Dopotutto

By AnanasDaiTropici

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COMPLETA É stato così meschino, dire che avrei voluto che lui non fosse un capitolo della mia vita ma l'inter... More

Prologo
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Capitolo 46
Capitolo 47
Capitolo 48
Capitolo 49
Capitolo 50
Capitolo 51
Capitolo 52
Capitolo 53
Capitolo 54
Capitolo 55
Capitolo 56
Capitolo 57
Capitolo 58
Capitolo 59
Epilogo
Ringraziamenti
Oltre Le Crepe, Il Colore

Capitolo 4

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By AnanasDaiTropici

Esco da quella stanza felice, perché le ricerche continueranno.
Ma anche triste, perché dopo sette anni ancora niente.

Che poi, sono davvero sette anni che la cerco o sono solo due? Quella razza di uomo la cercava davvero come diceva?

Rimuovo subito il pensiero perché pensare al suo volto mi viene da vomitare.

Poi le sue mani, su di me.

Entro di scatto nel mio ufficio e sbatto la porta. Mi siedo sul divanetto e mi concentro.

Non scenderà nemmeno una lacrima.
Victoria Carrington non piange.
Non più.

Faccio un respiro profondo, mi alzo e mi siedo alla mia scrivania, come se niente fosse.

È la mia specialità, mantenere una facciata di marmo.

Mi sciolgo un po' solo quando sono con Claire e..Tom.

Bussano alla porta ed io mi comporto come se nulla fosse.
Un falso sorriso e si continua a lavorare.

🍍🍍

<<Questa sera mia madre non ha bisogno di me a casa. Se vuoi ti faccio compagnia>> Mi propone sedendosi a distanza sul divano.

<<Sai a cosa stavo pensando?>> Sibilo.

<<Dimmi>> Replica lei.

<<Che dovremmo uscire, in un locale qualunque. Giusto per uscire di qui. Mi sta scoppiando la testa>> Dico e solo dopo mi rendo conto di ciò che ho detto.

<<Tu vuoi veramente uscire?>> Mi chiede con aria sorpresa.

Già, non voglio uscire mai. Perché oggi sì?

Mi limito ad andare in ufficio agli eventi e a rinchiudermi nel mio attico lontano da tutti.

<<Strano, lo so, ma forse sì>> Rispondo io.

<<Allora andiamo! Che aspettiamo?>> Dice e salta subito in piedi.

Claire è una ragazza che si esalta con poco, per questo sta già saltellando per il salotto.

<<Non sembra vero che tu vuoi uscire. Sono troppo felice>> Strilla.

Sotto sotto è rimasta sempre bambina, dato che non ha avuto una bella infanzia.

Amo questo lato di lei, quasi glielo invidio.

<<Vado a prepararmi prima che cambio idea>>Annuncio alzando gli occhi al cielo e dirigendomi nella mia stanza.

Vado nella cabina armadio e faccio segno a Claire di seguirmi.
La metà dei vestiti che sono qui non li ho mai messi.

Non mi ricordo nemmeno quando li abbia comprati. Forse erano un regalo di qualche azienda.

Lei sceglie un vestito turchese corto e va a cambiarsi mentre prendo dei jeans attillati e un top viola scuro.

Metto i tacchi e lascio i capelli sciolti.

<<Un po' di colore ogni tanto ci vuole. Vesto di nero tutti i giorni>> Scherza la mia amica appena rientra in camera. <<Non male>>Aggiunge guardando il mio abbigliamento.

<<Già>> dico con noncuranza e afferro il telefono dal mobile.

L'autista ci lascia davanti al locale scelto da Claire ed io ho una sensazione strana.

Chiudo per un secondo gli occhi e mi faccio forza: devi ricominciare a vivere Vic, come una persona normale. Nulla di più.

Appena entriamo dei ragazzi si presentano e Claire si ferma a parlare con loro.
Io cerco di essere gentile ma faccio per passare oltre. <<Eddai bellezza, parla un po' con noi>> Sento un ragazzo dietro di me ma lo ignoro.

Prima di raggiungere il bar, due ragazze mi chiedono una foto ed accetto volentieri.

Trovo uno sgabello libero al bancone e decido di ordinare qualcosa.

Un ragazzo moro è girato verso le bottiglie. <<Qualcosa di forte>> Grido.

Alla suono della mia voce, vedo i suoi muscoli irrigidirsi.

Prende il bicchiere e versa del liquido molto lentamente. <<A te, Victoria>> Mormora con un sorrisetto.

Tom.

<<Ma ma tu>> Inizio a dire.

È uno scherzo, ovvio che è uno scherzo.

<<Cosa ci fai qui?>> Sbotto.

<<Ci lavoro?>> Dice come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

<<Non prendermi in giro. Posso crederci una volta, non due>> rido.

Se quando ha suonato alla mia porta per la seconda volta ero sbigottita, ora sono quasi divertita.

Mi fissa mentre sorride. <<Mi piace quando ridi. Sei più carina>>Mormora facendomi l'occhiolino.

Si gira di scatto e prepara un altro drink per un ragazzo accanto a me.

Appena è di nuovo libero mi rivolgo di nuovo lui. <<Dimmi la verità, mi stai seguendo?>> Dico seria.

A parte gli scherzi, potrebbe essere un pericolo: conosce il mio indirizzo, me lo trovo ovunque io vada. Non è normale.

<<Ti ho detto che ci lavoro, cosa c'entri tu con il mio lavoro? Semmai tu segui me>> Dice sempre in tono serio.

<<Ti hanno già licenziato come elettricista?>> Lo metto alla prova.

<<No, durante tutta la settimana faccio l'elettricista. Alla sera consegno pizze e nel weekend lavoro qui. Ora sei più tranquilla?>> Dice e fa una piccola risata.

Oh, brava Vic il tuo tatto è sempre al top. <<Scusa..io non volevo..>> Provo a dire, ma poi mi limito a bere un sorso.

<<Purtroppo non tutti riescono a guardare a sufficienza per la propria famiglia con un lavoro solo>> Dice con un sorriso sulle labbra e a me va quasi di traverso il drink.

Famiglia?
Lui...ha dei figli?

<<Intendo mia madre e mia sorella.>> Precisa.

Grazie al cielo.

<<Non te l'ho chiesto>> Ribatto lo stesso.

<<Si ma lo pensavi>> Fa un sorrisetto e prende altri due bicchieri. <<Se ti va, aspetta che finisco il turno, dopo possiamo parlare. Finisco alle 24>> Dice mentre porge i due bicchieri a due ragazze bionde.

Guardo il cellulare e manca 35 minuti alle 24.

Posso aspettare no?

<<Se Claire non vuole andare via prima, okay>>Sibilo e prima che possa dire qualcosa mi alzo dallo sgabello e vado a cercare un divanetto libero.

Ogni volta che gli sono vicino, capisco che devo allontanarmi.
Però non è colpa mia se appare ovunque ovunque io sia, no?

Decido di restare qui, seduta. Mentre tutti attorno ballano e ridono.

Perché non riesco a stare bene da nessuna parte?
Lo sai bene Vic. Ma non ripeterlo ancora una volta.

Lancio un occhiata verso il bancone e lo vedo dare un drink ad una ragazza mora con una minigonna.

Lei gli sorride e lui fa un cenno.
Poi guarda verso di me.
Ed i nostri sguardi si incrociano.

Sorride e io distolgono subito lo sguardo.
Mi metto a guardarlo di nascosto e lui è già girato e dà le spalle alla folla.

Sblocco il telefono e sono le 23:55.
Sono stanca di aspettare.

Inizio a guardarmi attorno e vedo Claire in lontananza con un tipo riccio familiare.

Un momento.

Se David è qui.. <<Signorina Carrington>> Sento una voce alle mie spalle e mi volto di scatto.

<<Ryan>> Sibilo.

È seduto accanto a me.
Da quanto esattamente?

<<È da un po' di tempo Victoria che non ci vediamo. Mi mancavi>> Dice e fa una risata roca.

<<Cosa ci fai qui?>> Dico senza abbassare la guardia.

<<Sono venuto con David. Mi aveva detto che doveva incontrare la tua assistente. Così ho pensato che con un po' di fortuna potevo incontrare te>> dice mentre si passa una mano sui pantaloni vellutati.

<<Si chiama Claire e non capisco perché volevi vedermi>> Sbotto mentre incrocio le braccia.

<<Volevo parlare con te. Siamo colleghi, no?>> Scherza lui.

<<Siamo avversari al massimo>> Replico.

<<Solo un po' di concorrenza, nulla di più>> Dice ironico.

<<Seriamente, cosa vuoi?>>Dico fissando i suoi occhi blu.

<<In macchina ho qualcosa che potrebbe interessarti>>Dice tornando un attimo serio.

××××××××××××××××××××××××××××××××
Lo so che è tardi, ma è comunque sabato, quindi ho aggiornato come previsto ❤.

Per chi vuole seguirmi anche su Instagram: esetidicessino

Prime impressioni sul personaggio di Tom? E quello di Ryan?

//🍍.

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