Domenica 15 Aprile :
GIOVANNI P. O. V.
Qualche mese ho passato una splendida giornata solo con Benedetta e quella volta mi ero promesso che un giorno avrei passata un'altra magnifica giornata insieme a tutti miei figli.
Così per oggi ho organizzato una piccola gita solo io e loro.. Avrei voluto anche Francesca ma lei si é ritirata da questa gita dicendo che era giusto che le ragazze passavano un po' di tempo sole con i bambini e me , e poi le sarebbe piaciuto passare del tempo sola..
Scendo in cucina dove Francesca sta già facendo colazione insieme a Junior .
"Buongiorno amore " dico andandole incontro
" Buongiorno amore" dice lei stampando un piccolo bacio sulle mie labbra.
"Buongiorno piccolo mio ". Dico accarezzando la sua delicata guancia
" Buongiorno papà "
" Sei pronto per la nostra gita? " dico versando il caffè nella tazzina.
" Si papà.. Dove andiamo? "domanda euforico
" In tanti posti.. Ora vai a vestirti"
"Mi aiuti papà? "
" Certo piccolo mio "
Lo prendo in braccio e facendogli fare un piccolo volo tra le mie braccia lo porto nella sua stanza.
Lo vesto mettendogli una camicia e un jeans .
" Un po' di profumo lo vuoi pure? "
" Si! Il tuo "
Dopo avergli messo un po' del mio profumo usciamo dalla stanza ed insieme raggiungiamo il salotto dove Francesca ha già preparato il piccolo Simone.
" È tutto pronto " dice Francesca venendomi incontro
" Grazie .. Sai, questa giornata e splendida ma manca il sole "
" Ma se fuori é una bellissima giornata ? " dice ridendo
" Infatti manca il mio sole.. Tu! " dico circondando la sua vita con il mio braccio.
" Uhm! Mi mancherai anche tu.. Mio grande sole ".
" Spero che da sola non ti divertirai molto, così capisci cosa significa non seguire il proprio marito "
" Ma io vorrei seguire il mio bellissimo sposo ma so che ci sono alcune controversie che magari passando del tempo insieme si possano risolvere "
" Ti amo... Tanto.. Tanto.. Sei la luce dei miei giorni "
" Ti amo anch'io tanto.. Luce dei miei occhi "
Ci diamo un piccolo bacio per poi lasciarci.
Junior corre in macchina mentre io prendo il seggiolino con Simone e la borsa con le sue cose.
" Per prima cosa andiamo a prendere le tue sorelle " dico mettendo a moto la macchina.
La città per essere domenica non é molto affollata e il sole é abbastanza pungente, ottimo per una giornata al mare.
Scendo dalla macchina, lasciando i piccoli dentro.
Suono il campanello e subito Anna viene ad aprirmi.
"Giovanni"
"Anna.. Le ragazze sono pronte?"
"Si, adesso arrivano.. Entra "
" No, ho lasciato i bambini in macchina "
" Tutto bene? "
" Si.. Tutto bene.. Tu? "
" Bene"
Entrambi rimaniamo in silenzio, non abbiamo parole e l'imbarazzo é tanto.
Poco dopo sull'uscio della porta compare il suo fidanzato dottore.
"Buongiorno Giovanni "
" Buongiorno a te " dico mostrando uno dei miei sorrisi falsi.
" Allora, giornata padre e figli? "
" Si.. Ogni tanto bisogna dedicargli una giornata, anzi si meriterebbero di più ma il dovere ci chiama "
" Giusto.. Un padre premuroso come te sa certe cose "
Ogni tanto il desiderio di spaccargli la faccia é tanta.
Ma per fortuna le ragazze arrivano e la sua faccia é salva..
" Ciao papà " dicono in coro
" Ciao piccole mie " dico abbracciandole..
" Noi andiamo mamma .. A dopo" dice Lucia uscendo di casa
"A dopo ragazze.. Divertitevi "
" Ciao Anna "
" Ciao Giovanni "
Dopo i saluti vari finalmente entriamo in macchina e per prima tappa li porto a fare shopping.
Qualcosa che alle ragazze piacerà un casino.
Appena arriviamo nel parcheggio del centro commerciale tutti saltano di gioia mentre a me viene da ridere nel vederli così felici..
Prendo il piccolo Simone tra le braccia per avviarci così dentro il centro commerciale.
Il primo negozio che visitiamo é quello femminile.
Le ragazze girano felici tra i vari manichini e appendiabiti,mentre io e Junior ci sediamo su un divanetto di fronte il camerino e aspettiamo che si provano i due mila vestiti già nelle loro braccia. "Come mi sta!" dice Lucia uscendo con un vestito corto rosso, molto stretto e con delle leggere spalline..
"Sei bellissima .. Somigli molto a tua madre con questo vestito "
" Lo posso comprare "
" Certo che si "
" Grazie papà " dice lasciandomi un piccolo bacio sulla guancia per poi correre dentro
" Come sto? "domanda Benedetta uscendo con un vestito argentato, corto e con una scollatura proprio dietro la schiena.
" Sei bellissima.. Ma non é un po' troppo scollato? "
" Papà! " Mi richiama
" Va bene! Sei grande ormai."
"Lo posso comprare? "
" Prometti che lo indosserai con una giacchetta? "
" Si papà "
" Allora puoi prenderlo "
" Grazie papà "
Dopo aver provato tanti vestiti e averne comprato Tre per ognuna, usciamo dal negozio femminile per avviarci in quello dei giocattoli .
In questo caso é Junior a girare tra i mille giocattoli mentre io e le ragazze non riusciamo a tenergli il passo. Il meglio é Simone che ancora piccolo, é appoggiato sulla mia spalla e con i suoi occhioni guarda il tutto..
"Me lo compri? " dice Junior strettonando la mia giacca con una mano mentre nell'altra tiene una scatola con i LEGO.
" Certo piccolo "
Dopo qualche altro giro sento ancora strattonare la mia giacca, guardo in basso e Junior mostra una scatola di puzzle.
"Posso papà?"
"Si piccolo.. Ora perché non compri qualcosa per Simone.. Qualche peluche tipo "
" Si papà "
Dopo qualche minuto lo vedo arrivare verso di me con un piccolo orsetto e cagnolino telecomandato tra le mani.
" Questi vanno bene? "
" Si amore.. Paghiamo il tutto "
Praticamente con tutti questi regali ho svuotato il mio portafoglio , ma sono felice, io adoro viziarli, adoro vederli felici.
Dopo essere usciti dal negozio ci accorgiamo ormai che é giunta l'ora di pranzare e tutti moriamo di fame ed é anche ora di cambiare il piccolo Simone.
"Lucia, Benedetta andate con Junior al McDonald e cominciate ad ordinare quello che volete, che io vado in macchina a cambiare Simone e a prendere il suo biberon "
" Si papà "
" Arrivo subito.. State attenti "
" Si papà "
Le ragazze e Junior corrono verso l'entrata del McDonald mentre io piano piano mi avvio verso la macchina..
Apro lo sportello di dietro e dopo aver messo una asciugamano sul sedile poggio il piccolo Simone . Mentre tolgo i pantaloni al bambino un forte dolore al petto mi fa piegare in due.
Il respiro comincia a venire meno e le mie forze sono davvero poche.
Mi accascio a terra mentre il bambino non fa altro che muoversi nel sedile.
Non riesco neanche a gridare aiuto, il dolore è tanto da spezzarmi il fiato.
Spazio Autrice :
Come va?
Giovanni si trova nel parcheggio del centro commerciale con il bambino sul sedile e lui che si sente male.
Un altro infarto? O un semplice malore?
Continuate a leggere e lo scoprirete .
Baci.