La mattina, dopo mi trovo dentro la camera di Kira per mostrarle la foto che aveva Stiles con sé. in quella foto sembra essere davvero lei ma è del 1943. Come poteva essere possibile? Le do la foto e gliela faccio esaminare tanto che rimane senza parole anche lei, come me.
-Sembra proprio come me.- dice lei ancora non credendo ai suoi occhi. Poi vede la data sul retro.- Dovrebbe essere mia nonna.
-Ti ricordi che ti ho raccontato di Malia? Lei è stata l'ultima a vedere Stiles ad Eichen House. Questa foto e questa spada. Li hanno trovati vicino ad un corpo murato dentro i sotterranei. C'era lo stesso numero cinque che gli oni hanno inciso su di noi su quel muro. Sembra come se tutto tornasse indietro alla tua famiglia: tua nonna, tua mamma.- le spiego le mie teorie poi le suona il telefono e sembra preoccupata.- Che succede?
-Mio padre.- dice semplicemente confermando le mie idee. Corriamo a scuola insieme agli oggetti trovati da Stiles e, quando entriamo nell'aula di storia, troviamo il padre di Kira che riprende fiato mentre la madre di Kira è al suo fianco.
-Kira, l'hai portato?- le chiede la madre mentre lei si avvicina aloro e io non so di che cosa stanno parlando.
-Mi dirai che cos'è?- chiede la ragazza dopo averle porto un oggetto nero.
-Reishi.- dice la madre semplicemente prima di aiutare il marito.
-Non darai seriamente dei funghi magici a papà, vero?- chiede la ragazza come se fosse una pazzia. Ma la madre di Kira lo fa davvero e poco dopo suo padre ritorna a respirare e sputa su un tovagliolo qualcosa di nero ma si riprende.
-Stai bene?- gli chiede la moglie facendolo alzare e lui annuisce.
-Stiles ha fatto questo?
-Lui voleva l'ultima Kaiken.- mi informa la madre di Kira mostrandomi una specie di pugnale.- La tengo sempre vicino a me da quando il tuo amico è scomparso.
-Mamma, devi parlare con noi. Su tutto.- dice la ragazza categorica e io le mostro la foto che Malia mi ha portato.
-Dove l'hai presa?- chiede la signora con molta sorpresa.
-E' la nonna?- chiede la ragazza.
-No. Sono io.- dice la donna lasciando tutti senza parole, tranne il marito.
-Se quella è davvero lei, dovrebbe avere all'incirca novant'anni.
-Vicina ai novecento.- specifica lei.
-Okay, certo.- dice la ragazza al mio fianco senza parole.- Perché no? Papà, quanti anni hai?
-Quarantatré.- risponde l'uomo interpellato.- Ma mi hanno detto che ne dimostro trenta.
-La lama è stata spezzata dopo l'ultima volta che è stata usata.- dice la madre di Kira dopo aver preso la katana che la figlia le ha consegnato. L'ha aperta e i pezzi della spada sono caduti dutti sulla cattedra.
-Quando è successo?- le chiede la figlia.
-Nel 1943.- le spiega la donna.- Su un nogitsune.
-Tutto questo, è già successo, non è vero?
-Si.- dice la donna con sincerità guardandomi negli occhi.
-Quelli che non ricordano il passato sono condannati a ripeterlo.- spiega il padre di Kira.
-Da dove proviene?- gli chiede la figlia.
-C'era un campo intermediario durante la seconda guerra mondiale.- le spiega la madre.- A oak creek, non lontano da qui.
-Aspettate un secondo, lei ha detto ad Isaac e Alison che non c'era nessun campo intermediario ad oat creek.
-La famiglia di Alison ha una storia piana di violenza.- mi spiega l'uomo che si sta ancora riprendendo.- Non sapevo se potermi fidare o meno. C'era un campo, si. ma tutte le registrazioni erano state cancellate.
-L'hanno nascosto.- ci racconta la donna davanti ai nostri occhi.
-Quando ero no studente all'università, il mio progetto più appassionante, o meglio dire la mia ossessione, era tirare fuori la verità da oak creek.-racconta l'uomo prendendo una piccola agenda e facendo vedere delle foto.- E' stato quando ho incontrato tua madre, Kira.
-Quindi, da dove è venuto fuori il nogitsune?- chiede la ragazza prendendo una delle foto che raffigurava un uomo completamente ustionato e guardando, successivamente, la madre.
-Non è ovvio, ancora?- chiede la donna leggermente irritata.- E' venuto da me.- Poi si gira verso la figlia mentre cerca di allineare tutti i pezzi della lama.- Kira, ho bisogno del tuo aiuto per fare questo. Non c'è molto tempo ed è qualcosa che bisogna fare con la luce del giorno.
-Non finché non ci avrai detto tutto.- dice categorica la figlia.
-Diglielo, Noshiko. Dì loro quello che hanno bisogno di sapere.- la sprona il marito.
-Lupi e volpi tendenzialmente non vanno d'accordo.- spiega la donna.- Non solo nelle favole o nelle storie.
-Ma gli alleati, anche se non piaciuti, devono essere accolti.- specifica Mr. Yukimura- Specialmente durante una guerra.
-Okay, bene..- inizia con il dire Noshiko.- Nel 1943, beh.. ero dentro quel campo con molte altre persone rinchiuse. C'era uno dei soldati, uno dei medici soldati, con cui avevo stretto molta amicizia e.. mi aiutava a rubare le cose che servivano per curare la mia gente. Mi sono innamorata di quest'uomo.
-Okay, basta.- grida leggermente Kira.- Non vogliamo sentire della tua storia alla "Casablanca". Vogliamo sapere come salvare Stiles.
-Sto cercando di dirtelo.- la rimprovera la madre.
-Stai cercando di fermarti. Quando il sole tramonterà, gli oni andranno contro di lui, giusto?
-Il tuo amico è scomparso, Scott.- mi riprende Mr. Yokimura
-Non penso che lei lo sappia di certo. Lei ha chiamato gli oni, può riportarli indietro?
-Non è colpa sua.- spiega Kira difendendo il mio migliore amico.
-Stiles sarà anche il tuo migliore amico, lui potrebbe anche essere un fratello per te, ma lui è il nogitsune adesso.- accusa la signora Noshiko.- Lui è vuoto.
-Puoi riportarli indietro?
-Quando sentirai il resto della storia, non vorrai che lo faccia.- dice arrabbiata la donna.
Quando finalmente decidono di far cadere tutte le accuse su me, Chris e Maggie, aspettiamo solamente che riconsegnino le cose che avevano tolto all'uomo quando l'hanno arrestato. L'agente Parrish, però, non sembra molto convinto di quello che si trova davanti agli occhi.
-Mi scusi, ma non credo che posso farvi uscire con tutte queste armi.- conferma, infatti, i miei sospetti il sergente.- Supera di molto il limite di voltaggio legale.
-Lo uso solamente per cacciare.- risponde il cacciatore al mio fianco.
-Si, beh, sono sicuro che potresti usarlo per avviare un 747.- dice il sergente, anche se non so a che cosa si riferisca.
-Queste proprietà appartengono a me e le accuse sono state ritirate.- dice Argent evidenziando i fatti.- anche se, ancora non sono esattamente sicuro di chi possa essere stato.
-Io si.- dice lo sceriffo intervenendo.- Me ne occupo io, Parrish.
-Sceriffo, non sto scherzando.- dice l'uomo davanti a noi al suo capo.- Queste cosa è a pochi watt dall'essere una spada laser.
-Ho detto che me ne occupo io.- gli dice il suo capo mentre io guardo con occhi da " ma davvero?" Chris che non riesce a guardarmi per la "vergogna", cosa che credo non provi quasi mai. Poi, l'agente, va via.- Lo specialista che ho interpellato mi ha detto le cose che ogni dottore mi ha detto precedentemente, quando cercano di evitare una causa:" Non possiamo darlo per certo". E ho parlato con Melissa: queste sono le TAC al cervello di mia moglie e mio figlio, sapevo che erano simili ma queste sono le stesse. Esattamente le stesse.
-E scommetto che non possa succedere, giusto?
-Nemmeno lontanamente.- conferma l'uomo davanti a me.
-Quindi l'imbroglione continua con i suoi scherzi.- dice Argent consegnando le TAC a Stilinski.
-Ma perché questo inganno?
-Quando ero nell'esercito, un ufficiale mi ha detto: " Se vuoi sconfiggere i tuoi nemici, non devi prendere il loro coraggio, prendi la loro speranza".- spiega lo sceriffo.
-Non sembri uno a cui possono togliere facilmente la speranza.- rivela con onestà Argent.
-Ma Stiles potrebbe.- dice l'uomo riferendosi al figlio con dolore.- Se quella cosa dentro di lui, sta usando il disturbo che aveva la madre come una sorta di inganno psicologico, allora non è solo una guerra con il suo corpo. E' anche una guerra per la sua mente, giusto?
-Lo sai, ha lasciato le persone gravemente ferite.- dice in modo crudo e diretto l'uomo al mio fianco.
-Ed altre gravemente morte.
-E' per questo che ho bisogno di voi due.- dice in modo disperato lo sceriffo.- Ho bisogno di persone che hanno esperienza in questo tipo d cose. Ho bisogno che mi aiutate a fermarlo.
-E per fermarlo, intendi intrappolarlo.- dice Argent come se avesse letto nella sua mente e lo sceriffo annuisce riconsegnando la "spada laser" al cacciatore.
-Derek..- dice il mio nome lo sceriffo prima di uscire dal suo ufficio.- Credo che tu voglia sapere che Maggie è pienamente guarita e che la sua guardia non la sorveglia più.
-La nostra prima tappa è l'ospedale.- dico e la prima tappa, che davvero affrontiamo, è l'ospedale. Quando arriviamo dentro la stanza di Maggie, la troviamo che si sta allacciando le scarpe.
-Hey!! che ci fate voi tre qui?- chiede con il suo solito tono finendo di allacciare i lacci della scarpa e io corro ad abbracciarla stretta al mio petto.
-Stai bene!
-Si, ma ancora non mi avete spiegato che sta succedendo.- dice lei dopo aver ricambiato l'abbraccio per poi guardare il resto delle persone dentro la stanza.
-Stiles è diventato il nogitsune.- la informa Chris.
-La sua TAC è stata truccata e approfittando di questa debolezza mentale, il nogitsune ha preso possesso della sua mente e del suo corpo.- spiega lo sceriffo.- Ho bisogno di qualcuno che se ne intenda di queste cose per salvare mio figlio.
-Se, e dico se, possiamo salvarlo, abbiamo bisogno di armi che non siano letali. Il nogitsune potrebbe anche sopravvivere ma Stiles no e non voglio vedere uno dei miei migliori amici morire.- dice lei alzandosi dal letto e dirigendosi davanti ai due uomini mentre stringe la mano allo sceriffo. Poi, parla con il cacciatore.- Chiami sua figlia e le dica di radunare tutte le armi non letali che avete. Si va a caccia.- conclude facendo illuminare i suoi occhi di rosso e sorridendo. Quando arriviamo a casa Argent, Alison ci fa trovare tutto quello che è riuscita a trovare sopra la scrivania del padre.
-Questo è tutto quello di non letale che sono riuscita a trovare.- ci informa la ragazza portandoci dentro la stanza.
-Prendete tutto.- dice Argent davanti alla scrivania.
-Qual è il piano qui?- chiede lo sceriffo mentre racimoliamo tutto quello che serve.
-La nostra miglior mossa adesso è per Derek e Maggie di riuscire a trovare e seguire l'odore di Stiles a Eichen House.- spiega l'uomo vicino alla figlia.- Specialmente se ha attraversato dei momenti davvero stressanti li dentro.
-Dovremmo andare tutti e cinque nello stesso posto?- chiede ancora lo sceriffo.
-In quale altro posto potrebbe presentarsi?- chiede Chris allo sceriffo.
-A scuola, l'ospedale.- risponde la figlia.
-Tutti posti che Stiles frequentava spesso in questo ultimo periodo.- le da man forte Maggie.
-Okay, aspettate. Abbiamo già fatto tutto questo: lui è scomparso e l'abbiamo cercato. Poi, siamo capitati dentro una trappola all'ospedale.
-Ci sta dando l'opportunità di ripetere le stesse mosse.- chiarisce bene Argent.
-Quindi, che cosa dobbiamo fare? Aspettare che lui venga da noi?- chiede la piccola Argent.
-Non possiamo.
-Specialmente se gli oni lo andranno a cercare quando il sole sarà calato.- prosegue dopo di me Maggie.
-Scott sta lavorando su questo in questo momento, con Kira.- ci informa lo sceriffo.
-Almeno sappiamo che quel ragazzino farebbe qualsiasi cosa per salvare le persone a cui tiene.- dice Maggie.
-Questo è il problema.- dice Chris attirando la nostra attenzione.- Stiamo tutti cercando di immedesimarci nella volpe.
-Ascoltate.- ci richiama all'ordine Stilinski.- Vi capirò se qualcuno vuole tirarsi indietro.
-Non sarò il primo lupo a correre indietro a causa di una volpe.
-Apparentemente, sono quello che porta la "spada laser".- ironizza il cacciatore.
-Papà, tu, Derek e Maggie, andate ad Eichen House.- lo informa la ragazza.- Sceriffo, lei e io andremo all'ospedale. Ci incontreremo tutti a scuola.
-E.. Mr. Stilinski..- dice Maggie facendolo voltare sulla soglia della porta.- Nessuno, e ripeto nessuno, farà del male a Stiles finché ci saremo io e Scott. Glielo prometto.
-Rhys ed io, avevamo trovato dei modi per vederci in segreto.- inizia a spiegare Noshiko.- Alcune volte nelle caserme, qualche volta nei bunker dove posteggiavano i loro veicoli militari. Sarebbe stato trasferito in Nord Africa in un paio di settimane. Gli stavo insegnando un po' di francese. Abbiamo visto Merrick e Hayes parlare con il dottore del campo. Stavano bisbigliando e parlando velocemente.
-Noshiko.- dice Mr. Yokimura vendendo che la moglie perde sangue dalla mano.
-Mamma, che stai facendo?- chiede la figlia preoccupata. La donna lascia il pezzo di metallo e prende il fazzoletto che il marito le porge facendoci notare, poi, che la ferita è sparita.- Come sei riuscita a farlo?
-E' uno dei nostri talenti.- spiega la donna.- Qualcosa che imparerai, Kira. Avresti dovuto notare a quest'ora che non sei mai stata malata. Mai. Non hai mai avuto l'esperienza con una comune febbre, o qualcosa di peggio come l'influenza. O qualcosa di peggio come la polmonite. Rhys aveva controllato il suo registro nascosto per vedere se i medicinali mancavano mentre tutto il resto della mia gente si ammalava ma noi sapevamo già che cosa stava succedendo. Il dottor Liston stava usando Merrick e Hayes per vendere medicine al mercato nero. Ne parlai subito con la mia gente ma realizzai lo spaglio che feci parlando troppo presto. Non stavo aiutando nessuno, stavo solo incitando una rivolta. Ho urlato loro di fermarsi ma troppe persone erano malate, e altrettante stavano morendo. Non ho mai visto tanta rabbia come quella: era una cosa vivente, una che cosa che potevi respirare. Avevo anche scoperto perché Satomi cercava di rimanere calma, perché le veniva l'emicrania una volta al mese e perché lei giocava sempre al gioco go: per restare calma.
-Era stata morsa.
-Il morso di un lupo mannaro fa diventare più difficile sopprimere la rabbia.- continua la madre di Kira.- Una inaspettata fiamma e possono perdere il controllo. Noshiko ha lanciato la bottiglia in fiamme e, purtroppo, ha colpito Rhys mentre io gridavo dal dolore. La sparatoria che ne seguì mi ha quasi uccisa. Non so neanche quanti proiettili sono entrati dentro il mio corpo, ma ho combattuto ognuno di loro. Questo ha fatto si che il mio corpo fosse debole, e il mio battito era cosi debole che pensarono fossi morta. Ma, invece, stavo sempre meglio di Rhys. Le sue grida potevano essere sentite in tutta Eichen House, creando un eco tra i muri e gli ingressi. E' morto in agonia. Il dottore aveva venduto anche la morfina. Merrick e Hayes erano stati assoldati per sbarazzarsi di tutti i corpi, sia americani che dei giapponesi. Hanno trasferito anche il dottor Liston, stanziandolo da qualche altra parte. Hanno coperto tutto. Stavano andando via con un omicidio di massa tra le mani. Come se fosse una chance, credo, il corpo di Rhys fu messo vicino al mio. Volevo che i soldati e gli amministratori del campo fossero puniti per il loro crimine ma sapevo che il tempo stava scorrendo troppo velocemente, stavo per perdere la mia occasione. Stavano per bruciarmi insieme agli altri e non potevo combattere contro di loro con il mio corpo debole e in via di guarigione, potevo muovermi ma di poco. Stavo per morire. Con il tempo che scorreva tra le mie dita, sapevo che stavo per prendere una terribile decisione ma non potevo morire sapendo che sarebbe andati via liberi. Quindi ho chiesto aiuto ai nostri antenati per il potere della Kitsune che prendesse possesso di uno spirito della volpe. Per un potente nogitsune, che si nutriva di chaos, stragi e dolore, per prendere controllo del mio debole corpo, riempirlo di potere e usarlo come un'arma. Ma chiamare un spirito ingannatore è una cosa pericolosa. Possono avere un forte oscuro senso dello humor perché mentre il nogitsune veniva per impossessarsi di qualcuno, non ero io.
-Che cosa è successo?
-Il mio corpo stava piano, piano guarendo.- spiega ancora la madre di Kira.- E sono riuscita ad alzare il mio corpo dal terreno ma era troppo tardi.
-Che cosa ha fatto?
-Ha portato chaos, catastrofi e più dolore di quanto voi possiate immaginare.- dice la madre di Kira con dolore.- Dovevo trovarlo e dovevo fermarlo. Avevo preso la katana, dopo aver visto tutti i morti che si era portato dietro compresi Merrick e Hayes. Kira, sbrighiamoci. La notte sta per arrivare.- continua a dire mentre sistemano pezzo per pezzo la lama della katana.- Sono riuscita a trovare Rhys nei sotterranei di Eichen House ma non riuscivo a sconfiggerlo. Poi, però, Satomi lo ha attaccato alle spalle e io sono riuscita a ucciderlo con questa katana. Rhys si è liberato dello spirito malvagio e l'ultima cosa che è riuscito a dirmi, prima di morire definitivamente è stata "coup de foudre" e la traduzione letterale è colpo di fulmine. In francese, può anche significare "amore a prima vista". Ma un colpo di fulmine vero e proprio è quello di cui abbiamo bisogno esattamente adesso.
-Per cosa?- chiede Kira.
-Esorcizzare il nogitsune dal corpo di Rhys ha spezzato la lama.- spiega Noshiko.- ma tu puoi rimettere ogni pezzo insieme.
-Perché non lo fai tu da sola?- chiede la figlia.
-Perché non sono una kitsune del tuono.- dice sua madre.- Ti fidi di me?
-Ho appena scoperto che sei vicina ai novecento anni.- dice Kira.- Non penso che riuscirò a fidarmi di te di nuovo.
-Fidati di me per questo.- dice la madre della ragazza con dolore. Prende la mano della figlia con delicatezza e la mette poco distante dalla lama rotta. Un lampo viene sprigionato dalla mano di Kira e poco dopo la katana torna intatta.
Mentre io, Chris e Derek siamo ad Eichen House per cercare qualche traccia di Stiles, il mio telefono suona e mi arriva un messaggio da Alison. Stiles è stato a casa sua.
-Dobbiamo andare.- dico mentre sto per raggiungere l'uscita.
-Perché?- chiedono Chris e Derek.
-Alison mi ha mandato un messaggio. Il padre di Stiles ha fatto installare delle telecamere in camera sua perché ha iniziato ad essere sonnambulo con tutti questi problemi, così dalle telecamere l'hanno visto in diretta in camera sua. Hanno detto di recarci tutti li.
-Andiamo subito.- mi dice Derek prima di superarmi. Quando arriviamo a casa dello sceriffo troviamo lui e Alison nella stanza del ragazzo ma nessuna traccia di Stiles.
-Che cos'è tutto questo?- chiede Chris davanti alla scacchiera dopo aver perlustrato per bene la stanza.- A che cosa servono queste note sugli adesivi?
-Questo è quello che Stiles ha provato a spiegarmi su tutti voi.- spiega lo sceriffo mentre noi guardiamo tutti i nomi sulla scacchiera.
-Bene, forse è un messaggio da Stiles.- dice speranzosa la ragazza.- Il vero Stiles.
-Non credo proprio.
-Secondo te, c'è qualche ragione per il quale il mio nome è sul re e quello di Maggie sulla regina?- chiede Derek mentre Chris prende un'altra pedina fuori dalla scacchiera: Isaac.
-Beh, sei molto sorvegliato. Soprattutto dalla donna più vicino a te: Maggie.- spiega a modo suo lo sceriffo.- E penso che l'allarmante messaggio nascosto che tu sia ad una mossa dallo scacco matto.
-Non è un messaggio da Stiles.- dice Chris confermando le mie teorie.- E' una trappola da parte del nogitsune.
-Bingo! E secondo me, c'è solo un posto in cui potrebbe essere adesso.
-E' al loft.- dice Alison guardandomi ed io annuisco.- Questo è quello che sta cercando di dirci.
-E vuole che noi andiamo li.- continua Argent.
-La notte sta arrivando.- ci avvisa il lupo al mio fianco.
-Non potrebbe suonare peggio di una trappola.- dice Chris molto convinto.
-Non credo lo sia.- dice lo sceriffo speranzoso.
-Penso che la tua opinione possa essere prevenuta, sceriffo.- dice Argent contro di lui.
-Devi ascoltarmi adesso.- dice lo sceriffo contro il cacciatore.- Quello di cui ci stiamo occupando qui è qualcuno a cui manca la motivazione. Nessuna rima, nessuna ragione, giusto?
-Che sta a significare?- chiede il cacciatore.
-Non stiamo parlando di un killer.- spiega lo sceriffo.- E' un mago dell'inganno. Uccidere è solo un procedimento.
-Se stai cercando di dirci che lui non ci ucciderà, non mi sento abbastanza sicuro di questo.- dice Derek al mio fianco.
-Su questo sono d'accordo.
-Non lo farà. Vuole ironia, Vuole trarci in inganno, vuole giocare con noi.- spiega lo sceriffo.- Tutto quello di cui abbiamo bisogno è una battuta finale.
-Il sole sta tramontando, sceriffo.- dice Argent iniziando a innervosirsi un po'.- Che cos'ha in mente?
-Ingannare il mago dell'inganno al suo stesso gioco.- dico prima di uscire dalla stanza per recarmi al loft. Quando arriviamo li, il primo ad entrare è proprio lo sceriffo.
-Ciao, papà.