1996 |ITA|

By translatorITA

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| storia originale di @zeffervescent | cover credits: @translatorITA | 📚 Alexis scelse l'estate del 1996 per... More

I. Ciliegia
II. La fiera
III. Rossore
IV. Scatole
V. Salute!
VI. Mezzanotte
VII. Cinema
VIII. Beccati
IX. Piccola
X. Ben
XI. In Punizione
XII. Radio
XIII. Sua
XIV. 0.6 Secondi
XVI. Un Tappo Di Bottiglia, Natiche e Precauzioni.
XVII. Sensazione Tropicale
XVIII. Urlato
XIX. Calore
XX. Tesoro
XXI. Furiosa
XXII. Colpa
XXIII. Tutto ciò che ho
XXIV. Bubbler
XXV. La Fiera Di Fine Estate
XXVI. Nonna
XXVII. 2006

XV. Tenda

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By translatorITA

Alexis;

M'appropriai della mia borsa quando scendemmo dal pick-up. L'area dedicata al campeggio era enorme, consisteva in una distesa d'erba ed alti alberi. Per poco non saltai dalla gioia, ed Harry era visibilmente emozionato di mostrarmi il sito. Ogni dettaglio di cui mi raccontava consisteva in una piccola storia.

Raggiungemmo il responsabile del sito, un uomo dai capelli bianchi che indossava una giacca verde con affisso il logo del Parco Nazionale. Sorrisi quando l'uomo si recò sul retro dell'immobile in cui era ubicato per fornirci l'attrezzatura da campeggio.

Nell'attesa ressi la mia borsa facendola penzolare sui piedi, e mi guardai attorno ammirando il fabbricato di legno.

Assomigliava a quelli che si vedono nei film, era smaltato eppure vintage. L'aria odorava di resina ed erba, la forma più pura di natura.

Harry appoggiò il mento sulla mia spalla e mi diede un bacio sul collo. Sentii le sue labbra sulla mia pelle quando mi domandò in un sussurro, "che cosa vuoi fare per prima cosa, piccola?"

Feci spallucce arricciando il naso. "Ehh...non saprei. Tu conosci meglio questo posto. Facciamo quello che vuoi tu" suggerii, non mi importava che avessimo fatto un'escursione o una nuotata. Appoggiai la testa sulla sua, ridacchiando quando mi sfiorò il naso con il suo.

"Okay, piccioncini. Siete in pubblico" ci interruppe l'uomo. "Immagino lei sia la tua ragazza, Harry?" aggiunse sollevando una borsa pesante e posandola sulla superficie di legno che separava noi da lui.

"Esatto" rispose Harry con un ghigno in volto mentre io mossi la testa, incoraggiandolo a fare lo stesso. Harry non fu chiaramente soddisfatto del mio gesto, poiché mi cinse la vita con un braccio ed io rimasi immobile arrossendo allo sguardo dell'uomo su di me.

Fui la prima a parlare. "È un piacere conoscerla. Sono Alexis".

"Piacere mio, signorina. Sono Francis. Spero ti piaccia questo posto. Harry viene qui ogni anno da quando ha dieci anni" risponde con un sorriso gentile. Guarda poi Harry. "Okay, questa è la tenda che affitti sempre. L'ho tenuta per te perché so che vieni sempre a fare caos con i ragazzi".

Le sue parole fecero ridere Harry, provando ulteriormente che lui ed i ragazzi erano terribili.

"Grazie, Francis. Sei il migliore, vecchio mio" risponde Harry appropriandosi della borsa con meno fatica di quella impiegata dall'uomo. Mi piaceva Francis e la sua leggerezza, mi ricordava un po' mia nonna con quel tono e quel ghigno giocoso.

Francis alzò gli occhi al cielo. "Sì, sì. Ad ogni modo tuo padre mi ha chiamato qualche giorno fa. Ha detto che ogni tanto richiamerà per accertarsi che entrambi stiate bene".

Lo salutammo con la mano e poco tempo dopo io ed Harry avevamo individuato il posto giusto per accamparci. Avevamo camminato per circa dieci minuti prima di trovare l'area perfetta. A giudicare dalla quantità di auto parcheggiate mi sembrava ovvio che ci fossero già molti occupanti del Parco.

Presto lasciai cadere la mia borsa a terra ed aiuti Harry con la tenda. Mi sedetti a terra ed aprii la borsa al cui interno si trovava la tenda e tutta la strumentazione relativa. Harry mi raggiunse, "vuoi provare a montarla da sola?" domandò.

Sospirai. "Assisteresti ad un'ex ragazza di città che tenta di montare una tenda per tre ore" lo avvisai accigliata.

"Sì...oppure potrei insegnarti come fare" propose con un sorriso. "Non è molto difficile. Beh, è facile da dire per me. La prima volta non sapevo che cosa stessi facendo".

La mia esitazione scomparve quando diedi un'alzata di spalle e mi feci determinata a realizzare il nostro accampamento. "Okay, puoi insegnarmi. Ma ti prego di scusarmi se farò un disastro. Non sono assolutamente pratica di queste cose" dissi inarcando entrambe le sopracciglia come per enfatizzare le mie scuse anticipate.

"Okay, okay" ridacchiò lui. "È semplice. Abbiamo già trovato un bellissimo posto, proseguiremo da qui" disse alzandosi in piedi, ed io imitai il suo gesto. "Iniziamo con il capire che cosa è cosa" aggiunse prima di illustrarmi le diverse parti contenute nella borsa. "Per prima cosa dobbiamo posare il telone. È la barriera fra noi e la terra".

Per la maggior parte del tempo lo osservai fare tutto da solo. Indossava una camicia a quadri senza maniche che metteva in mostra le sue braccia tatuate, mentre io giocherellai nervosamente con le dita, in adorazione dei suoi forti bicipiti. Oh, mamma mia.

Harry mi spiegava le varie procedure, ma io ero ipnotizzata dal suo aspetto e della sua voce roca. La mia mente era altrove, ma venni riportata al presente quando smise di parlare ed alzò lo sguardo su di me.

"Hai ascoltato qualcosa di quello che ho detto?" domandò Harry sospirando.

Mi sentii arrossire e scossi il capo, "non proprio..." risposi.

"Pensavo fossi entusiasta?" commentò Harry con un mezzo sorriso in volto, scuotendo il capo prima di procedere all'installazione della tenda. Lo sono, Harry pensai. Certo che non vedevo l'ora di fare le escursioni, di nuotare e fare altre cose qui al Parco, ma recentemente pensavo solamente a lui.

"Lo sono" mormorai sulla difensiva.

Harry terminò di sistemare la tenda, estraendo poi delle coperte e dei sacchi a pelo dalla sua borsa. Ero quasi certa che avremmo dovuto condividerne uno, ma non m'importava. Accoccolarmi ad Harry è qualcosa di cui non mi sarei mai lamentata.

Entrai nella tenda quando lui aprì la cerniera frontale della stessa. Harry portò all'interno le coperte ed il resto delle nostre cose. La tenda era piccola, ma c'era abbastanza spazio per starci comodamente entrambi. Mi misi a sedere, e come una bambina che vive una cosa per la prima volta, mi guardai intorno.

Sentii Harry scoppiare a ridere. "Sei stupita?" domandò sedendosi accanto a me, e senza esitare, mi accolse in un abbraccio. Mi accoccolai quindi a lui, cingendo il suo torso con un braccio.

"Sono impressionata" risposi. "E sono molto contenta che siamo qui. Sei il migliore".

Lui si abbassò e mi diede un bacio a stampo, poi mormorò, "il miglior cosa?"

Sorrisi. "Il miglior fidanzato". Lo sentii sorridere sulle mie labbra, e facemmo collidere le labbra con più forza. Mi tornò alla mente il momento che condividemmo in auto, quando l'avevo stuzzicato sorprendendo anche me stessa, ma l'avevo fatto poiché ero così a mio agio con lui.

"Lo so, lo so" sussurrò con fare divertito. Sospirai sulla sua pelle quando lui mi baciò con più trasporto. Desideravo con tutta me stessa baciarlo a lungo ed avere le sue mani sul mio corpo. Il suo mero tocco mi faceva andare il cuore a mille. Ero diventata dipendente da lui.

Schiusi le labbra, e fortunatamente Harry colse l'occasione per far entrare la lingua nella mia bocca. Provai una sensazione nello stomaco quando le nostre lingue presero a danzare insieme. Mi posizionai poi a cavalcioni su di lui, portando le mani nei suoi ricci. Le sue mani rimasero sui miei fianchi, e si coricò di schiena.

Portai poi le mani sul suo petto, e percepii che il suo respiro era veloce quanto il mio. Harry si staccò lentamente da me prima di mordere delicatamente il mio labbro inferiore e succhiarlo. Un po' come avevo fatto io con lui nel pick-up.

Gemetti appena, ed avvicinai nuovamente il volto per riprendere a baciarlo, gesto che lui reciprocò con ulteriore trasporto. Sentii le sue mani sulle mie cosce, il suo tocco caldo mi mozzò il respiro in gola. Le sue grandi mani strizzarono poi la parte inferiore della mia schiena.

Quando ci staccammo per un momento mi ritrovai senza fiato. Harry portò le labbra sulla mia mascella, mordicchiando la pelle prima di baciarla, e ripetere il medesimo gesto sul mio collo. "Harry" gemetti sostenendomi al suo petto.

Arrossi violentemente quando i miei fianchi produssero frizione con i suoi, e lo sentii allontanare il viso ed inalare bruscamente congiungendo le sopracciglia. Le sue labbra erano rosse e gonfie, e lo vidi esalare attraverso la bocca. Si trattava di un'esperienza diversa da quelle già condivise, ma mi resi conto che mi piaceva la sua reazione.

Senza esitazione, ripetei l'azione, e lo sentii grugnire. Serrò gli occhi nella medesima maniera frustrata. Resi i miei movimenti più frequenti, e lo sentii respirare a fatica. Era una sensazione stranamente soddisfacente, la tensione del mio corpo veniva allentata, ed arrossivo a labbra schiuse sopra Harry, il quale gemeva.

"Alexis" gemette con voce roca aprendo i suoi occhi verdi e guardandomi con attenzione mentre continuo a muovermi su di lui. Lo baciai, ma non per molto, poiché i miei polmoni necessitavano ossigeno.

Quando gemetti a mia volta lo vidi mordersi il labbro, mantenendo lo sguardo fisso su di me. Le sue mani non si mossero, il movimento dei nostri corpi mi provocava un'indescrivibile piacere. "Uh" ribattei sulla sua guancia, il mio respiro faceva vento sul suo viso. "Harry".

Non capii se fosse agitato quando rispose, "Alexis, i—io credo che dovremmo...ehm...fermarci...per ora". M'interruppi, confusa dal suo commento, e lui si corresse velocemente, "è solo che non vorrei avere problemi al piano inferiore così presto, okay?"

Mi resi immediatamente conto a che cosa si riferisse, e mi misi prontamente a sedere. Mi allontanai dal suo tocco, ma lui mi prese per mano guardandomi con fare preoccupato.

"Non essere timida. Va tutto bene. È solo che...eri molto sexy. E—" commentò, ma lo interruppi.

Arrossi ulteriormente e mormorai, "no, capisco".

Con il pollice mi accarezzò la guancia, "stai bene?"

"Mhm" risposi, ancora timida causa i rumori da me emessi e da quanto sembrassi...disperata.

Lo vidi accigliarsi, "no che non stai bene".

Mi accigliai a mia volta, ma mi arresi subito. "Sembravo...disperata, non è vero?" gli domandai, e lui non rispose subito. Rimasi della mia opinione ed aggiunsi, "oh, è così. È terribile".

Harry scosse il capo. "Amore" iniziò, con fare sorprendentemente divertito. "Non eri altro che il centro della mia attenzione e la mia bellissima ragazza. Adesso smettila".

"Sei troppo buono con me" risposi scuotendo il capo.

Harry mi cinse la vita con le braccia e mi tirò a sé, coricandosi poi di lato. Mi abbracciò e mi baciò il collo. "Perché sei la mia piccola" commentò con voce roca, ed arrossii alle sue parole. Trovavo così tenero il suo definirmi in tal modo.

Sorrisi ed esordii improvvisamente, "ehi...non dovevamo fare la prima cosa sulla tua lista?"

"Abbiamo appena fatto la prima cosa sulla mia lista, solo non l'ho mai detto o messo per iscritto" rispose ridacchiando, facendomi ridere. "Ma mi piacerebbe andare a fare un'escursione".

"Ci sto" risposi con fare entusiasta. "Qualche storia riguardo al percorso che seguiremo?"

Harry mi sorride. "Ti mostrerò il posto in cui Louis ha finto di meditare, ed è stato colpito da una palla da baseball che Liam e Niall si stavano lanciando". 

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