Il venerdì tanto atteso era arrivato. Casale Dalmi era pronto per ricevere i suoi ospiti e dare inizio alla serata di beneficenza. Nel parcheggio si erano accumulate macchine di lusso di ogni tipo, e da queste scendevano uomini in smoking con un portafoglio straripante e le loro signore in abito da sera.
Laura all'entrata accoglieva i suoi ospiti augurando una buona serata e con un sorriso velato invitava loro a firmare un buon assegno.
Mattia si trovava in salone, circondato da ospiti, ma in assenza della moglie. Continuava a guardare l'orologio e a chiedersi dove fosse Elisa. Quando era uscito di casa, un'ora prima, lei ancora non era rientrata. Quella mattina era uscita senza dirgli dove fosse diretta e da allora non si era fatta viva.
Mattia si sforzava di mantenere il controllo e non agitarsi, ma non preoccuparsi stava diventando molto difficile. E se le fosse capitato qualcosa?
-Non è ancora arrivata?- gli chiese il padre guardandosi incontro. Il figlio scosse la testa.
-Credo che tua madre possa dare di matto se non la vede entro dieci minuti. La maggior parte degli ospiti hanno accettato per vederla, lo sai vero? Siete sulla bocca di tutto il paese-
-Lo so papà-
Mattia uscì dal salone e provò a chiamarla sul cellulare. Niente, era staccato.
Laura salutò l'ultimo ospite e si sporse dalla porta per vedere se la nuora fosse nel parcheggio. Sospirò preparandosi ad entrare in salone.
-Buonasera a tutti. E' un onore per me avervi qui questa sera. Spero che insieme potremmo raccogliere una bella cifra da donare per la ricerca e appagare i nostri cuori sapendo di aver contribuito a un passo avanti nella medicina. Auguro a tutti voi una buona serata- Alzò un bicchiere e brindò insieme a tutti gli ospiti, seduti in sei tavoli circolari disposti nell'enorme salone.
E fu proprio mentre tutti gli ospiti brindavano che la porta del salone si aprì producendo un gran rumore.
Tutti si voltarono e videro Elisa. Mattia rimase a bocca aperta: indossava un vestito rosso in pizzo che le fasciava perfettamente i fianchi e ricadeva con una coda a sirenetta lungo le gambe.
Sotto lo sguardo vigile di tutta la sala si mosse incerta sui tacchi fino a raggiungere il marito.
Mattia si alzò e fece ciò che tutti volevano vedere: baciò Elisa e le scostò la sedia aiutandola a sedersi. Laura sorrise compiaciuta.
-Dove eri finita?- le domandò mentre i camerieri iniziavano a servire la prima portata.
-Mi stavo preparando-
Bugia: Elisa era a casa di Samantha che l'aveva aiutata a escogitare un piano per partecipare a entrambe le feste senza destare il sopetto di nessuno e le aveva anche prestato un vestitino.
Si era accorta però di essere in ritardo ed era corsa subito a casa, dove aveva trovato quello splendido vestito. Un piccolo regalo di Laura. Lo aveva indossato, insieme alle scarpe abbinate ed era corsa al casale.
-E prima?-
-Prima di cosa?-
-Dove sei stata questo pomeriggio?-
-Sono andata da Samantha-
-Devi dirmelo dove vai e con chi soprattutto-
-Non credo proprio-
-Io invece credo proprio di sì. E non tenere il telefono staccato, se te l'ho dato è perchè tu lo usi-
Le persone sedute accanto a loro cercavano di capire cosa si stessero sussurando i due, con scarsi risultati.
Tutti convenivano che Elisa fosse una ragazza incantevole e delicata, proprio la persona giusta per sistemare Mattia.
Il ragazzo si sporse per prendere la bottiglia di vino e servirlo alla signora che gli sedeva accanto, avvicinandosi a Elisa.
Una volta presa la bottiglia disse a Elisa. -Puzzi di fumo-
-E quindi?-
-Ti sei messa anche a fumare adesso? Non ti bastava l'alcool?-
-Sei insopportabile stasera-
Elisa si alzò dal tavolo e andò in bagno. Si guardò allo specchio e si passò un dito sulla palpebra inferiore per eliminare i residui di mascara.
-Non puoi andare via così- Mattia piombò in bagno.
Elisa sospirò e chiuse gli occhi. -Non posso neanche andare in bagno adesso?-
-Sì, ma non puoi tornare a casa dopo che sei stata fuori tutto il giorno senza avermi avvisato su dove sei stata e con chi-
-Cosa c'entra con il fatto che sono venuta in bagno?-
-C'entra-
-Tu sei impazzito-
Mattia l'afferrò per un braccio e la strinse a sé, facendo combaciare le sue labbra con quelle di Elisa. Le circondò i fianchi e la strinse di più. Elisa colta alla sprovvista spalancò gli occhi, lasciandosi poi andare, circondò il collo del marito con un braccio e con l'altra mano gli accarezzò la guancia ruvida a causa dell'accenno di barba.
Con il respiro corto si separarono e fecero combaciare le loro fronti.
Mattia desiderava baciare e stringere la moglie dal momento in cui gli aveva detto che aveva conosciuto un ragazzo. Aveva passato l'intera settimana a osservare ogni suo movimento, ogni squillo del cellulare, per cercare un indizio.
-Forse è meglio tornare di là- disse Elisa spaesata.
Quando tornarono in sala, la seconda portata era già in tavola.
-Hai le labbra rossissime- le disse Mattia.
-Chissà di chi è la colpa- rispose lei lasciandogli un bacio sulle labbra. Un gesto naturale, che sorprese entrambi, ma sopratutto Laura che li aveva osservati da quando Elisa era arrivata.
Il resto della serata fu infinitamente noioso: dopo aver finito di mangiare, Laura si era impossessata del microfono, e quasi fosse una lotteria aveva estratto ogni assegno dall'urna dove erano stati raccolti, annunciando volta volta la cifra raggiunta.
-Non ce la facevo più- esclamò Elisa, quando, finalmente, rientrò in casa. Si tolse i tacchi abbandonadoli in un angolo e sfilandosi il vestito.
Mattia deglutì e cercò di sviare lo sguardo. Non voleva salatarle adosso.
-Dormi su stasera?-
Per un attimo Elisa prese in considerazione di chiamare Betta e dirle di non venire a prenderla per andare da Francesco. Sarebbe rimasta a casa con Mattia, abbracciati sotto le coperte a guardare un film e a baciarsi.
Poi le venne in mente Sonia e cambiò subito idea.
-Sì, però vengo più tardi. I miei mi hanno detto di chiamarli non appena la festa era finita quindi..-
-Certo, fai pure. Io vado a stendermi: sono stanco morto-.
Elisa aspettò un'ora. Poi salì le scale sperando che Mattia si fosse addormentato. Una volta accertatasi che lo fosse, prese il vestito che aveva nascosto sotto il divano, lo indossò e uscì di casa.
Betta la aspettava alla fermata dell'autobus, suo padre le aveva prestato la macchina solo dopo averle fatto ben cinquatasei raccomandazioni, così dopo aver giurato solennemente posando la mano sull'album di famiglia, era riuscita a prendere la macchina e andare da Elisa.
-Allora, com'è andata la serata di beneficienza? Una noia mortale?-
-Ci siamo baciati-
-Cosa?- urlò Betta.
-Ci siamo baciati. Cioè lui mi ha baciata, però io non l'ho respinto. Oh, mi sento una stupida! Ha una ragazza!-
-E tu presto avrai un ragazzo se ti svegli un po'-
-Che significa?-
-Ieri ho parlato con Francesco, è cotto di te. Se solo lo considerassi un po' di più magari...-
-Io ci provo: Francesco mi piace, però poi Mattia ha dei momenti in cui è così dolce e premuroso e mi fa confondere. -
-Mattia è solo un opportunista. Lascialo stare-
Dieci minuti più tardi arrivarono alla festa. Casa di Francesco era abbastanza grande, non paragonabile a quella di Mattia, certo, però faceva la sua figura.
Quando Elisa entrò venne assalita dall'odore di fumo e subito fu tentata di chiedere una sigaretta a qualcuno.
-Eccoti! Ti stavo aspettando!- Francesco l'accolse con un caloroso abbraccio.
-Vieni andiamo fuori- le disse poi trascinandola in giardino. Non c'era nessuno. Erano tutti dentro a giocare a biliardino e a fare a gara di chi reggeva meglio l'alcool. Elisa non era mai stata a una festa del genere, però aveva letto dei libri in cui ne parlavano.
Elisa gli raccontò dell'assurda serata che aveva avuto, omettendo il bacio ovviamente.
-Circondata da ricconi-
-Non vedevo l'ora di svignarmela. Ma mia suocera ci teneva così tanto che conoscessi tutti i suoi amici del club- disse cercando di imitare la voce di Laura.
-Sai, non ti ci vedo proprio-
Elisa sorrise.
-E tuo marito?-
-Cosa?-
-Non ti faceva compagnia?-
-Oh, io e lui non abbiamo un bel rapporto-
-Troppo snob?-
-Troppo impegnato a portare la sua ragazza nel nostro letto-
-Oh...-
-Già-
-Mi dispiace-
-A me no. Così non mi sentirò in colpa quando anche io troverò qualcuno che mi piaccia veramente-
Francesco la guardò negli occhi e si avvicinò piano piano verso di lei fino ad azzerare la distanza e baciarla.
Elisa si chiese se stare con Francesco era davvero quello che desiderava. Se in realtà era Mattia quello che voleva e Francesco fosse solo un modo per dimostrare a sé stessa che anche lei, così come il marito poteva avere qualcuno. Decise di non farsi domande e di godersi solo il momento.
-Allora, ti senti in colpa?-
In tutta rispostà lei lo baciò di nuovo.
Obbligata a sposarti
By ambralia01
Elisa e Mattia tutto si aspettavano dalla vita tranne ritrovarsi sposati a 18 anni. Costretti a una convivenz... More