Jennifer
I miei occhi non si staccano dal cellulare, su ogni social network l'immagine di me e di Lana è al centro dell'attenzione. I fan sono impazziti e giudizi cadono come se fosse pioggia sulla mia testa e su quella di Lana.
Come cazzo è possibile?
Spengo il cellulare e mi massaggio la testa, tutto questo è incredibile!
Disdico tutti i programmi della giornata e corro subito dal mio avvocato che mi riceve subito.
"Suppongo che sia qui per..la notizia" Sospira e, con un cenno della mano, mi invita a sedermi.
"Non mi siederò perché la visita sarà breve; trovi il colpevole chiunque sia stato, non mi importa come, la pagherò. Voglio che questa storia sia cancellata entro 2 giorni. Ci siamo intesi?"
"Oh vuole passare alle maniere forti proprio come suo padre. Non era lei che diceva che era sbagliato agire contro la legge?" Sorride, uno di quei sorrisi che ti fanno voglia di prendere a schiaffi qualcuno. "Faccia quello che deve dannazione." Rispondo con freddezza e determinazione. "Non importa come, ma lo faccia."
Annuisce sospirando "Ma mi dica una cosa prima...questa storia a lei, oltre che qualche insulto, non le costerebbe nulla. Allora perché lo sta facendo? Perché vuole proteggere Lana?"
Le sue parole mi colpiscono. A quanto pare non sembra così tanto idiota quest'uomo.
"Perché lei...si è fatta il culo per essere un'attrice conosciuta e ora che la sua carriera sta andando a meraviglia non sarò io a rovinagliela. Lei perderà tutto, lo sai com'è il mondo cinematografico." Sospiro e alla fine mi siedo passandomi una mano fra i capelli. "Non merita di essere vista come.."
"Una puttana?" Finisce la frase per me visto che non sarei in grado di pronunciare quelle parole. "Beh magari non sarà così, ma resta il fatto che ha tradito suo marito. Più volte e queste sono le conseguenze."
"Si ma-"
"Jennifer ti conosco da quando sei piccola. Sei sempre stata contraria a queste cose e ora che ci sei dentro non ti rendi conto che quella che uscirà con più ferite qui sarai tu se decidi di insabbiare questa storia."
La sua voce è calma e le parole sono attentamente misurate. So che vuole solo il mio bene, ma non ci sono solo io in questa situazione di merda. Ci sono altre persone.
All'improvviso mi viene in mente la ragazza che mi sono portata a letto, ha sentito tutto e deve essere stata lei. Sospiro e mi alzo dalla sedia.
"So chi è stato. Andrò a prenderla e la convincerò a ritirare tutto."
"Jen stai attenta per favore." I nostri sguardi si incrociano e mi sorride timidamente. So che è ancora innamorato di me e questa faccenda gli fa male, ma la nostra storia è finita. Annuisco, non essendo in grado di parlare, ed esco dal suo ufficio più arrabbiata che mai. Digito il numero che mi ha lasciato la ragazza e quando mi risponde programmo un'appuntamento per quello stesso pomeriggio. La pagherà cara.
Alle 4 in punto mi reco al bar dove ci siamo date l'appuntamento, arrivo per prima e ordino una birra per calmare i nervi. Quella ragazzina non ha nessun diritto di ficcare il naso nei miei affari e di dirli ai quattro venti. Stringo la dita in un pugno e la vedo arrivare con un sorriso felice stampato in faccia.
Glielo faccio passare io quel sorriso.
"Hey a quanto pare non sei resistita molto senza di me." Ride e si accomoda tranquilla, come se non fosse successo nulla.
"Non hai nulla da dire?" Dico bruscamente innervosita dalla sua battuta.
"Ehm niente a parte che oggi sei davvero stupenda ma...non credo che questo sarebbe quello che vuoi sentire....va tutto bene?"
"Cosa?! Credi che non sappia che sei stata tu a dire ai giornali di me e di Lana?" Sussurro sottovoce con rabbia.
"Cosa...un momento sanno di voi? Cazzo Jennifer io non ho detto proprio nulla! Sei matta!" Esclama alzando la voce e attirando l'attenzione dei clienti del bar che si voltano verso di noi.
"Kate piantala di mentire. Ti giuro che se sei stata tu io-"
"Jennifer."
"Farò di tutto per farti-"
"Jennifer."
"Finire nei guai perché questi non-"
"Cazzo Jennifer! Guarda quelle ragazze laggiù! Hanno in mano un libro..." La guardo arrabbiata per il suo comportamento, ma quando vedo il libro a cui lei stava andando in contro mi blocco. Il titolo era chiaro "la verità su Lana e Jennifer".
Kate strappa il libro di mano a una delle due ragazzine e cammina verso di me intenta a scoprire forse il nome dell'autore e quando arriva a me, mi lancia il libro addosso.
"Pare che la fuga di notizie, di cui tu mi dai tanto la colpa, sia stata causata da questo libro scritto da una certa...RM, di sicuro non è l'iniziale del mio nome quindi.." Alza le spalle con ovvietà. "Prima di puntare il dito a caso, magari informati e comunque grazie per le minacce gratis."
"Io..."
"Vaffanculo Jennifer." Se ne va lasciando 20 dollari sul tavolo e rimango letteralmente a bocca aperta. Il mio sguardo corre dal libro alla ragazza. Complimenti Jennifer, hai una carriera di investigatrice davanti a te. Sbuffo e prendo i soldi con l'intenzione poi di restituirli.
Torno in macchina faccio un giro dell'isolato e scopro che ogni libreria ha in vetrina il libro.
"Cazzo!" Picchio una mano sul volante, questa proprio non ci voleva. Chi è RM? Chi cazzo di scrittore si firma con le iniziale del nome?!
Chi non vuole essere trovato.
Codardo del cazzo, almeno abbi le palle di dire chi sei.
Sospiro e ritorno a casa, oggi è stata davvero una giornata troppo pesante.
Saluto Marcus il mio portiere e, quando apro la porta di casa, mi ritrovo una Lana al quanto arrabbiata.
"Che cazzo hai combinato?! Ti sembra un modo per vendicarsi questo? Distruggendo la mia vita?! Tu sei una grandissima bastarda Jennifer, ti giuro che te la farò pagare. Dovesse essere l'ultima cosa che faccio perché se io vado a fondo, tu viene a fondo con me e-"
Sbatto la porta per farla stare zitta, le tempie mi scoppiano e il mal di testa aumenta sempre di più.
"Stai zitta. Zitta per favore. Non sono stata io." Prendo il libro che avevo messo in borsa e glielo porgo. "Ma qualcuno che sa di noi da sempre."
Lana, con una mano tremante, afferra il libro. Se lo gira fra le mani e guarda anche lei l'autore che si firma RM.
"Chi è? Jen...io non posso, tutto questo..."
Sospiro e mi passo una mano fra i capelli. "Me ne sto occupando." Cammino fino alla vetrina degli alcolici e prendo due bicchieri, verso del whisky e gliene porgo uno.
"Come fai a essere così tranquilla è? E
Come sappiamo che quello è il vero nome oppure non sei tu che hai messo quelle iniziali."
Butto giù il liquido tentando di restare calma.
"Ti posso dare un milioni di motivi per cui non lo farei mai, ma se ti fa stare meglio scarica la colpa su di me. Infondo hai sempre fatto così no?"
Mi rivolge un'occhiataccia, beh cara Lana la verità fa male no?
"Jennifer non ho proprio voglia di litigare ora."
"E allora cosa sei venuta a fare qui?"
"Te l'ho detto...credevo fossi stata tu."
Mi lascio andare a una risata scuotendo la testa leggermente. "Beh ora che sai che non sono stata io...perché sei ancora qui?"
"Io..."
I nostri sguardi si incrociano e il mondo scompare. Siamo solo noi, io e lei che facciamo l'amore con gli occhi.
Si dice che gli occhi siano lo specchio dell'anima ed è proprio da lì che si vede quanto le nostre anime sono fatte per stare insieme.
Ed ecco che il blu dei miei che si mischia con il marrone dei suoi. Acqua e terra che lottano e fanno l'amore. Due forze della natura.
So benissimo che cosa accadrà ora. So benissimo perché è venuta qui, ma non posso più fare nulla, il mio corpo reagisce senza pensare. Ci baciamo prima timidamente quasi fosse la prima volta. Solo un leggero tocco di labbra e poi con più passione e foga. Mi spinge sul divano e si mette a cavalcioni su di me, il mio corpo freme per averla ancora e la pelle brucia a ogni suo minimo contatto. Mi sembra di sognare, di toccare il paradiso con un dito.
Il mio cuore comincia a battere di nuovo e le mie mani a esplorare per l'ennesima volta il suo corpo che sembra scolpito dagli dei.
Mi toglie la maglia senza staccare le labbra dalle mie e infila le sue mani nei miei capelli tirandoli leggermente.
"Solo un'ultima volta Jen...l'ultima. Ho bisogno di te..."
"Anche io ho bisogno di te.." sussurro con le lacrime agli occhi riprendendo il bacio.