Sentii qualcosa toccarmi il braccio ripetutivamente.
Il mio nome venne sussurrato minimo 15 volte. Aprii gli occhi, velocemente, mentre dovevo ancora rendermi conto della persona che avevo davanti.
Sussultai appena mi accorsi che era Tiger.
«Che c'è?», domandai seccata.
«Oggi è il compleanno di Draco, ecco cosa c'è!», rispose acido. «Per lui, dobbiamo cercare di andare d'accordo, almeno per oggi».
Alzai gli occhi al cielo.
«Va bene», risposi. «Però, dobbiamo fargli una torta».
«Una torta?», esitò. «Sì, penso possa starci».
Insieme ci dirigemmo verso la cucina, e ci suddividemmo gli incarichi: Tiger si occupava dei manifesti e dei regali, mentre io, mi occupavo della torta e dei biscotti.
«Gli piace il cioccolato?», domandai.
«No, va matto per la vaniglia», rispose.
Infornai la torta, e i biscotti, intanto, ripulii il banco sul quale avevo sporcato.
«Che state facendo?», uno sbadiglio arrivò in cucina.
Mi girai, notando Draco, ancora mezzo assonnato e inconsapevole della sorpresa.
«Non c'è nulla da vedere!», tagliò corto Tiger. «Forza, vieni con me!».
Uscirono dalla cucina. Intanto, presi le candele, con il simbolo degli anni.
Uscii dalla cucina, stavano giocando a GTA, quel gioco strano, ma sembrava anche intrigante.
«La torta è..», non feci in tempo a finire la frase, che Tiger si fiondò in cucina.
Ero ancora in stato di shock e spaesata.
«Auguri Draco», sorrisi timidamente.
«Caspita, mi hai chiamato per nome», sogghignò. «È un giorno memorabile allora».
«Preferisci che ti chiami furetto? O Malfoy?», risposi.
«Assolutamente no!».
«Draco, muoviti che ho voglia di mangiare la torta», urlò Tiger.
Entrammo in cucina, Draco si sedette davanti alla torta, ne sembrava quasi sorpreso.
Sia io che Tiger cantammo la canzone di Buon compleanno, insieme.
«Esprimi un desiderio!», esultai.
Lui mi guardò, con quegli occhi ghiaccio. Poi li chiuse e soffiò le candele.
La torta era buonissima, penso che mi sia riuscita molto bene.
«Draco, per te ho un regalo», disse Tiger.
Prese da terra una scatola, e gliela diede. Era una bacchetta, nera e lucida, con incisa una dedica in verde.
«Che c'è scritto?», domandai curiosa.
«Sei e sarai per sempre una Serpe», rispose Tiger. «Tu non gli hai fatto un regalo?».
Sembrava contento che non avessi nulla, in realtà, avevo un'idea migliore.
«Vieni con me», lo presi per il polso, e ci dirigemmo, verso il giardino.
«Davvero hai un regalo?», domandò.
Annuii. Feci comparire una tovaglia con un cesto pieno di fragole e un barattolo di Nutella.
«Siediti», ordinai.
Si sedette, continuando a guardarmi, confuso.
«Se vuoi, puoi prendere una fragola», sorrisi.
Lui lo fece, intingendo la punta del frutto, dentro la Nutella.
Invece di mangiarselo, lo diede a me.
Arrossii, ma poi, decisi di mangiarlo. Era squisito.
Continuava a sorridermi, il che, riusciva a rendere persino me, la ragazza più felice del mondo.
Prese la mia mano, disegnando piccoli cerchi su di essa.
«Io, non ho nulla di materiale da darti», sussurrai, e il suo dito si poggiò sulle mie labbra.
«Mi piace quando arrossisci», sussurrò.
«Grazie», presi il suo indice, massaggiandolo. «Mi hai salvata, e non.. Non smetterò mai di ringraziarti abbastanza».
«Sai cosa si dice, riguardo alle mani?», domandò.
«No», risposi.
«Hai le mani fredde», sussurrò. «Di solito, quando una persona ce le ha fredde, vuol dire che è innamorata».
Guardai i suoi occhi. Questa volta, erano azzurri, come il mare.
«Che disgusto», una voce venne da dietro di noi.
Ci alzammo di scatto. Tre Mangiamorte, ci avevano circondati.
Draco si mise davanti a me, difendendomi.
Ma ormai, eravamo in pericolo.