Prese le chiavi della Ferrari, uscimmo di casa. Era davvero arrabbiata. Mi stava mancando di rispetto. Poco dopo mi arrivò un messaggio di Martin in cui diceva che stava scherzando.
"Torni a casa? Mi sono mancati tantissimo i tuoi attacchi di gelosia!"
Presa a leggere quest'ultimo messaggio andai a sbattere contro un guardrail. Sobbalzai sul sedile ed il telefono mi volò dalle mani. Urlai e scoppiai in lacrime per la paura.
-"Stai bene?"- dissi guardando Laura.
-"Si tu?"-
-"Si...chi chiamo?"- dissi presa di panico. Iniziava a mancarmi il respiro. Il telefono squillava e così riuscì a trovarlo.
-"Marty!"- dissi cercando di risultare calma.
-"Ashlee, cos'hai?"- disse Martin rispondendo.
-"Abbiamo fatto un'incidente...ci vieni a prendere?"-
-"Certo, mandami la posizione. State bene?"-
-"Si si ma ti ho distrutto la macchina!"-
-"Non importa! Sto arrivando, piccola!"- disse chiudendo la chiamata.
Scendemmo dall'auto e sospirai in attesa di Martin. Laura mi abbracciò e mi sussurrò che andava tutto bene.
Poco dopo vidi Martin arrivare con la Range Rover. Frenò poco prima di arrivare sopra la Ferrari. Scese di corsa e venne ad abbracciarmi.
-"State bene?"- disse poi abbracciando sua sorella.
-"Si...scusa!"- dissi incollandomi al suo petto.
-"Tranquilla, l'importante è che tu stia bene!"-
Martin chiamò qualcuno per far venire a prendere la Ferrari che io avevo demolito.
-"Te la ricompro!"- dissi salendo sulla Range Rover e mi accucciai sul sedile.
-"Ma smettila! La prossima volta che sei arrabbiata eviti di prendere la macchina."- disse inserendo la retromarcia.
-"Aspetta!"- dissi sospirando. -"Ho paura..."-
-"Amore, vado piano. Respira e stai tranquilla."-
-"Non ce la faccio. Posso tornare a piedi?"-
-"No! Se vuoi faccio guidare Laura e sto dietro con te..."-
Annuì e scavalcai il sedile per andare sui sedili posteriori.
-"Laura tu stai bene?"- disse Martin guardando sua sorella.
-"Si, guido io!"- si scambiarono di posto e Martin mi abbracciò immediatamente. Chiusi gli occhi e poggiai la testa sul suo petto. Poco dopo feci fermare Laura per vomitare. Ricominciai a piangere e Martin mi calmò.
Arrivati a casa riuscì a stento a scendere dall'auto sulle mie gambe.
-"Martijn, io chiamo qualcuno per farmi venire a prendere!"- disse Laura seguendoci sul divano.
-"Tu stai bene?"- disse Martin guardandola.
-"Si, devo solo mettere un po' di ghiaccio sulla gamba."-
-"Te lo prendo subito!"-
-"Martin, mi prendi le gocce per calmarmi?"- dissi respirando a fatica.
-"Le hai finite!"- urlò.
-"Le voglio!"- dissi piagnucolando.
-"Ashlee, respira e cerca di calmarti così per ora, dai! Laura, puoi chiamare Menno e dirgli di venire qui."-
Mi accucciai sul divano e respirai a fondo per calmarmi. Chiusi gli occhi e tremante, mi addormentai.
Mi svegliai quando Martin mi sfiorò i capelli e sussurrò:-"Meno male che non ti sei fatta niente. Non me lo sarei perdonato!"-
Sorrisi e lo strinsi di più a me.
-"Ti amo, piccola!"- disse schioccandomi un bacio sulla fronte.
Mi scostai e cercai di stiracchiarmi. Lasciai un bacio sulla guancia a Martin e notai che aveva gli occhi lucidi.
-"Sto bene."- dissi sorridendogli.
-"Io ti faccio stare male?"-
-"No. Ci sono dei giorni in cui vorrei strangolarti ma mi fai stare bene!"-
-"Scusa per quello che ti ho detto. Non voglio che tu pensi che io possa davvero tradirti!"-
-"Tranquillo!"- lo accarezzai sul viso e mi guardai intorno. -"Tua sorella?"-
-"È di là con Menno. Ho fatto pace con entrambi."-
-"Hai fatto bene."- dissi lasciandogli un bacio sulle labbra prima di alzarmi dal divano.
-"Ashlee, mi sento davvero in colpa per quello che è successo!"- disse Martin seguendomi nel bagno.
-"Io sto bene."-
-"Potevi ammazzarti per colpa mia. Stai lo stesso con me o aspetti che io ti lasci da sola per scappare?"-
-"Martin in questo momento non credo di riuscire nemmeno a fare le scale per arrivare nella stanza. Ho bisogno di te!"-
Mi abbracciò e mi riempì il viso di baci finché sua madre non lo chiamò al cellulare per invitarci a cena.
-"Ti va di lavarci insieme?"-
-"No!"- dissi guardandolo torvo.
-"Volevo solo farmi la doccia con te. Non volevo fare nient'altro!"-
-"Allora si ma non ti arrabbiare con me per ogni cosa!"- feci un espressione imbronciata e Martin mi baciò dolcemente.
-"Non mi potrei arrabbiare con te e lo sai!"-
Entrammo nella doccia, Martin mi lavò i capelli e mi baciò sul collo. Intanto Menno e Laura se n'erano andati.
-"Sei tutto per me, capito?"- disse indossando il suo accappatoio.
-"Anche tu!"- lo baciai sul collo e mi avvinghiai a lui.
Mi portò nella stanza e mi poggiò sul letto.
-"Ora ci possiamo vestire!"- dissi ridendo.
Indossai un pantalone di tuta ed una felpa mentre Martin optò per dei jeans larghi scuri ed una felpa nera. Dopo aver indossato le scarpe, salimmo in macchina.
Mi accucciai sul sedile e Martin guardandomi mi strinse la mano.
-"Tranquilla, okay?"-
-"Si."- dissi guardando fuori dal finestrino.
In poco tempo arrivammo a casa dei suoi genitori e fortunatamente non vomitai e non piansi!
Mangiammo tranquillamente ed Adria mi fece domande su ciò che era accaduto quel pomeriggio. Sorvolai su come avevamo trovato Laura e Menno nella stanza ma spiegai più o meno tutto.
-"Mamma, papà, Martin e l'amore della sua vita, è così che ti ha chiamata per tutto il pomeriggio!"- disse Laura guardandomi. -"Comunque volevo dirvi che io e Menno ci stiamo frequentando!"-
Io guardai Martin che per poco non si affogò con l'acqua. I suoi genitori furono entusiasti per questa notizia. Aveva sofferto molto per il suo ex ragazzo e Martin lo sapeva. Sapeva anche che Menno non l'avrebbe fatta soffrire perché a lui non interessavano le entrate in discoteca o la casa ad Ibiza.
-"Come stai?"- disse Martin abbracciandomi dopo aver cenato.
-"Meglio. Quando torniamo a casa mi faccio una tisana così dovrei dormire!"-
-"Va bene. Andiamo?"-
Annuì e mi alzai per salutare tutti.
-"Ashlee, ti devo dire una cosa."- disse Martin mentre uscivamo da casa dei suoi genitori.
-Dimmi."- aprì lo sportello ma restai ferma per guardarlo.
-"Oggi prima di tornare a casa sono andato a trovare Emily ed il profumo che avevo addosso era di Lynn."-
-"Io ero a casa da sola e ti stavo aspettando da una settimana e tu sei andato a salutare Lynn...complimenti. Hai fatto bene!"-
-"Mi aveva chiamato Emily!"- cercò di arrampicarsi sugli specchi.
-"E chi ha detto ad una bambina di quattro anni di chiamare il padre? Chi ha composto il numero? Io torno a piedi a casa."- dissi sbattendo violentemente lo sportello.
-"Ci impiegherai un'eternità a piedi!"-
-"Non mi importa."-
-"Ti chiamo un taxi se vuoi!"-
-"Davvero pensi che io abbia il coraggio di salire su un auto che non sia guidata da te?"-
Martin non rispose ed io iniziai ad incamminarmi. Sentì la macchina partire e mi camminò a fianco per un po'.
-"Non ti sei stancata?"-
Sbuffai e oltre, alle gambe tremanti, avevo anche freddo. Martin si fermò ed io salí in macchina.
Mi afferrò la mano e disse:-"Preferisco di più i tuoi abbracci. Preferisco tutto di te, amore mio!"-
-"Ma è vero quello che ha detto Laura?"-
-"Certo. Dopo aver tirato del ghiaccio addosso a Menno sono stato tutto il tempo a coccolarti!"-
Tornati a casa mi feci una tisana e poi andammo a dormire.
Durante la notte sognai di investire e che Laura si facesse molto male. Nel sogno, Martin mi odiava per aver stroncato la vita di sua sorella. Iniziai ad urlare ed a piangere senza capire che stavo sognando finché Martin non iniziò a scuotermi.
-"Ashlee, è solo un sogno! Ashlee!"- urlò costringendomi ad aprire gli occhi.
Respirai a fatica e mi lasciai abbracciare.
-"Era solo un incubo. Respira!"-
-"Scusa!"- riuscì a dire piangendo.
-"Amore, calmati!"- mi abbracciò come non aveva mai fatto. Mi fece sentire al sicuro e mi scaldò il cuore. Le sue braccia mi rilassavano. Respirai a fondo il suo profumo e smisi di piangere.
-"Sh...va tutto bene!"- disse baciandomi sui capelli.
Mi voltai e gli passai le braccia attorno al collo per abbracciarlo. Martin mi sfiorò i capelli e disse:-"Stai bene?"-
Annuì senza staccarmi da lui. Dopo poco mi coricai tra le sue gambe e poggiai la testa sul suo petto.
-"Posso dormire così?"-
-"Se stai comoda, si!"- mi baciò i capelli per l'ennesima volta. -"Vuoi dormire?"-
-"Non proprio. Non credo di riuscirci..."- dissi alzandomi. Accesi la luce e mi guardai attorno.
-"Che c'è?"- disse Martin strizzando gli occhi.
-"Niente."- spensi la luce e tornai a letto.
-"Vuoi che ti faccio un'altra tisana?"-
-"No. Sto bene!"- mi coricai di nuovo tra le sue gambe e tornai a dormire.
Mi svegliai con Martin che giocava con i miei capelli e mi sussurrava:-"Sei bellissima!"-
-"Lo so, amore!"- dissi soffocando una risata contro il suo petto.
-"Hai dormito bene?"-
-"Si, più o meno. Tu?"- mi coricai di lato a lui e lo guardai in faccia.
-"Si!"-
Spazio autrice:
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