15. Lui è il mio tutto
Siamo a Santorini da quasi una settimana, e il tempo sta volando troppo in fretta, ma dovrei esserne consapevole ormai, però come ogni volta vorrei che ogni giorno durasse 48 ore solo per potermi godere appieno Niccolò e questo posto magnifico.
In questi giorni ci stiamo completamente dimenticando di tutto e tutti concentrandoci solo su di noi, solo alla sera, a volte, facciamo una video chiamata con i genitori di Niccolò o con i nostri amici, però per lo più ci sentiamo per messaggi dove ci divertiamo a inviarli qualche foto che scattiamo, giusto per vedere la loro reazione e quasi sempre si passa dal "semi serio" allo sfiorare il porno, soprattutto quando si coalizzano Valerio e Gianmarco.
L'isola è bellissima, non è solo mare e tramonti, anzi, ci sono vari siti archeologici come per esempio, Akrotiri o il museo archeologico di Fira.
Akrotiri era una città che è stata distrutta e sepolta dall'eruzione del vulcano di Santorini, ma è tornata alla luce solo una cinquantina di anni fa, mentre all'interno del museo archeologico di Fira sono conservati molti reperti ritrovati durante gli scavi: affreschi strappati di papiri, di scimmie azzurre, crateri, vasi, e tanto altro.
La città che ci ha colpito di più è stata Oia, che oltre ad essere il soggetto di moltissime foto della Grecia, per le chiese dalle cupole blu, le stradine tortuose e le case bianche, è anche la città dove noi alloggiamo, l'albergo è vista mare, ma ha anche la piscina, quindi decidiamo noi se andare alla ricerca di qualche spiaggia o restare in albergo e goderci la piscina.
Poterci svegliare ogni mattina con la brezza marina che entra dalla finestra della nostra camera e vedere il mare meraviglioso è qualcosa di indescrivibile, nessuna foto o video, li rende giustizia, bisogna viverlo, come bisognerebbe vivere la felicità, sì, proprio così, non bisogna mai accontentarsi, se io non avessi dato ascolto al mio cuore a quest'ora non sarei qui a vivermi l'ultimo giorno su questa isola con Niccolò. Durante questa vacanza il nostro rapporto si è rafforzato ancora di più, era ciò di cui avevamo bisogno, siamo qui, solo noi due senza ex, falsi matrimoni, lavoro, paparazzi, questa volta in quei pochi post e stories che abbiamo pubblicato non abbiamo mai messo la localizzazione, così da evitare di ritrovarci mezza Italia alla nostra ricerca.
Vi starete chiedendo quando e se abbiamo intenzione di dire del nostro ritorno insieme?
Purtroppo arriverà un momento in cui sarà impossibile nascondere la nostra relazione, perché comunque a nessuno dei due va di dover pubblicare foto in cui non si notino troppi dettagli riconducibili all'altro, ma almeno finché non finisce tutto questo casino con Tommaso non possiamo fare nulla, e, se vogliamo è anche un bene, perché almeno non abbiamo problemi di nessun genere, con fan scatenati, disposti a tutto, giornali di gossip in cerca dello scoop del momento. Non è semplice essere la fidanzata di un personaggio famoso, anche per te si azzera la privacy, rischi di trovarti qualcuno che ti fotografa anche mentre butti la spazzatura e non è bello, questo è stato un altro motivo per cui ho lasciato il giornale, loro cercavano più scoop possibili sugli artisti, anche andando a contattare persone che con loro con centravano nulla, pur di scoprire anche una banalità come aver marinato la scuola da adolescenti.
Hanno provato anche con me, volevano sapere qualcosa di succulento su Niccolò, anche facendomi domande intime a cui non ho mai risposto e mai risponderò perché nessuno merita di essere trattato così, so che un'altra persona non se lo farebbe ripetere due volte un'offerta del genere, ma fortunatamente non la contatterebbero mai perché non rientra nella categoria delle "persone interessanti".
Oggi abbiamo deciso, essendo l'ultimo giorno che siamo qui, di goderci la spiaggia, però se continuo a far dormire Niccolò penso che non andremo proprio da nessuna parte, così provo a svegliarlo lasciandoli qualche bacio, chiamandolo, ma è come se stessi parlando con il muro, non si sveglia, così decido di fargli uno scherzo. Indosso la prima cosa che mi capita a tiro e in silenzio vado in bagno, riempio di acqua una bottiglietta vuota per poi tornare in camera da lui che continua a dormire come se nulla fosse.
-Bene Moriconi, hai voluto la guerra? E guerra sia!-dico a bassa voce per poi versargli l'acqua della bottiglietta addosso, facendolo svegliare di soprassalto mentre io sono piegata in due dalle risate, quasi non riesco a respirare, soprattutto perché Niccolò sembra un pulcino per come l'ho bagnato.
-Certo che sei diventata più stronza durante la mia assenza-dice Niccolò mentre cerca di studiare un piano per farmela pagare
-E' colpa tua che non ti svegliavi-dico incrociando le braccia sotto il seno e mettendo un finto broncio, cerco di fingermi arrabbiata nonostante lui sia seduto sul letto e stia ridendo. E' praticamente impossibile non lasciarsi trasportare dalla sua risata così bella e contagiosa, vedendo che io non cedo mi tira, con la solita delicatezza di un elefante, verso di se così da ritrovarmi le sue braccia intorno alla vita che mi abbracciano cercando di farmi passare l'arrabbiatura, però non ho calcolato che nella fretta di volerli fare lo scherzo ho indossato una sua maglia che mi copre solo fino a sotto il sedere, spero non se ne accorga perché ancora stordito dal risveglio traumatico.
-Daje amò, stavo a scherzà-dice tentando di addolcirmi, purtroppo quando fa così non riesco a fingere di essere arrabbiata con lui, ci posso mettere tutto l'impegno possibile ma arrivo ad un certo punto che mi metto a ridere, proprio come ora che sono ancora abbracciata a lui ma sto ridendo come una stupida mentre Nic mi guarda preoccupato non capendo bene come io sia passata dall'essere "arrabbiata" al ridere come non mai
-Amò, tutto bene?-domanda
-Sì, stavo solo fingendo di essere arrabbiata con te, scusami-dico con le lacrime agli occhi a causa delle risate. In men che non si dica mi ritrovo sul letto con Nic che mi fa il solletico come "punizione" per lo scherzo che gli ho fatto, decido di chiedere pietà perché non c'è la faccio più.
-Nic se mi ami veramente, ti prego, basta-dico cercando di riprendere fiato
-Se la smetto cosa ricevo in cambio?-domanda malizioso giocando la sua maglietta che ho indosso
-Non ti basta il mio amore incondizionato per te e l'essere "fuggita" con te per Pasqua inventando una scusa con mio fratello?
-Giusto, però ti ricordo che siamo in vacanza e che di tuo fratello c'è ne occuperemo al nostro ritorno, per ora godiamoci quest'ultimo giorno qui!
-Va bene-dico per poi baciarlo, ogni volta è come se il tempo si fermasse, smettesse di scorrere, come se fossimo in una bolla solo io e lui e il mondo fuori che non potesse toccarci, a volte vorrei che durasse per sempre questa sensazione, vivendo senza problemi, ma purtroppo la vita reale è fatta anche di problemi, di preoccupazioni, di corse e di tanto altro.
Come sempre i nostri momenti di romanticismo si spezzano perché Niccolò ha fame, quindi per fare più in fretta, chiama il servizio in camera, mentre io inizio a preparare li zaini per andare in spiaggia e scelgo il costume da indossare per poi cercare quelli del mio ragazzo che non so dove siano andati a finire, visto che nella sua valigia sembra essere scoppiata una bomba, il suo disordine non migliorerà mai, anzi oserei dire che è quasi peggiorato. Prima di partire siamo riusciti a riordinare la sua parte di armadio e credetemi sono saltati fuori pantaloni, felpe o maglie che lui credeva di aver buttato o perso in uno dei suoi 3000 traslochi, per fortuna sono riuscita a "sequestrare" le cose più orrende tipo i pantaloncini con la bocca dello squalo sul cavallo e tante altre cose.
Esco dal bagno e credo che Nic abbia svaligiato le cucine dell'albergo per la quantità di cibo che ha ordinato per fare colazione, c'è di tutto: dolce, salato, manca solo la carbonara e facciamo direttamente pranzo, non dico nulla perché sono consapevole che sarebbe tutto inutile e che alla fine l'avrebbe vinta lui, come sempre quando si tratta di cibo.
-Nun dì niente, lo so, ho esagerato leggermente-dice Niccolò mentre rimetto a caricare il cellulare
-Amò, ma io non ho fiatato, stai facendo tutto tu da solo
-La riconosco quell'espressione che avevi da "amò ma siamo in due a mangiare, non 300"-dice e non posso far altro che dargli ragione e ridere, a volte, è la mia faccia a esprimere ciò che non dico a voce e oggi è stata una di quelle volte, e puntualmente mi dimentico che Niccolò mi conosce meglio di chiunque altro, sa quando fingo che sto bene o che non sia successo nulla, sa quando sono arrabbiata e sa anche quando vorrei dirgli "amò ma siamo in due a mangiare, non 300" ma non glielo dico con le parole, ma con le mie espressioni.
Nonostante la quantità di cibo era veramente per un'esercito, Niccolò è riuscito a finire tutto senza problemi, come se ieri non avesse mangiato, okay che la maggior parte di ciò che ha mangiato l'ha voluto smaltire durante la notte, però mangiare così tanto prima di andare in spiaggia è leggermente eccessivo, ma alla fine stiamo pur parlando di Niccolò Moriconi e non di un comune essere mortale. Dopo aver mangiato, va in bagno a prepararsi finché non lo sento inveire pesantemente in dialetto romano contro qualcosa, busso alla porta per capire se è vivo o se qualche insetto lo abbia ucciso.
-Nic, sei vivo?-domando
-Sì, so vivo, me so tajato nel farme la barba
-Quando mai!
-Vuoi provare a farmela tu?
-No, grazie, direi che è ora che tu passi al rasoio elettrico così non ti tagli tutte le volte!
-Invece de sta là fori a parlarme perchè nun entri e nun me medichi?
-Ma hai messo il limone nel caffè?
-Spiritosa!
-Asciugati che ti medico, prima che arrivi qualche vampiro e ti trasforma-dico aprendo il disinfettante versandone un po' su un batuffolo per poi passarlo lievemente sul taglietto che si è procurato Nicco, da come parlava sembrava che si fosse fatto un taglio enorme e invece è una cavolata.
-Nic, stai fermo!-dico mentre lui si contorce dal bruciore del disinfettante
-Ma brucia...
-Siamo sicuri che tu abbia 25 anni?
-Gne gne gne
-Dai, se stai fermo dopo ti do il bacino sulla bua, così passa più velocemente
-Va bene-dice per poi immobilizzarsi e farsi finire di medicare, alcune volte mi sembra di avere a che fare con un bambino e non con un ragazzo di 25 anni, come in questo caso che per un po' di bruciore dovuto dal contatto del disinfettante con la ferita si dimenava peggio di mia nipote quando cade dalla sua bicicletta e si sbuccia le ginocchia.
-Ecco fatto. Finito!-dico per poi gettare il batuffolo e rimettere in ordine il kit da dove ho preso il disinfettante, mentre Nic continua a guardarsi dove si è tagliato per essere sicuro che da un momento all'altro il taglio non aumenti di dimensione. Prima che possa lamentarsi ulteriormente squilla il suo cellulare ed è Anna, che come di consuetudine ci chiama per sapere come stiamo, che tempo fa, insomma le solite domande da mamma per poi chiederci a che ora arriviamo domani a Roma così da poterci portare a casa Spugna, quanto ci manca quel cucciolone, soprattutto ci manca trovarcelo ovunque sempre in cerca di cibo, ma per quest'ultima cosa ci pensa Niccolò con la sua costante fame.
Finita la telefonata, finalmente andiamo in spiaggia, ma noto che Niccolò si dirige verso una barca e parla con quello che credo sia il comandante, magari li sta chiedendo se ci consiglia qualche spiaggia e qualche ristorantino per noi, ma capisco che non è così quando il mio ragazzo mi si avvicina e mi dice che oggi andremo in barca, rimango sbalordita da questa sua sorpresa in quanto ne avevamo parlato di vedere l'isola da una barca, ma era solo un'ipotesi, nulla di concreto e invece lui, per l'ennesima volta l'ha reso concreto. Saliamo in barca e mentre ci godiamo il panorama e tentiamo di abbronzarci senza ustionarci, Nic ogni tanto fa qualche foto e alcune sono veramente bellissime, non c'è nulla da dire, anzi, non voglio dirlo troppo presto ma piano piano anche lui sta imparando a fare e a farsi le foto. Ormai è ora di pranzo e ovviamente il mio ragazzo ha pensato anche a questo, infatti abbiamo un cuoco tutto per noi che cucinerà ciò che vogliamo
-Nic, non ti sembra di aver esagerato? Insomma, okay la gita in barca, ma anche il cuoco?!-dico, pur sapendo che tutto ciò che fa Niccolò, sono "follie" che fa solo con me e che possono definirsi "arretrate di un anno e mezzo".
-Amò, no, nulla è troppo, a me fa solo piacere renderti felice, e poi abbiamo un anno e mezzo di vacanze e di tanto altro da recuperare
-Ti amo tanto-dico per poi abbracciarlo, mentre lui mi lascia qualche bacio sulla spalla, veniamo interrotti dal cibo per poi dopo pranzo goderci ancora quest'isola meravigliosa che non dimenticherò mai, perché mi ha fatto riscoprire cosa significa vivere senza pensieri, ma focalizzandosi solo sul proprio amore che nel mio caso è Niccolò.
Ne approfittiamo di questa tranquillità per parlare un po' di ciò che ci ha aspetta al nostro ritorno a Roma, per me un nuovo lavoro e un finto matrimonio, per lui una fidanzata da condividere e nuovi progetti in procinto di partire, ma soprattutto una casa tutta nostra dove amarci, volerci uccidere, litigare, mangiare, giocare e molto altro.
-Quando glielo dirai a Gabri di noi?-domanda Nicco mentre gioca con una ciocca dei miei capelli
-Quanto prima, anche se sospetta qualcosa
-Ha fatto domande ad Andrea?
-Qualcuna sì
-Cosa gli dirai?
-Che sono una stupida e che avevano ragione tutti nel dirmi che ero ancora innamorata di te
-Nun sei stupida, abbiamo sbajato tutti e due, ne abbiamo già parlato
-Il passato è passato, l'importante è che siamo qui, solo io e te per altre 12 ore che non voglio sprecare a parlare del passato.
-Io vorrei recuperare il tempo perso in svariati modi
-Niccolò!
-Amó un anno e mezzo senza poter sta co te è stata na condanna!-dice per poi stringermi un po' più forte a sé tanto da riuscire a sentire il battito accelerato del suo cuore.
Siamo cambiati, abbiamo vissuto esperienze diverse, eppure l'effetto che ci facciamo l'un l'altro è sempre lo stesso, come il primo giorno, come due anni fa, su questo il tempo sembra non essere passato ed è un bene, perché nonostante tutto io sono sempre stata consapevole di non reagire in maniera "giusta" con Tommaso, mi spiego: quando mi abbracciava non riuscivo a percepire le cosiddette "farfalle nello stomaco", non riuscivo a rilassarmi ero anche arrivata a pensare di avere qualche problema pur di non ammettere che l'unico problema era il non essere innamorata di lui ma ancora di Niccolò. So perfettamente che tutto ciò l'ho causato io pur di proteggere l'amore della mia vita da mio padre, però mai e poi mai avrei pensato di riuscire a riaverlo al mio fianco, ho sempre pensato che se mi fossi presentata a casa sua e gli avessi detto che l'amavo ancora mi avrebbe chiuso la porta in faccia dopo avermi urlato tutto il suo odio nei miei confronti e invece eccoci qui, in Grecia, insieme, sempre con mille casini, ma ancora noi.
Vengo richiamata dai miei pensieri da Niccolò che mi domanda se può pubblicare la foto che ci ha fatto prima un membro dell'equipaggio di questa barca, così gli consiglio di metterla in bianco e nero e di non attivare la localizzazione.
Piace a andreaaerdna e migliaia di altre persone
ultimopeterpan Portami a sentire le onde del mare 💛🌊
adriano__cassio Voi in vacanza e io a lavorà 🤨🙄
ipocondria.ultimo Moriconi, svelaci la sua identità😂❤ PS: Buona vacanza 😉😏
andreaaerdna Bella quella barca, me la presti? @ultimopeterpan
Leggiamo qualche commento e quello di Andrea ci fa morire dal ridere, so perfettamente quando ami nuotare la mia amica, tanto da aver scoperto che lei, prima di dedicarsi solo al lavoro, era una nuotatrice che gareggiava, non a livello Mondiale però a livello italiano sì, purtroppo non sempre le cose vanno come si spera e io non sono in grado di far tornare indietro il tempo, però ho giurato a me stessa che quanto prima la porterò a fare quello che ama, anche se solo per qualche ora. Ovviamente sotto il post le fanpage si stanno scatenando cercando di capire chi sia la ragazza nella foto, molti stanno indovinando altri invece chiedono di rispettare la scelta di Niccolò di non dire nulla sulla sua nuova relazione, fortunatamente prima di partire ho messo il profilo privato e quelle poche stories che sto pubblicando le metto solo per gli amici più stretti, come per esempio quella che ho pubblicato due ore che mi ha scattato ieri mattina Nic.
-Amò ho letto su Internet che il tramonto visto dalla barca è bellissimo-dico facendo gli occhi dolci a Niccolò cercando di rimanere quassù ancora un po', giusto il tempo di vedere il tramonto
-Ah sì? Sai avevo pensato la stessa cosa, infatti lo vedremo da qui, contenta?
-Da morire-dico per poi darli un veloce bacio e allontanarmi per recuperare una felpa perché inizia a fare un po' più fresco e vorrei evitare di raffreddarmi proprio ora che inizierò a lavorare di nuovo in Honiro, già non so quale miracolo abbia fatto Niccolò per farmi concedere questa settimana, quindi meglio scongiurare qualsiasi tipo di malanno, anche perché vivendo con un'ipocondriaco non sarebbe il massimo, sarebbe capacissimo di andare a dormire da sua mamma per paura di essere contagiato anche da un semplicissimo raffreddore.
Ritorno tra le braccia di Niccolò e ci godiamo il tramonto, avevano proprio ragione quando dicevano che in barca questi tramonti sono ancor più belli, ma per me qualsiasi cosa sarebbe bella con Niccolò al mio fianco anche quella all'apparenza più insignificante con lui tutto ha un sapore diverso. Non mi era mai capitato di provare delle emozioni così grazie a un'altra persona, ed è merito Niccolò se ho trovato il coraggio di smettere di fingere di amare un altro ragazzo, e soprattutto è merito suo se sono felice come se avessi vinto la lotteria.
Lui è la mia vittoria più grande e più importante.
Lui è il mio tutto.
Spazio dell'autrice✒️
Buona Pasquarantena 🐣🐣
come la state trascorrendo?
Ecco qui il quindicesimo capitolo ✨
Grazie per i commenti, i voti e le letture che ci sono state finora, spero continuerete a leggerla e che vi piaccia🧡
Grazie davvero ❤️
A presto ♥️
Vi lascio il mio IG (@liliana.lapertosa) e quello della Fanpage su Niccolò (@flywithmeultimo)