Mi accompagna a casa e ci scambiamo un bacio stampo prima di lasciarci.
Entro a casa e trovo mia madre sul divano.
<<Oh! Finalmente>> dice battendo le mani
<<Che c'è mamma? >>
<<Dove sei stata? >>
<<Con Rafael>>
<<Allora avete fatto pace! Che bello tesoro... Ti vedo diversa stamattina >>
<<Si, ho fatto pace... Insomma, dovevo farla in qualche modo >>
<<Demet >> dice mio nonno sbucando all'improvviso
<<Nonno, dimmi! >>
Io e nonno non parliamo molto, solitamente.
<<Tutto bene? >> mi chiede.
Mi fa così strano.
<<Si, tutto bene perché? >>
<<Come va con Rafael? >>
<<Va meglio, abbiamo chiarito >>
<<Lo ami? >>
Questo interrogatorio?
Mio nonno non mi ha fatto mai tutte queste domande in trent'anni di vita.
<<Si, certo>>
Fossi pinocchio, avrei già il naso lungo quest'ora.
<<Perché non vi sposate allora? Non vorrei morire senza vederti sposare piccola >>
<<Mi sposerò, ma non ora >>
<<Che tu sia benedetta figlia mia >> mi dice dandomi un bacio sulla fronte
Che succede a mio nonno?
È l'età che lo sta cambiando o mi sta nascondendo qualcosa?
<<Nonno, sicuro di sentirti bene? >>
<<Sto bene Demet, tranquilla >> sorride e se ne va.
Guardo mia madre e scuote le spalle.
<<Vado a cambiarmi mamma>>
<<Vai, vai >> sorride
Scelgo qualcosa di comodo da mettere e mi vesto velocemente, visto che sono letteralmente in ritardo.
Arrivo al palazzo e corro nello studio di Lia.
<<Fanciulla, come mai di ritardo? >> mi chiede non appena entro
<<Perdonami, non ho messo la sveglia >>
Ho imparato a dire tante cavolate come se fossero verità.
<<Sei sicura? >> mi guarda con sguardo vigile
<<Cos'altro può essere? >>
<<Ieri sera ti ho chiamato un paio di volte, ma non mi hai risposto! Ho pensato quindi che avevi da fare>>
<<Ok Lia, sono andata a letto con Rafael! >> dico tutto d'un fiato
<<Cosa? >> dice con voce alta
<<Shh! Sai che siamo circondato da pettegoli >>
<<Oddio Demet, dov'è finita la promessa che hai fatto? >>
<<L'ho infranta>>
<<Dimmi... Sicura che lo ami? >>
<<Certo che lo amo! >>
<<Non ti credo, perdonami! >>
<<Lia, smettila presto lo sposerò >>
<<In una sera sei andata a letto e mi stai dicendo che lo sposerai. Hai bevuto stanotte invece di dormire? >>
<<Lia, sei la mia migliore amica ma non puoi giudicarmi. Amo Rafael, lo sposerò e se non sei d'accordo puoi anche non venire al mio matrimonio... >> alzo la voce, uscendo e sbattendo malgrado la porta
Vado nel mio ufficio e trovo Ekrem.
Siamo apposto.
<<Ekrem >> dico sorpresa
<<Demet, perché non mi rispondi più ai messaggi? >> mi chiede con tonno basso
<<Scusami, ero impegnata >> sono così tesa
<<Con il tuo boy? >> si avvicina a me pericolosamente
<<Perché ti meravigli? Lo sai che sono fidanzata>>
<<Sapevo impegnata, ma l'anello al dito l'ho visto solo oggi>> dice con occhi colmi di rabbia
<<Questo anello non ha senso>>
<<Demet, ami quest'uomo? Quante speranze ho di averti nella mia vita? >> mi chiede abbassando lo sguardo sul mio anello
<<Presto sarò sua moglie >>
Evito di dirgli che lo amo, perché sarebbe l'ennesima bugia.
Non parla.
Rimane un inquietante silenzio fra noi.
<<Demet, sarò il Sig. Ekrem d'ora in poi >> determina dopo qualche minuto di silenzio
<<Ekrem... Ti pr...>>
<<Ho detto Sig. Ekrem! >> dice con tono duro per poi sbattere la porta e andarsene
Mi ha lasciato un vuoto dentro.
Cerco di convincermi che lui non è nient'altro che il mio fotografo, ma quando è di fronte a me, tutto cambia.
Lo vedo e ho voglia di baciarlo ma sento di essere entrata in una ragnatela e che sarà difficile uscirne.
Mi siedo alla scrivania e incomincio a leggere le recensioni sulle mie foto e in ogni singola immagine vedo il suo volto.
Poi i miei occhi cadono su un ciondolo dimenticato sicuramente da lui.
Lo prendo e lo guardo da vicino.
Questo ciondolo sembra averlo già visto, non mi è nuovo.
Ma non ricordo chiaramente.
Poi sento dei passi venire verso di me.
È tornato.
<<Ekrem! >> dico felice di vederlo
<<Ho dimenticato il mio ciondolo per caso? >>
<<Si, questo ? >> gli chiedo
<<Si, grazie! >> risponde prendendosi poi il ciondolo
<<Posso tenerlo come ricordo? >>
<<Perché avere un mio ricordo se sono solo il tuo fotografo?
<<Ti prego, possiamo essere molto di più. Anche solo amici >>
<<Mi dispiace, ma provo qualcosa per te e non posso far finta di niente>> dice con tono duro per poi andarsene nuovamente
Decido di andare a prendere un tè e noto Ekrem che parla con una ragazza infondo al corridoio.
Faccio finta di non averli visti e cerco di capire che tipo di rapporto abbiano.
Poi mi squilla il telefono.
Una chiamata in arrivo da Rafael.
Rispondo e parte una risata non appena apro
"Stai bene Rafael?" dico
Silenzio.
"Rafael ci sei?" ribatto
"Amore, ci sono scusami ma il mio socio è un cretino! Fa battutine del cazzo!"
"Divertente! Dimmi!"
"Che fai amore?"
"Bevo tè!"
"Brava, dopo hai del lavoro da fare?"
"Si, devo visionare un pó i contratti. Ci vediamo più tardi?"
"Ti vengo a prendere io?"
"No, vengo io!"
"Allora, ci aggiorniamo dopo!"
"Va bene!"
Chiudo la chiamata e torno a lavoro.
Dopo due ore circa termino tutto e mi avvio verso casa.
Lia è andata via senza nemmeno salutarmi.
Ora è offesa da me.
Forse non ha tutti i torti.
Mentre cammino pensierosa verso casa, incrocio Ekrem.
<<Che ci fai qui? >> gli chiedo curiosa
<<Abito da queste parti Demet! >>
<<Ah, non lo sapevo. Va bene io vado allora >> dico imbarazzata, ma lui non mi permette di camminare
<<Devi dirmi qualcosa? >> chiedo subito.
Non risponde.
Mi tira a sé e mi avvolge nelle sue braccia.
Sento il suo respiro confondersi con il mio.
Il mio corpo trema come una foglia e il suo lo sento particolarmente teso.
Mi accarezza i capelli e mi guarda negli occhi.
Se non fossi fidanzata sarei stata sicuramente impegnata nel baciarmi con lui.
<<Adoro il tuo profumo Demet >> ammette
<<In realtà è la crema corpo, non ho messo il profumo oggi>>
<<Complimenti per la tua crema, mi fa perdere la testa >>
<<L'ho creata io >>
<<Davvero? Quante cose sai fare? >>
<<Ho ereditato da mia nonna tutto queste>>
<<Sono contento per te, ora vado! >>
<<Non mi avevi detto che dovevo chiamarti Sig. Ekrem? >> sorrido
<<Infatti averti abbracciato non significa che abbiamo aggiustato le cose fra noi. Ho voluto abbracciarti un'ultima volta! >>
<<Questo perché non puoi fare a meno di me! >> gli sorrido
<<Questo lo sai già, tu invece? Puoi fare a meno di me ? >> dice, per poi andare via