Mi svegliai di soprassalto. Mi alzai dal letto ad andai verso la cucina. La serratura scattò ed entrò un ragazzo. Presi la mazza che era affianco a me e mi avvicinai. Apparentemente sicura. "Chi sei?" Chiesi. "Tu?" Mi disse senza rispondere. "Anastasia. Vivo qui" dissi ovvia. Mi squadrò da capo a piedi ed accese la luce. Era alto, molto alto. Muscoloso ma non troppo pompato. Era di una bellezza anormale. La mascella era la cosa più bella, per me. Gli occhi erano di un nero pece. Forse più scuri. Anche i capelli erano neri e tutti scompigliati. "Sono Evan, il proprietario" mi disse. Rimasi sbalordita. "Jack mi ha detto che era sua, la casa" dissi. Jack era uno dei ragazzi che avevo conosciuto e che mi aveva 'accolto' Un figlio di puttana. "Conosci Jack?" Rimase sorpreso da ciò. Ma non si scompose. "Già" dissi posando la mazza. Oramai non sarebbe servita più. "Posso andare a dormire?" Chiese. "Cosa? No! I-io... Vivo io qui ora" dissi balbettando. "Si si. Risolviamo domani. Ora sono stanco, se permetti" con questo andò in camera da letto.
Lo seguii e lo fissai mentre si spogliava per mettersi a letto. "Che vuoi, una foto?" "N, no solo... Devi dormire sul divano" dissi cercando di non fissare i suoi bicipiti e... Oh e i peli che dall'ombelico arrivavano fino sotto la cintura, ma non potevo vedere quella parte "e perché mai dovrei dormire li?" Chiese alzando un sopracciglio "bhe...perché qui devo dormire io" mi squadrò da capo a piedi e alzò le spalle. Come segno che quello che avevo appena detto fosse una stronzata. "Scusa. o dormi sul divano o te ne vai" dissi sta volta davvero decisa con gli occhi chiusi e le mani a formare pugni.
Sentii dei passi avvicinarsi e aprii un occhio solo. Non l'avessi mai fatto.
Mi prese le braccia e me le alzò, mi fece girare e, dopo avermi tolto la maglietta del pigiama, che era verde con gli ippopotami, iniziò a muovere le sue mani sulle mie spalle in modo esperto. Gemetti.
Lui rise e andò a sdraiarsi "tranquilla piccola, vedi che non mordo? dai, ora vieni qui, c'è spazio" disse guardandomi e battendo una mano sul posto affianco a lui.
Ripresi la mia maglia e la infilai. Meno male che avevo il reggiseno sotto.
Andai affianco a lui sbuffando e mi girai dall'altra parte tirandogli le coperte come i bambini.
Lui rise, di nuovo, e mi stupii del fatto che la trovai la risata più bella e tenera di mai.
Mise un braccio attorno alla mia vita e mi avvicinò a lui "così avremo la coperta tutti e due" sussurrò e si addormentò.
Io non chiusi occhio tutta la notte.
Non era la prima volta che ero a letto con uno sconosciuto ma con Evan non avevo nemmeno fatto sesso, ed eravamo a casa 'mia'
Can you fill my heart?
By Matilde_593
"Impara a lasciar andare, che se ti amasse davvero, farebbe l'impossibile, nel caso in cui il possibile, non... More