THE BAD WOLF: the prince

By namelessjuls_

264K 15K 1.1K

PRIMO LIBRO DELLA TRILOGIA THE BAD WOLF In un dispotico futuro la razza umana Γ¨ stata completamente soggiogat... More

1. the haunt
2. blue like the sea
3. prison
4. eyes in the dark
5. not a prince charming
6. monster
7. garage
9. escape
10. hands
11. again?
12. truth
13. tears
14. trust me
15. this is for you
16. the beginning of the end
17. the rebel
18. the good choice
19. he's my wolf
20. a shoot throught the silence
THE BAD WOLF: The blood bond

8. the bond

13.3K 754 95
By namelessjuls_

Se mi avessero detto che un giorno avrei dovuto partecipare ad un meeting fra licantropi dell'alta società, sicuramente io li avrei presi per dei pazzi, se non peggio.

Ed invece eccomi qui, tutta vestita e truccata per questo grande incontro, in cui sicuramente mi sentirò a disagio, tenendo anche conto che io potrei essere la cena della maggior parte degli invitati.

Emily ha passato tutta la mattina a tranquillizzarmi, dicendomi che Daniel non mi avrebbe mai chiesto di partecipare se fosse stato un pericolo per me, e che dovrei cercare di rilassarmio, ma proprio non ci riesco.

Comunque, con una grande spinta di coraggio, ho indossato il vestito blu che mi ha preparato Emily e ho lasciato che la ragazza mi truccasse, cercando di ravvivare il mio viso stanco e deperito a causa del morso e l'antidoto.

Quando mi sono guardata allo specchio non mi sono sentita bella, solo fuori luogo, e continuo a provare la stessa sensazione mentre scendo le scale che portano al pian terreno, dove riconosco subito un Daniel molto nervoso.

E' fermo davanti alla porta, e continua a mangiarsi un'unghia già inesistente mentre guarda con ostinazione fuori dalla finestra.

Si accorge di me solo quando sono a pochi passi da lui, forse grazie al grande udito dei licantropi, e subito sgrana gli occhi, quasi sbalordito.

"Selene," esclama, guardandomi dalla testa ai piedi: stupefatto "ti sei vestita."

Alzo un sopraccigglio, perplessa "Pensavi che sarei venuta nuda?"

Lui alza gli occhi, sistemandosi la camicia dentro i pantaloni eleganti di colore scuro.

E' insolito per me vedere un licantropo preoccuparsi del modo in cui apparirà agli occhi degli altri, ma forse le cose sono diverse quando si tratta della famiglia reale.

"Fammi un favore: per questa sera trattieni il tuo spiccato senso dell'umorismo."

Faccio una smorfia, che subito lo fa sorridere "Farò del mio meglio, ma non ti prometto niente."

Daniel guarda fuori dalla finestra, e subito noto la sua mascella farsi più dura mentre torna a guardarmi.

"Presto saranno qui." Dice, iniziando a sbottonarsi il polsino della camicia "Direi che è meglio marchiarti ora."

Faccio un passo indietro, sgranando gli occhi: cosa ha detto di volermi fare? Marchiarmi?

"Tu non mi farai un bel niente." Sottolineo, e lui ruota di nuovo gli occhi, alzandosi la manica fino al gomito.

"I lupi che verranno qui sono dei reali, e non ti uccideranno solo perchè sono io a chiederlo." Mi informa, seccente come al solito.

"Quindi mi uccideranno?" Chiedo, già pronta a scappare nelle mie stanze, come se fosse sufficiente.

"No." Risponde lui, serio "Ma l'unico modo che ha un umano di sopravvivere qui è quello di dimostrare di appartenere ad una famiglia, o ad un qualche licantropo potente, e i modi sono tre: il tatuaggio del simbolo della famiglia nel caso degli schiavi, l'accettare la richiesta di un lupo di diventare la sua Compagna, oppure il Marchio, che consiste nell'avere un pò del mio sangue addosso, così che tutti sentano che, beh, sei mia."

Ognuna di queste possibilità non è di mio gradimento, sono davvero una peggio dell'altra, ma alla fin fine devo ammettere che l'idea del Marchio è quella più fattibile.

"Va bene." Dico, infine "Marchiami."

Daniel annuisce e, con un gesto netto, lo vedo azzannarsi la mano, lasciando che il suo sangue nero coli lungo il suo braccio.

Imbeve alcune dita nel sangue, e poi fa qualche passo verso di me, guardandomi con attenzione.

"Devi scostarti i capelli." Dice, e io mi ritrovo per l'ennesima volta a combattere contro uno dei primi insegnamenti datomi nel mondo umano: mai lasciare il collo scoperto davanti ad un lupo.

Eppure, mi ritrovo comunque a raccogliere i miei capelli in una coda fittizia, lasciando che Daniel tocchi con delicatezza la mia pelle chiara.

Il suo sangue è estremamente caldo e, contro la mia pelle fredda, non fa altro che provocarmi un numero indescrivibile di brividi.

Nemmeno questa vicinanza forzata è di aiuto, o il suo tocco sempre così delicato, o nemmeno i suoi occhi che, quando sposto lo sguardo, noto essere già essere puntati sul mio viso.

Mi sembra quasi di essere tornati a cinque anni fa, quando vidi Daniel, in vesti di lupo, nel bosco vicino alla mia casa.

Inizialmente mi ero spaventata alla sua vista, ma poi avevo visto qualcosa nei suoi occhi, qualcosa che mi aveva spinta verso di lui, verso la salvezza.

Forse anche lui aveva provato lo stesso? Lo prova ancora?

Il rumore di ruote in frenata sulla ghiaia ci distrae entrambi, e subito Daniel si allontana da me, sistemandosi la manica della camicia.

Subito noto che non c'è più traccia di sangue o di ferite sulla sua pelle, e quindi scopro che la storia della guarigione immediata dei licantropi è proprio vera.

"Sono qui." Dice, come se non lo avessi già notato.

Mi tocco il collo, sentendo il sangue umido di Daniel sulla mia pelle.

"Tranquilla, funzionerà." Mi rassicura il ragazzo, ma noto che distoglie lo sguardo da me non appena lo guardo.

Non dico niente, restandogli al fianco mentre la porta d'ingresso si apre, e due uomini e due donne ben vestiti fanno il loro ingresso.

Entrambi gli uomini sono sulla trentina e hanno gli occhi e i capelli chiari, mentre le donne hanno dei tratti più comuni, una sembra avere anche delle leggere lentiggini.

"Principe." Esclama uno degli uomini, quello più grasso e basso, baciando il rubino che Daniel ha sull'anello.

E' la prima volta che gli vedo quell'anello addosso, e penso solo ora che la cosa non è normale, dato che, come cimelio che rappresenta il suo rango, lui dovrebbe vantarsene.

"Miei duchi, è davvero un piacere avervi qui." Esclama, e sembra davvero felice di vedere i suoi soci, anche se qualcosa, dietro il suo sguardo, mi dice il contrario "Vi prego, andiamo nel mio studio: abbiamo tanto di cui parlare."

L'uomo grasso annuisce, sempre servizievole, mentre quello più magro punta i suoi occhi su di me con un'interesse che preferirei non vedere.

"È quindi questa la ragazza, Principe?" Chiede, avvicinandosi a me mentre continua a studiarmi.

Questo lupo puzza di sangue e di morte, e la sua faccia sembra proprio quella di uno che ha appena finito di sgozzare il suo servo per cibarsene.

Vedo Daniel scivolare fra di noi, ponendosi subito come uno scudo davanti a me.

Sorride, ma non è felice.

"Signore, penso che dovremo andare." Dice, parlando con una voce finta e studiata "Le nostre dame possono usufruire del banchetto che hanno preparato i miei cuochi per loro."

Le due ragazze si guardano subito e fanno dei sorrisetti soddisfatti mentre io punto i miei occhi su Daniel, studiandone il profilo.

I suoi tratti sembrano più duri ora, dandogli quasi un'espressione più adulta e matura, quella che si addice ad un perfetto principe.

Forse è per questo che l'uomo magro smette di guardarmi, decidendo di obbeddire al suo padrone, seguendolo nel suo studio.

Sposto lo sguardo, e mi accorgo che ora che siamo sole le due ragazze stanno guardando solo me ma, a differenza dei loro padroni, i loro sguardi sembrano solo divertiti e frivoli.

"Penso che dovremo andare." Esclamo, cercando di spezzare il silenzio "La sala da pranzo è da questa parte."

Per fortuna Daniel ha deciso di incentrare questo incontro nell'unica stanza che conosco, perchè altrimenti non avrei davvero saputo che fare.

Il tavolo è già imbadito, e le due ragazze non si fanno troppe domande quando iniziano a mangiare con gusto tutto ciò che vedono.

Io le guardo e rimango perplessa, perchè non sembrano davvero il genere di persone che stanno morendo di fame.

"Tu non mangi?" Mi chiede quella dai capelli castani e le lentiggini, e io, di rimando, afferro un panino al latte, mettendolo nel piatto senza mangiarlo.

"Il mio nome è Selene." Dico, e le due finalmente decidono di prestarmi completa attenzione, ma non prima di essersi scambiate uno sguardo veloce.

"Io sono Jasmine." Dice quella dai capelli neri e gli occhi leggermente allungati "Mentre lei è Jessica, mia sorella."

"Siete dei licantropi?" Chiedo, cercando di capire le persone che ho davanti.

Loro annuiscono, e Jasmine aggiunge un "Appartevamo al ceto medio, ma da quando siamo Compagne dei Duchi apparteniamo alla famiglia reale."

E, di rimando, entrambe abbassano lo sguardo su i loro anelli dorati e ornati da pietre rosa, che dovrebbero sottolineare la loro fedeltà al loro Compagno e la sua famiglia.

"Quindi voi siete sposate con loro?"

Jessica fa un sorrisetto, togliendo alcune briciole dall'abito viola "Quando ci hanno detto che il Principe aveva portato dalla Caccia un'umana, nessuno ci ha voluto credere davvero. Abbiamo capito quando Louis, suo fratello, ha deciso di costringere una di voi come sua Compagna, così da dimostrare la sottomissione della vostra razza, ma ora questo: nessuno ne capisce il senso, nemmeno il Re."

Aggrotto la fronte, iniziando ad innervosirmi: perchè tutti si comportano come se fossi stata io a scegliere tutto questo? Come se la colpa fosse mia?

"Non è ciò che vi ho chiesto." Esclamo, seria, incrociando le braccia al petto.

Jasmine beve dal suo bicchiere di vino, e poi mi squadra con superiorità, pulendosi la bocca con il tovagliolo.

"Noi licantropi non crediamo nel vostro insulso matrimonio: così falso e fugace. Noi crediamo nel legame fra Compagni, un legame di sangue che va molto oltre alle vostre sciocchezze." Rimette sul tavolo il bicchiere, mettendosi più comoda sulla sedia "Corpo, anima, cuore. Quando sancisci questo genere di legame devi essere consapevole che infrangerlo significa morte per entrambi."

"Morte per entrambi?" Chiedo, confusa.

Entrambe annuiscono, convinte.

"E' un legame di sangue e di anime, quindi sacro. Infrangerlo significa andare contro al valore più profondo che un lupo conosce, e quindi la morte è la giusta punizione. Solitamente, l'altra persona si suicida per il dolore di aver perso il proprio Compagno." Spiega Jessica, guardando la sorella, che annuisce.

"Niente unisce due esseri come il Legame, niente è più forte, ma ultimamente se ne vedono sempre meno di legami autentici, troppo occupati a pensare alla ricchezze e al proprio rango. No, il vero Legame è la cosa più bella e profonda che un lupo riesca ad esprimere, quindi, se uno decide di chiederti di diventare la sua Compagna, e lo fa sinceramente, e come se ti stesse dando il suo cuore, la sua anima e il suo sprito fra le mani con la sua più che totale fiducia."

Jasmine e Jessica hanno ragione: il matrimonio umano non si avvicina per niente al loro Legame.

I lupi sono esseri bestiali, a volte privi dei più basilari dei valori, e pensare che possano istaurare una connesione così profonda, così sincera e importante per loro mi sorprende davvero.

"E i vostri sono Legami sinceri?" Chiedo, quasi speranzosa, e subito entrambe iniziano a ridacchiare, causandomi la più profonda delle delusioni.

"Te lo abbiamo detto, ormai questo genere di Legame è un qualcosa di raro, l'ultimo è stato quello fra il re e la regina."

"Ma la vostra regina non è morta? Perchè il re allora è in vita?"

Le due si impallidiscono subito, e capisco di aver colpito un tasto dolente.

"Direi che tu dovresti pensare più che altro a rimanere viva, pregando il nostro principe di allungare la tua insulsa vita prima della tua sentenza." Sputa Jasmine, visibilmente scossa.

Sgrano gli occhi, perplessa: la mia sentenza? Daniel vuole uccidermi?

"Ma di che cosa state parlando?"

Le sorelle fanno un sorriso crudele, guardandomi con lo stesso sentimento.

"Non pensarai davvero che lui ti abbia preso per tenerti come dama di compagnia, spero." Mi deride Jasmine, divertita.

"Praticamente tutti parlano del perchè lui ti abbia portato qui, e la motivazione più convincente è quella di usarti per dare un messaggio ai gruppi di Ribelli che si stanno formando al confine." Continua Jessica, crudelmente "Ti ucciderà davanti a loro, e in questo modo la guerra inizierà con lo spargimento di sangue umano. Per noi, questo è un segno di buon auspicio."

Sono sconvolta, davvero.

Mai, e dico mai, nemmeno nei miei sogni più crudeli, avrei potuto giustificare la mia presenza in questo posto in questo modo.

Daniel mi tiene qui solo per potermi uccidere al momento giusto, come prima vittima di una guerra.

Questo non è decisamente ciò che sognavo quando pensavo al mio Lupo.

Mi tocco il mio collo, provando disgusto quando sento il sangue nero di Daniel a contatto con la mia pelle.

Voglio togliermi questa roba dalla pelle, voglio lavare via ogni suo ricordo.

"Che c'è, umana, ti abbiamo sorpresa? Sapendo ciò che ha fatto con la sorella non ti saresti dovuta sorprendere tanto." Mi prende in giro Jessica, ridacchiando con la sorella.

"Perchè, cosa le è successo?" Chiedo, e sento la mia voce assomigliare ad un debole tremolio.

"E' una Lupa mancata." Sibila Jasmine con disprezzo "Un vero disonore per la famiglia reale."

"E Daniel, dopo anni in cui la tenevano segreta nel loro castello, ha avuto la brillante idea di farla vendere come schiava, cosa che, a mio parere, sarebbe dovuta accadere subito dopo la sua nascita."

Scuoto la mia testa, non riuscendo a credere alle parole che sto sentendo.

Ciò che Daniel ha fatto a sua sorella.. non è mostruoso, ma peggio.

Non posso crederci, non voglio crederci, ma non posso voltarmi davanti alla cruda verita.

Sento che potrei svenire da un momento all'altro, e contino a grattare via con forza il sangue secco di Daniel dalla mia pelle.

Mi alzo, correndo fuori dalla mia stanza, decisa a strapparmi via questi stupidi vestiti e andare sotto ad una doccia.

Non posso restare qui, non sapendo cosa hanno intenzione di farmi: devo trovare una via di fuga.

Però, faccio appena in tempo ad uscire dalla sala da pranzo che finisco con violenza contro a qualcosa di duro e fin troppo conosciuto.

Alzo gli occhi, e subito vedo lo sguardo perplesso e sorpeso di Daniel su di me.

"Selene, che succede?" Chiede, e mi accorgo che una sua mano è ferma sulla mia spalla.

"Non mi toccare." Sibilo, spingendo via la sua mano con rabbia, correndo subito via, chiudendomi a chiave in camera mia, togliendomi con foga il vestito.

Mi avvicino al lavandino del mio bagno privato, aprendo il getto d'acqua e togliendo velocemente ogni rimasuglio del sangue di Daniel.

Mi accorgo solo ora che mentre cercavo di grattare via il suo sangue con le unghie mi sono graffiata, e ora il nostro sangue scorre all'unisono lungo il mio collo mentre l'acqua lo rende meno denso.

Afferro un'asciugamano e la premo contro il mio collo, guardando con rabbia e delusione il mio riflesso nudo e sporco di sangue.

Mentre mi guardo, un'unica certezza compare nella mia mente.

Non resterò qui dentro.

Angolo

Nuovo capitolo!

Diciamo che sono successe un bel po' di cose..cosa ne pensate?

Sono veramente felice che la storia stia piacendo così tanto, spero continui così❤️

A presto,
Giulia

Continue Reading

You'll Also Like

67.3K 4.4K 31
PerchΓ© non sempre Γ¨ necessaria una guerra, perchΓ© non sempre la pace sembra un valico irraggiungibile. New Orleans, mille anni nel futuro, una nuova...
2.8M 98.6K 68
[COMPLETATA] {07/04/2019} Β«DilloΒ» Β«Cosa Mendes?Β» Si avvicina a me. Β«Che muori dalla voglia di saltarmi addosso se solo non ci fosse tuo fratelloβ€ž Β«So...
6.4K 250 15
"Sono qui, ci sono per te.." PerchΓ© non lo capisci? "Lo so Harry, lo so" mi sorrise tristemente. Sospirammo lentamente nello stesso istante mentre ri...
757K 3.2K 9
DISPONIBILE SU AMAZON A PARTIRE DALL'8 NOVEMBRE, LINK DIRETTO SUL PROFILO 𝐏𝐫𝐒𝐦𝐨 π₯𝐒𝐛𝐫𝐨 ππŽπ’π“πŽπ π’π„π‘πˆπ„π’ Β«Harper Γ¨ un nome terribile...