è la più bad ass della zona:
"Ho fatto a botte con tutti i bambini, anche i più grandi di me, e le bambine, beh, loro appena mi vedevano scappavano.. mi sentivo una grande, ahahaha. Qualche mese fa, per esempio, ho incontrato un ragazzo, che è più grande di me e me lo ricordo, per il suo collo. Una volta, gli ho tirato una chiave sul collo, per graffiarlo, ed ha ancora il segno, ahhaha."
Purtroppo, cari lettori, non me la sento di aggiungere altro, perché questa fic si conclude così, in totale non dura manco mezza pagina di word.
Vento di Fata:- Sottolineo anche che non si accenna nemmeno per un secondo all'autolesionismo, che dovrebbe essere il tema centrale di questa fan fiction. Ma perché sto ancora a farmi domande? Vado a bermi un the freddo che è meglio.-
Nel frattempo, Evgenij ed Hannes si erano ormai scolati dieci bottiglie di sidro, erano ubriachi fradici e seduti al tavolo spalla a spalla. Dato che l'alcol fa cantare anche coloro che mai si azzarderebbero da sobri, i due cominciarono a cantare allegramente, e in breve tempo anche il Colonnello Pixis si unì al coro.
Ad un certo punto della canzone i tre si misero perfino a ballare, incuranti del rischio di precipitare giù dal Wall Rose, sebbene le loro movenze rammentassero quelle di tre orsi ballerini ubriachi.
Eppure, il pubblico, e specialmente la sua componente femminile, sembrò apprezzare: scrosciarono applausi, risuonarono urla di incitamento e volarono le mutande.
Prima però che quegli indumenti intimi femminili cominciassero la loro discesa, si udì il sibilo di un rampino, una figura sfrecciò nel cielo alla massima velocità consentita dal gas e delle lame affilate li ridussero in brandelli.
-Ah, così non dovrei essere gelosa?!- sbraitò Sonja atterrando di fronte ad un Evgenij troppo ubriaco per spaventarsi.
-Shei nei guai...- biascicò Hannes sorreggendo Evgenij.
Vento di Fata: - Ehm... torniamo al testo! Il finale è epico, sapete?-
"Comunque, mi son rotta di scrivere, quindi ciao c:
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Recensiteee çç"
E che cosa potrei dire in una recensione? Che questa storia non ha il minimo senso, che è tutto buttato a caso e che non fa nemmeno ridere!
Con sincera perplessità, fanwriter91 e Vento_di_Fata, che ringraziamo per la collaborazione!
-Beh, questo è tutto!- disse fanwriter91 soddisfatto. –Grazie ancora per aver partecipato, Vento di Fata. Ora potresti slegarmi, per favore?-
-Ah, ma certo.- esclamò la ragazza tagliando le corde con un colpo netto di spada. –Anche perché penso che Evgenij possa aver bisogno di una mano.- aggiunse osservando l'altro recensore che veniva ancora sgridato dalla fidanzata che agitava le spade sguainate.
-Te ne vai a bere con i tuoi amici e neanche mi inviti! E poi ti lanci in esibizioni canore e di danza di fronte a queste altre donne!- gridò Sonja furiosa.
-Sonjechka... tesoro... ehm... ti abbiamo lasciato una bottiglia di sidro, se vuoi...- biascicò Evgenij, che stava cominciando a rendersi conto della situazione, sempre sorretto da Hannes e Pixis.
-Oh, ma chi te lo tocca!- sbottò Annie con la solita espressione annoiata. -Insomma, a volte sarà anche simpatico, quando non fa l'idiota, ma è solo uno spilungone tutto secco.-
-Pensavo ti piacessero quelli alti e magri...- mormorò Bertholdt avvilito.
-Cos'hai detto?- domandò Sonja scura in volto mentre si voltava piano. -Nessuno parla male di Evgenij di fronte a me, e tantomeno una nichilista dalla dubbia morale.-
-Cerchi guai, per caso?- ribatté Annie sollevando i pugni. Sonja rinfoderò le lame e le si avvicinò piano, sotto lo sguardo inebetito di Evgenij, Hannes e Pixis e quello preoccupato di fanwriter91. Invece, Vento di Fata stava già organizzando un banco per le scommesse, al quale si accalcarono tutti gli altri, meno Levi che osservava la scena con distaccato disgusto, come sempre.
In quel momento, un gigante alto sessanta metri apparve davanti a loro e sfondò la porta nelle mura con un calcio.
fanwriter91 esclamò:- Ehi, lo so chi sei, tu sei... - Ma Vento di Fata gli tirò un calcio rotante in faccia, gettandolo giù dalle mura.
-No spoiler!- ribatté la recensitrice.
Mentre il recensore precipitava e atterrava comodamente sul Passante, i giganti fecero irruzione!
Con grande delusione da parte di Vento di Fata, tutti lasciarono perdere le scommesse e corsero ai posti di combattimento, perfino Hannes ed Evgenij, entrambi appoggiati a Eren.
-Non sono qui per fare la balia a voi due ubriaconi, ma per sterminare tutti i giganti!! - gridò Eren scrollandoseli di dosso. E corse via continuando la sua invettiva contro i giganti.
-Hich! Vedrai Eren... Adesho... gli faccio... il culo...- biascicò Hannes sorreggendosi sulle lame in modo malfermo.
-Non credo... Hich! di essere lucido...- aggiunse Evgenij in bilico sul bordo delle Mura.
Sonja lo afferrò per la collottola. – Amore, per favore, stai attento!-
I soldati non ubriachi erano ormai pronti a combattere ed Eren si era già lanciato giù dalle Mura, quando Vento di Fata gridò:- Fermi tutti!-
Soldati e giganti si arrestarono per guardarla.
-Che c'è?- gridò Eren.
-Grrr?- aggiunse il gigante di fronte a lui.
-Esattamente, per cosa state combattendo? Voi giganti manco lo sapete, dato che non siete ancora arrivati a quella parte della storia, sempre che sia stata scritta! E voi soldati? Siete sicuri di voler fare questo scontro mortale?- domandò Vento di Fata dalla cima delle mura.
-Cosa dici?!- ululò Eren con gli occhi fuori dalle orbite. –IO DEVO STERMINARE TUTTI I ...- Ma non riuscì a finire perché Mikasa lo imbavagliò con la sciarpa.
-Ma, veramente, io... - mormorò Levi.
-Capitano Levi, sei certo di voler fare il soldato? Non volevi aprire uno store per il the?- domandò Vento di Fata.
Levi abbassò lo sguardo, imbarazzato.
-E voi giganti, siete certi di voler combattere? Non pensate che sarebbe meglio bersi una bella birra in compagnia, celebrando la magia dell'amicizia? -
I giganti si guardarono, i soldati pure: sembravano convinti!
-Birra per tutti!- esclamò Hange.
-Oh, prendo il sidro!- aggiunse Hannes.
-I... Io... Hic! La vodka!- fece Evgenij. -Anche... per te... Hic! tesoro...- aggiunse voltandosi verso Sonja, intenta a conversare con Mikasa di gelosia e mosse da combattimento corpo a corpo.
-La vodka si ricava dalle patate!!- gridò Sasha.
-Ma io voglio uccidere tutti i giganti... - si lamentò Eren avvilito. Armin gli diede qualche pacca sulle spalle.
-Dai dai, sono certo che troverai un altro modo per passare il tempo!- disse indicandogli Mikasa con fare ammiccante.
-Non ho capito...- fece Eren.
Esasperato, Armin gli infilò in bocca una bottiglia di grappa da novanta gradi, sperando che ubriacandosi la smettesse di dire cazzate.
-Io prendo del the inglese... - disse piano Levi sempre con la stessa espressione facciale.
-Sììì! Beviamo!- urlò fanwriter91, poi stappò la birra, bevve un millilitro e venne subito messo K.O. dall'alcol.
-Beh, non era questo il finale che mi aspettavo... - borbottò Bertholdt seduto su di un tetto.
-Tutto è bene quel che finisce bene!- affermò Reiner. I due brindarono lieti e festeggiarono la ritrovata pace.
Ma in quel momento Vento di Fata coi cuoricini al posto degli occhi balzò loro addosso: - Amorini miei! -
-NUOOOOOO!- urlarono Bertholdt e Reiner abbracciandosi pieni di terrore.
PS: (Aggiornamento del 15/11/2017) Questa assai probabile trollata è stata rimossa da suinogiallo! Evviva!