Incipit: La trovarono rannicchiata all'interno di un cerchio di sale, con indosso una vestaglia bianca. Sette candele bianche ne seguivano il perimetro esterno; due nere, invece, sorvegliavano l'interno come le colonne di un tempio. Un filo rosso legava la base di una candela nera al mignolo destro, un altro filo rosso legava la base della seconda candela nera a quello sinistro. Non trovarono una macchia di sangue, medicinali o veleni, né tracce di violenza o strangolamento.
Insomma, nessuno riuscì mai a capire come Joy Santos morì, quel che è certo è che attorno ai ruderi della sua vecchia casa si generò una vera e propria leggenda e che la sua morte, o il suo omicidio, o il suo suicidio, stravolse l'intero paese.
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Non si stancava facilmente, anzi viveva in una sorta di placida realtà in cui nulla la turbava. In fondo, tutto all'improvviso poteva accadere, cambiare o morire. Viveva la propria esperienza terrena come una breve parentesi destinata a finire, a gonfiare un poco il suo spirito per poi espandersi in qualcosa di più grande e oscuro.
Pareva sempre che ci fosse qualcosa a farle compagnia e a nutrirle il pensiero, a darle forza, a spingerla verso obiettivi superiori di cui, tuttavia, nessuno sapeva mai nulla. Forse, nemmeno Joy sapeva esattamente cosa stesse cercando, come una sorta di condanna.
Al momento sospesa, forse sarà cartaceo forse rimarrà così 😶
Un incontro poco chiaro avviene in una normale serata.
Nessuno dei due riesce a dimenticarlo anche se lascia molta confusione: come può un estraneo entrarti in mente fino a tal punto?
Un essere mostruoso che stranamente non la spaventa ma la affascina e allo stesso tempo la lascia molto confusa.
Sono troppo diversi o riusciranno a fare chiarezza tra tutte quelle idee e principi opposti che li accompagnano fin da piccoli?
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Scusate per eventuali errori di scrittura.
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Copertina presa da Pixabay