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Trovato sulla pagina facebook "l'incazzata sociale"

Nell'arco della propria sciagurata vita una donna, in media, è soggetta a 456 cicli mestruali, pari a 2.280 giorni di perdite, per un totale di 6,25 anni.

30-40 millilitri sono la quantità di sangue persa ad ogni ciclo; un cicchetto o uno shot, per intenderci. Che, sempre in media, fa un totale di 24 litri in una vita.

Acne, tensione mammaria, gonfiore, sensazione di stanchezza, irritabilità, sbalzi d'umore, cefalea, nausea, cagotto, iper sudorazione sono solo alcuni dei sintomi che colpiscono il gentil sesso in quei giorni, e in quelli che li precedono.

Una goduria, insomma.

Per non parlare poi degli assorbenti, anch'essi una vera e propria delizia.
Che anche indossando il più morbido, il piu flessibile, il più traspirante, probabilmente avere un tronco di baobab secolare tra le gambe risulterebbe sempre meno fastidioso e più confortevole.

Come se non bastasse, in quei giorni, ci perseguita la sindrome da toilette; ovvero: "c'è il bagno?", "ma sarà lontano rispetto a me?", "ma si chiude bene la serratura?" ma sopra ogni cosa "c'è uno straccio di bidone all'interno del loculo in cui piazzate il cesso???". E nella stragrandissima maggioranza dei casi state pur certi che la risposta all'ultima domanda sarà NO🚫⛔❌.

Ora, considerando che si definisce "bene di lusso" un oggetto, bene di consumo superfluo, voluttuario, divertimento o spesa che rappresenta un eccesso rispetto alle possibilità economiche di qualcuno, e che il ciclo mestruale che ritorna una volta al mese - manco fosse il peggiore degli ex -  NON é una scelta individuale di una donna, c'è qualche buon'anima che mi spiega secondo quale troglodita teoria gli assorbenti possono essere considerati tali?

Perché se davvero così fosse al prossimo aperitivo tra amici, o davanti ad un caffè, o perché no a cena, potremmo raccontarvi scendendo accuratamente nei minimi particolari tutto ciò che é legato alle mestruazioni così come si dettaglia scrupolosamente una vacanza, un auto nuova o un buon vino.

Detto ciò, finalmente, anch'io posso dire di possedere un bene (anzi infiniti) di lusso.

Ciao poveri.

CicloWhere stories live. Discover now