Siamo in un piccolo ristorantino sul mare per cenare insieme per la prima volta in pubblico. Qualcuno ha chiesto timidamente qualche foto e qualche autografo al mio uomo famoso. Qualche fotografo si è palesato in qualche angolo e noi abbiamo fatto finta di nulla, lasciandoli fare il proprio lavoro mentre entravamo nel ristorante mano nella mano. Ormai ogni giorno escono notizie su noi due su diversi giornali e social. Mert ha riiniziato ieri con le riprese e nel frattempo sono uscite altre foto di lui con Hande in atteggiamenti molto intimi, ma erano foto del set, delle scene che stavano girando.
-"Askim che te ne pare come prima uscita in pubblico?" domanda ridacchiando. Lo vedo strano e teso questa sera, già da quando è tornato dalle riprese. Lo fisso e sorrido.
-"Molto romantico" dico sorridendo e fissandolo con immenso amore mentre il cuore batte velocemente.
-"Sai che ti amo da morire, che sei la mia unica donna al mondo per cui darei la mia vita stessa se ti dovesse succedere qualcosa" dice serio fissandomi. Lo guardo e i miei occhi subito si riempiono di lacrime facendomi vedere tutto appannato. Annuisco.
-"Anche per me vale lo stesso Mert. Sei il mio unico uomo e unico amore. Darei la mia vita per te" dico emozionata con una lacrima che scivola giù. Mert sorride e mi asciuga la lacrima.
Ceniamo gustandoci del tipico cibo turco insieme a del vino di ottima qualità e nel frattempo parliamo dell'organizzazione della festa di fidanzamento che ci sarà la settimana prossima. Ho rimandato la partenza per Londra di una settimana e abbiamo invitato John e i ragazzi ad Istanbul per festeggiare il nostro fidanzamento ufficiale.
Finita la cena usciamo dal ristorante mano nella mano e veniamo accecati dai flash e inondati dalle domande dei giornalisti. Mert sorride e li saluta mentre mi tiene per mano. Io sono spaventata. Mi sento spaesata come un pesce fuori dall'acqua.
-"Mert è la tua fidanzata?" chiede un giornalista.
-"Si è la mia fidanzata" risponde sorridendo felice e fissandomi con amore.
-"Che progetti avete per il futuro?" chiede un fotografo.
-"Vedremo" risponde laconico iniziando a camminare scendendo i gradini e lo seguo con difficoltà in mezzo alla calca di fotografi.
-"Vi sposerete?" chiede una giornalista.
-"Forse" risponde sorridendo ma lo vedo che è infastidito.
-"Scusate, ma dobbiamo andare. Buon lavoro" saluta in fretta congedandoli e avvolgendo un braccio intorno al mio corpo in senso di protezione e scortandomi fino alla macchina che abbiamo parcheggiato non tanto distante.
Arriviamo a casa sua e quando entriamo rimango sbalordita dalle piccole candele e dai petali rossi cosparsi lungo il tragitto fino in soggiorno. Il soggiorno è pieno di palloncini rossi, candele da tutte le parti e mazzi di rose rosse. Mi guardo intorno imbambolata e poi guardo Mert che mi tiene ancora la mano e mi guarda teso ed emozionato.
-"Amore mio, lo sai che ti amo alla follia. Sei parte di me. Sei il mio cuore. La mia metà. Sei la mia anima. Voglio trascorrere il resto della mia vita insieme a te e costruire la nostra famiglia. Lo so, ci conosciamo da poco e so che hai tremila dubbi e paure, ma le risolveremo insieme se tu deciderai di sposarmi. Vuoi sposarmi vita mia?" mi dice emozionato inginocchiandosi davanti a me e tirando fuori una scatolina con un anello meraviglioso dentro. Un anello in oro bianco con una piccola fascia ricoperta tutta di diamantini e un diamante gigante e quadrato al centro e contornato da tanti piccoli diamanti. Lo fisso a bocca aperta mentre le lacrime scorrono sul viso come un fiume in piena. Annuisco alla domanda.
-"Cosa amore?" chiede agitato. Sorrido e piango e mi inginocchio davanti a lui prendendogli il viso tra le mani e baciandolo con tutto l'amore che provo. Mi stacco e lo fisso.
-"Evet!" urlo felice gettandogli le braccia al collo.
-"Evet?" chiede incredulo.
-"Evet!" urlo di nuovo. Mert mi stringe fortissimo a lui ringraziando Allah e poi mi infila l'anello all'anulare destro. Ha un certo peso questo anello visto che la pietra è abbastanza grande. Mert fissa l'anello al mio dito e lo accarezza mentre mi fissa e sorride.
-"Succeda quel che succeda. Ora siamo fidanzati" dice con voce roca prima di baciarmi con una passione travolgente e togliermi il vestitino che indosso rimanendo in intimo di pizzo verde chiaro semi trasparente. Mert mi studia tutta e tocca ogni centimetro del mio corpo. Lo aiuto a spogliarsi del vestito fino a farlo rimanere in mutande bianche dove la sua erezione è a malapena contenuta.
-"Sei così bella....perfetta. hai un corpo perfetto" sussurra roco sul collo baciandolo e leccandolo mentre mi sgancia il reggiseno e lo toglie facendomi rimanere a seno nudo con i capezzoli dritti. Mert mi guarda imbambolato come sempre e li prende in mano per morderli e succhiarli facendomi ansimare e perdere la testa. Con le mani prende il perizoma e lo abbassa e io lo aiuto a togliermelo e poi abbasso le sue mutande liberando finalmente la sua grossa e scura erezione. Mert si siede sul tappeto mentre mi invita a mettermi sopra di lui a cavalcioni. Ci baciamo con lentezza e tantissimo amore mentre lui passa le mani su tutto il mio corpo e io struscio la mia intimità bagnata sulla sua erezione provocando una forte eccitazione ad entrambi. Mi alzo leggermente e con un movimento di bacino faccio entrare la punta della sua erezione dentro di me e scivolo piano piano sopra tutta l'asta grossa fino a farmelo arrivare fino in fondo e toccare quel punto che mi provoca tanto piacere. Boccheggio e continuiamo a baciarci come due selvaggi mentre inizio a muovermi a ritmo sostenuto fino ad esplodere entrambi in un immenso piacere.
-"Dio mio..." sussurro sconvolta dalle intense emozioni. Mert sorride e mi accarezza il viso.
-"Sei così perfetta nuda e solo con il mio anello addosso" dice roco e affannato. Guardo l'anello al mio dito che brilla tutto con la luce delle candele e le luci soffuse.
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-"Quindi era questa la sorpresa che ti doveva fare" dice Eda sorridendo a trentadue denti fissando l'anello al mio dito. Ha la mia mano da mezz'ora nella sua mano e non la lascia.
-"Tu ne eri a conoscenza scommetto e l'hai aiutato tu con i fiori ovviamente" dico una cosa scontata. La mia amica sorride furba e mi fissa compiaciuta.
-"Ovvio. Sono la tua migliore amica. A chi doveva chiedere sennò?" dice allargando le braccia. Alzo gli occhi al cielo esasperata.
-"Tipo a John?" dico per infastidirla. Eda sbuffa come un torno e mi lascia la mano finalmente.
-"John ha un negozio di fiori per caso? Abita qui?" chiede acida. Scoppio a ridere e l'abbraccio.
-"Ahhhhh gelosona mia, vieni qua" dico stringendola. Mi stringe forte anche lei.
-"Sai che non lo sopporto" dice seria.
-"Solo perché è un donnaiolo e odi quella razza" dico sottolineando l'ovvio.
-"Si. Donnaiolo e stronzo" dice acida facendomi scoppiare a ridere.
-"Ma è pur sempre il tuo migliore amico, fratello.....quindi non lo posso uccidere" dice scherzando. Le faccio l'occhiolino e vedo chi mi sta chiamando al telefono.
Parli del diavolo.....
-"John" lo saluto allegra. Eda alza gli occhi al cielo.
-"Tesoro mio. Come va?" chiede allegro.
-"Tutto bene. Voi?" chiedo sempre in ansia per loro. Mi mancano da morire.
-"Tutto come sempre. Mi manchi Ava" dice serio.
-"Mi manchi anche tu John. Mi mancate tutti" dico con un nodo in gola. Sento John schiarirsi la gola.
-"Che combini?" chiede curioso. Ricaccio indietro il nodo in gola.
-"Sono da Eda. Stavamo giusto parlando male di te" dico scherzando. Eda mi guarda terrorizzata.
-"Ah la puritana. Salutamela. Dille di darla ogni tanto" dice scherzando provocando anche me perché sa che mi dà fastidio quando la prende in giro.
-"John! Sei un porco" dico seria. Il mio amico ride di gusto e lo immagino come si sta divertendo un mondo. Scuoto la testa esasperata dai suoi comportamenti.
-"Dai, non fare la scandalizzata anche tu. Lo sai che ho ragione. La tipa ha bisogno di un pò di esercizio fisico ogni tanto" continua imperterrito. Mi passo la mano in faccia continuando a scuotere la testa. Eda mi fissa seria con occhi socchiusi e immagina che sta dicendo qualcosa su di lei ma la sto ignorando di proposito.
-"Con Kayla come va?" cambio discorso per metterlo a tacere.
-"Mmmmmm uffa....ancora con questa storia? Lavora. È quello che fa. Niente più, niente meno" risponde acido. Ridacchio facendolo innervosire.
-"Devo andare. Ci sono gli scarichi" dice salutandomi.
-"Ciao John" lo saluto e riattacco.
-"Ammettilo. Non ha fatto altro che parlare male di me" dice acida. Alzo le spalle non rispondendo.
-"Che stronzo. Lo voglio uccidere" dice innervosita. Sono le nove di sera e sto aspettando che la mia amica chiude il negozio per poi andare insieme al locale. Mert è sul set e gira in notturna. Non so a che ora finiranno. Non so nulla. So solo che girano alcune notizie strane sul web della sua ex fidanzata e produttrice di parecchi film e serie tv, di cui quella che sta girando Mert.
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-"Engin, come procede?" chiedo al mio braccio destro sedendomi al bancone sullo sgabello insieme ad Eda. Questa sera c'è una serata relax con musica di sottofondo. Ho intravisto qualche personaggio famoso nel frattempo.
-"Tutto regolare Ava. Cosa vi faccio?" chiede sorridendo l'uomo dai capelli biondi e gli occhi azzurri.
-"Un whisky per me, il solito" dico e guardo Eda.
-"Per me una soda" risponde sorridendo.
-"Subito signore" dice allontanandosi dal bancone.
-"Ava?" chiede un tizio ben vestito sulla mezza età. Lo guardo ma non lo conosco.
-"Si. Lei chi è?" chiedo sospettosa.
-"Turkey journal" dice in modo professionale.
-"Non rilascio interviste, mi scusi" dico seria facendo cenno ad Engin di avvisare la sicurezza, che arriva in pochi secondi accompagnando l'uomo all'uscita.
-"Vorrei sapere come si è infiltrato questo tizio dentro" sbotto incazzata. Prendo il bicchiere del whisky e faccio un bel sorso. I miei nervi non si distendono per niente. È tutta la giornata che combatto contro i giornalisti e fotografi ritrovandomeli da tutte le parti. Mi stanno opprimendo. Mert vuole mettermi la sicurezza ma io ho rifiutato perché non voglio avere nessuna ombra che mi segue quando sono in giro.
-"Vado in ufficio a sbrigare qualcosa" dico ad Eda ed Engin.
Mi incammino verso il mio ufficio e mi ci rifugio dentro. Chiudo gli occhi e assaporo la pace, la tranquillità. Sono sotto stress con questi maledetti giornalisti sempre tra i piedi. Non sono abituata e ho il terrore di loro. Prima la mia vita era tranquilla seppur caotica, invece ora da quando sto insieme a Mert Sergin è diventata ancora più caotica a livello di privacy e meno stressante a livello lavorativo. Penso al mio fidanzato che non si è fatto sentire per nulla e alle notizie che girano sul web, sul riavvicinamento tra lui e la sua ex fidanzata e produttrice. Di solito sono informata su tutto su di lui, ma questa notizia della sua ex presente nel suo progetto attuale mi era sfuggita.
Perché non mi ha detto nulla? Qual'è il vero rapporto tra i due?
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Bacio Hande sotto il diluvio universale che si sta abbattendo su Istanbul per girare una cazzo di scena romantica e nel frattempo siamo fradici. Spero solo non ci venga un accidente. Già il regista, bello asciutto sotto il tendone al riparo, ci ha fatto girare questa scena tre volte. Spero che a questo giro gli vada bene perché sto morendo letteralmente di freddo.
-"Stop!" urla il regista e ci stacchiamo io e la mia collega.
-"Rifatela! Più passione ragazzi!" urla prima di dare di nuovo il via per la quinta volta.
Prendo Hande per un braccio e la tiro a me con forza per poi baciarla con passione, mettendoci tutta la passione cinematografica.
-"Stop! Ottimo! Abbiamo finito!" dice il regista al megafono. Corriamo subito sotto il tendone al riparo e le costumiste ci infilano gli accappatoi e ci danno gli asciugamani. Guardo l'orologio al polso e sono le quattro di mattina. Non sento Ava da questa mattina prima che me ne andassi e la lasciassi da sola a casa mia, anzi nostra da questo momento in poi. Le ho lasciato le chiavi di casa ma non credo verrà a casa mia tanto spesso all'inizio, non so ma è una mia sensazione. Vado al camper e mi spoglio asciugandomi per bene per poi rimettere i miei vestiti belli asciutti e asciugarmi i capelli ed infilare la giacca. Saluto tutti e corro verso la mia macchina parcheggiata dietro il mio camper. Prendo il cellulare e chiamo Ava che ci mette tempo a rispondere.
-"Mert?" risponde sorpresa. Sorrido e immagino il suo bel viso.
-"Amore mio. Dove sei? Sei tornata a casa?" chiedo sorridendo.
-"Sono al locale ancora. Sto aiutando i ragazzi a pulire" dice e poi la sento rimproverare Abdul. Scuoto la testa sorridendo.
-"Mi aspetti? Arrivo. Il tempo di attraversare la città. Le strade sono vuote" dico mettendo in moto.
-"Si, certo. Tanto siamo in alto mare qui" dice sbuffando. Non è dell'umore giusto. È successo qualcosa, lo sento.
-"Arrivo amore" le dico dolcemente.
-"A tra poco" saluta e riattacca. Rimango un po' spiazzato dalla sua freddezza nei miei confronti, il che non mi fa presagire nulla di buono.
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Arrivo al locale, saluto quelli della sicurezza all'ingresso ed entro dentro. Vedo Ava intenta a sfornare un cestello di bicchieri dalla lavastoviglie e metterne un altro. Butta un'occhiata verso l'ingresso e si ferma a fissarmi mentre avanzo. Saluto i ragazzi che stanno pulendo e mi fermo davanti al bancone.
-"Ciao amore mio. Non basta per oggi?" le chiedo preoccupato. È stanca morta ed è incazzata.
-"Ciao Mert. No devo aiutare i ragazzi. Si è fatto tardi e la gente non andava più via. Anzi, Leyla Guzel, non andava via con la speranza di poterti incontrare" dice in modo acido. Leyla Guzel è una giovane promessa del cinema e sta avendo successo con la sua serie il mercoledì sera. Ci siamo incontrati qualche volta sul red carpet e abbiamo scambiato due parole come colleghi. Niente di più. So che sta in fissa con me, anzi prima che incontrassi Ava il mio amico Omar non ha fatto altro che propormi di uscire insieme a lei ma ho sempre rifiutato. Sbuffo e mi siedo sullo sgabello.
-"Che palle. Non potete cacciare la gente ad una certa ora?" mi informo. Sorride frustrata.
-"Quelli famosi no e lei è molto famosa. Cacciare un cliente famoso significherebbe far pubblicità negativa al locale e allo staff che ci lavora" dice seria tirando fuori il cestello dei bicchieri e infilando quello pieno che ha appena riempito. La fisso innamorato folle e vedo che oggi indossa un abitino di lana nero a collo alto e corto sopra il ginocchio. È molto corto. Troppo corto e la cosa mi manda fuori di testa, sia a livello ormonale ma soprattutto a livello di gelosia.
-"Perché mi stai fissando così serio?" chiede prima guardando me e poi guardandosi lei. Faccio un bel respiro per calmarmi. Ho il mio pene che si è appena ingrossato e mi devo dare una calmata e rilassarmi, ma più la guardo e più mi eccito.
-"Il tuo vestitino troppo corto amore. Mi fa uscire fuori di testa sapendo che gli altri ti guardano le gambe nude" dico fissandola serio. Ava sorride e scuote la testa.
-"Pensavo avessi qualcosa addosso" dice ridendo.
-"Amore. Sono serio. Normalmente già ti guardano culo e seno. Così sei ancora più illegale" dico serio sospirando poi. Sorride e prende un bicchiere dietro di lei e la bottiglia del solito whisky che bevo. Me ne versa un po' e mette la bottiglia a posto.
-"Bevi e rilassati" dice seria tornando a fare il suo lavoro.
-"Ava. Aziz domani passa a scaricare. Passi tu a dargli l'assegno?" chiede Engin ad Ava.
-"È già pronto di là. Poi te lo do" dice al suo amico fissandomi un attimo. La sto guardando come un maniaco lo so, ma non posso farne a meno.
-"Ti hanno disturbata oggi?" chiedo serio.
-"Ah non puoi capire in quanti..." dice ironica.
-"Quindi?" chiedo preoccupato.
-"Giornalisti e fotografi mi hanno seguita da tutte le parti. Un giornalista stasera si è infiltrato dentro il locale. Non so come abbia fatto, ma lo scoprirò" dice tesa e scura in volto.
-"Te l'ho detto che devi avere la sicurezza con te. Chi ti protegge quando non ci sono io?" dico serio e preoccupato.
-"No Mert. Non la voglio e lo sai benissimo. So difendermi da sola" dice seria e irremovibile. Sospiro frustrato.
-"Cos'è successo ancora?" chiedo curioso visto che non mi ha detto tutto.
-"Dimmelo tu....la tua ex fidanzata, la produzione, un riavvicinamento. Siete sul web da tutte le parti" dice seria e scura in volto. Faccio un bel respiro e sospiro.
-"Ava. Non c'è nulla da dire. Sai benissimo che ho avuto una storia importante con Melysa. Siamo rimasti in buoni rapporti e collaboriamo ogni tanto. È la produttrice dell'ultima serie tv che stiamo girando. Abbiamo qualche discussione ogni tanto ma poi ci riappacifichiamo sempre come due amici" le spiego. So che circolano foto su internet di me e Melysa di quando ci siamo visti questa mattina sotto il bar della produzione per parlare e chiarire alcune cose.
-"Io non ne sapevo nulla. Non sapevo fosse la vostra produttrice. Però nemmeno tu mi ha detto niente. E perché non mi dici che vi vedete ancora anche al di fuori del lavoro?" dice incazzata. La fisso serio.
-"Stai dicendo seriamente Ava? Sai qualsiasi cosa su di me. Qualsiasi e non ti sto nascondendo nulla. Siamo amici e basta" dico infastidito. È gelosetta anche lei. Mi piace da morire sta cosa ma mi fa anche arrabbiare perché non si fida del sottoscritto. È vero, non le ho detto niente per il semplice motivo che sa sempre tutto su di me e ha sempre saputo tutto di me anche prima che ci conoscessimo. Pensavo sapesse anche questa cosa su di me e la mia ex e tutte le news inerenti la nuova serie tv.
-"Della tua ex non sapevo nulla. Non so nulla. Mi sono persa un po' di cose tra un locale e l'altro. Scusa" dice acida chiudendo con forza la lavastoviglie. Sospiro frustrato e bevo un sorso di whisky fissando i suoi occhi colore giada incupiti. Sprigiona saette mentre mi fissa e si asciuga le mani. Prende i bicchieri nel cestello e li va a sistemare nei loro posti. Continua a lavorare insieme agli altri fin quando non finiscono. Guardo l'orologio al polso e vedo che sono le cinque e mezza. Ava torna dal suo ufficio con il cappotto già messo e la borsa appesa alla spalla e si avvicina a me.
-"Andiamo?" dico serio fissando i suoi occhi diffidenti. Annuisce in silenzio. La prendo per mano e intreccio la mia mano alla sua ed usciamo dopo aver salutato tutti.
Arriviamo alla mia macchina parcheggiata davanti al locale e le apro lo sportello facendola accomodare e poi vado al lato guida.
Guido in silenzio fino a casa e spengo la macchina una volta parcheggiato. Scendiamo e ci avviamo in totale silenzio verso l'ingresso. A quanto pare entrambi preferiamo tacere. Prendo Ava per un braccio e la sbatto contro la parete del corridoio bloccandola al muro e avvicinando il mio corpo al suo. Prendo il suo viso tra le mani e la fisso serio. Lei mi fissa sorpresa e spaesata da questa mia botta improvvisa di irruenza.
-"Tu sei la sola donna che io amo. Non devi mai dubitare del mio amore per te. Mai amore mio. Sei la mia anima, la mia donna, la mia amica, la mia forza, la mia gioia, la mia serenità. Sei il mio cuore che vive insieme al tuo. Sei la mia persona. Il mio tutto. Ti metterò il mondo ai tuoi piedi ogni volta che me lo chiederai" dico serio ed emozionato con il cuore che batte furiosamente nel petto. Ava mi fissa con le lacrime che scendono lungo il suo viso. La bacio dolcemente e poi passiamo ad un bacio passionale e selvaggio. Mi tolgo la giacca che mi sta infastidendo e sento caldissimo e poi tolgo il cappotto ad Ava. La mia fidanzata mi toglie il maglione insieme alla maglietta intima facendomi rimanere a petto nudo io mi slaccio i jeans abbassandoli fino a metà gambe insieme alle mutande e liberando finalmente la mia erezione che mi sta facendo male. Alzo il vestito di Ava fino sopra lo stomaco e fisso il suo perizoma nero e semi trasparente, glielo sposto di lato e passo le mie dita sulle sua intimità bagnatissima. La bacio travolgendola con le nostre lingue che duellano e le infilo prima due dite dentro e poi tre sentendo i suoi muscoli avvolgermele. Faccio un respiro profondo togliendole e la alzo facendo avvinghiare le sue gambe intorno al mio bacino. Mi premo sulla sua intimità ed entro piano piano tutto dentro di lei, rimanendo immerso fino in fondo. La fisso serio e le bacio la fronte.
-"Mert...." sussurra affannata stringendo le sue braccia intorno al mio collo mentre è appoggiata alla parete.
-"Ti amo amore mio. Ti amo da morire" dico affannato.
-"Ti amo da impazzire anch'io" sussurra fissandomi per poi avvicinarsi alla mia bocca e baciarmi lentamente. Inizio a muovermi pianissimo per paura di farle male data la posizione e le mie dimensioni e assaporo la bellissima sensazione dei suoi muscoli che mi stringono e mi ingoiano ogni volta che affondo dentro di lei con lentezza ed il calore che mi avvolge e mi scalda l'anima.