Altered // Stiles Stilinski [...

By dreamsofus

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"Il dolore è ancora lì. Il cordoglio..... e la vergogna. Ma ora lo capisco. Ma chiudere tutto, è un tradiment... More

Capitolo Uno
Capitolo Due
Capitolo Tre
Capitolo Quattro
Capitolo Cinque
Capitolo Sei
Capitolo Sette
Capitolo Otto
Capitolo Nove
Capitolo Dieci
Capitolo Dodici
Capitolo Tredici
Capitolo Quattordici
Capitolo Quindici
Capitolo Sedici
Capitolo Diciassette
Capitolo Diciotto
Capitolo Diciannove
Capitolo Venti
Capitolo Ventuno
Capitolo Ventidue
Capitolo Ventitre
Capitolo Ventiquattro
Capitolo Venticinque
SEQUEL

Capitolo Undici

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By dreamsofus

"Quindi non vieni a scuola nemmeno te?" Mi lamentai con Lydia attraverso il cellulare mentre camminavo per il corridoio.

"Chi altro non è a scuola?" Mi chiese Lydia.

"Io e Malia eravamo a lezione di algebra ed ad un certo punto è uscita. Ovviamente mi sono alzata per capire come mai se ne stesse andando...."

"E?"

"Apparentemente, ha sentito Derek e adesso loro due sono nel bosco a cercare il branco di Brett. Quindi penso che me ne tornerò a casa siccome non penso sia saggio tornare in classe dopo essermene andata" sospirai, avvicinandomi all'armadietto, mettendo via i miei libri.

"Beh io e Stiles andiamo ad Eichen House per cercare di trovare la terza chiave da Meredith, puoi venire con noi se vuoi" Disse Lydia dolcemente.

Tornare ad Eichen House? No grazie.
Vedere Stiles dopo essermi comportata da stronza la notte scorsa? No grazie.

"Penso che passerò" stavo iniziando a camminare verso la porta d'uscita quando vidi Mason e Scott fermi nel corridoio. Scott mi guardò annuendo, facendomi capire che dovevo raggiungerli.

"Hey, Lyds. Ti chiamo dopo. Chiamami se riuscite a far parlare Meredith" attaccai e misi il cellulare in tasca, raggiungendo Mason e Scott.

"Come va?"

"Mason pensa che Liam sia sparito" disse Scott.

"Allora, non voglio dire che è scomparso, ma è corso via durante la nostra corsa mattutina e non si è presentato alle lezioni" spiegò Mason.

"Magari è andato a casa dopo la prima ora, cosa aveva?"

"Uh, aveva Finstock" rispose Mason dopo averci pensato.

Spostammo la nostra attenzione verso l'ufficio del coach trovandolo sulla sua scrivania.

"Salve Coach. Ha visto Liam sta mattina?" Chiese Scott.

"Mi dispiace ragazzi, ma Liam ha saltato la mia lezione. Magari è ammalato" rispose lui dopo aver preso uno strano liquido arancione.

"Come me" aggiunse poi.

"Liam non sembrava malato sta mattina" sussurrò Mason.

Scott guardò il suo cellulare "Non mi risponde neanche ai messaggi"

La campanella suonò riecheggiando nel corridoio segnalando che la terza ora era terminata.

"Non preoccupatevi. Lo troverò" rassicurò Scott "Ma scrivetemi se lo vedete"

"Va bene" rispose Mason scomparendo nel corridoio in mezzo alla folla.

Proprio quando stavamo per andarcene, il telefono di Scott iniziò a suonare. Lo guardò confuso, mostrandomi poi chi fosse colui che lo stava chiamando.

Liam.

"Liam?" Chiese Scott non appena rispose.

Scott poi si toccò l'altro orecchio facendomi segno d ascoltare. Io annuì spostando una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

"Sembra che tu conosca già la risposta, Scott" disse la voce di Garret.

Scott si guardò intorno ma non trovò nessun segno di Garret.

"Lui dov'è?" Chiese Scott.

"Andiamo! Pensi davvero che te lo dica?" Lo derise Garret.

Io e Scott camminammo lungo il corridoio, verso l'uscita.

"Ti darò i soldi" gli rispose Scott. Soldi? Quali soldi?

"Si, lo farai . Ma questo non ti farà rivedere Liam" rispose Garret. "Credo che dovrai sforzarti un po' di più"

Scott sospirò nervoso "Che cosa vuoi?"

"Voglio i soldi. E Violet. O non rivedrai più Liam. Vieni nel parcheggio, tra gli autobus e ti dirò di più" e con ciò Garret chiuse la conversazione.

"Quali soldi, Scott?" Gli chiesi seguendolo mentre percorrevamo il corridoio.

"Garret aveva una borsa piena di soldi nel suo armadietto. Soldi che ha avuto uccidendo persone della lista. Aspetta qua intanto che parlo con Garret" Disse Scott per poi correre fuori dal scuola.

Ma ovviamente non me ne stetti con le mani in mano senza far nulla. Uscì fuori mettendomi dove non mi avrebbero vista.

"Okay, cosa vuoi?" Sentì Scott chiedere arrabbiato "Vuoi che vada da Stilinski? Lo posso fare"

"O posso parlare con mio padre. È un agente dell'FBI"

Sentì Garret ridacchiare sarcasticamente "Credi che voglia farti parlare con qualcuno con un distintivo. Non chiedo aiuto ad un lupo mannaro perché voglio che parli con qualcuno"

"Allora cosa dovrei fare?" Chiese Scott.

"Trasferiranno Violet in una struttura federale" spiegò Garret "Tu farai in modo di evitarlo"

"Come?"

"La metteranno in un'auto. Noi la seguiamo. La sorpassiamo e tu la fermi" Disse Garret passo dopo passo.

"Mi vuoi far attaccare un'auto? È questo il tuo piano?" Chiese Scott furioso.

"Sei un Alpha. Se non riuscirai a fermare una piccola auto, un piccolo beta oggi morirà" sentì poi un rumore, qualcosa di metallo raschiare contro qualcos'altro di metallo.
"Ho ferito il tuo amico con una lama cosparsa di strozzalupo. Quando arriverà al cuore... per lui saranno guai"

***
Non avrei permesso a Scott di fare una cosa del genere. Non potevo lasciarglielo fare.

Uscì prima, seguendo la macchina che portava Violet. Sapevo che Scott e Garret sarebbero arrivati presto, avevo in programma di spuntare fuori dal nulla davanti alla loro macchina prima che riescano a raggiungere Violet.

Vidi una macchina nera parcheggiata sul ciglio della strada. Dovevano essere loro.

Spalancai gli occhi quando la macchina di fronte a me si girò sul fianco, scivolando dall'altra parte della strada.

Proprio mentre stavo per uscire dalla mia macchina, la mia portiera si spalancò e io fui tirata fuori dalla macchina e gettata a terra.

Rotolai cadendo di schiena ma mi ricomposi subito alzandomi. Trattenni il fiato quando realizzai di essere davanti a uno dei Berserker di Kate.

Caricai verso il mostro, colpendolo diritto in faccia e facendolo indietreggiare. Non feci nessun danno alla bestia siccome mi tirò su velocemente e mi lanciò contro una macchina.

Vidi con la coda dell'occhio dei fari avvicinarsi al relitto e il Berserker mi lasciò cadere e fuggì nell'oscurità.

Mi voltai e corsi verso la macchina. Vidi lo sceriffo Stilinski a terra vicino al padre di Scott.

"Papà!" Sentì Scott urlare.
Mi voltai e guardai nel finestrino dell'auto, fissando Garret.

Scese dall'auto e si diresse verso di noi, tenendo gli occhi puntati su di me. Tirò via la parte finale della sua mazza da lacrosse e la gettò a terra. Cliccò un pulsante e un pugnale spuntò da entrambi i lati della mazza.

"Non c'è" gli dissi "Violet è scappata"

"Scott ascoltami" Sentì lo sceriffo con un filo di voce. "Sono ancora qui"

"Era Kate" spiegai.

Ci fu poi un lieve ringhio che echeggiò dietro di noi e non avevamo di certo bisogno di spiegazioni per sapere da dove provenisse quel ringhio.

"Vuoi me?" Garret sfidò la bestia "Forza, vieni a prendermi"

"Vieni a prendermi" disse ancora una volta prima di muovere la sua mazza "Si, hai capito. Non sei così grosso"

"Non sei così grosso.." io e Scott vidimo un altro Berserker correre verso Garret. Ma nessuno riuscì a fare nulla. Il mostro aveva già spinto la sua arma dentro e fuori il corpo di Garret. Scott andò verso di lui, pensando di poterlo aiutare.

"Scott!" Urlai mentre un Berserker lo stava per colpire in testa.

Ringhiai rabbiosamente e corsi verso i Berserker a tutta velocità, lanciando pugni e calci. Era una buona idea? No, per nulla.

Usai tutta la mia forza e spinsi uno dei due mostri per terra. Ma prima che potessi fare altro, il secondo mi colpì il pieno viso. Caddi sulla spalla, con il sangue che mi usciva dalla bocca.

Sibilai dal dolore e strinsi gli occhi, tenendomi la spalla. Era decisamente dislocata.
Quando riaprì gli occhi, le creature erano sparite. Mi alzai velocemente avvicinandomi a Scott.

Imprecai sottovoce quando vidi uno dei pugnali dei Berserker nel fianco di Scott. Usai la mia mano non ferita per toccare la guancia di Scott, per controllare che fosse cosciente.

Mi alzai e andai dell'agente McCall e dallo sceriffo.

"Va bene, sceriffo, sto per..." fui interrotta da una macchina che si avvicinava alla scena, parcheggiando sul ciglio mentre qualcun usciva da essa.

Era troppo buio per affermare con sicurezza chi fosse appena arrivato ma non appena la persona si avvicinò tirai un sospiro di sollievo.

"Signor Argent?"

"Brianna, cosa è successo qua?" Chiese.

"Kate è successo, cosa ci fa lei qua?" Chiesi a mia volta.

"Stavo rintracciando Kate"

"Senti, devi portare Scott da Deaton, non è messo bene. Io chiamerò il 911 per loro due" dissi indicando i padri di Scott e Stiles.

"Prenderò Scott ma non puoi semplicemente guarirli?" Chiese avvicinandosi al ragazzo.

"Se sarà necessario, lo farò. Ma sarebbe un po' difficile spiegare come siano senza un graffio nonostante la macchina si sia capovolta"  sospirai e scossi la testa, tirando fuori il cellulare.

Il signor Argent annuì e si chinò per tirare su Scott "Posso avere un aiutino?"

Rimisi il telefono in tasca e mi chinai per afferrare i piedi di Scott. Trasalì e indietreggiai incapace di muovere il braccio sinistro a causa della spalla.

"La mia spalla..... dovrai rimetterla a posto" sussultai, girandomi.

Lui annuì e senza esitazione prese il mio avambraccio e il mio bicipite

"Al conto di tre. Uno... due-"

*crack*

Lanciai un urlo tenendomi il braccio.
"Cos'è successo al tre?"

Lui sorrise leggermente e tornò da Scott. Mi strofinai il braccio sentendo il processo di guarigione iniziare. Presi i piedi di Scott e ci avviammo verso la macchina di Chris, mettendolo nel sedili posteriori.

"Devi prendere anche Garret" spiegai. Lui non discusse, annuì semplicemente e poi mettemmo Garret nella sua macchina.

***

Parcheggiai l'auto nel vialetto. Raggiunsi la porta principale entrando in casa.
"Stiles?" Chiamai mentre salivo le scale.

Raggiunsi il corridoio e arrivai fino alla sua camera. Appena entrai trovai lui e Lydia che mi fissavano.

"Cosa c'è?" Chiesi confusa.

"Abbiamo trovato la terza chiave della lista" Disse Lydia prendendo il portatile.

"Davvero? È fantastico! Di chi era il nome?"

"Abbiamo scoperto che non era il nome di una persona morta ma di una che sta per morire...." Disse Lydia, evitando il contatto visivo.

Ci fu un lungo momento di silenzio prima che Stiles parlò.

"Derek. È il nome di Derek che ha sbloccato la lista"

Sentì il cuore mancare un battito. Mi sedetti sul letto di Stiles cercando di metabolizzare la situazione.

Scossi la testa al pensiero che Derek sarebbe morto presto. Non volevo parlarne o pensarci così cambiai argomento.

"C'è stato un incidente sta notte" dissi tristemente alzando lo sguardo verso Stiles
"Tuo padre e l'agente McCall sono in ospedale"

"Cosa? Perché non mi-" iniziò Stiles prendendo la giacca e le chiavi ma lo fermai.

"Tuo padre sta bene, ero con lui. Stava dormendo quando me ne sono andata. Stavo per chiamarti ma ho deciso di venire qua invece. Sono stata lì con lui, per assicurarmi che non avrei dovuto fare nulla-"

"Intenti guarirlo con il tuo sangue?" Chiese Lydia.

"Si, ma stava bene. Sta bene. Stavo parlando con lui prima che si addormentasse e mi ha detto di non dirtelo. Non voleva che ti preoccupassi"

Stiles prese un respiro profondo e misi giù le sue cose, passandosi una mano tra i capelli.

Stavo per dire qualcosa ma fui interrotta dal cellulare di Stiles che si mise a suonare. Lo prese e rispose, allontanandosi da noi.

"È tutto okay tra di voi?" Mi sussurrò Lydia "Sembrate entrambi-"

"Abbiamo litigato e non ci parliamo molto ora" mi morsi il labbro, giocando nervosamente con una ciocca di capelli.

"Perché avete litigato?" Chiese preoccupata.

"Niente. Penso che io abbiamo esagerato e-"

"Era Scott. Devo andare" disse Stiles prendendo la giacca e le chiavi di nuovo.

Quello era il segno che era ora anche per me  e Lydia di andare.....

Hello people!
Come state?
Lo so, che è passato un po' dall'ultimo aggiornamento ma faccio ciò che posso siccome sono molto impegnata!
Anyway, lasciate tanti commenti e voti per il prossimo capitolo.

Viva Stiles!
Xoxo

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