Ed eccomi la, in postazione pronta a partire, i miei guanti li aveva ritirati Harry, dato che Ashton non poteva lasciare la sua postazione da co presentatore, e in quel momento mancavano pochi momenti e la bandiera nera si sarebbe alzata, e io avrei dovuto iniziare a correre, correre ed evitare di mettermi nei guai.
La bandiera si era alzata insieme alla scia di polvere che rilasciavano la fila di moto davanti a me, e anch'io inizia a correre.
Inizialmente non ebbi nessun tipo di problema, il vento freddo c'era, ma era normale, con o senza guanti, dopo un paio di curve le dita iniziarono a intorpidirsi, pian piano non riuscii più a stringere ne le marce ne il freno, e ciò mi fece leggermente spaventare, non avevo il controllo, ero in balia dell'oscurità, ora iniziavo a capire perché Ashton mi diceva che questa gara l'aveva cambiato per sempre.
In certe situazioni, semplicemente ti lasci trasportare dall'oscurità che c'è in te.
Così con tutta la forza di volontà che avevo accelerai e non appena vidi che ero tra le prime moto, mi infilai in un vicolo.
Cercai di sfregare le mani tra di loro, per recuperare un minimo di sensibilità, ci soffiai su, ma tutto parve inutile, erano esattamente tre minuti che ero ferma, la in quel vicolo, vicino al traguardo, ma non troppo, dato che nell'ultimo cartello c'era scritto che ci sarebbero state altre tre curve prima dell'arrivo, ma cercai di mantenere la calma, già era proibito fermarsi, e io stavo palesemente andando contro un punto del regolamento.
Un faro nella mia direzione mi fece immobilizzare, come se avessi potuto mimetizzarmi, la luce gialla e intensa sembrò quasi accecarmi e io mi portai una mano a coprirmi gli occhi, fin quando la luce non si spense, insieme al motore e un ragazzo mi venne incontro.
Ci misi poco per capire chi era, il suo ghigno e l'aspetto angelico lo contraddistinguevano.
"Clifford, ti piace disobbedire" incrociò le braccia al petto, io alzai gli occhi al cielo imitandolo
"Tu non eri il più veloce? Perché ti sei fermato? Qualcuno potrebbe batterti" mi feci di un passo più vicina a lui
"Nessuno può battermi"ringhio, avvicinandosi
"Oh, caro Hemmings" lo provocai accarezzandogli la guancia dove c'era un accenno di barba al tocco
"Ti piace toccarmi vero?" soffiò sul mio viso, la luce fioca dei lampioni mi permetteva di vedere i suoi occhi scintillare di malizia, dovevo stare al gioco
"Beh, ti piacerebbe scoprirlo scommetto " lasciai la frase in sospeso, prima di voltarmi e mettermi il casco, era ora di ripartire, feci tutto molto velocemente e quando gli passai davanti in moto lo vidi, quella conversazione non era di certo finita.
Arrivai dopo pochi minuti al traguardo e non appena mi sistemai in postazione, vidi Ashton venirmi incontro, la volta precedente aveva aspettato che la gara finisse, ma quella volta no.
"Tutto OK?" mi prese le mani tra le sue e ne accarezzò il dorso "abbiamo saputo di un incidente, volevo assicurarmi che tu stessi bene" la sua voce era veramente preoccupata e io pensai subito a mio fratello, mi guardai intorno.
"Mike, dov'e?" mi sentii posseduta non appena mi accorsi che lui mancava, Ashton sorrise
"Sta bene, è arrivato una decina di minuti fa, ma ha ricevuto una chiamata ed è dovuto scappare, poi ti spiega, Harry è con lui" annuii, leggermente più calma dopo quelle parole "la tua amica Corinne, si è sentita male, quindi Cal l'ha accompagnata a casa, dato che lui ha un'auto" alzò gli occhi al cielo
"Devi dirmi altro?" ci scherzai su, lui ghigno, si avvicinò a me, poggiò la sua fronte contro la mia
"Stanotte ti voglio"sussurrò, io deglutii, era sempre sottile nelle sue richieste, mai volgare, calcolate ben fatte, uno dei superpoteri di Ashton Irwin
"Va bene" gli passai il pollice sul labbro inferiore e lo sentii, sciogliersi, poi lo baciai, sensualmente, delicatamente, tutti i presenti dovevano sapere, Ashton era bellissimo ed impegnato.
Un applauso mi fece staccare dalle labbra morbide del ragazzo coi ricci color del miele, mi voltai in direzione del suono e vidi la sua moto blu elettrico, poi lui, pronto a sfottere chiunque.
"La tua accompagnatrice è scappata" lo provocai, mentre Ashton tornava da Calum, il biondo lanciò un'occhiata agli spalti, e quasi sgranò gli occhi
"È appena saltata la nostra uscita a quattro " fece spallucce, a che gioco stava giocando?
"Bene, così posso andare direttamente da Ash" presi una sigaretta dal pacchetto che il mio ragazzo mi aveva lasciato qualche minuto prima e la misi tra le labbra per accenderla.
"Sei sexy Clifford, continuiamo in bagno quella conversazione?" ed eccoli, quegli occhi azzurri che guizzavano sul mio corpo, famelici
Giochiamo, pensai nella mia mente, il mio obbiettivo era uno, e uno soltanto Luke Hemmings squalificato dalla Dark Run, e avrei fatto di tutto per farlo avverare.
Lentamente passando davanti tutti gli spalti, con i vari tifosi urlanti per via dell'arrivo del proprio motociclista arrivai davanti la porta dei bagni, entrai in quelli femminili, li Ashton, non poteva entrare; mi sedetti sul marmo accanto al lavabo, e finii la sigaretta aspettando, lui mi avrebbe seguito.
Come previsto la porta si aprì e Luke fece il sui ingresso, disinvolto, noncurante, allargai le cosce e lui si infilò in mezzo, ora io ero qualche centimetro più alta di lui, non feci nulla aspettai, io avevo già fatto la mia mossa, era il suo turno
"Povero Irwin" ghignò
"Povera Corinne" risposi con la sua stessa carta, si congratulò con lo sguardo, poi si avvicinò i nostri bacini e le nostre intimità si sfioravano, misi le mani sulle sue spalle, due spalle robuste, da capogiro; lui non perse tempo e si fiondo sulle mie labbra,famelico, lingua contro lingua, il contatto con il suo anellino al labbro mi fece rabbrividire, tanto che lui se ne accorse
"Voglio proprio vedere se Ashton ti provoca ancora questo" ma non poteva mica avere l'ultima parola
"Io invece voglio vedere la faccia di Corinne quando gli dirò che tu tieni una bustina di coca nel taschino della tuta da corsa" sventolai davanti il suo viso la bustina trasparente con dentro la polvere bianca, che durante il bacio ero riuscita a estrargli dalla tasca, avevo praticamente vinto
"Non ti conviene Clifford" il suo sguardo divenne duro, i suoi occhi azzurri diventarono quasi blu e mi spinse contro la parete "non ti azzardare a parlarne con nessuno, so chi è tuo padre, chissà se gli piacerebbe sapere che la sua bambina partecipa a delle gare clandestine" mi strappò di mano la bustina. "Impara a farti i cazzi tuoi, o la tua vita potrebbe diventare un inferno" quelle furono le sue ultime parole, prima di lasciarmi in quel bagno, sola e con un groppo in gola, ero ben lontana dal vincere.
***
"Ti vedo strana" disse Ashton, mentre ero adagiata sul suo corpo nudo, tanto quanto il mio, scossi la testa
"Solo, oggi potevo fare meglio" mentii, in parte, per un pelo ero rientrata nella competizione, solo perché due si erano infortunati in quell'incidente
"Questo è solo l'inizio Mad, solo l'inizio " sospirò pesantemente accarezzandomi i capelli, io alzai il viso nella sua direzione e lo baciai, con foga ,con passione e desiderio, perché forse quella sera oltre l'inizio della vera natura della Dark Run, avevo dato il via ad una cosa più grande di me, e si sa che certe cose non sono destinate a finire bene.
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EII
CIAOO
Allora, in questo capitolo vi ho dato l'assaggio di quanto può essere dura la DR.
Poi, beh, la nostra Mad vuole fare danno,ma io ...
Non posso dirvi cosa ne penso...
Si, comunque si sono baciati, ed evidentemente Luke non ha smesso con la coca...
Poi c'è Ashton, che povero innocente, vero ? Hahahah.. OK basta, potrei spoilerarvi più del dovuto.
Alla prossima.