Sospiro profondamente guardando il tramonto davanti a me, quando mi sono svegliata stamattina era già andato a "lavorare"...Charles era in casa, mi ha detto solo che aveva degli affari da sbrigare. Non so cosa fosse, ma per lui, perdere la giornata libera...dev'essere stata una cosa molto importante.
È passata una settimana da quando sono qui...mi chiedo se mi stiano cercando, ogni volta che chiedo qualcosa a Daddy, finge di non sentirmi. Mi girai verso il mare, sentendo gli occhi di Charles bruciarmi sulla schiena. Sbuffai.
«Cosa credi che farò? Buttarmi in mare e nuotare fino a casa mia?»
«Stai zitta! Non parlarmi come se fossi la tua tata....pensi mi diverta passare le giornate a tenere d'occhio il giocattolo del capo?»
«E tu pensi che mi piaccia essere tenuta d'occhio dallo zerbino del capo?»
«Tieni a freno la lingua, maledetta ragazzina...altrimenti potrebbe finire molto male»
«Come se avessi il coraggio di toccare il giocattolo del capo»
«ahahahahahahahah»
«Sto morendo dalla voglia di tornare a casa...» lascio uscire il fumo della sigaretta mentre guado la città fuori dalla finestra, Charles non mi ha chiamato neanche una volta per aggiornarmi su Ellis. Non ho potuto stare con lei questa mattina, ero occupato e dovevo venire qui.
Averla lasciata con Charles non mi tranquillizza affatto, non è molto paziente...ma non la toccherebbe...
Ellis si è abituata a me, ma ciò non significa che ora le piaccio. Mi da molta libertà perché ha paura di me...voglio cambiare le cose. Pensavo di portarla a fare una passeggiata...e non intimorirla come faccio di solito. Lei non si ricorda di me.....è un peccato, le cose sarebbero più semplici, se ricordasse...non mi lascerebbe più andare. Non la biasimo...dopotutto è passato tanto tempo e, sono cambiato parecchio.
«CASTIEL!!! COME HAI POTUTO???»
«Sapevo saresti venuta»
«Mi hai messo all'asta!!! Maledetto! Solo perché ora hai la puttana mi venderai come se non fossi niente???»
«Ho sempre chiarito il mio rapporto con te, Ambra. Non ho mai detto che fossi speciale o utile»
«Perché non ce n'era il bisogno, ho sempre saputo di essere diversa, non puoi vendermi così Castiel! Sono...la tua eletta»
«Ah Ah Ah per favore...Ambra non essere ridicola, la mia eletta è sempre stata Ellis e non l'ho mai nascosto. Mi stai rallentando...voglio tornare dalla mia ragazza, mi sta aspettando...»
«Quella ragazza deve essere una bambina...una piccola ninfa spaventata che hai deciso di portati a casa. Il sesso con quella studentessa è migliore di quello con me, Castiel?»
«Tutto con lei è migliore che con te, Ambra...assolutamente tutto...ora esci da qui! Sono stufo di questa conversazione»
«Pensi che....che questa Ellis di cui sei venuto a conoscenza, sia migliore di me???»
«Ti pentirai di aver menzionato il suo nome con quella tua bocca immonda»
«Baby, sono a casa!» sentii il suono forte dei suoi piedi battere sulle scale, perché sta correndo?...ho notato solo il panico sul suo volto quando si è buttata tra le mie braccia.
«Ellis cosa è successo??? Perché stai tremando??? Dimmelo!! È un ordine!!!» il suo sguardo si sollevò verso il mio, solo allora vidi la macchia viola intorno al suo occhio.
«L-lui mi ha ferito, daddy...»
«È stato Charles a farti questo???» mi ha tenuto tra le sue braccia scuotendomi, per ottenere una risposta. Sentendo il mio gemito di dolore, si rese conto...
Ha bruciato la mia piccola, spegnendo sigarette sulla sua pelle....ha ferito la mia ragazza...
«Finalmente sei tornato...puoi aiutarmi ad educare questa maledetta...»
«Educare?...penso che l'unico bisognoso di apprendere le buone maniere, sei tu....dobbiamo parlare Charles...Nel mio ufficio...»