«Mi devi raccontare tutto!! Tutto, nei minimi particolari.» le stava dicendo Julia.
Si trovavano su un taxi per dirigersi a lavoro e puntualmente Julia si stava truccando, siccome non faceva mai in tempo a farlo a casa sua. Si stava rifinendo il contorno occhi mentre Alyssa le stava raccontando la giornata.
«Cioè, vi siete fermati ad un semplice bacio?!» aveva chiesto indignata Julia.
«Sì, ci siamo baciati e poi abbiamo parlato ancora un po e lui mi ha baciata anche davanti la mia porta, che guarda un po si trova di fronte quella sua.»
«ASPETTA. . . ASPETTA! Vorresti forse dirmi che in quell'appartamento silenzioso ci vive lui?!»
«Sì.»
«E non ha fatto nessuna avance?»
«No. È un tenero ragazzo.»
«Ah, bé, allora.»
«Inutile che fai la finta delusa! Guarda che è davvero tenero come ragazzo.»
«Calmati Alyssa. Nessuno dice che non sia un ragazzo tenero, sto solo dicendo che dopo una bella giornata come quella che hai vissuto con lui ci stava bene farlo alla fine e non fermarsi al bacio.»
«Ma se questo è stato il primo appuntamento! E non è che sia proprio una buona cosa farlo al primo appuntamento.»
«Ma sentiti, Alyssa! Non sei nei tempi dove bisognava sposarsi per farlo. Se stai bene con una persona lo fai, se non ci stai bene non lo fai. E mi è sembrato di capire che tu sia stata bene con lui, e quindi perché non l'hai fatto?»
«Te l'ho detto Julia, non mi va di farlo al primo appuntamento. . . »
«Allora devo smentirti, mia cara, perché quello di ieri non è stato il vostro primo appuntamento. Se non vado errata avete parlato quella sera del suo incontro, giusto? Per più di un'ora quella sera e dall'ora di pranzo fino alla sera ieri. Cioè, è stato un sacco di tempo ed avete sicuramente avuto un sacco di tempo per parlare. Poi ti ha portata a fare un giro a cavallo! Un giro a cavallo, lo capisci che succede solo nei film, Alyssa? E tu, che hai fatto? Ti sei voluta fermare al solo bacio con quel ragazzone?! Cioè, io non avrei visto l'ora di spogliarlo per ammirare i suoi muscoli!»
«Julia, per piacere!»
«Non puoi negare che non sia sexy, amica mia. Hai fatto sicuramente bingo.»
«È un ragazzo carino e molto simpatico.»
«Rimango comunque dell'idea che ci avresti dovuto fare qualcosa di più. Ma almeno sono contenta che tu abbia lasciato alle spalle la storia col tuo ex fidanzato.»
«Guarda che l'avevo già dimenticato!»
«Ah, e perché non volevi venire con noi all'incontro del ragazzo che ti sta facendo vivere esperienze che neanche lontanamente avresti avuto in mente di vivere?»
«Te l'avevo detto, dovevamo alzarci presto la mattina per andare a lavoro.»
«Però il lavoro è scomparso dalla tua mente quando parlavi con lui davanti la palestra, giusto?» aveva detto lei mentre scendeva dal taxi, facendo scendere anche Alyssa. «Comunque è grazie a me che stai conoscendo lui, quindi penso di meritarmi la possibilità di conoscerlo. Quando me lo farai conoscere?»
«In realtà non saprei, non ci siamo messi d'accordo su quando rivederci.»
«E ancora ti chiama?»
«E allora fallo tu, no?»
«Ma aveva detto che avrebbe richiamato lui.»
«Ma se tutti dicono di sì. Tu non gliel'hai data e lui non potrebbe mai richiamarti.»
«Innanzitutto Ethan è decisamente diverso dai ragazzi con cui esci tu, e questo è fuor dubbio. E secondo, mi ricordi come ho potuto scegliere un'amica del cuore così diversa da me?» aveva detto ridendo Alyssa, facendo capire all'amica che stava scherzando.
«Perché sono la migliore amica che tutte vorrebbero avere.» aveva risposto Julia col sorriso, entrando insieme all'amica nell'ufficio.
La mattina del venerdì era caotica. Stava per uscire un nuovo libro ed Alyssa doveva assolutamente finire di recensirlo. Per fortuna che era arrivata all'ultimo capitolo e poi finalmente poteva definirsi libera per il resto del weekend.
«C'è Ethan qui fuori.» aveva detto Julia, che nel frattempo si stava prendendo una boccata d'aria fuori dalla finestra.
«Ethan?!»
«Sì, vieni a vedere.» la aveva esortata l'amica.
Effettivamente Ethan si trovava fuori. Le aveva fatto una bella sorpresa.
«Bé, allora l'ultimo capitolo lo finisco a casa.»
«E no mia cara, tu finisci il tuo capitolo. Se scendessi ora, penserà che sapevi che stava qui davanti. E non vorrai mica passare per una spiona che sta dietro la finestra.»
«Infatti non sono io quella che hai appena descritto.» aveva precisato Alyssa.
«Ad ogni modo non puoi portare il lavoro a casa. Fatti attendere. Fatti desiderare un po.»
«Ma io ho il mio modo di approcciarmi, Julia! E accetto il tuo, dovresti fare lo stesso col mio.»
«Tu fidati di me. Adesso io vado e lo intrattengo mentre tu finisci il capitolo. Ti prego, fidati di me almeno questa volta.»
E poi era uscita dall'ufficio lasciandola sola con l'ultimo capitolo e l'agitazione per Julia. Sicuramente avrebbe combinato qualche guaio.
Le ci era voluto parecchio per frenare la sua voglia di uscire e salvare Ethan dalle grinfie di Julia, però si era ritrovata a pensare che forse aveva ragione. Doveva un po fare la ragazza difficile e lasciare un po sulle spine il pretendente, proprio come fanno tutte le ragazze di questo mondo.
Finalmente aveva finito e quindi si era data un'ultima occhiata prima di scendere: un jeans celeste chiaro ed una camicetta andavano più che bene. Era perfetta.
Scendendo aveva subito individuato Julia ed Ethan, con quest'ultimo che portava una maglietta con su scritto il suo cognome stretta al corpo e un pantalone della tuta. Non molto elegante e forse non lo sarebbe stata nemmeno la loro giornata, aveva pensato raggiungendoli.
Tutti i presenti al piano di sotto stavano guardando Ethan ed addirittura due ragazza della reception stavano commentando come due ochette guardando con occhi dolci l'estraneo, ma Ethan non sembrava minimamente imbarazzato dai loro sguardi, mentre Alyssa sperava di potersi dileguare presto da quell'ambiente.
In un breve lasso di tempo, l'ansia l'aveva presa, sempre più incombente e predominante.
«Ciao.» aveva detto cercando a tutti i modi di mascherare l'ansia scaturita dalla situazione.
«Ciao. Sei molto bella oggi.» aveva risposto col sorriso.
«Grazie.» aveva risposto, cercando di affrettare l'uscita dall'ambiente di lavoro.
«Hai una splendida amica.»
«Sai, Alyssa, gli ho chiesto se ha degli amici lottatori disponibili.» aveva aggiunto Julia col sorriso.
«Andiamo?» aveva avanzato Alyssa, sorridendo nervosa.
«Di già? Non rimanete un altro po qui ad aspettare che finisca il mio orario di lavoro?» aveva chiesto insistendo Julia.
«Non credo. Dobbiamo andare.» aveva ribadito Alyssa, lanciando un'occhiataccia fulminante all'amica.
Julia, invece, non aveva colto l'occhiataccia ma ancora insisteva. «Puoi comunque salire al piano di sopra e dirmi tutto sui lottatori. Non ne so nulla.»
Ethan aveva colto il nervosismo di Alyssa ed allora aveva deciso di entrare in azione. «Sarà per un'altra volta, ma ho già prenotato in un ristorante e siamo leggermente in ritardo. E poi ho gli allenamenti e non possiamo fare ritardo. Tu sei pronta?» aveva poi chiesto rivolgendosi ad Alyssa.
«Sì.» aveva risposto lei, felice che lui si fosse presentato in suo aiuto.
Allora Ethan le aveva lasciato lo spazio e con una mano sulla schiena erano usciti da quell'incubo di Alyssa. «È stato un piacere conoscerti, Julia.»
«Oh, il piacere è stato mio, credimi.» aveva risposto, visibilmente delusa che non erano rimasti.
L'aveva fatta salire in macchina e poi erano partiti, mentre tutte le ragazze erano andate ad affacciarsi alle finestre che davano sullo spiazzale fuori dall'edificio.
«Certo che sai far andare le attenzioni tutte su di te.» aveva sollecitato Alyssa.
«Solo perché mi trovavo con la tuta.»
Lei era scoppiata a ridere, contenta del fatto che a Ethan non interessavano le altre bocche che sbavano guardandolo. «Grazie per avermi tirata fuori da quel caos.»
«Forse ho sbagliato nel farti una sorpresa dove lavori?»
«No, macché, figurati.» aveva risposto col sorriso per sincerarlo che tutto era a posto.
«Hai fame?» aveva chiesto lui, senza distogliere un attimo lo sguardo dalla strada.
«Leggermente.» aveva ammesso lei.
«Ti va bene se andiamo in qualche pub, perché lì posso prendere un'insalata leggera siccome poi ho davvero gli allenamenti.»
«Certo.»
«Hai mai mangiato in un pub, vero?»
«In realtà no.»
Ethan era scoppiato a ridere ed Alyssa con lui.
Erano arrivati al pub. L'aria al suo interno era bello fresco però in compenso si stava molto bene. C'era solo un'altra coppia intenta a mangiare delle ali di pollo fritte sedute ad un altro tavolo. Ethan ed Alyssa invece si erano accomodati vicino in un altro tavolo lontano dai bagni.
«Quindi hai conosciuto Julia. Che ti sembra?»
«Simpatica, anche se non ha mai smesso di toccarmi mentre mi parlava.»
«Ah, non ti preoccupare. Fa queste moine con tutti i ragazzi.»
«Le hai parlato della nostra passeggiata a cavallo, vero?» aveva chiesto lui, col sorriso di chi sapeva la risposta. «Nemmeno sono entrato che mi ha chiesto quando portavo anche lei a fare una passeggiata a cavallo. E poi ha aggiunto che sapeva che ti avevo baciata.»
«Tipico di Julia. Non c'è nessun filtro tra il suo cervello e la bocca.»
«Siete completamente diverse. Come vi siete conosciute?»
«Ero nuova. Ti ho detto che vengo dal Canada e lei mi ha dato una mano. Crede che da sola una canadese a New York non può farcela.»
«Ed ha ragione?»
«In parte. Diciamo che lei mi ha detto in quali posti andare, quelli adatti a me, se capisci cosa intendo. In Canada ho alzato due volte l'asticella ed entrambe ho vomitato ed è una sensazione che non voglio riprovare. E quindi lei mi ha aiutato, anche se non capiva il perché non fossi come lei. Perché sì, Julia è dell'idea che fidanzarsi a lungo termine a New York è una pazzia. Lei preferisce essere single e godersi la vita sotto quel punto di vista.»
«Allora potrei presentargli qualcuno che le andrebbe a genio sicuramente.»
«No no, lei dice così ma non lo pensa. È stata lasciata e quindi diciamo che non crede più in una relazione stabile ed ora pensa che l'unico modo per non pensarci è divertirsi ma non è così. Col tempo lo capirà anche lei.»
«Sicuramente. Hai scelto cosa ordinare?»
«Non saprei. Tu cosa prendi?»
«Ovviamente l'insalata.»
«Tu pranzi solo con l'insalata prima degli allenamenti?»
«Non sempre. Sempre qualcosa di salutare e poco calorico. Però principalmente sono ortaggi. Ma tu non sei tenuta a prendere lo stesso, qui fanno anche gli hamburger e tanto altro.»
«No, dai, la prendo anch'io un'insalata.»
«Guarda che davvero non sei tenuta a prenderla per forza.»
«Lo so, ma prendo ugualmente l'insalata. Non vorrei mangiare qualcosa che potrebbe farti venire voglia di mangiarla e non rispettare la tua dieta.»
Ethan era rimasto a fissarla, mentre si dipingeva un sorriso sulle sue labbra.
«Che c'è?» aveva chiesto Alyssa, accorgendosi di essere fissata.
«Davvero non ho mai conosciuto nessuna ragazza come te prima d'ora.»
«Nemmeno io.» aveva replicato lei.