Salve padre,
So che non sei abituato a ricevere lettere da me, il tuo odiato secondo figlio, ma anche i miracoli avvengono. Il mio miracolo si chiama Tina. È la donna che amo e che sposerò a breve. La mia fidanzata ha espresso il desiderio di conoscere entrambi i miei genitori. Mia madre l'ha già incontrata e le due sono più unite che mai. Adesso la mia futura moglie vuole conoscere anche l'altro genitore.
Ti invito dunque ad una cena di famiglia per conoscere la tua futura nuora, con la speranza che tu la possa trovare di tuo gradimento, ma anche in caso contrario, io la sposerò comunque. Non è un invito ad una guerra, quindi vieni disarmato del tuo odio e della tua superbia.
Tina non vede l'ora di conoscerti, non rovinare tutto.
Newton Fido Artemis Scamander
«Chi è questa Tina?» Borbottò già annoiato Thomas Scamander. «I suoi genitori?»
«Ma che ti importa?» Sbottò Diana. «Non puoi semplicemente provare a fartela andare bene? È una donna a modo, molto coraggiosa, è un Auror, lavora con Theseus e il tuo adorato rampollo non ha che buone parole per lei.»
«I suoi genitori?» Chiese nuovamente irritato.
«Sono morti.» Mormorò Diana piano, sapendo che già questo la svalutava ai suoi occhi. «Erano entrambi Auror e sono morti di Influenza di Drago, tentando di salvare un villaggio infetto in Nord Africa.»
«È un'orfana? Grandioso!» Lanciò via la lettera. «Puoi dire a quella sottospecie di figlio che ci ritroviamo che rifiuto l'invito.»
«Ah, no!» Diana si alzò e gli puntò addosso il dito. «Tu verrai a quella cena, sarai educato e ti congratulerai con tuo figlio per il suo futuro matrimonio e per la donna meravigliosa che si è scelto.»
«È un'orfana! Figlia di nessuno!»
«È la donna che Newt ama!» Sbraitò la donna. «E se tu provassi a vedere oltre il tuo naso e al tuo dannatissimo orgoglio, vedresti che Newt si è trasformato, non è più timido, cammina a testa alta, guarda negli occhi chi gli parla, sembra tutta un'altra persona! E sai a chi dobbiamo questo? A Tina! La sua futura moglie. Questo dovrebbe bastarti per fartela piacere.» Si fece avanti minacciosa. «Se la tratterai male, se la insulterai in qualsiasi modo, se la farai soffrire, non rovinerai per sempre solo il rapporto con tuo figlio, ma anche con me! Prova anche solo a fare una di queste cose e io ti lascio!»