Mai per gioco, solo per amore

By MayaS29

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Claudio e Mario sono amici da anni e condividono tutto da sempre, sogni, ambizioni, segreti, amicizie, delusi... More

Di pollo al forno e impreviste richieste
Di cene in famiglia e strane realizzazioni
Di risvegli e nuove conoscenze
Di baci e di okay
Di paure e di consapevolezze
Di dolci risvegli e primi balli
Di silenzi e di battiti di cuore
Di nuovi modi e nuovi arrivi
Di rivelazioni e di ripetizioni

Di valige e viaggi verso casa

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By MayaS29



Paolo si sbellica dalle risate ascoltando il suo migliore amico che da ormai mezz'ora gli sta spiegando per filo e per segno quello che è scontato dovrebbe sapere perché insomma lui è il suo migliore amico, quello con cui ha condiviso le caramelle e le sbucciature alle ginocchia, i pianti all'asilo e le risate davanti ai cartoni animati, le prime cadute in bici e anche i suoi segreti più intimi quindi quando salirà, tra due giorni a Verona con Mario deve essere pronto e preparato per recitare la sua parte da migliore amico perfettamente a conoscenza della sua storia con Mario. 

'' Quindi fammi capire, sono sette mesi che stai raccontando palle ai tuoi per non ammettere che non hai trovato ancora un ragazzo o che meglio non hai le palle per ammettere che- ''

'' Paolo non attaccare con la solita storia che ti attacco il telefono in faccia, piuttosto hai capito tutto quello che ti ho appena detto? ''

Paolo dall'altro capo scuote la testa e smette di ridere '' Sì idiota ho capito, devo semplicemente dire quello che penso, che vedo, che so ''

'' Non hai capito un cazzo allora '' sospira  Claudio 

'' Okay, okay Claudio fingerò che tu e Mario siate una coppia, reciterò la parte dell'amico confidente, cosa che sono d'altronde ''

'' Grazie sei un tesoro Pà ''

'' Sarà un piacere '' ghigna Paolo '' A presto, e salutami il tuo ragazzo ''


Claudio mette giù e tutto soddisfatto si dirige verso camera di Mario per dire all'amico che anche Paolo è al corrente di tutto e che come già aveva previsto li aiuterà, quando arriva davanti alla porta di camera la trova socchiusa ed è più forte di lui da una sbirciatina prima di entrare e scorge Mario immobile davanti all'armadio, con braccia conserte e aria pensierosa, sorride tra se e se e senza farsi sentire gli piomba alle spalle '' Buuuuuh '' Mario sobbalza e si volta di scatto '' ma ti sei bevuto il cervello? un infarto mi devi fa prende ogni volta '' 

Claudio sorride come niente fosse '' Che noia che sei Mario, che stavi contemplando nell'armadio? C'è per caso il passaggio per Narnia? Perché non me lo hai mai detto? ''

Mario non può fare a meno di ridere e dargli uno spintone quando l'amico si avvicina all'armadio per guardarci dentro '' No cretino, sto decidendo cosa mettere in valigia ''  

'' Decidendo cosa mettere in valigia? Maglie, pantaloni, mutande, calzini, cosa ci vuoi mettere? ''

'' Ma guarda un po' ''

Claudio lo guarda confuso '' Non capisco cosa hai da decidere ''

'' In effetti non ho ampia scelta, ci sono blue jeans, maglioncini neri, jeans neri strappati, felpa grigia,  felpa nera, altro jeans nero .. ''

'' Ti servirebbe un po' di colore in questo armadio, sono anni che te lo dico, i miei penseranno che sei un dark ''

Mario si volta e spalanca leggermente gli occhi '' Dici? '' chiede seriamente preoccupato '' Ma il grigio non è nero.. ''

'' Beh non è nemmeno verde, rosso, giallo, viola ''

'' Scordati che mi vesta come Arlecchino ''

'' Hey '' esclama Claudio con fare offeso '' Cosa hai contro Arlecchino? E comunque scherzavo Mario, il tuo guardaroba va benissimo così com'è ''

Mario sorride '' Bene, perché a me piace così com'è ''

'' Anche a me '' risponde Claudio '' Comunque ero venuto a dirti che ho informato Paolo ed è felicissimo di aiutarci ''

'' Non ne avevo dubbi '' 

Claudio sorride vittorioso e soddisfatto '' Dai finisci pure di fare questa valigia che io vado ad ordinare qualcosa che stasera non c'ho voglia di cucinare. Pizza? ''

'' Vada per la pizza. La solita grazie. ''

Claudio si ferma qualche secondo a fissarlo, qualcuno di troppo e quando Mario gli chiede con lo sguardo che cosa voglia Claudio semplicemente sorride e gli dice qualcosa che raramente dice ma che quando dice sa che vale per tutte le volte mancate.

 '' Grazie''



Quando arrivano alla Stazione di Verona Paolo è li ad attenderli, saluta Claudio con un ''Hey'' e una pacca distratta sulla spalla e poi schiocca un bacio sulla guancia a Mario mentre guarda con la coda del occhio Claudio che, al solito, alza gli occhi al cielo '' Ciao Spillo come va? la vita da fidanzato come procede? '' 

'' Non la pianterai mai di chiamarmi così vero? '' chiede Mario mentre comincia a camminare a fianco dei due

'' Nahhh, io ti dissi qual era l'unico modo per farmi smettere ma tu non ne hai voluto sapere niente '' dice Paolo mentre alza le spalle con fare ovvio, Claudio mormora qualcosa che entrambi non riescono ad afferrare 

'' Forza ragazzi vi muovete che i miei ci aspettano e non è affatto carino far aspettare le persone '' si affretta ad aggiungere Claudio con fare fin troppo melodrammatico, Mario aumenta il passo mentre Paolo per dispetto rallenta 

'' Paoloooo '' esclamano entrambi all'unisuono 

'' Okay,  okay arrivo ma smettetela con questa sincronia da vecchia coppia sposata, anzi no potrebbe essere un punto a vostro vantaggio ''

Claudio e Mario si guardano tra di loro confusi, fanno spallucce e si riavviano verso l'uscita con Paolo che li segue a ruota. 

Il viaggio verso casa dura poco e Mario è troppo assorto nei suoi pensieri per guardare fuori dal finestrino, Claudio e Paolo stanno parlando di non sa quale amico che ha tradito la moglie con una più grande, e lui sta cominciando ad avere l'ansia per quello che da qui a pochi minuti lo aspetta. Incontrerà la famiglia di Claudio, per la prima volta, e non come suo amico ma come il suo ragazzo. Come dovrà comportarsi con loro? E con Claudio? Dovranno fingere di essere una coppia per una settimana e anche se a volte per le persone lo sembrano e non crede che i cari di Claudio abbiano bisogno di dimostrazioni sta sinceramente cominciando ad aver paura di doversi spingere un po' troppo oltre quel confine che divide un rapporto amichevole da uno amoroso e sì ora ha fottutamente paura perché non sa se sarà in grado di farcela, di non far capire a Claudio quello che ormai gli tiene nascosto da un paio d'anni. Merda, non si può tornare indietro a due settimane fa? 

'' Eccoci arrivati '' la voce di Claudio lo distrae dalle sue ormai inutili considerazioni su una possibilità di fuga istantanea, anche perché la mamma di Claudio è già sull'uscio ad attenderli. Mario guarda lei poi Claudio che sorride di uno dei suoi sorrisi più belli e luminosi e sì sente morire ancora un po' 

'' Pronto? '' gli dice mentre afferra la maniglia e apre la porta ed esce dall'auto e Mario non fa in tempo a rispondergli che Claudio lo ha già raggiunto, dopo aver tirato anche fuori le due enormi valige dal portabagagli  e gli apre lo sportello si sporge un po' per dare una pacca sulla spalla a Paolo e ringraziarlo per il passaggio poi guarda Mario '' Andiamo dai, ci aspettano '' gli dice e aspetta che esca dalla macchina saluti Paolo e si incammina verso la porta di casa dove Margherita lo accoglie con un caloroso abbraccio. Mario rimane un attimo in disparte non sapendo cosa fare ma Margherita gli si avvicina e sorprendendolo lo abbraccia '' Ciao tesoro, è un piacere conoscerti '' ricambia quella stretta che sembra già fin troppo materna e sussurra '' Il piacere è tutto mio signora ''

Claudio sorride nel vedere sua madre già innamorata di Mario.

'' Beh papà è dentro andiamo? '' dice la donna indicandogli la porta, i due ragazzi la precedono e Claudio fa strada verso il soggiorno dove è sicuro troverà suo padre intento a guardare una delle innumerevoli partite di calcio che trasmette Sky, ed è proprio li che lo trovano

''Papà '' è a mo di saluto che Claudio attira l'attenzione di suo padre che appena scorge i due ragazzi si alza dalla poltrona dove è seduto per andargli incontro e abbracciare suo figlio '' Ciao peste '' Claudio ricambia la stretta e si lamenta un po ' '' Non sono più un bambino papà ''

'' Ma una peste sì '' si lascia sfuggire Mario rendendosi conto solo dopo di averlo detto ad alta voce '' Scusate '' 

Margherita ed Eros però scoppiano a ridere mentre Claudio lo guarda un attimo male poi si gira verso il padre e sospira 

''Prima che ti allei con questo qui contro di me almeno lascia che te lo presenti no? Lui è il mio.. '' comincia Claudio ed ha un attimo di tentennamento nel pronunciare quella parola che fino a poco prima era stata così facile pronunciare, guarda Mario che lo sta guardando con aria interrogativa e incoraggiante e per un attimo gli sembra riduttivo qualsiasi termine 

'' Mario, lui è il mio Mario '' 

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Spazio Autrice

Ciao, questo capitolo dovevo pubblicarlo tra qualche giorno ma siccome ho dovuto rimandare un impegno che avevo oggi ho dedicato il tempo a finirlo quindi eccolo qua, spero vi piaccia, tante grazie a chi ha già letto e commentato quello precedente, mi fa molto piacere sapere quello che pensate.



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