Tra due ali di folla di soldati romani Louis fu spinto in qualche modo in avanti e giunse alla fine di fronte a quello che era il generale supremo dei suoi nemici, Harry. Uno degli ufficiali romani gli strappò di dosso il mantello, le armi, la corazza e poi, una volta denudato completamente, venne obbligati ad inginocchiarsi a terra in mezzo al fango. Sollevò gli occhi e, per la prima volta si trovò davanti il volto del suo principale nemico e poté osservarlo da vicino. Era bello, veramente bello, di una bellezza che, quasi, stonava con il suo ruolo da militare. Non chinò lo sguardo di fronte a lui, ma continuo a fissarlo, quasi come se fosse una sfida. Ad un certo punto, però, venne afferrato da qualcuno per i capelli e il suo viso venne premuto su qualcosa di freddo e bagnato. Si trattava dell'aquila romana, l'insegna delle legioni di Harry, di quello nelle cui mani era ormai il destino suo e del suo popolo. Harry/ Giulio Cesare; Louis/ Vercingetorige La storia segue solo in parte il reale svolgimento delle vicende legate a Cesare e a Vercingetorige e i due protagonisti rispecchiano solo parzialmente i reali personaggi storici. Questa storia non è di dominio pubblico
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