Mi rifugiai dalla pioggia in uno dei tanti combini che c'erano a Tokyo. (supermercati giapponesi aperti 24 ore su 24). Non avrei dovuto camminare così tanto nelle ore della notte, ma non riuscivo a dormire.
Appena entrai mi scontrai con il mio amico di scuola per sbaglio.
-Hey pikachu!- salutai arrossendo leggermente. -Come mai qui a quest'ora?-
-Ah Takashi, non riuscivo a dormire e stavo morendo di fame.- alzò la busta con il cibo sorridendo. -Tu?-
-Chiamami Yutsu.- gli ricordai. -Anche io non riuscivo a dormire, ma ho camminato così tanto e ora piove a dirotto...- borbottai dandomi della stupida mentalmente.
-Uh, io abito da solo praticamente nella casa qui di fronte, vuoi venire?- chiese facendomi arrossire ancora di più. -Tranquilla, non disturbi.-
Dopo che Kaminari mi ebbe pregato accettai, stava anche per mettersi in ginocchio ma non volevo fare figure di merda.
-Avevi troppi pensieri nella testa per dormire?- mi domandò appena entrati nel suo piccolo appartamento.
-Mmh, è per qualcuno che mi piace...- mormorai, cercando di non far capire che era lui.
Si sedette a terra vicino al tavolino e così feci anch'io, mettendomi di fronte a lui.
-Ah, anche a me.- spalancai gli occhi. -A te chi è?-
-Mmh il suo cognome inizia con una lettera straniera...-
-A me il nome!- esclamò con la voce incrinata. -Mmh, Kirishima?-
-Kyoka?- domandai invece io.
-Prima tu.-
Sbuffai.
-Insieme, al mio tre diciamo se si o no.- alzai una mano e feci con le dita 'tre', 'due', 'uno'.
-Si.- dicemmo entrambi.
Non posso di certo dirgli 'no, sei tu'.
Ma la cosa che mi fece più male fu il suo sì.
-Ah...- abbassai lo sguardo verso il tavolino e poggiai una mano sulla mia faccia, coprendo la lacrima che mi era scesa.
-Y-yutsu?- si alzò e poggiò una mano sul tavolo, si porse in avanti e con l'altra mano mi tolse la mia dalla faccia. -Stai bene?-
-C-certo!- balbettai tirando su con il naso. Con ancora la mia mano nella sua, la strinse ancora di più. -Dai, pikachu, probabilmente ha smesso di piov...-
-No, non ha smesso.- indicò la finestra. -Dai, andiamo a dormire, ho un futon in più.-
-Okay, vado in bagno.- sospirai lasciandoli la mano e, sotto la sua indicazione, mi diressi in bagno.
Dopo essere stata svariati minuti ad osservarmi allo specchio, cercando di cacciar via alcune lacrime, andai nella sua camera, di fianco alla cucina.
-Ka...- mi fermai quando lo vidi con un enorme pigiama unito di Pikachu, seduto sul futon.
-MA QUANTO SEI CARINO?!- esclamai e subito dopo mi tappai la bocca, sapendo di aver avuto un momento da fangirl esagerato. Lui arrossì leggermente.
-G-grazie... Tu dormi così?- indicò i miei vestiti, un po' bagnati per la pioggia. -Scusa, dovevo aiutarti prima.-
-No, tranquillo. Sto bene così.- mi tirò verso di se prendendomi dal polso, i nostri visi erano troppo vicini. Mise una mano sulla mia fronte.
-Sei rossissima e scotti. Probabilmente hai la febbre.- mi informò.
-Resto comunque così.- mi lamentai, allontanandomi da lui.
-Allora non servirà il secondo futon.- lo guardai confusa, ma prima che potessi chiedergli qualcosa mi fece letteralmente cadere sul suo stesso futon e si sdraiò, facendo sdraiare anche me.
-Che cos...- mi fermai quando lui mi strinse a se.
-Così stai calda. 'Notte, Yutsu.- sorrisi, anche se lui non poté vedermi.
-'Notte Pikachu.- sussurrai, mentre mi addormentavo.
Il suono frustante della sveglia mi fece aprire gli occhi, notando ancora Kaminari che mi stringeva.
-Kaminari...- si staccò lentamente guardandomi. -Non mi sento bene...-
-Ti avevo detto che avevi la febbre - starnutì. -L'ho presa anch'io, credo.-
-Scusami! Ti ho contagiato.-
-Non importa.- posò una mano sulla mia guancia, facendomi avvampare. -Tu non hai la divisa e abbiamo entrambi la febbre, restiamo qui?-
Lo fissai dolcemente, innamorandomi ancora di più di lui con quel cappuccio di Pikachu. Annuii.
-Sei una delle persone più pucciose che io abbia mai conosciuto.- rise leggermente.
-Chi sarebbero le altre?-
-Beh, Midoriya e Kirishima, ovviamente.- pensai alle loro faccine carine, ma in quel momento lui lo era ancora di più. -Hey Denki, credo di star delirando.-
-Uh, è la prima volta che mi chiami per nome, che carino.- accarezzò la guancia con il pollice. -Beh, la febbre fa questo effetto.-
-Sto per dire qualcosa di cui mi pentirò e che non direi mai e poi mai e poi mai se non ubriaca o con la febbre, appunto.- lui inarcò un sopracciglio, aspettando che continuassi. Con la febbre alta non riuscivo a ragionare, per cui fui abbastanza diretta. -Sei stupido.-
-QUESTO LO SAPEVO GIÀ.- si finse offeso, facendomi ridere.
-Fammi continuare.- lui annuì. -Sei stupido. Come puoi pensare che mi piaccia Kirishima?-
-Ma hai appena detto che è carino...- mormorò.
-Ma che cazz... Chi altro ho detto che è carino?- lo guardai basita. -Denki, il tuo cognome inizia con una letteta straniera.-
Spalancò gli occhi.
-Non l'avresti mai detto eh?- sorrise. -Yutsu, il tuo nome inizia con una lettera straniera.-
Lo guardai per un po', cercando di realizzare cosa avesse appena detto. Battei un paio di volte le palpebre, mentre alcune lacrime di gioia calavano dagli occhi.
-Sono... felice.- sussurrai tra le lacrime.
-Ma hey, non piangere!- avvicinò il mio volto al suo. -Lo sono anch'io.-
Mi lascia un bacio, poi un'altro, e continua così per svariati minuti fin quando entrambi non ci addormentiamo di nuovo per via della febbre.
-Come mai ieri eravate assenti?- ci chiede subito Kirishima, sospettoso.
-Febbre.- risondemmo all'unisono.
-Ah?! Entrambi?!- esclamò invece Sero.
-Tsk, ma chi cazzo se ne frega.- Bakugou se ne va, mostrando il dito medio.
-Dai, entriamo in classe.- Kaminari si avvicina a me e mi lascia un bacio sulla bocca, per poi entrare dentro la classe.
-EH?!- urlano sia Kirishima che Sero. Sorrido in imbarazzo.
-Suppongo di essere la sua ragazza, mh.- dico per poi seguire Kaminari, prendendolo per mano.