Parla Francesco
E: "è una coreografia d'amore"
F: "e quindi?"
E: "e ci saranno dei baci" dice con gli occhi bassi
Non dico nulla.
E: "e dovrò ballarla con Alessio" dice tutto ad un fiato.
Cazzo, ho un brutto presentimento.
Mi alzo dal letto e porto le mani sul viso, è solo una coreografia mi ripeto per una decina di volte nella mia testa, ma niente.
Io sono una persona gelosa e solo l'idea che qualcun altro possa assaporare e sfiorare le sue labbra mi manda in bestia, se poi quel qualcuno è un idiota che ci ha già provato con lei e con il quale hai fatto a pugni in una discoteca è ancora peggio.
E: "Fra" mi richiama lei con un filo di voce.
La guardo.
F: "Ele che ti devo dire, è un lavoro che ti hanno assegnato, va bene"
E: "ascolta" mi dice venendo verso di me, mi prende il viso tra le mani costringendomi a guardarla e continua a parlare
E: "è solo una coreografia, non succederà niente, perché io sono innamorata di te" mi dice guardandomi negli occhi e scandendo bene l'ultima frase.
E: "devi fidarti di me"
F: "ma io mi fido di te, è di quello lì che non mi fido"
E: "stai tranquillo"
Mi dice per poi baciarmi.
Martedi
Parla Elena
Avete presente quando vi alzate la mattina e avete il presentimento che in quel giorno qualcosa andrà storto? Ecco questo è la sensazione che mi accompagna stamattina da quando mi sono alzata dal letto e ce l'ho tuttora mentre sono occupata a posare le mie amate punte nel borsone dopo la lezione di classico.
A questo presentimento si aggiunge il cattivo umore quando mi comunicano che mi sarei dovuta recare in sala 4 per le prove della coreografia con Alessio.
Sbuffo, bevo un sorso d'acqua e mi dirigo in sala tutta sudata con solo il top e i pantaloni della tuta.
Entro in sala e trovo solo Alessio, perfetto, solitamente ci sono circa 10 professionisti più Giuliano più gli assistenti e adesso no.
E: "ciao" dico posando il borsone in un angolo.
A: "ciao, come stai?"
E: "sono stata meglio, tu?"
A: "io benissimo"
Annuisco e poi fortunatamente entra Giuliano seguito dai suoi assistenti così iniziamo le prove.
G: "ok Ele, tecnicamente è perfetto, ora manca l'emozione, la devi interpretare, stai ballando su un pezzo di Mia Martini, "almeno tu nell'universo" è una canzone piena di significato, ok?"
Annuisco e poi il maestro esce dalla sala e io e Alessio rimaniamo di nuovo da soli.
A: "verrà bene la coreografia"
E: "speriamo"
A: "però devi mettere in pratica la correzione che ti ha appena fatto Giuliano"
E: "lo so lo so, è che non è facile"
A: "si so che sei fidanzata e tutto il resto ma lo devi fare" mi dice
A: "e poi" continua avvicinandosi lentamente a me
A: "non dire che ti dispiace" cerca di baciarmi ma trovo la forza per spostarmi.
E: "Alessio gli unici baci che ci daremo saranno quelli della coreografia" dico continuando ad indietreggiare
A: "so che lo vuoi" non si arrende e quando le sue labbra sfiorano le mie, la forza di spostarmi che ho trovato prima, adesso non la trovo più.
Quando ci stacchiamo sorride soddisfatto, io invece vengo invasa da mille sensi di colpa, cazzo, che cosa ho fatto, ci sono passata e ci si sente una vera merda a sapere che la persona che ami ha baciato qualcun altro. Non ci credo
E: " no no no, che cazzo ho fatto" dico portandomi le mani tra i capelli
A: "hai fatto quello che volevi"
E: "NO, NON È VERO, NON VOGLIO TE, DEVI CAPIRLO CHE SONO INNAMORATA DI UNA SOLA PERSONA"
A: "si peccato che ne hai appena baciata un'altra"
Non dico più nulla, prendo il mio borsone e me ne vado, le lacrime scendono, arrivo in casetta, Francesco fortunatamente non c'è, vado subito in bagno e scoppio a piangere definitivamente, finché poi non sento la porta bussare.
Prego mentalmente che non sia Fra e fortunatamente non lo è, è Nyv.
N: "Ele"
E: "Nyv voglio stare sola"
N: "per favore apri questa porta"
E dopo varie suppliche apro la porta e mi fiondo tra le sue braccia, poi la faccio entrare in bagno e le racconto tutto.
E: "e adesso mi sento una vera merda"
N: "o mio dio, ok, allora intanto respira e cerca di tranquillizzarti, Ele è stato un incidente, non volevi farlo sei solo stata presa dal momento"
E: "non è una giustificazione, ho comunque sbagliato"
N: "si ma ti ricordo che lui ha sbagliato ben due volte"
E: "è proprio questo il punto, so come ci si sente e fa davvero schifo"
N: "Elena tu l'hai sempre perdonato, io sono sicura che lui farà lo stesso, per lo stesso motivo per cui l'hai fatto tu, perché ti ama."
Lo spero.