Il sole stava quasi calando quando lui sentì qualcosa di caldo e confortante abbracciarlo. Aveva un profumo molto dolce e leggiadro. Il profumo di un giglio. Lui si ricordava di quel profumo. Lo sentiva nei momenti più difficili. Sapeva che in realtà non c’era nessuno che gli toccava la spalla e sapeva benissimo che se si sarebbe girato la magia si sarebbe spezzata. Lui sapeva che Lei era lì. Colei che avrebbe tanto voluto abbracciare, colei che sentiva la sua voce nei sogni che gli raccontava delle storielle buffe e tanto dolci. Colei che ora giaceva sotto di Lui insieme al marito ma che con Lui erano di nuovo li. Ed ecco l’altro odore che conosceva tanto bene. Il Muschio. Un altro odore che gli infondeva coraggio. Quello che per gli altri erano le due mani forti che ti afferravano prima che cadessi. E il muschio apparteneva a Lui. Lui doveva insegnarti tutto ciò che hai imparato da solo o grazie ai tuoi amici. Lui doveva parlarti di tante cose ma è solo riuscito a parlarti di dentini e vocine buffe. Il Muschio però non ea mai solo. Tabacco e Nebbia. Due odori che l’uomo aveva conosciuto, braccia che l’avevano accolto, sguardi che l’avevano sostenuto, parole che l’avevano incoraggiato. Loro erano di nuovo lì con lui. Ora però la sentiva davvero una dolce stretta intorno alla spalla e un nuovo odore si mescolava agli altri. Non era un odore invasivo. Sembrava quasi li raccogliesse in se. L’amore del Giglio, la forza del Muschio, il coraggio del Tabacco e il mistero della Nebbia. E a questi se ne univa un altro. L’odore di Vaniglia. E l’uomo amava la vaniglia. In quel momento fece un giuramento che se lo portò dietro fino alla fine dei suoi giorni. Davanti alla tomba in memoria dei Malandrini e di Lily Potter, Harry James Potter giurò solennemente di vivere come loro avrebbero voluto. Felice ed amato con la sua Ginevra.
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