-no! - esclamai
-eddai non vuoi fare niente-esclamò lui. In effetti era vero, ma non è di certo colpa mia se lui proponeva giostre troppo, troppo pericolose.
-abbiamo già fatto un sacco di giostre paurose, ma questo è troppo, io su quel coso infernale non ci salgo!-
-dai...mi tieni la mano-disse e in un momento di debolezza, che è durato solo due secondi sorrisi, quei due secondi gli bastarino per prendere due biglietti e mettersi in fila per salire sul coso infernale.
-ti odio-dissi
-mhmh... -
-mh... Cosa? -
-vedremo per quanto-disse per poi spingermi sulla giostra.
-no, voglio scendere -
-tranquilla, ci sono io con te-
-si è ti ricordo che fino a quelche settimana fa non mi rivolgervi la parola-
-questo è vero, ma ti osservavo-
-in che senso scusa-
-ti conosco più di quanto tu pensi-
-cosa sei uno Stalker? -
-nah... Mettila più come investigatore Segreto- scoppiano entrambi a ridere.
-ora goditi il momento, però evita di rompermi la mano-
Josh si pentiti molto presto di avermi fatta salire su quella giostra, ci salimmo almeno altre quindici volte.
La serata procedeva tranquilla, mi stavo divertendo da matti e penso che anche per Josh fosse lo stesso. Ogni tanto lo fissavo senza farmi beccare e capivo perché tutte le ragazze gli sbavano dietro. Alto, muscoloso capelli scuro ricci con un taglio da urlo, labbra carnose e occhi verdi. E quel piercing nero sul lato destro delle sue meravigliose labbra gli stava da dio. Era il contrario del principe azzurro. Però era perfetto, bello come la luna. Perché il giorno non gli si addice proprio.
È pieno di mistero come il buio, ma è allegro come le luci della notte, combatte come fanno i bambini contro gli incubi ma sogna in grande, e quel grande sono sicura che è paragonabile all'universo!
In questo momento sono sola, che lo aspetto impaziente, ha detto che si allontanava un'attimo, ma ormai sono passati cinque minuti e inizio a pensare seriamente che sia scappato.
-hey bellezza! -
-mi spieghi dove cavolo sei stato? - chiesi voltandomi.
-spero che ti sia riposata abbastanza, perché dopo questa botta di zuccheri ci si inizia a divertire davvero-disse passandomi uno dei due secchi con lo zucchero filato che aveva preso.
Quando lo finimmo di mangiare tornammo a correre, verso fine serata ci siamo fermati nella piazza centrale e abbiamo iniziato a ballare come due pazzi, non riuscivo a smettere di sorridere. Le sue mani si posarono sui miei fianchi e con mio grande stupore iniziai a ballare, come se lo facessi da una vita, ormai eravamo sincronizzati, non ero mai stata una campionessa di ballo, ma non me la stavo cavando per niente male.
Ma la parte più bella arrivo a fine serata quando mi innamorai di un cucciolo di cane, dire che era bello era poco, ma i miei non mi avrebbero mai permesso di prenderlo, era la cosa più bella di questo mondo. I proprietari dello stend ci fecero giocare con il cucciolo. Ma poco dopo mia madre arrivò a chiamarmi e andai a casa lasciando lì sia Josh che il cucciolo.