What if I told you that someo...

By aryb13

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The last one
I got to be honest
Tim hortons
Dancing in the dark
Her eyes, her eyes
It's over
Lost in Japan
Babe
I know you lie
Nice to meet you
If your mother knew
Detective in this town

I love you

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By aryb13

Passeggiavamo per la città da ore, era una cosa che piaceva ad entrambi: fare lunghe camminate parlando tra di noi.
Dopo un lungo pomeriggio raggiungemmo la mia auto; "Sono le 7pm, dove stiamo andando?" Non mi ero nemmeno accorto che fosse così tardi. "A mangiare, mi sembra ovvio" affermai per poi mettere la musica dal mio telefono. Quando partì 'dreaming with a broken heart' mia sorella si affrettò a prendere il mio telefono per cambiare canzone. "Mi fai venire voglia di tagliarmi le vene con queste canzoni" la guardai male per un attimo, lei abbassò lo sguardo capendo che le sue parole mi avevano turbato considerata la situazione. "Dicevo... prova ad ascoltare questa". Dopo i pochi secondi della intro, Aali cominciò a cantare a squarciagola "don't tell me this is all for nothin', I can only tell you one thing. All the nights you feel outnumbered, baby I'll be out there somewhere" Era una canzone che non avevo mai sentito.
Ascoltai mia sorella cantare dopo molto tempo; si vergognava di cantare davanti agli altri eppure aveva una voce stupenda, "quante volte devo dirti che hai un talento?" Domandai. Lei si lasciò cadere all'indietro sul sedile accavallando le gambe, "ha parlato lui. Anche se facessi qualcosa con la musica tutti penserebbero che sia stata privilegiata essendo tua sorella, non avrebbe senso dai!" Aveva ragione, sarebbe stato più facile per lei rispetto a molti altri e sapevo che non avrebbe mai voluto far parte del mondo della musica solo per poi essere conosciuta come: la sorella di Shawn Mendes.
"Magari fai più successo di me, che ne sai" provai a spiegare.
"So cantare, è vero, però non sarei capace di scrivere o fare tour. Non mi ci vedo proprio. Inoltre non canto poi molto dato che mi vergogno, tu invece canti tanto, troppo" aveva ragione, ogni tanto non ne poteva più di sentirmi cantare. "Mc drive, così mangiamo a casa mia" la informai cambiando argomento. "Dicevi? Secondo te canto troppo, tesoro è il mio lavoro" la sfidai. "Lo so, però quando eri più piccolo era una cosa insopportabile, grazie a dio eri intonato. Adesso non sei cambiato di una virgola, capisco che sia il tuo lavoro, però saresti anche capace di ordinare la cena cantano".
"Non esagerare" le dissi, lei non rideva affatto. "Se lo fai ti faccio scegliere il film" tornai serio all'istante: "ci sto".

A costo di poter scegliere io il film cantai le nostre ordinazioni; Aaliyah accanto a me cercò di farmi ridere rendendo quel momento ancora più imbarazzante per me, ci riuscì ovviamente.
"Sei Shawn Mendes?" Chiese il ragazzo a cui avevo cantato le ordinazioni, "si" risposi. "Avevo riconosciuto la voce" affermò passandomi i due sacchetti di carta che contenevano il cibo. "Quanto ti devo?" Presi il portafoglio dalla tasca mentre parlavo, "niente, la tua voce prima mi è bastata" mi succedeva spesso anche se mi sentivo in colpa. "Ma no, davvero, quanto ti devo" cercai di convincerlo, lui scosse la testa "non ti preoccupare, buona serata" ci salutò. "Grazie, anche a te".
"Questo ti ha convinto?" Chiesi a mia sorella, "che stupido che sei".
"Che film scegli?" Continuò poi, "Non guardo Harry Potter da un po' a pensarci" risposi dopo averci pensato qualche attimo.

Raggiungemmo il mio appartamento poco dopo. "Okay, tu metti il film e io penso al cibo" dissi a mia sorella che si avvicinò alla tv subito dopo.
"Questa è una delle tante cose che a casa con mamma non potrei fare" spiegò riferendosi al fatto che stessimo mangiando schifezze davanti alla televisione, "vero, i fratelli servono a questo. Parlando del diavolo spuntano le corna" mamma mi aveva appena scritto un messaggio: 'a che ora la riporti?' Accennai una risata e spensi il cellulare. "Lo sai che domani ci ammazza, vero?" Avevo già deciso che mi sarei preso io tutta la colpa, come era giusto. "Domani ci dobbiamo svegliare presto, ci vuole molto più tempo rispetto a casa. Però parliamo dopo, ora vorrei guardare questo capolavoro di film" conclusi io.

Una volta arrivati ai titoli di coda spensi la tv, "il sesto è meglio" disse solo, "hey, potevo scegliere io e ritengo che il terzo sia il migliore. Su questo non si discute". Sbuffò, odiavamo entrambi dover dare ragione all'altro in momenti come quelli.
"Sei preoccupata?" Domandai cambiando argomento, non ne avevo voluto parlare prima quel giorno, ma sapevo che lei non aveva pensato ad altro se non alla scuola. "Rick non c'è più quest'anno, senza un leader un gruppo non regge mai, vedrai che andrà meglio. Cerca di aprirti con altre persone. Se li ignori per loro non ci sarà più divertimento e ti lasceranno in pace" erano tutte cose che le avevo ripetuto più e più volte. "Lo so. Dovrò però rivedere Myles, Cole, Mark. Di quella squadra non se ne salva neanche uno, forse Zach, non saprei. Se dovesse succedere qualcosa?" Non riusciva proprio ad essere ottimista, come biasimarla dopotutto. "Se succedesse qualcosa di grave faccio io di peggio" posai una mano sulla sua spalla per rassicurarla. "Andiamo a dormire, non vorrai fare tardi il primo giorno".

Controllai diverse volte quella notte se lei stesse dormendo, fece davvero fatica e rilassarsi e dormire. Dopo un'ora però si addormentò così andai a dormire anche io.

Il giorno seguente la sveglia suonò troppo presto, avevo voglia di dormire ancora. La prima cosa che sentii fu lo scorrere dell'acqua della doccia, Aali era già sveglia e non ne ero molto stupito.
Bussai alla porta; "Aali, posso entrare a prendere una cosa?" Dissi forte in modo che potesse sentirmi, "ma ti sembra il caso?!" Rispose chiudendo il getto dell'acqua, segno che aveva finito. "Ti ho praticamente visto nascere, entro lo stesso tanto" conclusi.
"Come ti senti, stai bene?" Fu la prima cosa che mi venne in mente,  annuì con la testa in tutta risposta. "Si, ora me ne vado" dissi in fine per poi uscire dal bagno.

"Vuoi fare colazione?" Io ero già pronto mentre lei, come tutte le ragazze, ci mise un'eternità.
"No" disse un po' bruscamente, sapevo che era tutto dovuto alla tensione. "Non sembri molto tranquilla" mentre parlavo lei indossò la giacca e caricò sulle spalle lo zaino, "sono tranquillissima infatti" non era brava a mentire.

Osservò se stessa allo specchio per molto tempo, non l'avevo mai vista guardarsi in quel modo. Indossava una maglia a maniche lunghe e dei semplici jeans scuri, mi avvicinai a lei; "troppo scollato" disse secca, la guardai perplesso. "Ed è troppo aderente" aggiunse, la verità è che quella era una semplice maglia rosa cipria; non era minimamente scollata ed era aderente come una qualsiasi maglia. "Ti prego prestami una tua felpa, mi vergogno ad andare vestita così" il modo in cui parlò mi spezzò il cuore: sapevo naturalmente quanto stesse male ma trovarmi in quella situazione fu davvero brutto. "Non ti serve una mia felpa" lei scosse la testa, "sicura di farcela?" Le domandai poi, "si, certo che ce la faccio. Andiamo o faremo tardi" si avviò verso la porta ed io la seguii.

Durante il tragitto ci furono poche parole, ricevetti tantissimi messaggi da parte di mamma a cui non risposi, l'avrei chiamata in un altro momento.

Arrivammo in perfetto orario davanti all'edificio scolastico, "eccoci qui, se vuoi vengo io a prenderti" Non si mosse di un millimetro inizialmente, poi però decise di parlare: "okay, a dopo".
Si voltò per aprire la portiera e uscire, ma si bloccò di scatto. Stava guardando quelle persone che le avevano fatto del male, erano tutti lì, notai un ragazzo biondo guardare nella nostra direzione. "È il fratello di Rick" spiegò lei.
Lui si incamminò verso una ragazzina sicuramente più piccola di Aali. Sembrava volerle parlare fino a quando, pochi secondi dopo notai che lui le stava urlando in faccia. Dopo averla mandata via tornò a fissare mia sorella con un ghigno in faccia.
Scrisse qualcosa al cellulare ed in quel momento arrivò un messaggio ad Aaliyah.
"Se proprio ci tieni leggilo, io non ne ho voglia", mi porse il suo cellulare senza neanche guardarmi.
'Che c'è? Se ti mancano tanto le toccatine di mio fratello ci sono sempre io' diceva.

Quella scena mi colpì molto, mi fece venire il voltastomaco pensare come quei ragazzi trattassero tutti.
Notai in Aaliyah uno sguardo perso, non sarebbe mai riuscita ad uscire da quell'auto e affrontare il tutto. "Allacciati Aali" fece come da me chiesto ed io ricominciai a guidare verso casa dei miei.

Accostai più lontano in modo che mamma non ci potesse vedere, "vieni qui" la invitai ad abbracciarmi ma restò ferma dov'era. "Capisci che intendo ora? Lo so di avere Millie ed un paio di altri amici, ma quello che hai visto non era nulla" lo sapevo, Rick aveva solo un anno o due meno di me quindi avevamo frequentato il liceo nello stesso periodo.
"Parla con mamma e papà, possono aiutarti molto più di me" nonostante fosse mia sorella non sapevo più come gestire la situazione da solo, non me la sentivo di avere tutto quel peso sulle spalle.
"Non so come dirglielo" disse timidamente. "Come lo hai detto a me. Starò con te, andiamo?" Lei annuì così scendemmo dalla macchina avvicinandoci a casa.

"Mamma?" Lei si presentò in soggiorno in un attimo; "Shawn, mi spieghi cosa avete fatto? Dico, ti sembrava il caso stare fuori tutta la notte prima del primo giorno di scuola di tua sorella?? Ma cos'hai nella tes-" quando vide Aaliyah si bloccò squadrandoci dalla testa ai piedi "vi strozzo entrambi. Aaliyah ora vuoi pure non andare a scuola?!".
Era arrabbiatissima con entrambi, cercai però di tranquillizzare un po' la situazione: "okay okay, calmiamoci un attimo qui. Papà è in casa?" Ricevetti un "no" da parte sua. "Significa che parleremo solo con te, il primo giorno di Aaliyah non sarà oggi. Ora sediamoci e parliamo".
"Dovrei anche andare al lavoro io, non pensi?" Lo sapevo, "oh fidati questo è più serio".

"Parliamo stasera, ora devo andare. Tu, sei in punizione" indicò Aaliyah, "e tu pure" si rivolse poi a me. "Ho 21 anni!" Le ricordai io, "resto sempre tua madre, come ti ho fatto ti disfo". "È compa mia-" provai a spiegare ma mi interruppe. "Smettete di difendere sempre l'altro, non ho tempo per parlare. Questo lo prendo io" disse prendendo il cellulare di Aali, cosa che non aveva mai fatto prima. "A stasera" concluse andandosene.

Dopo nemmeno un minuto mamma mi telefonò. "Guarda che è davvero colpa mia" non la salutai nemmeno. "Credi che non ti conosca abbastanza da saperlo? Comunque, ti ha detto qualcosa, vero?" Non spettava a me parlargliene.
"Più o meno, intendo, sapendo che non è un bel periodo ieri volevo solo farle passare una giornata tranquilla. Siamo stati in città, abbiamo fatto shopping, camminato molto, poi siamo andati a casa mia e siamo rimasti lì a dormire. Stasera ti spieghiamo tutto, promesso".
La telefonata durò poco di più, la giornata invece sembrava non finire più.
Il mio weekend prolungato a Pickering era finito, sarei dovuto andare in studio i giorni seguenti, ma dissi a mia sorella che sarei avrei voluto sapere tutti riguardo i primi giorni di scuola.

Quando mamma e papà tornarono a casa ci sedemmo tutti sul divano per una riunione familiare di cui avevamo decisamente bisogno.
Il silenzio imbarazzante durò troppo, era tutto uno scambio di sguardi: guardai negli occhi mamma e papà che a loro volta guardarono me e Aaliyah, mentre mi voltai verso mia sorella i nostri genitori fecero la stessa cosa tra loro. Questo processo continuò per un'eternità.
Sapendo che nessuno avrebbe cominciato, specialmente Aali, decisi di parlare io per primo.
Mi schiarii la voce per poi iniziare; "forse farle saltare il primo giorno non è stato il modo giusto di affrontare la situazione, ma per quello che mi riguarda non mi pento fatto".
Erano confusi, per me invece era troppo complicato da spiegare. "Aali, devi dirci qualcosa?" Intervenne papà, lei cercò di parlare ma dalla sua bocca non uscì alcun suono.
"Tranquilla" le sussurrai io, mi guardò dritto negli occhi pregandomi di aiutarla. "È tutto okay, ti ascoltiamo" disse mamma a quel punto.
Finalmente lei si decise e cominciò a spiegare.
"Sono andata a questa festa a inizio giugno organizzata dalla scuola, penso lo ricordiate. A dire la verità i problemi sono cominciati molto prima ma durante quella festa è successa una cosa..." continuò a raccontare senza mai fermarsi.

"...è stato davvero difficile parlarne con Shawn, ci siamo ritrovati in un momento in cui io avevo bisogno di parlarne con qualcuno e lui voleva spiegazioni.
Mi ha aiutata molto, mi è stato molto vicino in questi giorni, come ha sempre fatto dopotutto. Gli ho chiesto io di non parlarne con voi e ha solo mantenuto il segreto. Ieri mi ha fatto passare una giornata fantastica, ha fatto di tutto per rendermi felice.
Mi dispiace se non sono stata in grado di parlarne con voi prima, mi dispiace tanto.... vi voglio bene" nessuno riuscì trattenere le lacrime, loro andarono ad abbracciare Aaliyah.
"Va tutto bene tesoro, ci saremo sempre per te" disse papà.
Mamma scoppiò a piangere guardando sua figlia.
"Mi dispiace, anzi che venirti contro avrei dovuto starti accanto" disse con voce spezzata, "mamma, va tutto bene" la rassicurò Aali. "E tu, tu sei una persona fantastica, sono così fiera di te" aggiunse poi rivolta a me. "Grazie, ti voglio bene" disse Aaliyah abbracciandomi, "anche io" la strinsi forte a me.

Ero davvero fiero di lei per quello che aveva appena fatto.

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