Premesse: ne ho ben 3!❤
1) scusate per l'enorme ritardo, avevo un blocco
2) Vi invito a commentare il capitolo prima, continuerò la storia a 3 commenti sul capitolo precedente ( sinceri, per favore, vi prego di non farlo tanto per fare)
3) Ouh, ma voi cosa siete? Fantastici.
In un giorno questa storia è passata da 4k a 4.8k!!!!! Grazie mille ❤
Ok, lo so che vi rompono parecchio le scatole queste premesse, quindi andiamo al capitolo!!
Avevamo chiamato la polizia, ormai era già pomeriggio inoltrato. Io piangevo sul collo di Martha,ormai la sua maglietta era completamente bagnata dalle mie lacrime, ma a lei sembrava non importare, anche per questo era la mia migliore amica. Insieme eravamo complete, la forte e la debole si sostengono a vicenda, e a volte, ci invertivamo i ruoli, come ora. Solitamente ero io quella forte, mentre ora, lo era Martha.
Dai suoi occhi scendevano calde e morbide lacrime, ma senza singhiozzi; la conosco fin troppo bene, era troppo impaurita e ancora incredula dell'accaduto per poter provare qualcosa simile alla tristezza. Era più che altro una sorta di sfogo, non un pianto.
La polizia circondava l'area, mentre io stringevo ancora più forte il braccio di Martha, la quale si strinse a me. Non sapevo se consegnare o no il biglietto alla polizia, chiesi a Martha di parlarne in privato.
- Martha, dici che dovrei consegnare alla polizia il biglietto che il vampiro ha lasciato? Potrebbe facilitare le ricerche!- chiesi.
- Sì,credo sia il caso. Mi sembra giusto, però se non crederanno alla storia del "vampiro"?- mi rispose dopo qualche attimo di esitazione. Con fare malizioso, le dissi:- Non preoccuparti!- e passai la mia lingua umida sui canini. Amy capì immediatamente cosa volessimo fare, e mi sorrise. Tornammo dall'agente e gli dissi, raccogliendo tutto il mio coraggio. -Abbiamo un indizio su chi possa averla uccisa. Tutti gli agenti si girarono a guardarci speranzosi.
L'agente, che probabilmente era il capo, si mise a ridere:-Hahaha, si, certo, tu credi nell'esistenza dei vampiri? Ragazzina hai visto troppi film horror! Ok, ora ero piuttosto indignata. Feci un cenno ad Amy e contemporaneamente, cacciammo fuori i canini. Gli agenti ci guardavano terrorizzati, mentre noi avevamo un ghigno soddisfatto sul viso.
-Allora, siete ancora convinti che i vampiri non esistano?- dissi io, sorridendo agli agenti. Quanto amavo mettere paura alla gente!! Non che fossi masochista o altro, semplicemente provavo gusto a vedere la gente terrorizzata, tutto qui. È molto strano, ma, in fondo, nella mia esistenza nulla è normale! L'agente, quello che credo fosse il comandante, disse:- Si-si, è chiaro, i v-vampiri esist-tono. Se potreste farmi una d-descrizione del v-vampiro... - il suo sguardo era inquieto, le sue iridi si spostavano da un punto all'altro della stanza, evitandoci.
Sorridemmo e ritornammo umane. - Ecco la sua descrizione. Ha i capelli lunghi fino alle spalle e castani , gli occhi sono marroni chiari, ma di solito porta occhiali da sole neri o bianchi. È molto alto, quasi due metri- L'agente scrisse tutto su un taccuino nero di pelle, ringraziandomi in malo modo, credo fosse ancora sotto shock.
Quando l'intera pattuglia era uscita, io e Amy tirammo finalmente un sospiro di sollievo. La camera di Amy era irriconoscibile. Gli armadi erano stati foderati di cellofan, mentre la porta era sbarrata con diverse strisce di nastro adesivo giallo.
Il corpo senza vita di sua madre era ancora sul pavimento, rimarrà lì fino a domani.
- Martha, credi che il vampiro possa fare del male anche a noi? Insomma, ha detto che saremo le sue "vittime"!- mi chiese intimorita Amy.
- Non lo so Amy, se la polizia si sbrigherà a trovarlo, non ci succederà nulla, tranquilla, e comunque l'addestramento di papà è servito per potenziarci in, appunto, da altri attacchi dal vampiro no?- le risposi, scandendo bene le parole per convincerla. Lei annuii.
Sentimmo un pianto che veniva dal piano superiore, salimmo più in fretta che potemmo le scale e trovammo Andrew. Era stato tutto il giorno via, tra la scuola e gli allenamenti di calcio, era tornato a casa evidentemente passando dalla finestra, che avevamo distrattamente lasciata aperta.
Lui era lì, in piedi, fissava il corpo sanguinante e senza vita della sua mamma, piangendo e indicando con il dito un punto impreciso del corpo, forse la schiena, da dove ancora perdeva sangue. Amy corse ad abbracciarlo e disse, fra le lacrime:-Fratellino, io.. volevo dirtelo, ma... -
Dapprima Andrew scansò il braccio di Amy, facendola piangere ancora di più, poi, vedendo l'espressione distrutta della sorella, si strinse affettuosamente a lei e per qualche minuto rimasero così. Poi Amy, un po' sollevata dal non dover dire nulla al fratello, si inginocchiò davanti a lui, in modo da essere alla sua stessa altezza e disse:- Ricordi cosa ci diceva la mamma? Lei sarà sempre con noi. Sempre, ci guarderà sempre da lassù. Io non sarò un granché, ma vorrei diventare io, tua madre. Ovviamente non potrò sostituirla bene come lo faceva lei, ma io sarò sempre al tuo fianco. Anagraficamente, ovvio, sarò sempre tua sorella. Però sarò io a prendermi cura di te, non voglio che ti succeda nulla, fratellino mio-
Lui si strinse forte a lei e disse:- Ti voglio tanto bene Amy, non te l'ho mai detto, però io ti voglio tanto tanto bene-
- Anche io ti voglio bene, fratellino mio!!- disse Amy stringendolo ancora più forte.
D'un tratto sentimmo la porta sbattere e un urlo disperato. Ci voltammo istintivamente e vidi mio padre con la bocca aperta:- R-ragazzi, non sarete mica.... - Ma no!!! Ovvio che non l'avevamo uccisa noi!! - Ma no papà!!! È stato il vampiro!- urlai. Dopo averlo detto, ricominciai a piangere a flutti, abbracciai Amy e le dissi:- Non temere Amy, anche io ti aiuterò. Non temere-
Ripeto, continuo a 3 commenti nel capitolo prima, non per niente, ma vorrei avere una vostra diretta opinione della mia storia.
Grazie di aver letto questo capitolo!
Miriam❤