No POV
<<Signorina?>> una voce ovattata la chiamò gentilmente. <<Signorina? Mi sente?>> a quel puntò aprì gli occhi lentamente e si ritrovò davanti il viso di una ragazza in divisa che le sorrideva gentilmente. <<Siamo arrivati alla stazione di Busan.>> le disse indicandole il paesaggio fuori dal finestrino con l'indice. Cho-Hee si raddrizzò scuotendo la testa. Si era addormentata poco dopo aver lasciato Seoul e adesso sentiva tutte le membra intorpidite dal sonno. Giurò di aver fatto un bel sogno, ma non ricordava nulla a riguardo. Sorrise alla hostess.
<<Grazie per avermelo detto, credo di essermi addormentata profondamente.>> si giustificò ridacchiando. La hostess ricambiò il sorriso.
<<Nessun problema, si ricordi di prendere tutti i suoi effetti personali, il treno ripartirà tra 15 minuti.>> le annunciò per poi allontanarsi. Cho-Hee si alzò dal sedile e si stiracchiò sbadigliando. Il cellulare le vibrò nella tasca dei jeans.
Da: Unnie 🌼
Noi siamo qui fuori ad aspettarti! 👀
La corvina sorrise e ripose il telefono nella tasca, poi si sporse in punta di piedi per afferrare la sua valigia, dopodichè si occupò della portantina di Luna, allacciata al sedile vicino a lei. Una volta raccolta tutta la sua roba si precipitò dal treno euforica; non vedeva l'ora di rivedere la sua famiglia. Voltò la testa prima da una parte e poi dall'altra in cerca della sorella finchè un movimento di fronte a lei attirò la sua attenzione: Mi-Sun si stava praticamente sbracciando al di là dei tornelli, vicino a lei un Suho assonnato ma sorridente la stava salutando con la mano. Cho-Hee si affrettò ad uscire dalla stazione e, una volta di fronte alla sorella, posò i bagagli per terra e si gettò fra le braccia della più grande. Subito un calore familiare la avvolse assieme alla stretta piacevolmente soffocante di Mi-Sun.
<<Ciao pulce!>> esclamò sua sorella allontanandola per guardarla meglio. Cho-Hee sorrise a quel nomignolo che non sentì da un po'. <<Wow guarda quanto sei diventata bella! Ti sono cresciuti tantissimo i capelli!>> esclamò tutto d'un fiato tanto che la minore si mise a ridacchiare prendendola per le spalle.
<<Anche io sono felice di vederti, ma mi fai salutare anche Suho?>> le disse battendole l'indice sulla fronte scherzosamente. Mi-Sun annuì e Cho-Hee abbracciò il ragazzo dai capelli castani che le carezzò affettuosamente la schiena.
<<Ehi Chobi come te la passi?>> le chiese usando il soprannome che le aveva assegnato anni addietro.
<<Benissimo, ma sono stanca morta.>> rispose lei stropicciandosi un occhio.
<<Tesoro, puoi mettere le sue cose in macchina?>> chiese Mi Sun al suo ragazzo che annuì. <<Adesso andiamo a casa, ti riposi perchè domani dobbiamo assolutamente raccontarci un sacco di cose.>> disse poi a Cho-Hee prendendola a braccetto e accompagnandola all'auto.
<<Più di quante immagini.>> rispose la minore accomodandosi sui sedili posteriori della macchina di Suho. Durante il viaggio canticchiarono qualche canzone natalizia tutti insieme ridendo allo scarso talento di Mi-Sun per il canto, mentre Suho invece aveva una voce splendida come al solito. Sfrecciarono per le strade della sua tanto amata quanto odiata Busan mentre sua sorella maggiore le raccontava come avevano passato gli ultimi giorni a decorare la casa e cucinare in vista del Natale. Cho-Hee non si era nemmeno accorta che erano giunti a casa, così quando voltarono l'angolo il suo cuore prese a battere freneticamente dalla gioia di rivedere la madre. Scese come un fulmine dall'auto lasciando lo sportello aperto e precipitandosi ad aprire la porta di cui naturalmente aveva tenuto le chiavi. Non appena entrò il profumo di pan di zenzero le invase le narici: la casa era illuminata con lucine calde che davano un'atmosfera accogliente, in un angolo accanto al camino vi era l'albero di Natale con alcuni pacchetti alla base, ghirlande e addobbi vari erano sparsi per il salotto a dimostrazione del fatto che la signora Chung era una vera appassionata di decorazioni natalizie.
<<Mamma?>> la chiamò Cho-Hee aggirandosi per la stanza.
<<BU!>> strillò la donna alle sue spalle facendola sussultare. Cho-Hee si voltò con una mano sul cuore verso la madre che stava vicino alla porta di casa.
<<Mi hai spaventata a morte!>> esclamò la corvina correndole in contro per abbracciarla. Si chinò per arrivare alla sua altezza e le cinse la vita con le braccia. Odiava quella sedia a rotelle che le impediva di abbracciarla come si deve, ma non c'era nulla che potesse fare per cambiare quella situazione. La donna dai capelli corvini proprio come i suoi le sorrise e le pizzicò le guance riempiendola di baci.
<<La mia pulce è finalmente a casa! Ma ti sembra corretto fare attendere così tanto la tua povera madre paraplegica?>> disse mettendosi una mano sulla fronte in modo teatrale. Chung Jae Hwa era sempre stata così, non le piaceva prendersi troppo sul serio e preferiva scherzare sopra la malattia piuttosto che portarla come un peso deprimendosi e deprimendo le persone che le stavano attorno; aveva sempre il sorriso sul viso e, nonostante ciò che le era successo fino ad allora, amava la vita. Era sempre stata energica, giovanile, spiritosa e grintosa. Se sul suo cammino era stato messo un certo ostacolo bene, lei lo avrebbe superato, o almeno ci avrebbe provato, senza mai abbattersi ma lottando con tutte le sue forze.
Cho-Hee roteò gli occhi. <<Smettila, tu vedi troppi drama mamma!>> la rimbeccò scherzosamente.
<<Temo sia colpa mia.>> fece Suho mentre posava la valigia e la portantina all'interno dell'abitazione.
<<E' sicuramente colpa tua, quando siete insieme non fate altro che sclerare dietro a quei due... com'è che si chiamano?>> domandò Mi Sun grattandosi il mento perplessa.
<<GANG DOO E MOON SOO!>> strillarono all'unisolo gli incriminati. Le due sorelle si tapparono le orecchie per poi scoppiare a ridere.
<<E' incredibile come tu non abbia ancora imparato i loro nomi, mi deludi Mi Sun.>> disse Suho scuotendo la testa. La maggiore delle sorelle fece un broncio adorabile in sua direzione, così il ragazzo sorrise e le baciò dolcemente la fronte. A quel gesto il cuore di Cho-Hee si contrasse nel suo petto dalla tenerezza... quel gesto le fece pensare a Yoongi...
<<Già! Fossi in te quasi quasi non la sposerei più!>> esclamò senza pensarci la signora Chung, ma appena realizzò che la minore delle sue figlie non sapeva ancora nulla si tappò la bocca colpevole. A quelle parole Cho-Hee sgranò gli occhi in direzione dei due fidanzati che sorridevano imbarazzati.
<<Voi due...?>> fece per domandare la corvina. Mi Sun annuì energicamente sfoggiando il brillante che portava all'anulare sinistro e la sorella corse ad abbracciare lei e Suho. <<Oh mio dio sono così felice! Congratulazioni ragazzi!>> esclamò saltellando dalla gioia. <<Ma si può sapere perchè non me lo avete detto prima?>> chiese ancora sotto shock la ragazza, ovviamente in senso positivo, non aspettava altro che quei due si decidessero. Anche se Mi Sun era giovane, lei e Suho stavano insieme ormai da cinque anni e si amavano come il primo giorno, perciò il matrimonio non sarebbe stato altro che il consolidamento di quell'amore.
<<Beh in realtà le ho fatto la proposta due giorni fa, dopo che ne ho parlato con Jae Hwa naturalmente.>> intervenne Suho facendo l'occhiolino alla donna che già da tempo aveva dato lui il permesso di chiamarla per nome dato che erano praticamente pappa e ciccia.
<<Aspettavamo domani mattina per dirtelo dopo averti dato il tuo regalo, ma a causa della linguaccia di mamma...>> aggiunse Mi-Sun andando a prendere un piccolo pacchetto da sotto l'albero per poi porgerlo alla sorella minore. <<... ecco. Buon Natale pulce!>> disse sorridendo e circondando la vita del fidanzato con un braccio. Tutti la stavano guardano sorridenti, ma Cho-Hee era un po' confusa.
<<Mh, non capisco: cosa ha a che fare il mio regalo con il vostro matrimonio?>> chiese con un sopracciglio alzato la corvina. Mi-Sun sospirò.
<<Se magari aprissi il pacchetto lo scopriresti.>> le disse.
<<E va bene!>> esclamò Cho-Hee sfilando il nastro argentato per poi sollevare il coperchio della scatolina blu scuro. Quando i suoi occhi ne videro il contenuto si sgranarono nuovamente. <<Voi... voi siete pazzi!>> esclamò incredula estraendo il braccialetto in argento e piccoli swarosky a forma di stella. Doveva essere costato molto e certo la sua famiglia non navigava nell'oro!
<<Beh ci è sembrato il regalo adeguato per la damigella d'onore.>> a quel punto la più piccola aveva gli occhi colmi di lacrime di gioia. <<Sempre se ti va.>> Abbracciò nuovamente i futuri sposi e la madre.
<<E me lo chiedi? Io sono così felice! Grazie... grazie davvero!>> fece asciugandosi le lacrime. Non poteva credere che sua sorella si sarebbe sposata, nè tanto meno che l'avrebbe accompagnata all'altare come damigella, era così onorata e felice che non smise di sorridere per tutta la mattina, dato che erano ormai le 9:00. Fece conoscere Luna alla sua famiglia e non appena disse che a regalargliela era stato Yoongi, sebbene non avesse dato ulteriori dettagli a riguardo, sua sorella le lanciò uno sguardo malizioso e Cho-Hee arrossì facendo finta di nulla. Diede i suoi regali a tutti e rise quando Suho si entusiasmò come un bambino per la maglietta di Thor che gli aveva regalato. Poi, stanca, si trascinò verso il bagno per una doccia veloce e rilassante, e infine verso la camera da letto che una volta condivideva con la sorella. Si stese ripensando a tutte le belle notizie che aveva ricevuto, a quanto fosse felice di essere nuovamente in compagnia della sua famiglia e... a quanto le mancasse Yoongi. Si era ritrovata a pensare a lui diverse volte durante la mattinata e un piccolo sorriso le si era sempre formato sulle labbra, ma era anche assalita da mille dubbi e mille domande. Sebbene Yoongi le avesse detto che non erano amici, Cho-Hee era ancora più confusa di prima e cominciava a desiderare che quel "qualcosa" che c'era tra loro trovasse una sua definizione più concreta. E se Yoongi non volesse la stessa cosa? Se non fossi importante quanto lui lo è per me?
E fu con queste domande mai pronunciate ancora, che Cho-Hee cadde in un sonno profondo e, stavolta, senza sogni.
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E buonasera! Come avete visto io le stelle devo sempre piazzarle da qualche parte nelle mie storie perchè per me hanno un significato importantissimo (che non ha a che vedere con l'astrologia eh) ⭐️⭐️. Spero che il capitolo vi sia piaciuto. Mi è mancato non scrivere di Yoongi, ma nel prossimo capitolo farà nuovamente la sua comparsa😏, perciò stay tuned!