Matthew aveva perso il conto del tempo che aveva passato in quella stanza, come quando, d'estate, un giorno ti svegli e non ricordi più se sei ancora a Giugno o se oppure, tra bagni in mare e feste con gli amici sia già arrivato Settembre.
Il suo telefono però gli ricordava che da quando Hayley era stata male, erano passati sei mesi, e che lui quel giorno avrebbe dovuto prendere una decisione importante, la decisione più dura della sua vita.
Matthew sentì bussare debolmente alla porta per poi vedere entrare una persona che quindici anni fa aveva chiamava madre.
«Hei Matty...» disse lei prendendo una sedia e sedendosi vicino a lui, che non provava nemmeno a guardala.
Non che lui non le volesse bene, perché è impossibile non voler bene alla propria madre, ma lei lo aveva deluso e a volte la delusione è peggio dell'odio.
«Ho saputo solo ora di Hayley... Lo avessi saputo sarei venuta prima.» disse la madre, e Matthew pensò che se lui avesse presentato per bene Hayley a sua madre, probabilmente si sarebbero odiate.
«Non sei obbligata a farlo, non te n'è mai importato in ventotto anni, dubito che ora t'importi.» sospirò Matthew senza guardarla, Hannah, ormai era abituata a queste sue parole, a volte anche più forti, che l'avevano portata alla notte a piangere tra le braccia di suo marito.
«Matthew, sai che non è così, sono tua madre, ti voglio un mondo di bene e lo sai.» mentre Hannah pronunciava queste parole Matthew non poté fare a meno di scuotere la testa. «No. Non lo so, non ti sei mai comportata come una madre.»
«Ci sono state incomprensioni per cui ti ho chiesto scusa un milione di volte.» Matthew fece segno a sua madre di non continuare, le fece segno che lui voleva finirla lì.
«In passato non ti sono stata accanto, lascia che ti stia accanto ora... Perfavore...»
«È stata una tua scelta, io un tuo aiuto non lo avrei mai rifiutato, mai, ma tu non me l'hai mai dato, mi hai lasciato da solo, e ti sei ripresentata quindici anni dopo chiedendomi scusa. Ammettilo che ti vergognavi di me.» Matthew, non voleva alzare la voce, ma le parole gli uscirono incontrollate dalla bocca.
«Non mi sono mai vergognata di te. Non sapevo come affrontare la situazione, come aiutarti.»
«Perchè io sì? Avevo quindici fottuti anni, e non mi hai guardato in faccia una seconda volta quando mi hai lasciato ad affrontare tutto da solo. Dovevi togliere il figlio drogato di torno per mantenere la tua immagine di madre perfetta.» Matthew prese le distanze da sua madre, il più possibile.
Si ricordò la sera in cui, raccontò tutto a Hayley, le raccontò di come si suoi genitori schifati da come viveva lo avevano lasciato da solo, in mezzo a una strada, e di come poi era stata adottato da una famiglia che era riuscito a farlo diventare quello che era ora, e di come poi Olly si fosse messa in moto per cercarlo.
Si ricordava ancora tutto.
«Pensi che per noi fosse stato semplice? Tu non hai idea di quello che noi abbiamo passato.» disse sua Hannah avvicinandosi e cercando contatto fisico con lui.
«Tu non hai idea, di quello che io ho passato. Mi avete abbandonato senza niente, in mezzo a una strada, non vi è mai importato di sapere se io fossi ancora vivo, sarei potuto morire di freddo, di fame, ucciso da qualcuno, ma a voi importava solo della vostra reputazione. Pensa che per un tempo ho continuato a chiamarvi genitori.» disse Matthew accennando una risata ironica «Ma voi non potete essere considerati tali, per questo, quando penso ai miei genitori penso a Jonathan e Kate, e non a te e quell'altro.» disse Matthew per poi finalmente risedersi.
Matthew pensò, che quando aveva detto a Jonathan e Kate di Hayley, loro avevano fatto un volo di tre ore, con la fobia dell'aereo solo per vederla.
Matthew si voltò verso Hannah che non aveva avuto parole per rispondere, perché non c'erano, non c'era niente che potesse giustificarli, nulla.
«Tutti si meritano seconde possibilità The...» Hannah non fece in tempo a concludere la frase che Matthew la interruppe battendo un pugno sul tavolino accanto a lui.
«Non chiamarmi così.» disse a denti stretti, guardando la donna che un tempo avrebbe chiamato madre, fece un respiro profondo per calmarsi.
«Perchè dovrei darti una seconda possibilità? Non hai saputo amarmi quando ne avevo bisogno, non meriti di amarmi adesso.» concluse Matthew tornando a non guardarla, la donna annuì, era triste, delusa da sé stessa probabilmente.
Ma aveva forse Matthew torto? No.
Si diresse verso l'uscita per poi essere bloccata da Matthew.
«Toglimi una curiosità, come ti senti ora, a vedere che qualcuno è riuscito in ciò che tu non sei stata in grado di gestire? Come ci si sente?Eh?»
Matthew come risposta ottenne il rumore di una porta sbattuta.
***
Matthew fu costretto da Joe a lasciare la camera di Hayley e andare nello studio di Emma.
«Matt, sai che sono l'unica persona che vorrebbe farti questa domanda, ma ormai non ci sono più possibilità...»