Louis Tomlinson, per la vita, combatteva sempre. Con le unghie e con i denti, ma dio, non parlategli d'amore. Di quello, preferiva leggerne.
Harry Styles, di vita, pensava di viverne anche troppa. Così, decise di rincorrere qualcosa che lo avrebbe fatto perdere per sempre, ritrovandosi solo alla fine di una striscia di cristalli.
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"Sai cosa penso"
Cominciò Harry, riprendendo il suo calice di chardonnay in mano. Come sempre lo fece vacillare, annusò ad occhi chiusi e pasteggiò. Una volta buttato giù un sorso, li riaprì. Verdi vitrei, come sempre.
Louis non volle capire nemmeno in quel caso.
"Penso che pensare esageratamente ti annulli come persona, tu, Louis, non fai altro che annullarti. Io, al contrario, mi ricreo ogni volta"
Appoggiò il calice sul bancone, si tolse il grembiulino e lo gettò a terra proprio ai piedi di Louis.
"Sai cosa diceva Viriginia Woolf, Louis? Diceva 'la vita è un sogno nella quale ci si sveglia morendo'" a pochi passi da lui, i suoi occhi gli si iniettarono fin sotto la pelle, risvegliandolo ed uccidendolo, "Accurato, non credi?"
Louis, per la prima volta, odiò la letteratura.All Rights Reserved