"Tieni."
Le lancio il vestito ricattato qualche minuto prima.
"Che cos'è?"
"Un vestito?"
"È rosa! Con le pailettes! Io questo non lo metto."
"Non fare la difficile e mettilo. Sono sicuro che ti starà un incanto."
Mi tolgo la giacca e comincio a sbottonare la camicia.
"Che diavolo stai facendo?"
Melody è diventata paonazza e con le guance così rosse mi ricorda tanto un pomodoro.
"Devo mettermi lo smoking, dobbiamo passare inosservati al gala o ci beccheranno subito. E mettiti il vestito o faremo tardi."
"La smetti di guardarmi come le fossi un soufflé al cioccolato? Mi fai sentire a disagio."
"Non è colpa mia se stai senza maglia davanti a me."
Sono costretto a girarmi sentendo lo stesso il suo sguardo bruciare sulla schiena.
Allaccio l'ultimo bottone e metto la giacca elegante sopra la camicia.
"Tranquillo adesso non ti guardo più. Non c'è ragione di rimanere girato."
"Potrai non crederci mai sono un vero gentleman perciò non ti guarderò."
"Tranquillo non ti perdi più di tanto. Per me la quarta è un miraggio."
Mi metto a ridere e scommetto che le sue guance adesso assomigliano ad un peperone.
"Forse non avrei dovuto dirlo...Ora ti puoi girare."
Dire che quel vestito le sta un incanto è un eufemismo. È una favola.
"Shawn asciugati la bavetta."
" Ah Ah molto divertente. Devo ammettere che quel vestito ti sta una favola. Sono un bravo stilista."
"Ma se hai preso il primo che ti è capitato a tiro."
"Eih è stato per una buona causa, noi salveremo il mondo stasera!"
"Per ora limitiamoci a Parigi. Andiamo?"
"Certo. Lo vuoi sapere un segreto?"
"Shawn così mi spaventi."
"A me non piacciono le tettone."
Spazio autrice
Ci crediamo tutte Shawn. Se vi interessa sono piatta come la morte. Alzi la mano chi si trova nella mia stessa condizione.