A boy like that SOSPESA

By itsTods

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Christa è una ragazza ribelle, sarcastica ed indisciplinata. Detesta suo fratello, e farebbe di tutto per far... More

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By itsTods

Capitolo Ventiquattresimo

Dormire si rivelò letteralmente impossibile.

Mi rigirai nel letto per un tempo incalcolabile, piangendo per la frustrazione e lo schiacciante senso di colpa che mi avvinghiava. Che cosa mi aveva fatto? Sembravo vittima di un sortilegio.

Avevo la sensazione che le mie labbra stessero ardendo: le sue mi avevano marchiata a fuoco, segnata per sempre. Colpevole, traditrice, peccatrice. Non riuscivo a smettere di pensare a lui, a quel bacio perfetto, ma terribilmente sbagliato. Me lo sentivo addosso, dentro, in ogni parte di me. E la cosa mi stava facendo impazzire.

Alle quattro del mattino mi ero finalmente tirata su, perché non riuscivo a sopportare l'idea di rimanere lì a farmi tormentare da quei pensieri spaventosi, ed ero uscita nei corridoi, col pretesto di andare a cercare Becky, nonostante sapessi benissimo dove si trovava.

Il fatto che dovessi mentire a me stessa era sinceramente la cosa più patetica che avessi mai sentito. Con chi mi giustificavo? Con la mia coscienza?

Sei ridicola, Christa.

Infatti, invece di dirigermi verso i dormitori dei ragazzi, imboccai una serie di strade a caso, lasciandomi guidare dalla fioca luce del corridoio e dalle mie gambe stanche. Nonostante tutto, sapevo dove stavo andando.

Quando finalmente raggiunsi l'infermeria, mi sedetti sul secondo scalino, lo stesso di ogni volta.

Sinceramente non so cosa sperassi. So solo che aspettai. Tanto.

Ma, questa volta, Harry non venne a salvarmi.

...

Fui risvegliata da un paio di mani morbide che mi scuotevano piano le spalle.

Spaventata mi sollevai immediatamente, stropicciandomi gli occhi, con il cuore che cominciava ad accelerare il battito. Chi poteva essere?

Harry? Era venuto? Era tornato? Aveva deciso di non ascoltarmi?

Oppure Louis? Sapeva già? Gli aveva già raccontato tutto? Aveva deciso di non perdonarmi?

Pian piano misi a fuoco la figura gioviale di Mrs Fincher, l'infermiera, e mi lasciai sfuggire un enorme sospiro di sollievo.

-Cara, cosa ci fai qui? È tutto a posto?-il suo viso grassottello era corrucciato e pieno di preoccupazione, cosa che un po' mi fece sorridere, e un po' mi mise a disagio.

Mi rialzai, stiracchiandomi piano e trattenendo uno sbadiglio. Dovevo essermi addormentata per sfinimento, alla fine, ma quanto potevo aver riposato? Un'ora? due? Dieci minuti? Ero piuttosto indolenzita: non era stata proprio una grandissima idea.

-Uhm.-farfugliai, ignorando deliberatamente la prima domanda.-Sì.

Vestita come una barbona, completamente scalza, addormentata su una rampa di scale, non potevo aver fatto di certo la migliore delle impressioni. C'era molto da fraintendere, effettivamente.

-Hai bisogno di qualcosa?- la preoccupazione stentava a lasciare il suo volto, così feci del mio meglio per abbozzare un sorriso stanco, e assolutamente bugiardo.

Avrei avuto bisogno di un sacco di cose, in realtà. Una macchina del tempo, per cominciare. O quanto meno una vanga per scavare una profondissima fossa dove seppellire me e la mia dignità.

Mrs Fincher ricambiò ampiamente il sorriso e, ancora una volta, mi sentii a disagio. -Cercavi qualcuno?

-No, no.-dissi subito, tutto d'un fiato, mettendomi i capelli dietro l'orecchio e facendo nuovamente un piccolo sorriso di cortesia.-Adesso è meglio che vada. Buongiorno, signora.

Lei mi sorrise di nuovo, scuotendo la testa piano, con accondiscendenza, come a voler dire "I-giovani-d'oggi-chi-li-capirà-mai", ed aprì la porta dell'infermeria.

Cominciai a risalire il corridoio, stringendo le mani a pugno e mordendomi il labbro inferiore a sangue per impedirmi di fare una stupidaggine, ma poi ci ripensai, e tornai sui miei passi:- Mrs Fincher?- la chiamai, con la voce incerta.

Lei si girò a guardarmi, un po' confusa dal mio repentino cambiamento.

-Sì?

Dillo ora, Christa. Se proprio devi dirlo, dillo adesso. Prima che tu te ne penta.

-Ha... per caso visto, uhm, Harry? Sa, quel ragazzo con cui ero la scorsa volta. Capelli ricci. Alto. Un sorriso che va da un orecchio all'altro e un enorme freccione sulla testa che dice "Sono un'idiota", ...ha presente?

Il sorriso sul suo volto scomparve piano, e abbassò lo sguardo, incupendosi:-Oh.

Cosa avevo detto di sbagliato?

Leggere la sua espressione sarebbe stato impossibile. Sembrava troppo assorta nei suoi pensieri per rispondere alla mia domanda, ed io cominciavo a sentirmi maledettamente a disagio.

Dopo quello che mi parve un secolo i suoi occhi scuri si alzarono per incontrare di nuovo i miei, accesi da un'emozione che non riuscii ad identificare:-Come sta?

Come sta?

Ma che razza di domanda è "Come sta?"?

È il tipo di domanda che si fa a chi è legato da un rapporto molto stretto con la persona di cui si parla. E non era certo il mio caso.

Io ed Harry Styles non avevamo alcun tipo di rapporto.

Più o meno.

Dannazione.

-Oh, guardi, non ne ho idea.-dissi, roteando gli occhi. In un certo senso sapevo che la conversazione, di lì in poi, non avrebbe preso una piega che mi sarebbe piaciuta.

L'infermiera tacque di nuovo, con gli occhi questa volta puntati dritti nei miei

Avete presente tutta quella roba del "Se guardi nell'abisso, l'abisso guarderà dentro di te?", lasciatevelo dire: è tutto vero.

Se avessi dovuto utilizzare una sola parola per descrivere cosa riconobbi, in quello sguardo triste e vacuo, sarebbe "disperazione".

E non "disperazione" come "infelicità", o come "dolore". Intendo "disperazione" nel senso letterale del termine. Assenza di speranza.

Perché? Per cosa? Oppure, per chi?

Per una che nella sua vita si è sempre fatta i fottutissimi fatti suoi, è singolare quante domande tu ti faccia, Christa. Non solo acida, troia e irresponsabile. Anche ficcanaso.

Ma prima che potessi dar voce ai miei dubbi, e chiedere a Mrs Fincher dei sonniferi, lei si riscosse, borbottando un:-Fa nulla, fa nulla.-e varcando nuovamente la porta bianca alle sue spalle, lasciandomi sola con le mie domande.

...

Dieci minuti dopo, guidata probabilmente dal senso di colpa che mi gridava in pieno viso "ma che razza di amica sei?!" mi ritrovai davanti alla porta della camera di Liam, per controllare in che stato fosse Becky.

Sarò sincera: era capitato più di una volta, che ci fossimo ubriacate, a Bradford. Qualche festa, qualche serata, qualche pomeriggio noioso da movimentare. Ho sempre avuto una pessima influenza su questa ragazza. Molto più di quanto lei abbia avuto una buona influenza su di me, comunque.

Bussai un paio di volte, piano, con le nocche della mano destra. Cominciavo a sentire mal di testa.

La terza volta, mi venne ad aprire un Liam assonnato e senza maglietta, che mi salutò con un enorme sbadiglio in pieno volto. Il suo alito avrebbe steso un grizzly. Mi chiesi come diavolo avessi fatto a trovarlo attraente. Sul serio, cosa pensavo?!

-Ciao, uhm, Christa.- brontolò, nello sbadiglio, grattandosi il braccio.-E' presto.

Mandai gli occhi al cielo, facendo una smorfia:-Becky è qui?

Che domanda stupida. Certo che è qui.

Lui annuì, con un sorriso, facendosi da parte per farmi passare.

La prima cosa che fidi fu che Becks se ne stava sdraiata sul suo letto, con un cuscino sulla faccia, lamentandosi come una bestia agonizzante al macello:-Spegni la luce! Spegni il sole! Mi bruciano gli occhi, ho sonno, voglio dormire!

La seconda, fu che non indossava altro che la sua maglietta.

Mi voltai verso di lui con gli occhi strabuzzati, incredula. Come, scusa? Non poteva essere. Era davvero successo quello che credevo fosse successo?

Oh, vi prego, no. Ditemi che mi sto sbagliando.

Liam parve leggermi nella mente, perché immediatamente arrossì e balbettò qualcosa come:-No, 'dio, ehm, no! Accidenti, Christa non è come sembra.

Lo guardai truce, incoraggiandolo ad andare avanti, perché in quel momento non riuscivo ad immaginare nient'altro che lui che si scopava la mia migliore amica dopo aver fatto a botte con Harry che, per inciso, era andato a salvarla da mio fratello.

E la cosa era così incasinata che solo a pensarci mi si ingarbugliava la testa.

-Lei, oh, Christa, lo sai che non approfitterei mai di lei, così...lo sai, vero?-sembrava davvero in imbarazzo, era rosso fino alla punta delle orecchie.

-Cazzo, arriva al punto Liam, ho un fottuto martello pneumatico in testa!-sbottai.

Una vocina flebile borbottò qualcosa come:-Spegni la radio! Basta litigare! Ho mal di testa! Mi fischiano le orecchie, ho sonno, voglio dormire!

Becky aveva decisamente esagerato.

Promemoria personale per Christa: non lasciare Becks da sola ad una festa. Mai più.

-Dopo che te ne sei andata, io ed Harry abbiamo, beh, ci sono state...delle incomprensioni.- la sua voce tradiva un certo risentimento.

Osservai bene il suo viso: un occhio nero spiccava sul resto, assieme ad un piccolo taglio sul sopracciglio. Però. Pensavo fosse conciato peggio. Mi aspettavo ossa rotte, denti saltati, fiumi di sangue peggio di un film sui vampiri. Harry doveva essersi contenuto. Chissà poi perché.

-Ahh, andiamo Liam, so della rissa.- lo interruppi, e lui sembrò vagamente perplesso.-Dimmi del dopo.

-Dopo l'ho portata qui, visto che non aveva con sé le chiavi della tua camera e tu sembravi sparita nel nulla. Le ho tolto il vestito,- gli lanciai uno sguardo infuocato, e lui aggiunse subito:-ma solo perché si è vomitata addosso, lo giuro, non guardarmi con quella faccia.

Lo scrutai di sottecchi, ancora indecisa se credergli o meno. Non che non mi fidassi di Liam. Era più che altro che, avendo la coscienza sporca, cercavo qualcun altro che avesse fatto qualcosa di altrettanto brutto, o di peggiore, che si prendesse la colpa al mio posto.

Terribilmente immaturo da parte mia.

Fulminai Liam con un'occhiataccia che lasciava intendere un chiaro "Non-finisce-qui", e mi diressi verso la mia lagnosa amica.

-Muoviti, alza il culo.-le dissi, strappandole il cuscino dalla faccia.-Vieni, ti diamo una ripulita e ci prendiamo un caffè.

//

NdA

Tadaaan! Dopo dieci giorni esatti, eccovi il nuovo capitolo! Spero di riuscire a mantere sempre questo ritmo d'ora in poi, anche se è molto complicato perchè mi ci vogliono ore (sono seria, ore) per controllare e ricontrollare i capitoli!

Mi sto letteralmente scervellando per cavarcene qualcosa di buono!

Domanda di routine: cosa ne pensate del capitolo? della decisione di Christa? condividete i suoi dubbi?

Cosa pensate dell'incontro con Mrs Fincher? Sono curiosa di sapere le vostre intuizioni!

Finalmente abbiamo ritrovato Becky. In quante speravano nel #Biam (?) [n. Becky+Liam (???)] Su le mani, su, su. Don't be shy.

VOLEVO INOLTRE FARVI NOTARE I FANTASTICI NUMERINI ROSSI SOTTO LA TRAMA DI ABLT: PIU' DI DUEMILA LETTURE. DUEMILA.

Siete adorabili, vi adoro.

Un bacio immenso a Vic, che è davvero bellissima e trooooooppo gentile. Spero che il capitolo ti sia piaciuto, cara!

Scusate per la nota lunghissima ahahhaah

Bisous, Tod

p.s. potrei cominciare a postare una mia 'vecchia' ff anche qui su wattpad, cosa ne dite? Let me know.

p.p.s. A destra/ Inizio capitolo Christa, again.

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