Un nitrito selvaggio mi fece sussultare e spalancai gli occhi nel buio. Lanciai un'occhiata alla sveglia e vidi che erano le 2.00 del mattino.
Mi alzai e mi infilai una felpa nera e sbadigliando scesi le scale. Uscii in cortile e mi diressi verso la scuderia: Forlove nitriva e camminava su e giù nel box come un pazzo.
-Ehi,bellissimo.- mi affacciai al box.-Non vuoi farmi dormire?
Si fermò al centro del box e mi guardò fisso, gli occhi all'improvviso calmi.
-Vorresti uscire,vero?-sorrisi e poi sbuffai: non era giusto, non potevano tenerlo così.
Afferrai una cavezza e senza pensarci scivolai nel suo box. Gli sfiorai la criniera e gliela infilai. Con mia sorpresa, se la lasciò infilare e mi seguii fuori dal box. Lo legai e poi lo governai. Quando fu pulito, mi venne in mente un'idea. Corsi in selleria e presi i finimenti. Quando li portai da lui,Forlove sbuffò nervoso e io mi tirai indietro.-Io...Se non vuoi, vabbene.-sussurrai.
Lui alzò le orecchie verso di me e sbuffò,però questa volta in modo tranquillo. Delicatamente, posai il sottosella,l'agnellino e la sella sulla sua schiena. Gli tolsi la cavezza e trattenendo il respiro gli infilai la testiera.
Afferrai le briglie ma notando che opponeva resistenza sbuffai.-Ma perchè adesso fai così? Allora vieni da solo!- mi incamminai verso il tondino e con mia sorpresa Forlove mi seguii. Provai ad afferrare le briglie ma Forlove si fermò. Allora continuai a camminare, con lui dietro che mi seguiva.
Senza la spinta del nonno, faticai per salire in sella ma alla fine ci riuscii. Feci un respiro profondo.-Finalmente.- feci una leggera pressione con i polpacci e Forlove iniziò a camminare lentamente, poi strinsi di più e iniziò a trottare. Passò un'ora... poi due. Forlove era sudato e anche io. Smontai e abbracciai il suo collo caldo e muscoloso.-Sei veramente bravo, Forlove! E tu dovresti essere selvaggio?
Lui strofinò il muso contro la mia mano e io mi incamminai verso la scuderia. Lui mi seguii docilmente e una volta arrivati tolsi i finimenti senza legarlo. Senza cavezza mi seguii fino al box e iniziò a mangiare. Con un panno iniziai ad asciugarlo e quando fui certa che fosse asciutto lo accarezzai. Iniziai a sbadigliare senza sosta e diedi un bacio sul muso a Forlove.-Ora devo andare. Tra esattamente un'ora devo alzarmi.
Lui mi diede una spintarella gentile e io risi.-Anche io sono contenta. Per ora dovremmo farlo di nascosto ma presto...Presto convincerò il nonno a montarti sempre.
Chiusi il box e salutai Cleopatra che sonnecchiava nel box accanto. Poi corsi fuori dalla scuderia ma mi fermai di botto quando vidi le luci della casa accese:Maria era già in piedi o forse era il nonno!
Mi nascosi sul retro della casa e mi accorsi di un rampicante che arrivava fino alla finestra del bagno. Da lì,avrei potuto camminare sulle tegole fino alla mia stanza.
Dieci minuti dopo ero nel mio letto ma non feci in tempo a chiudere gli occhi che la sveglia iniziò a suonare.
Quando mi alzai, decisi che per svegliarmi avevo bisogno di una bella doccia. Quando scesi, Maria mi sorrise.-Ben alzata!
-Maria,per favore, puoi prepararmi del caffè anche a me stamattina?
-Certo,tesoro.-e sparì in cucina. Mi sedetti al tavolo,aspettando Fred; quando arrivò aveva un'espressione perplessa.-Ciao,Jo.
-Buongiorno. Perchè quella faccia?
-Ho visto Forlove,prima. Sembrava... felice.- trattenni il fiato.- Bho,sarà l'estate.-disse lui. Sorrisi nervosa e dissi.- Sicuramente.
Dieci minuti dopo, eravamo in scuderia.
-Devo portare fuori Cleo.-disse Fred.-E anche Calimero,Ariel,Felix...
-Posso portare io fuori Cleo.-proposi.-Starò attenta.
Fred sbuffò,pensieroso.-Non so, è una cavalla difficile.-disse. Afferrai una cavezza.-Già l'ho portata dal trailer fino al box, ricordi?
Lui acconsentì, mi avvicinai al box di Cleopatra ed entrai. Sembrava nervosa, l'istinto mi disse che forse era meglio lasciarla tranquilla. Fred rise.-Hai paura?
Sentii la rabbia salire ma anche la paura.-Scherzi,spero?
Infilai a forza la cavezza e condussi Cleo fuori; Fred mi indicò il suo paddock, la longhina mi scivol e Cleopatra alzò di scatto la testa ,impennandosi.
Vidi Fred diventare vitreo e cercare di afferrare la corda.-Jo!
I zoccoli mi sfiorarono la testa e mi allontanai. Allargai le braccia e Fred fece lo stesso,ma Cleopatra passò in mezzo a noi e galoppò via.
Fred cerc di inseguirla ma lei prese il sentiero che porta al bosco.
-E ora?
-Va' a chiamare il nonno,Jo! Corri!
"Ma così la perderemo!" pensai.
In quel momento, un nitrito furioso ci fece sobbalzare. Feci in tempo a voltarmi e vedere la porta del box di Forlove spalancarsi e lui galoppare come una furia verso di noi.
-Attenta!
Ma invece di essere spaventata, corsi verso la staccionata del primo paddock e quando Forlove si fermò di fronte a me,salii su. Senza sella,senza niente.
-JOHANNA.- era il nonno,uscito di casa, il volto una maschera dell'orrore. Mi aggrappai alla criniera di Forlove.-Trovala.
E lui galoppò via, lontano dal ranch.
A raccontarlo così,sembra tutto fantastico. Io per poco non vomitai la colazione.
Non ero mai andata al galoppo e soprattutto senza sella o redini!
Mi limitavo a stringere con le gambe e la criniera di Forlove. Tenevo la testa china, per evitare eventuali rami. Quando Forlove si fermò,eravamo in mezzo al bosco, cioè nel nulla.
-Dio...Perché mi sono fidata?! Dove siamo?!- smontai e guardai in cagnesco Forlove.-Dove mi hai portata? Ora come farò a...-Un nitrito mi fece gelare il sangue e morire la voce in gola. Non era stato Forlove a nitrire. Cleopatra!
Seguii il nitrito fino a un sentiero e quando sbucai tra due alberi mi ritrovai davanti un bellissimo stagno. Dentro, Cleopatra sguazzava come un'anatra!
Mentre Forlove nitriva soddisfatto, io mi avvicinai alla riva.-Ciao, pazza. Mi hai messo nei guai fino al collo e fatto preoccupare,lo sai?
Cleo uscì dall'acqua, il manto lucente e la criniera che sgocciolava e mi strofinò il muso sul fianco.-Sì, ho capito: volevi farti un giro.
Afferrai la longhina e poi,sfruttando un vecchio tronco, salii in groppa a Forlove.-Ti prego,riportami a casa...-sussurrai.
Lui iniziò a trottare allegramente verso casa,mentre io rimbalzavo sulla sua groppa stringendo la corda. Cleopatra trottava accanto a noi.
Che strano trio.
Se mi aspettavo di trovare una bella accoglienza, mi sbagliavo di grosso. Quando arrivai al ranch, smontai da Forlove,certa che lui mi avrebbe seguita. E invece, lui nitrì e galoppò via.
-Forlove! Torna indietro!- Cleopatra nitrì,come per salutarlo. Io invece sbattei frustrata i piedi: ovvio che è scappato,sennò l'avrebbero rinchiuso!
-Jo!- mi voltai. Fred correva verso di me. Quando mi raggiunse,mi abbracciò.-Dio,stai bene.
-Certo che sto bene...
Mi sorrise, poi il suo viso divenne rosso.-Dico,ma sei impazzita?! In groppa a Forlove? E come hai ritrovato Cleo?
-Forlove mi ci ha portato. Era in uno stagno.- Gli porsi la corda.
-Lui dov'è?
-Scappato. Non so come ritrovarlo.-sussurrai. Fred alzò le spalle.-Tornerà quando avrà fame. Prima faceva sempre così. Adesso non è importante: siamo nei guai.
-Ma và?
-Entra. Io riporto Cleo nel suo box.
Quando entrai, trovai il nonno che si massaggiava le tempie e Maria che fissava il vuoto.
-Che succede?
-Sei tornata!-esclamò Maria. Mi abbracciò mentre il nonno sospirava.-Stai bene.
-Sì. Nonno, Forlove è scappato.-esclamai. Lui non alzò lo sguardo.-Tornerà. Non posso preoccuparmi di lui ora.
-Ma come? E che succede?- ripetei. Il nonno si alzò e iniziò a passeggiare.-Ho dovuto avvertire il proprietario di Cleopatra. E si è arrabbiato moltissimo. Ha detto che quando tornerà porterà via Cleo e informerà tutti della nostra inesperienza. Quindi... non verrà più nessuno.
-No...-scivolai su una sedia.
-A meno che...- il nonno prese un respiro profondo.- Non vinciamo il Horse Meisterschaften.
-Cioè?
-Il campionato equestre più famoso in città. Ma purtroppo io non ho amazzoni in grado di prepararsi.
-Ci sono io.- l'avevo detto subito, trattenendo il fiato. Maria mi guardò sbalordita, mentre il nonno sospirò.-Jo...Sai a malapena andare al trotto.
-Mi allenerò.
-E' tra un mese. In un mese non si costruisce nemmeno un box fatto bene.
Mi alzai.- Mi allenerai tu, parteciperò e vinceremo. Dobbiamo farlo,nonno.- dissi. Lui mi osservò a lungo, poi mi posò una mano sulla spalla.-Proviamoci. Non abbiamo nulla da perdere.
Maria battè le mani.-Sì! Brava Johanna!
Sorrisi mestamente.- Però dobbiamo ritrovare Forlove.- lo pregai.-Non voglio che stia in giro da solo.
-Lo troveremo,piccola. Ora vai. Domani mattina alle 9.00 ti aspetto per la lezione.