Elia's POV
È sdraiato lì, nel silenzio mattutino di Roma, occupa tutto il divano.
Nella notte si è alzato almeno sei volte.
La prima ha raggiunto il bagno, poi la cucina, avanti così, fino al divano.
Lo guardo come un bambino guarda le vetrine dei negozi di giocattoli, desiderio.
Le sue bellissime labbra brillano a contatto con i piccoli e sottilissimi raggi di sole penetranti nelle fessure tra la finestra e le tende, che mi sono assicurato di chiudere abbastanza bene per farlo riposare.
Ieri mi ha detto che... lui mi ama.
Lui mi ama.
E io non posso più cercare un rimedio io miei sentimenti.
Perció Perchè non provarci?
Apre un occhio.
Sembra imbarazzato.
"Buongiorno!"
Non risponde.
"Se vuoi ti preparo del caffè, oppure un succo di frutta o qualsiasi cosa tu voglia!"
"No grazie!"
"Sicuro?"
"Si! E... e ora.. ora mi vado a fare la doccia!"
Si alza velocemente lasciandomi spiazzato.
Filippo così non l'avevo mai visto.
Passano alcuni minuti e poi finalmente torna da me in cucina, dove avevo lo stesso preparato qualcosa per lui.
"Senti mi dispiace per ieri!"
"Ti ricordi tutto?"
"Non proprio ma mi dispiace di avervi fatto preoccupare inutilmente!"
"Scuse accettate...!"
Vorrei urlargli che lo amo. Vorrei stringerlo a me e digli quanto cazzo è fregno.
Ma ho paura.
"Io ti amo Elia!"
Silenzio.
I miei pensieri stavano vagando tutt'altra parte.
Non ero preparato, non lo ero e non lo sono.
Cosa faccio? Cosa dico? Anche io? Si.
"Anche io!"
"Cosa?!"
"Si!"
Si avvicina a me e posa le sue mani intorno a la mia vita.
Ci avviciniamo.
"Me lo ricorderó il nostro primo bacio. E tu?"
"Come dimenticarlo!"
E le nostre labbra si toccano.
In una danza assolutamente indimenticabile.
E poi guardo il suo viso, il suo lucente è bellissimo viso che fissa il mio con altrettanta ammirazione.
"Sei bellissimo!"
Dico con una spontaneità che nemmeno io pensavo di avere.
Infatti lui sembra sorpreso, mi guarda e sorride.
"Anche tu, anche tu sei meravigliosamente bellissimo!"
E io come posso, dopo questo, non baciarlo di nuovo, rendendomi conto solo dopo qualche istante, che io e lui, ora, siamo effettivamente qualcosa.